FRIULI VENEZIA GIULIA, LAZIO E SICILIA
INTERVENGONO PER FAR ATTUARE LE LEGGI SULL’EQUO COMPENSO
PER I GIORNALISTI NON DIPENDENTI
PER I GIORNALISTI NON DIPENDENTI
Sono infatti state inviate delle diffide in questo senso al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero della Giustizia.
Qualora le diffide - che hanno la funzione di sollecito formale - non trovassero seguito, dopo 30 giorni le tre Assostampa potranno ricorrere alla Magistratura per far accertare la violazione di norme di legge, e chiederne l'applicazione per ordine del giudice.
L'iniziativa idealmente riprende anni di battaglie sul tema dei giornalisti non dipendenti da parte della Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi, che anche di recente ha ribadito come l'attuazione del diritto all'equo compenso per gli autonomi sia uno degli obiettivi prioritari da perseguire.
Significativo poi che l'odierna iniziativa sull'equo compenso sia stata assunta da tre Assostampa che rappresentano non solo realtà locali molto diverse tra loro, ma anche collocazioni differenti nell'ambito della Fnsi, e quindi in uno spirito sostanzialmente unitario sulle battaglie da fare. Che ciò sia di buon auspicio per il successo dell'azione intrapresa, e degli eventuali passi successivi che si dovessero rendere necessari.
Di seguito il comunicato dell'Assostampa FVG e, per documentazione sui diversi argomenti portati, i link ai comunicati di Stampa Romana e dell'Assostampa Sicilia.
EQUO COMPENSO: INIZIATIVA DI ASSOSTAMPA FVG
L’Assostampa Fvg, assieme a Stampa Romana e all’Assostampa Sicilia, ha avviato un’azione per indurre il Governo a dare attuazione alle leggi sull’equo compenso per i giornalisti non dipendenti. In queste ore sono infatti partite delle diffide, indirizzate rispettivamente al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio e al Ministero della Giustizia.
L’iniziativa riguarda la legge 233/2012 sull’equo compenso per i collaboratori di testate giornalistiche, rimasta senza norme d’attuazione, e la 27/2012 per la liquidazione giudiziale dei compensi professionali, inapplicabile senza un decreto del Ministro della Giustizia che indichi i parametri economici da applicare ai giornalisti; cosa che invece è stata fatta da anni per altre categorie.
La mancanza di tale decreto rende inoltre inapplicabile ai giornalisti il diritto all’equo compenso riconosciuto dalla legge 172/2017 a tutti i lavoratori autonomi non imprenditori nei rapporti con la pubblica amministrazione, le grandi imprese, banche e assicurazioni.
Per l’Assostampa Fvg la situazione è grave, in un settore segnato dalla costante crescita del lavoro precario e sottopagato, spesso sotto la soglia della povertà. E reputa quindi necessari interventi che garantiscano, ai sensi di legge, l’attuazione del diritto all’equo compenso per i giornalisti non dipendenti. Interventi ritenuti urgenti anche dalla Commissione nazionale lavoro autonomo, che su questi temi dà battaglia da anni, e ribaditi di recente anche dall’Assemblea nazionale dei giornalisti lavoratori autonomi Fnsi.
L’iniziativa delle diffide era stata avviata nei mesi scorsi dall’Assostampa Sicilia, ricevendo in risposta dal Dipartimento per l’informazione di non poter adempiere in mancanza di una guida politica. Condizione che, con il nuovo Governo in carica, non è più opponibile.
Ripetute ora le diffide congiuntamente da Assostampa FVG e da Stampa Romana, si attenderanno 30 giorni per l’adempienza. Trascorsi i quali le tre Assostampa potranno ricorrere all’autorità giudiziaria per far accertare la violazione di norme di legge vigenti.
L’intento è quello di riportare al centro del dibattito la condizione di migliaia di colleghi, che non riescono ad ottenere da autonomi un compenso dignitoso per il loro lavoro.
L’iniziativa riguarda la legge 233/2012 sull’equo compenso per i collaboratori di testate giornalistiche, rimasta senza norme d’attuazione, e la 27/2012 per la liquidazione giudiziale dei compensi professionali, inapplicabile senza un decreto del Ministro della Giustizia che indichi i parametri economici da applicare ai giornalisti; cosa che invece è stata fatta da anni per altre categorie.
La mancanza di tale decreto rende inoltre inapplicabile ai giornalisti il diritto all’equo compenso riconosciuto dalla legge 172/2017 a tutti i lavoratori autonomi non imprenditori nei rapporti con la pubblica amministrazione, le grandi imprese, banche e assicurazioni.
Per l’Assostampa Fvg la situazione è grave, in un settore segnato dalla costante crescita del lavoro precario e sottopagato, spesso sotto la soglia della povertà. E reputa quindi necessari interventi che garantiscano, ai sensi di legge, l’attuazione del diritto all’equo compenso per i giornalisti non dipendenti. Interventi ritenuti urgenti anche dalla Commissione nazionale lavoro autonomo, che su questi temi dà battaglia da anni, e ribaditi di recente anche dall’Assemblea nazionale dei giornalisti lavoratori autonomi Fnsi.
L’iniziativa delle diffide era stata avviata nei mesi scorsi dall’Assostampa Sicilia, ricevendo in risposta dal Dipartimento per l’informazione di non poter adempiere in mancanza di una guida politica. Condizione che, con il nuovo Governo in carica, non è più opponibile.
Ripetute ora le diffide congiuntamente da Assostampa FVG e da Stampa Romana, si attenderanno 30 giorni per l’adempienza. Trascorsi i quali le tre Assostampa potranno ricorrere all’autorità giudiziaria per far accertare la violazione di norme di legge vigenti.
L’intento è quello di riportare al centro del dibattito la condizione di migliaia di colleghi, che non riescono ad ottenere da autonomi un compenso dignitoso per il loro lavoro.
Il comunicato di Stampa Romana:
Il comunicato di Assostampa Sicilia: