Coordinamento dei giornalisti precari e freelance dell'Assostampa Friuli Venezia Giulia - precari.freelance@assostampafvg.it
Pagine
20 luglio 2010
NUOVA PAGINA FACEBOOK DEL COORDINAMENTO PRECARI FVG
Sulla Pagina, a differenza del preesistente Gruppo di discussione su Facebook vengono pubblicate più notizie d'attualità riguardo il mondo dell'informazione e dei giornalisti precari e freelance, anche di altre regioni d'Italia.
La seconda differenza rispetto al preesistente Gruppo di discussione è che chi aderisce alla Pagina troverà man mano tutti gli aggiornamenti automaticamente pubblicati sulla propria bacheca di Facebook (mentre gli iscritti al Gruppo devono entrare nello spazio riservato per poterne leggere le notizie).
Per vederla, basterà cercare su Facebook "Giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia", oppure cliccare sul seguente link:
http://www.facebook.com/giornalistifreelancefvg
(un banner con un link diretto è stabilmente presente anche sulla destra della home page del sito web dell'Assostampa: www.facebook.com/giornalistifreelancefvg)
Per aderire alla nuova Pagina bisogna cliccare sul pulsante “mi piace" (se si è già iscritti a Facebook, altrimenti bisogna prima registrarsi).
Attendiamo le visite e la vostra adesione alla nuova pagina "Giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia", che amplia di molto i servizi informativi del nostro Coordinamento.
Ovviamente oltre agli spazi su Facebook resta attivo il presente blog, visibile ed accessibile a tutti. Il blog raccoglie tutte le informazioni e materiali direttamente riguardanti il Coordinamento, più video ed altri materiali originali, con la possibilità per i visitatori di inserire commenti e condividere i contenuti.
Un saluto a tutti
17 luglio 2010
COORDINAMENTO FREELANCE: bilancio della situazione e prossime attivita'
(allegato: verbale della riunione del 14 giugno 2010)
Cari colleghi,
l'arrivo della stagione delle ferie (per chi le fa...) suggerisce un momento di riflessione sulle prossime attività ed impegni del nostro Coordinamento. Nel corso di quest'ultimo anno, infatti, molteplici sono state le iniziative da noi avviate, alcune coronate da successo e altre no, mentre vari progetti riposano ancora nel cassetto delle buone intenzioni.
Abbiamo elaborato nei mesi scorsi una piattaforma regionale di rivendicazioni dei freelance (che ha riscosso molto interesse anche in altre regioni), abbiamo realizzato due seminari sui contratti per i freelance e per gli uffici stampa, sviluppato dei servizi di commercialista ed assicurativi per infortuni e malattia, eletto tre nostri rappresentanti nella Commissione regionale per il lavoro automomo dell'Assostampa, abbiamo un efficiente spazio su Facebook e un blog ricco anche di contenuti video originali...
Inoltre il nostro Coordinamento è oramai considerato uno dei modelli di riferimento, nell'ambito della FNSI, per la capacità di elaborazione teorica e per capacità organizzativa e di comunicazione. E le nostre attività sono state così apprezzate, che nei giorni scorsi chi vi scrive è stato candidato dai colleghi freelance di altre regioni, e poi eletto all'unanimità, a coordinatore della Commissione nazionale della FNSI per il lavoro autonomo, che sta avviando i suoi lavori.
Eppure, malgrado un simile curriculum di attività e riconoscimenti, il nostro Coordinamento ha subìto una pesante battuta d'arresto con le recenti elezioni dell'Ordine regionale dei Giornalisti, dove i freelance non sono andati a votare e non abbiamo avuto alcun eletto. Inoltre è diffuso un attegiamento "passivo-attendista", per il quale la maggior parte dei colleghi si attende dalle nostre attività un miglioramento della propria condizione lavorativa (e se ne lamentano se ciò non avviene), ma senza collaborare minimamente alle iniziative e agli impegni del Coordinamento.
E spesso anche le riunioni, faticosamente organizzate per dare a tutti la possibilità di conoscersi, parlare e confrontarsi, vengono snobbate dalla maggior parte dei freelance, "perchè impegnati a lavorare" (come se il gruppetto che manda avanti a titolo volontario e del tutto gratuito le attività del Coordinamento campasse di rendita...). E c'è poi chi si lamenta che le riunioni siano convocate fuori dalla sua provincia; salvo il fatto che quando vengono poi organizzate nella sua città non si fa vedere...
Il problema, che cerco di evidenziare a tutti, è questo: abbiamo creato, fra i primi in Italia, un gruppo di lavoro aperto a tutti i freelance e precari (anche non iscritti al sindacato), ci siamo dotati di vari strumenti d'intervento, abbiamo raccolto adesioni e contributi d'impegno in ogni provincia della regione...
Ma la maggior parte dei colleghi continua a restare passiva, ad attendere i "successi" dei pochi che s'impegnano, e dei "benefici" per la propria condizione lavorativa, senza però metterci nulla del proprio per ottenerla.
Come ho sempre sottolineato, né il Coordinamento né il sindacato vanno confusi con un ufficio di collocamento, né come delle strutture super-organizzate e dotate di risorse economiche ed umane poderose, a cui rivolgersi solo quando si hanno dei problemi personali da risolvere.
Le dure ed inaccettabili condizioni di lavoro dei freelance infatti non sono una piaga biblica piovuta dal cielo, o un malanno stagionale che colpisce qualcuno mentre altri ne restano immuni. Sono invece la logica conseguenza di un mercato del lavoro che penalizza sempre più pesantemente chi svolge un lavoro intellettuale, spesso anche offendendone la dignità personale.
Non siamo i soli, noi giornalisti freelance, a subire tali condizioni (basti pensare alle folti schiere di laureati e professionisti sottoimpiegati e ancor meno pagati, e agli eserciti di precari, borsisti e ricercatori del mondo dell'Università...).
Ciò significa che non ci sono (se non incidentalmente) solo dei problemi "individuali" da risolvere, ma un problema drammaticamente "collettivo" di tutti noi freelance: quello di riuscire ad imporre un cambiamento nelle regole del gioco in questo mercato del lavoro.
E, per ottenere dei cambiamenti, bisogna aprire vertenze, fare contrattazioni collettive, imporre nuove norme e contratti per i freelance, e confrontarsi costantemente con gli altri organismi di categoria (sindacato, Ordine, Comitati di redazione..)
Ma tutto questo, sia chiaro, non potrà mai farlo un "pugno d'eroi" che s'impegna in un'azione militare da "forze speciali", mentre la maggior parte dei freelance resta alla finestra a guardare, sperando di ricavarne prima o poi dei benefici personali...
Scusate le parole dure, ma preferisco essere chiaro: non vi saranno mai risultati, se non assolutamente marginali, se l'intera categoria dei freelance non deciderà di organizzarsi e di mobilitarsi tutta assieme, per far sentire la propria voce ed il proprio peso specifico in tutte le sedi (anche sindacali e di categoria), e per sostenere adeguatamente una vertenza ed una rivendicazione collettiva, che è una necessità primaria per tutti noi.
Avevamo tentato di organizzare alcune riunioni del Coordinamento nel periodo estivo, per tirare le fila della situazione ed organizzarci per le scadenze di settembre, ma il diffuso disinteresse registrato ci ha fatto desistere dal proposito.
L'assemblea aperta organizzata a Trieste il 14 giugno, salvo novità straordinarie, sarà quindi l'ultima fino a settembre.
Per favorire la circolazione delle informazioni, e per fornire alcuni strumenti di riflessione, abbiamo predisposto un verbale sintetico di quella riunione, che alleghiamo alla presente mail, e che invitiamo tutti a leggere.
Per quanto ci riguarda, nel corso dell'estate, quanti sono impegnati attivamente nel Coordinamento continueranno a sviluppare alcuni strumenti di lavoro, di comunicazione e supporto tecnico, mentre parallelamente si stanno sviluppando i collegamenti e gli scambi informativi e d'esperienze con le altre regioni. E a settembre si tireremmo le fila del tutto, per capire come e con chi continuare questo necessario percorso.
Per chi invece ci volesse darci una mano da subito, siamo come sempre disponibili. Basta contattarci a questa mail.
Confido che il caldo di questa estate favorisca anche una riflessione sulle nostre problematiche
Buona estate, e buon lavoro a tutti
Maurizio Bekar
(del Coordinamento freelance, e vicesegretario Assostampa FVG)
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Oltre che nel presente blog, trovate sul gruppo e sulla pagina di Facebook "Giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia", vari altri aggiornamenti sulle attività dei freelance nel Friuli Venezia Giulia e in Italia
documento allegato:
verbale_riunione_coordinamento_freelance_14giugno2010.pdf
15 luglio 2010
LA COMMISSIONE LAVORO AUTONOMO FNSI SI ORGANIZZA IN 5 GRUPPI OPERATIVI
Nella prima riunione di insediamento del 25 giugno scorso, insieme con l'elezione del Coordinatore, Maurizio Bekar (Friuli Venezia Giulia), la Commissione ha varato la propria organizzazione interna, con il programma e gli obiettivi per i prossimi mesi.
L'idea di base è che la Commissione, pur nella sua funzione tecnico-consultiva, diventi il punto di aggregazione e di coordinamento nazionale delle istanze dei freelance italiani, luogo propulsore di iniziative, di dibattito e di intervento, in sintonia con gli organi della Fnsi e in coordinamento con le Associazioni regionali di stampa e le rappresentanze territoriali dei freelance.
Il metodo di lavoro che la Commissione si è dato è ispirato al massimo coinvolgimento e alla collegialità, ma con un'articolazione operativa che renda però più efficace l'azione. Sono stati istituiti cinque gruppi di lavoro: Comunicazione, Contrattazione, Monitoraggio, Rapporti con gli altri Enti di categoria, Strumenti di assistenza.
Il gruppo Comunicazione è composto da Antonio Armano (Lombardia), Agnese Carnevali (Marche), Maria Giovanna Faiella (Lazio) e Natalia Marra (Lazio). Si occupa di elaborare le strategie di informazione, di mettere a punto strumenti di comunicazione, dialogo e dibattito con la categoria dei freelance e di realizzare documentanti, guide e informazioni pratiche e utili per l'attività dei giornalisti lavoratori autonomi.
Il gruppo Contrattazione è formato da Antonella Benanzato (Veneto), Antonella Cardone (Emilia Romagna), Patrizia Spora (Liguria), Maurizio Troccoli (Umbria) e Laura Viggiano (Campania). Deve studiare nuovi fronti di contrattazione collettiva e di tutela sindacale dei freelance e strumenti efficaci per pretendere la corretta e puntuale applicazione delle norme contrattuali già esistenti e troppo spesso disattese dagli editori, con l'obiettivo di avviare una campagna nazionale che veda unite Fnsi, Associazioni regionali di stampa, Comitati di redazione e altri organismi di categoria.
Nel gruppo Monitoraggio lavoreranno Anna Bruno (Basilicata), Antonio Fragassi (Abruzzo), Elisabetta Giudrinetti (Toscana), Leyla Manunza (Sardegna) e Concetta Schiariti (Calabria). La squadra ha il compito di realizzare, in tempi rapidi e con la collaborazione delle Commissioni lavoro autonomo regionali, dei Cdr e degli altri enti di categoria, un censimento quantitativo e qualitativo delle condizioni di lavoro dei freelance in Italia, articolato per tipologia di media e aree geografiche.
Del gruppo Rapporti con gli altri Enti di categoria fanno parte Claudio Chiarani (Trentino Alto Adige), Michele Formichella (Molise), Celeste Morea (Puglia) e Saverio Paffumi (Lombardia). Deve tenere i collegamenti con Casagit, Fondo di previdenza, Inpgi e Ordine per elaborare iniziative comuni e studiare, in particolare, possibili forme di tutela sanitaria e previdenziale per i freelance.
Il gruppo Strumenti di assistenza è formato da Christian Diemoz (Valle d'Aosta) e Giovanni Ruotolo (Piemonte). Ha il compito di ideare e proporre: strumenti di assistenza sindacale, legale e previdenziale idonei a migliorare le condizioni di lavoro dei giornalisti autonomi; convenzioni agevolate per i freelance per quanto riguarda servizi di telefonia, Internet, strumentazioni di lavoro e altri servizi di uso comune per l'attività professionale; ipotesi di agevolazioni fiscali da presentare anche in sede normativa-legislativa.
La Commissione si doterà infine di strumenti tecnici e operativi, anche sul web, di comunicazione ed elaborazione a distanza e soprattutto di dibattito aperto a tutti i freelance e dedicato alle loro problematiche.
Roma, 13 luglio 2010
02 luglio 2010
I PROBLEMI DEI FREELANCE IN MANIFESTAZIONE A TRIESTE
IL COORDINAMENTO PRECARI E FREELANCE DEL FVG,
ALLA MANIFESTAZIONE DELL'1 LUGLIO
A TRIESTE
CONTRO LA LEGGE BAVAGLIO
Anche il Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia ha partecipato alla manifestazione-presidio contro la legge bavaglio, tenutasi giovedì 1 luglio a Trieste, in Piazza dell'Unità d'Italia: in un intervento al microfono e in un volantino sono state denunciate le insostenibili condizioni in cui sono costretti a lavorare migliaia di giornalisti freelance, che solitamente si vedono retribuire un servizio tra i 3 e i 10-15 euro, al lordo delle tasse, dei contribuiti e delle spese sostenute.
“I cittadini, ma spesso anche i politici” ha spiegato il neo-eletto coordinatore della Commissione nazionale per il lavoro autonomo della FNSI, Maurizio Bekar “non sanno che sono proprio i freelance a realizzare parti importanti dell'informazione locale e nazionale. Ma quando il giornalista è sottopagato e senza tutele è difficile garantire un'informazione di qualità e realmente indipendente, perché il freelance vive ogni giorno sotto il ricatto economico, e rischia di perdere il lavoro se scrive di cose sgradite ai potenti, o se non è ossequiente alle pressioni, ai condizionamenti o alle richieste di favori che ogni giornalista prima o poi riceve”.
“E’ triste” ha concluso nel suo volantino il Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia “che in un momento in cui l’attenzione di tutti noi, che operiamo nel mondo dell’informazione, dovrebbe essere rivolta a temi quali l’etica, la libertà e la qualità dell’informazione, non sia garantita nemmeno la nostra mera sopravvivenza”.
(di seguito il testo del volantino distribuito alla manifestazione di Trieste)
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CONTRO RETRIBUZIONI VERGOGNOSE, PER UN’ INFORMAZIONE DI QUALITA’
Cari lettori (e radioascoltatori, telespettatori…),
il Coordinamento dei giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia vuole portare alla vostra attenzione la difficile situazione economica di alcune centinaia di giornalisti precari e freelance che lavorano nella nostra Regione, e di migliaia in tutta Italia.
Purtroppo pagare 3, 5 o 10 euro un loro articolo o servizio radio-televisivo è una pratica non solo molto diffusa, ma anche considerata “un normale prezzo di mercato” da troppi editori, grandi e piccoli.
Forse i lettori non sanno:
- che per raccogliere le informazioni per gli articoli il freelance deve usare quasi sempre i propri mezzi: automobile, motorino, cellulare, internet, e ovviamente a spese sue…
- che per scrivere un articolo di 2.000-3.000 battute può tranquillamente perdere alcune ore…
… e che per questo lavoro riceverà un compenso che in molti casi non supera i 12 euro lordi (da cui vanno appena detratte le tasse, i contributi, le spese) !
Come Coordinamento esprimiamo il nostro sdegno per delle retribuzioni che reputiamo irrisorie ed offensive.
E denunciamo all’opinione pubblica che fare finta di niente, non opporsi a queste vergognose condizioni di lavoro, significa sostenere di fatto lo sfruttamento di centinaia di collaboratori freelance, giovani e meno giovani, che con il loro costante lavoro, riempiono le pagine dei nostri quotidiani e forniscono ogni giorno servizi alle televisioni e alle radio private.
E’ triste che in un momento in cui l’attenzione di tutti noi, che operiamo nel mondo dell’informazione, dovrebbe essere rivolta a temi quali l’etica, la libertà e la qualità dell’informazione, non sia garantita nemmeno la nostra mera sopravvivenza.
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Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia
Di seguito i video di alcuni momenti della manifestazione :
Intervento iniziale di Maurizio Bekar
Intervento di Luciano Ceschia
Intervento conclusivo di Maurizio Bekar
01 luglio 2010
1° luglio 2010, mobilitazione della società civile per la libertà di stampa
No Bavaglio, tutti gli appuntamenti
Una manifestazione in Piazza Navona a Roma condotta da Tiziana Ferrario, l’ex-mezzobusto del Tg1 epurata da Minzolini. Una diretta che coinvolgerà decine di web-tv (a cominciare dal ilfattoquotidiano.it) e manderà in onda collegamenti dalle piazze, appelli e interventi. Una “Notte Bianca per la libertà di stampa” in provincia di Ravenna, a Conselice, l’unico comune italiano che ospita un monumento alla stampa libera. E poi presidi in numerose città italiane e in alcune capitali europee.
Questi gli appuntamenti per il No Bavaglio Day contro la legge che vuole bloccare le intercettazioni e che a fine luglio andrà all’approvazione finale della Camera. Nell’agenda della giornata, anche la protesta contro i tagli alla cultura effettuati dal governo ed emblematici, dicono gli organizzatori “dell’insofferenza per qualsiasi forma di confronto critico e di partecipazione attiva dei cittadini”.
L’appuntamento principale è nel centro di ROMA, a Piazza Navona. “I giornalisti italiani non sono ‘cagnolini da salotto’ come il potere politico vorrebbe ridurli, ma lottano per restare ‘cani da guardia’ della verità e dell’informazione” ha dichiarato la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) che ha promosso l’iniziativa insieme a Cgil, Arci, Popolo Viola, Micromega, Valigia Blu e altre associazioni. Si comincia alle 17 e si andrà avanti fino alle 21.
La giornalista Tiziana Ferrario e l’attrice Ottavia Piccolo chiameranno sul palco giornalisti “epurati” e molti testimoni che non avrebbero avuto giustizia se il bavaglio alle intercettazioni fosse stato già legge. Tra questi la sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, i genitori di Federico Aldrovandi e il giornalista Andrea Purgatori che ricorderà il caso Ustica. Interverranno anche gli avvocati che stanno preparando il ricorso contro la legge alla Corte Europea di Strasburgo. Poi spazio a Dario Fo, Massimo Ghini, Leo Gullotta, i Tetes des bois, la Piccola Sinfonietta, Giovanna Marini.
Per chi è impossibilitato a recarsi a Roma, appuntamenti anche in altre città.
A MILANO, in Piazza Cardusio, si comincia alle 18 e 30 con l’iniziativa promossa, tra gli altri, da Agende Rosse, Libera Informazione, Libertà e Giustizia, Meetup 1 Grilli Milano, Popolo Viola Milano, Qui Milano Libera; aderiscono anche le case editrici Chiarelettere e Il Saggiatore. Previsti anche gli interventi di Peter Gomez, Gianni Barbacetto, Guido Scorza, Vincenzo Consolo, Lorenzo Fazio.
A CONSELICE (Ravenna), Fnsi e Anpi (Associazione Nazionale Partigiani) hanno lanciato il collaborazione con l’amministrazione locale, una “notte bianca” per riaffermare “il diritto dei cittadini ad essere informati e quello dei giornalisti ad informare”. La serata comincia alle 20 nella piazza centrale del Comune proprio dove è stato eretto nel 2006 l’unico monumento esistente in Italia dedicato alla libertà di stampa. Gli organizzatori invitano tutti i partecipanti a portare un fiore da porre accanto al monumento alla libertà di stampa.
…eccolo qui:
Il Popolo Viola ha lanciato presidi anche in altre città italiane.
A Torino (piazza Castello dalle 16); Padova (piazza Delle Erbe alle 18); Grosseto (piazza Dante ore 18.30); Arezzo (piazza San Francesco ore 11.30); Mantova (piazza Mantegna ore 17); Lecce (Porta Napoli ore 18); Cuneo (corso Nizza ore 15.30); Modena (Giardino Ducale ore 19.30); Cosenza (piazza XI Settembre ore 18); Ascoli Piceno (piazza Arringo ore 17); Catanzaro (piazza Grimaldi ore 17); Imperia (piazza De Amicis ore 18); Salerno (piazza Portanova ore 17); Lucera, Foggia (piazza Duomo ore 18);
Trieste (piazza Unità D’Italia ore 18);
Palermo (via Generale Magliocco ore 16.30); Bari (Piazza Prefettura ore 19.30); Parma (piazza Garibaldi ore ore 20 in corteo fino a piazzale della Pace).
Due appuntamenti anche all’estero: a Londra, davanti alla BBC World Service, Bush House, Strand Alwych, dalle 18; e a Parigi, alla Scalinata dell’Opera Bastille ore 18.30 – L’evento qui
Infine Rete Libera, consorzio di micro web-tv, è pronta per una lunga maratona “webvisiva” del No Bavaglio Day. Lo spunto è quello di “presentare per la prima volta ‘a rete unificata’ il ruolo di denuncia di Internet e delle micro web tv italiane nel panorama dell’informazione del Paese”. Durante la diretta, collegamenti da piazza Navona e da Conselice; da Londra e Parigi, e decine di interventi in webcam via Skype di giornalisti, magistrati e micro-editori delle micro web tv.
Le dirette si potranno seguire su ilfattoquotidiano.it ma anche su Repubblica.it, Corriere.it, La stampa.it, Rainews24, Youdem, U-Station, Raduni, Agoravox, Articolo 21, Premio Ilaria Alpi, Anso, Micromega, Generazione Attiva, Istituto per le politiche dell’Innovazione.