Maurizio
Bekar, freelance vicesegretario dell'Assostampa Friuli Venezia Giulia e coordinatore
della Commissione lavoro autonomo della Fnsi, ha partecipato alla Conferenza nazionale d'indirizzo della Consulta
del Lavoro Professionale della Cgil.
All'incontro, teso a sviluppare nuove politiche per la tutela e rappresentanza del lavoro professionale, sono intervenuti il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, dirigenti del sindacato e rappresentanti di varie associazioni di lavoratori autonomi. Presenti anche alcuni giornalisti freelance, in rappresentanza dell'Associazione Stampa Romana.
All'incontro, teso a sviluppare nuove politiche per la tutela e rappresentanza del lavoro professionale, sono intervenuti il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, dirigenti del sindacato e rappresentanti di varie associazioni di lavoratori autonomi. Presenti anche alcuni giornalisti freelance, in rappresentanza dell'Associazione Stampa Romana.
Bekar,
invitato alla conferenza dalla segreteria nazionale del NidiL, il
sindacato dei lavoratori atipici della Cgil, ha illustrato le
problematiche dei giornalisti senza contratto da dipendenti. Tra
queste la necessità di corrette contrattualizzazioni e
stabilizzazioni, di tutele e welfare per i freelance e
dell'attuazione della legge sull'equo compenso contro le dilaganti
sottoretribuzioni.
La conferenza nazionale della "Consulta del Lavoro Professionale" Cgil |
Tematiche,
queste, condivise anche nella Cgil, oggi impegnata nell'elaborazione
di una strategia contrattuale inclusiva di tutti i lavoratori,
dipendenti ed autonomi, tesa a un allargamento a tutti delle tutele.
In questo senso ha anche suscitato interesse la legge sull'equo
compenso dei giornalisti freelance. La Cgil sta infatti puntando su
un “Decalogo
dei diritti”, elaborato assieme a varie associazioni, per tutelare
4,3 milioni di lavoratori autonomi e parasubordinati con qualifiche
di “professionisti”, ma con un reddito medio annuo pari a poco
più di 9 mila euro. E che, analogamente ai più di 22.000
giornalisti lavoratori autonomi, sono per la gran parte vittime di
diseguaglianze, ingiustizie, e della mancanza di ammortizzatori
sociali.
DOCUMENTAZIONE:
(comunicato Cgil con il quadro generale dei dati, 3/10/2013)
(sintesi di testimonianze della prima giornata di lavori, da Rassegna.it)
Il "Decalogo dei diritti dei professionisti"
(Cgil, 2013)
Documento di sintesi della Consulta del Lavoro Professionale (Cgil)
(Cgil, 2013)
Documento di sintesi della Consulta del Lavoro Professionale (Cgil)
CI TENGO A SOTTOLINEARE CHE NON È STATO UN INCONTRO RITUALE, ma con contributi e riflessioni di spessore sulle problematiche del lavoro autonomo professionale e il ruolo del sindacato.
RispondiEliminaMolti i punti di contatto ed interesse anche per i giornalisti lavoratori autonomi: CONTRATTAZIONE COLLETTIVA “INCLUSIVA” (=comprendente cioè sia i dipendenti che gli autonomi), previdenza, tutele ed ammortizzatori sociali, riforme del mercato del lavoro, ed EQUO COMPENSO per tutti i lavoratori, subordinati e non, ANCHE SULL'ESEMPIO DELLA RECENTE LEGGE SULL'EQUO COMPENSO PER I GIORNALISTI NON CONTRATTUALIZZATI COME DIPENDENTI.
In coda al comunicato qui sopra, alcuni link di documentazione e – scaricabile - il “DECALOGO DEI DIRITTI DEI PROFESSIONISTI (proposte e priorità dell’azione sindacale)”, elaborato dalla Consulta del Lavoro Professionale della Cgil, in collaborazione con varie associazioni di professionisti.