23 gennaio 2022

ORDINE DEI GIORNALISTI: DA PUBBLICISTI A PROFESSIONISTI (fino al 31/12/2022)

Prorogato al 31 dicembre 2022 il "Ricongiungimento"

per accedere al praticantato e all'esame professionale



Il Comitato Esecutivo dell’Ordine nazionale dei giornalisti, facendo proprie le sollecitazioni giunte da più Ordini regionali, ha approvato la proroga del "Ricongiungimento" fino al 31 dicembre 2022. Il provvedimento è stato ratificato all’unanimità dal Consiglio nazionale nel corso della riunione del 21 dicembre 2021.

Obiettivo del Ricongiungimento è quello di consentire l’accesso al professionismo di quei pubblicisti che esercitano di fatto l’attività giornalistica in maniera prevalente e sono titolari di rapporti di sistematica collaborazione retribuita con quotidiani, periodici, giornali online, televisioni e radio.

A questi, vista la difficoltà a ottenere il praticantato aziendale, viene garantito l’accesso all’esame di idoneità professionale attraverso un iter di "ricongiungimento", che costituisce un percorso di accesso all’esame.

Non si tratta di una sanatoria, né sostituisce i canali di accesso tradizionali (praticantato aziendale, riconoscimento d’ufficio, scuole di giornalismo, tutoraggio per i free-lance), né interferisce con le norme che regolano il riconoscimento dei pubblicisti nei singoli Ordini regionali.
Dal punto di vista giuridico, il "ricongiungimento" si inserisce nel solco dei criteri interpretativi dell’art. 34 della legge 69/1963 sull’iscrizione al registro dei praticanti.

Inizialmente il Ricongiungimento, approvato per la prima volta dal Consiglio nazionale nel dicembre del 2016, era stato individuato come percorso transitorio per consentire ai Pubblicisti l’accesso all’esame di idoneità professionale per un preciso arco temporale. Successive proroghe hanno però dilatato i tempi di efficacia del provvedimento e pertanto "si rende ora necessaria una verifica degli effetti e della validità del provvedimento".

Per questo motivo l’Esecutivo dell'Odg ritiene necessario valutare i risultati prodotti dal Ricongiungimento dal momento della sua entrata in vigore, per consentire al Consiglio nazionale di prendere in considerazione eventuali modifiche delle procedure prima di valutare ulteriori proroghe.

Sul sito web nazionale dell'Ordine dei giornalisti tutte le informazioni >> a questo link

Inoltre, qui la delibera del 17/10/2019 del Consiglio nazionale dell'Ordine

(Fonti: www.odg.it)


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19 gennaio 2022

PARTE IL PREMIO GIORNALISTICO NAZIONALE “LEALI YOUNG” in memoria di Cristina Visintini

L'iniziativa è dell'associazione Leali delle Notizie
di cui Cristina era vicepresidente
e riguarda i giovani aspiranti giornalisti

Cristina Visintini

E' la prima edizione di un concorso che l'associazione culturale Leali delle Notizie di Ronchi dei Legionari (in provincia di Gorizia) ha istituito per ricordare Cristina Visintini, la collega giornalista precaria-freelance scomparsa lo scorso agosto.

Come ha spiegato il presidente Luca Perrino "Cristina, oltre ad essere stata un'amica sincera e il motore trainante dell'associazione, era anche una giornalista con uno sguardo attento sui giovani, che ha lavorato battendosi contro il precariato dei giornalisti freelance e lottando per la difesa dei diritti dei giovani giornalisti o aspiranti tali".

Il premio è riservato ai giovani aspiranti giornalisti fra i 18 e i 30 anni, residenti in tutta Italia e non iscritti all'albo, ed è stato ideato per incentivare e promuovere l'inserimento dei giovani nella professione giornalistica.

Per la prima edizione il premio, di 500,00 euro, sarà consegnato a un/una aspirante giornalista giudicato/a meritevole da un apposito Comitato Scientifico, composto da giornalisti/e iscritti/e all'Ordine.

Il concorso è aperto dal 17 gennaio e tutti i partecipanti potranno inviare un proprio prodotto giornalistico (articolo, reportage, video inchiesta, ecc...) sul tema della legalità, entro l'11 aprile 2022.

I lavori pervenuti verranno esaminati da un comitato scientifico formato dai giornalisti: Roberto Covaz (Il Piccolo), Timothy Dissegna (direttore de Il Goriziano), Cristiano Degano (presidente Ordine dei Giornalisti della Regione Friuli Venezia Giulia), Luana de Francisco (Il Messaggero Veneto), Silvia De Michielis (direttrice de Il Friuli), Giuseppe Giulietti (Presidente Federazione Nazionale della Stampa Italiana), Fabiana Martini (portavoce di Articolo 21 FVG).

Il vincitore verrà premiato nel giorno dell'inaugurazione dell'VIII edizione del Festival del Giornalismo, che si terrà a Ronchi dei Legionari dal 14 al 18 giugno.

Il Premio Leali Young - in memoria di Cristina Visintini - è finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e appoggiato dal Comune di Ronchi dei Legionari.

Il comunicato integrale di presentazione del Premio:

https://lealidellenotizie.it/premio-leali-young/leali-delle-notizie-ha-presentato-la-prima-edizione-del-premio-leali-young-per-giovani-aspiranti-giornalisti-in-memoria-di-cristina-visintini/

Il bando e la domanda di partecipazione al link: 

https://lealidellenotizie.it/premio-leali-young/bando/


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12 gennaio 2022

APPELLO PER UN NUOVO INPGI: PIU' GARANZIE PER I GIORNALISTI LAVORATORI AUTONOMI (lo firmi?)

Per una riforma e una gestione sobria e partecipata dell’Inpgi2, per il diritto a equo compenso, previdenza e pensioni adeguate per i giornalisti non dipendenti

Petizione aperta a tutti 
(anche a dipendenti e non giornalisti, in solidarietà...)


Segnaliamo la petizione “Appello per un nuovo INPGI: più garanzie per i giornalisti lavoratori autonomi”, lanciata da poco su Change.org: 

http://www.change.org/p/appello-per-un-nuovo-inpgi-pi%C3%B9-garanzie-per-i-giornalisti-lavoratori-autonomi

Chiede una riforma e una gestione “sobria e partecipata” dell’Inpgi2, e il diritto a un equo compenso, con previdenza e pensione adeguate, per i giornalisti non dipendenti. 

L’appello è nato "da un piccolo gruppo di giornalisti autonomi-precari, fuori da logiche di corrente e da gruppi organizzati. Ed è promosso in forma anonima (cioè senza “primi firmatari”), per evitare etichettature di parte od autopromozionali." 

Il testo è aperto alla firma di chiunque lo condivida (anche contrattualizzati e non giornalisti, in solidarietà con gli autonomi), ed è inteso come “proprietà collettiva” dei firmatari e "di chi lo vorrà sostenere e rilanciare", come strumento di dibattito e confronto sul tema.

Chi intende firmare, ma senza apparire pubblicamente sul web, può spuntare la casella: "Non mostrare il mio nome e il mio commento su questa petizione"

Per la firma rimandiamo al testo dell'appello: 
http://www.change.org/p/appello-per-un-nuovo-inpgi-pi%C3%B9-garanzie-per-i-giornalisti-lavoratori-autonomi

Credits foto: derivata da https://bit.ly/3FUu1tQ su medesima licenza CC


AVVERTENZE IMPORTANTI PER FIRMARE:

1) Preferibilmente firmate essendovi registrati su Change.org con un vostro account personale (così la procedura tecnica è più rapida e sicura)

2) Se non volete registrarvi con un account personale, potete firmare ugualmente la petizione, compilando i campi “nome”, “cognome” “email”. Poi Change.org vi manderà una mail di verifica, a cui dovrete rispondere confermando di aver firmato, altrimenti l'adesione non verrà registrata!

3) In entrambi i casi (1 e 2) dopo aver cliccato e inviato l’adesione, rispondete alle domande di Change.org che appariranno nelle pagine web successive (scrollate bene la videata fino in fondo), per evitare il rischio che l’adesione resti in sospeso!


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04 gennaio 2022

ESSERE PRECARI STANCA: E REPUBBLICA TI LICENZIA (il caso di Massimiliano Salvo, Genova)

"Da oggi non sono più un giornalista di Repubblica"
di Massimiliano Salvo
(testimonianza di un collaboratore precario)


Da oggi non sono più un giornalista di Repubblica.

Formalmente per l’azienda non lo sono mai stato, nonostante le migliaia di articoli degli ultimi dieci anni. Perché nella redazione di Genova sono sempre stato un precario: prima illegittimamente pagato ad articolo, poi, sempre illegittimamente, con un contratto annuale in scadenza il 31 dicembre, rinnovato anno dopo anno, dopo anno, dopo anno. Sino a quest’anno.

Il 2021 non è stato un anno come gli altri, perché ho deciso di denunciare e provare a combattere il precariato che caratterizza le vite di tanti giornalisti. Ovvero, fare sindacato. “Stai attento - mi hanno detto in tanti - fare sindacato è rischioso se hai un contratto che scade”.

Non sono stato per nulla attento. Ho raccontato il precariato dei giornalisti in piazza, sui social, durante le manifestazioni di altri lavoratori. Parallelamente, con il Coordinamento dei precari di Repubblica (che raggruppa 90 precari storici delle redazioni locali) abbiamo cercato di ottenere un incontro con l’azienda per discutere e migliorare i nostri contratti, supportati da FNSI - Federazione Nazionale Stampa Italiana e da Associazione Ligure Giornalisti.

Dopo un anno e mezzo di assemblee e tentativi andati a vuoto - e realizzata l’impossibilità di qualsiasi dialogo con Repubblica - insieme ad altri giornalisti precari da Repubblica Torino a Repubblica Palermo abbiamo deciso che c’era solo un modo per venirne a capo: rivolgersi a un giudice del lavoro.

Perché arriva un momento che bisogna saper dire basta: ai propri capi, ma ancora prima a sé stessi. Fare il giornalista è infatti un mestiere bellissimo, ma con un precariato irreversibile e senza prospettive diventa anche frustrante, faticoso, umiliante dal punto di vista professionale e umano.

Non posso sapere se la vicenda politico-sindacale e le mie rivendicazioni personali per avere il giusto riconoscimento del mio lavoro e di quello degli altri abbiano indotto Repubblica a non rinnovarmi il, seppure illegittimo, contratto. Di sicuro, improvvisamente, le strade con la testata cui ho dedicato tutto me stesso nei primi 10 anni della mia vita lavorativa si separano, almeno per il momento.

Resta in me la passione per questo mestiere meraviglioso, che ora dovrà seguire altre strade. E la convinzione che i giornalisti assunti e non assunti di tutte le testate - ma anche i lavoratori di altri settori - devono muoversi insieme: perché da questo baratro si potrà uscire solo se restiamo uniti.




(Nota Facebook di Massimiliano Salvo, 3 gennaio 2022)

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01 gennaio 2022

ASSOSTAMPA FVG: CONTRIBUTI PER ATTIVITÀ AUTONOMI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE

Iniziativa Assostampa FVG:
contributi a fondo perduto per l’acquisto di beni o servizi
per l'attività lavorativa autonoma
(pc, tablet, smartphone, software, corsi di formazione)


IL REGOLAMENTO PER LE RICHIESTE 2022

L'Assostampa FVG ha istituito per il 2022, in via sperimentale, un contributo per l’acquisto dì strumenti dì lavoro per i giornalisti autonomi (collaboratori, freelance, parasubordinati…) in difficoltà economiche. 

S'intende così contribuire alle spese sostenute dai colleghi più deboli per l’acquisto di pc, tablet, smartphone, software e corsi di formazione, utili all'attività lavorativa autonoma. 

Per poter accedere al contributo i colleghi dovranno essere iscritti all’Assostampa FVG da almeno dodici mesi.

Gli interessati, esibendo una fattura o un documento equivalente che comprovi l’acquisto di uno strumento di lavoro, nonché la documentazione che ne attesti una situazione di comprovata difficoltà economica, potranno ricevere dall’Assostampa un contributo a fondo perduto pari ai due terzi del valore del bene (o servizio) acquistato, per un massimo di 500 euro. 

Lo stanziamento complessivo per il 2022 è di 5.000 euro. Nel caso le richieste superassero tale importo si terrà conto dell’ordine cronologico delle stesse. 

Di seguito il Regolamento con le indicazioni per poter accedere al contributo. 

Le domande possono venir presentate dal gennaio 2022, senza scadenze temporali (fino ad esaurimento delle disponibilità del fondo) all'Assostampa FVG: info@assostampafvg.it - tel. 040.370371 - Corso Italia 13, 34122 Trieste.

Questa misura dì sostegno si aggiunge alle altre previste da anni dall’Assostampa Fvg per i colleghi in difficoltà economiche iscritti al sindacato. Tra queste: commercialista, consulenze fiscali, dichiarazioni dei redditi, aiuti per il pagamento del contributo minimo annuale dell'Inpgi 2, consulenze legali, sostegni economici per cause e procedimenti legali tramite il Fondo Simona Cigana.

Ulteriori informazioni negli uffici Assostampa, sul sito web www.assostampafvg.it e presso il Coordinamento giornalisti precari e freelance del FVG: precari.freelance@assostampafvg.it 


REGOLAMENTO  SUI CONTRIBUTI
PER I LAVORATORI AUTONOMI DEL FVG IN DIFFICOLTA’
(approvato dal Direttivo Assostampa FVG il 13/12/2021)

1) Viene istituito uno fondo per contributi a fondo perduto, a sostegno delle attività dei giornalisti lavoratori autonomi iscritti all’Assostampa FVG.
Il contributo è finalizzato a coprire parzialmente le spese per acquisti di beni o servizi, per l’attività professionale del giornalista autonomo.
Il fondo viene istituito con la prospettiva che possa prolungarsi nel tempo, ma per il primo anno va inteso come sperimentale, per verificarne gli esiti e l’eventuale necessità di modifiche.

2) Il contributo è richiedibile da giornalisti autonomi iscritti all’Assostampa da almeno 12 mesi, che non siano titolari di stipendio da dipendente, di assegni di disoccupazione o pensionistici (pari ad almeno alla retribuzione mensile del redattore ordinario), e che si trovino in documentate condizioni di difficoltà economiche.

3) Il contributo concesso si configura come parziale rimborso sulla fattura saldata, o sulle spese sostenute e documentate, a sostegno dell’acquisto beni o servizi connessi al lavoro del giornalista autonomo (pc, tablet, smartphone, software, corsi di formazione).
Il contributo concedibile è pari a 2/3 dell’importo fatturato o documentato, fino al massimo di € 500,00.
Il contributo non può venir concesso a duplicazione o integrazione di contributi già concessi dall’Assostampa, per la medesima voce e al medesimo beneficiario.

4) L’istruttoria e le proposte di decisione sulle richieste di contributo sono demandate alla Commissione di valutazione del Fondo Simona Cigana, di cui vengono mutuate ed applicate le norme del relativo Regolamento, ove compatibili.
Le condizioni economiche del richiedente vanno documentate con autocertificazione, accompagnata da una sintetica relazione illustrativa sulle proprie condizioni professionali, sulle motivazioni dell’acquisto dei beni e/o servizi indicati, e da copia dell’ultima dichiarazione dei redditi.
A decidere sulle domande di contributo, dopo la fase istruttoria curata dalla Commissione per il Fondo Simona Cigana, è il Consiglio direttivo dell’Assostampa FVG (o, in caso di necessità ed urgenza, la Giunta esecutiva dell’Assostampa).

5) Per il primo anno si istituisce un tetto globale per il fondo di € 5.000,00: nel caso in cui il totale degli importi erogabili superasse tale tetto, si terrà conto dell'ordine cronologico delle richieste.


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Associazione della Stampa del FVG
Corso Italia 13 - 34122 Trieste
tel. 040.370371 - 040.370571