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02 luglio 2010

I PROBLEMI DEI FREELANCE IN MANIFESTAZIONE A TRIESTE


IL COORDINAMENTO PRECARI E FREELANCE DEL FVG,  
ALLA MANIFESTAZIONE DELL'1 LUGLIO
A TRIESTE
CONTRO LA LEGGE BAVAGLIO


Anche il Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia ha partecipato alla manifestazione-presidio contro la legge bavaglio, tenutasi giovedì 1 luglio a Trieste, in Piazza dell'Unità d'Italia: in un intervento al microfono e in un volantino sono state denunciate le insostenibili condizioni in cui sono costretti a lavorare migliaia di giornalisti freelance, che solitamente si vedono retribuire un servizio tra i 3 e i 10-15 euro, al lordo delle tasse, dei contribuiti e delle spese sostenute.

I cittadini, ma spesso anche i politici” ha spiegato il neo-eletto coordinatore della Commissione nazionale per il lavoro autonomo della FNSI, Maurizio Bekarnon sanno che sono proprio i freelance a realizzare parti importanti dell'informazione locale e nazionale. Ma quando il giornalista è sottopagato e senza tutele è difficile garantire un'informazione di qualità e realmente indipendente, perché il freelance vive ogni giorno sotto il ricatto economico, e rischia di perdere il lavoro se scrive di cose sgradite ai potenti, o se non è ossequiente alle pressioni, ai condizionamenti o alle richieste di favori che ogni giornalista prima o poi riceve”.

E’ triste” ha concluso nel suo volantino il Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia “che in un momento in cui l’attenzione di tutti noi, che operiamo nel mondo dell’informazione, dovrebbe essere rivolta a temi quali l’etica, la libertà e la qualità dell’informazione, non sia garantita nemmeno la nostra mera sopravvivenza”.

(di seguito il testo del volantino distribuito alla manifestazione di Trieste)

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CONTRO RETRIBUZIONI VERGOGNOSE, PER UN’ INFORMAZIONE DI QUALITA’

Cari lettori (e radioascoltatori, telespettatori…), 

il Coordinamento dei giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia vuole portare alla vostra attenzione la difficile situazione economica di alcune centinaia di giornalisti precari e freelance che lavorano nella nostra Regione, e di migliaia in tutta Italia.

Purtroppo pagare 3, 5 o 10 euro un loro articolo o servizio radio-televisivo è una pratica non solo molto diffusa, ma anche considerata “un normale prezzo di mercato” da troppi editori, grandi e piccoli.

Forse i lettori non sanno:
- che per raccogliere le informazioni per gli articoli il freelance deve usare quasi sempre i propri mezzi: automobile, motorino, cellulare, internet, e ovviamente a spese sue…
- che per scrivere un articolo di 2.000-3.000 battute può tranquillamente perdere alcune ore…
… e che per questo lavoro riceverà un compenso che in molti casi non supera i 12 euro lordi (da cui vanno appena detratte le tasse, i contributi, le spese) !

Come Coordinamento esprimiamo il nostro sdegno per delle retribuzioni che reputiamo irrisorie ed offensive.

E denunciamo all’opinione pubblica che fare finta di niente, non opporsi a queste vergognose condizioni di lavoro, significa sostenere di fatto lo sfruttamento di centinaia di collaboratori freelance, giovani e meno giovani, che con il loro costante lavoro, riempiono le pagine dei nostri quotidiani e forniscono ogni giorno servizi alle televisioni e alle radio private.

E’ triste che in un momento in cui l’attenzione di tutti noi, che operiamo nel mondo dell’informazione, dovrebbe essere rivolta a temi quali l’etica, la libertà e la qualità dell’informazione, non sia garantita nemmeno la nostra mera sopravvivenza.

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Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia

Di seguito i video di alcuni momenti della manifestazione :

Intervento iniziale di Maurizio Bekar




Intervento di Luciano Ceschia




Intervento conclusivo di Maurizio Bekar

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