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03 agosto 2007

DISCUTIBILE CORSO DELLA PROVINCIA DI UDINE PER ADDETTI STAMPA

Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia


L'Assostampa del Friuli Venezia Giulia esprime forte perplessità nell'apprendere che la Provincia di Udine sta organizzando un "corso per addetti stampa di Comuni e associazioni". Il sindacato dei giornalisti fa proprie le preoccupazioni avanzate da colleghi del Coordinamento regionale precari, riguardo un'iniziativa poco chiara e dai tratti sicuramente discutibili.

I fatti: il 27 luglio la Provincia di Udine ha diramato un comunicato, con una sommaria descrizione del "corso per addetti stampa di Comuni e associazioni" e delle dichiarazioni del presidente Strassoldo. L'iniziativa, a frequenza gratuita e destinata a ripetersi, è dichiaratamente ideata "per formare il personale da mettere a disposizione della comunicazione degli Enti cui appartengono".

Vari i fattori di perplessità e preoccupazione. Innanzitutto il fatto che un ente pubblico organizzi corsi per attività per le quali è prevista l'iscrizione a un Ordine professionale, senza che questo venga neppure accennato, né che tale Ordine appaia coinvolto.

Ma soprattutto è grave che un corso per tale figura professionale sia genericamente "riservato al personale dei Comuni", quando la Legge nazionale n. 150 del 2000 stabilisce chiaramente che nelle pubbliche amministrazioni a assumere incarichi di addetti stampa possono oramai essere solo dei giornalisti iscritti all'Ordine, e non più personale senza tale specifica qualifica.

Vero è che la Legge 150 è troppo volte disattesa, o non adeguatamente applicata, da troppe pubbliche amministrazioni delle più diverse collocazioni politiche. E che nel mondo dell'informazione entrano sempre più giovani a cui si prospettano sempre meno rispetto delle regole, delle norme deontologiche e dei ruoli professionali. Ma non sono queste buone ragioni per aggiungere a uno stato di cose già di per sé grave ulteriori elementi di confusione, come questo "corso per addetti stampa di Comuni ed associazioni" che suscita solo dubbi e preoccupazioni sui suoi possibili risvolti futuri.

(3 agosto 2007)

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