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22 giugno 2021

UNA RIFORMA NON PIÙ RINVIABILE, di Cristiano Degano (per l’assemblea on line del 24 giugno)

 In vista della
TELE-ASSEMBLEA DEI GIORNALISTI AUTONOMI del FVG,
ON LINE GIOVEDI' 24 GIUGNO (ore 20.30-22.30)
pubblichiamo il seguente contributo:

"UNA RIFORMA NON PIÙ RINVIABILE"
di Cristiano Degano, presidente Ordine dei giornalisti FVG


“Occorre una nuova legislazione sull’Ordine dei giornalisti, altrimenti non andiamo da nessuna parte. L’attuale legge è del 1963, 58 anni fa, mentre è in corso con il web un cambiamento epocale”. E’ quanto ha sottolineato nei giorni scorsi il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Carlo Verna. 

Ha ragione. La rivoluzione digitale ha radicalmente cambiato e sta cambiando il mondo dell’informazione.
Sono sempre più numerosi i nostri concittadini che si informano attraverso la rete, in particolare attraverso i social, con pesanti ripercussioni sui cosiddetti media tradizionali, a cominciare dalla carta stampata.

Una crisi confermata dall’Osservatorio sulle Comunicazioni dell’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), secondo il quale il calo delle vendite dei quotidiani in Italia è stato di oltre il 40% solo negli ultimi 4 anni, comprese le copie digitali. Per non parlare della raccolta pubblicitaria. Negli ultimi 10 anni si è ridotta del 70%. La gran parte delle risorse si sta infatti riversando sul web dove Google e Facebook fanno la parte del leone. I siti online non riescono assolutamente a compensare le perdite delle edizioni cartacee che rappresentano ancor oggi il 75% del fatturato di un’azienda editoriale.

Questo progressivo ma rapido spostamento dell’informazione dai media tradizionali al web, in particolare ai social, contribuisce alla cosiddetta “disintermediazione”, ovvero a fare a meno della “mediazione” del giornalista.

Anche la maggior parte degli esponenti politici si affida ormai prevalentemente ai social. Le notizie più importanti vengono oggi diffuse attraverso un tweet o un post su Facebook e arrivano direttamente al cittadino-elettore. 

Ma attenzione, se qualcuno pensa che grazie all’informazione diretta attraverso i social, senza la mediazione dei giornalisti, i cittadini hanno più possibilità di scelta, si sbaglia.
Autorevoli studi stanno infatti dimostrando che il consumo dell’informazione attraverso il web sta creando una sempre più marcata polarizzazione dell’informazione.
Non importa se una notizia sia vera o falsa, quel che conta è che confermi il proprio punto di vista. Ed è anche questa polarizzazione a favorire il diffondersi delle fake news.

Molte notizie vengono oggi generate direttamente dagli algoritmi, gli stessi che decidono quale pubblicità proporci sul web o quali canzoni inserire nelle playlist personalizzate di Spotify. 
Si creano così le cosiddette “camere dell’eco”, nelle quali gli algoritmi tendono a farci vedere messaggi, notizie e commenti verso i quali abbiamo già in precedenza mostrato interesse, a discapito di tutto il resto.

Il risultato è quello che ci indica, ad esempio, uno studio dell’Agcom secondo il quale 6 italiani su 10 hanno una falsa percezione della realtà. Il rapporto, intitolato “Percezioni e disinformazione”, condotto in collaborazione con la SWG, sottolinea appunto le false percezioni del 60% degli italiani in relazione a fenomeni misurabili in senso oggettivo: dalle informazioni sull’economia a quelle di tipo scientifico-ambientale, dal tema dell’immigrazione a quello della criminalità.

In questo contesto è arrivata l’emergenza sanitaria da Covid-19 che, come succede in questi casi, ha aumentato la richiesta di informazione e di un’informazione credibile, professionale. La carta stampata, tranne rare eccezioni, non è riuscita purtroppo ad invertire la tendenza negativa delle vendite ma la televisione ha aumentato gli ascolti e le visite ai siti dei media hanno fatto registrare un aumento medio di oltre il 60% con impennate anche del 100%.

Queste cifre stanno a dimostrare l’importanza che l’informazione di qualità riveste soprattutto nei momenti di emergenza, quando  si ha ancora più bisogno di notizie serie ed affidabili.
Altro che “disintermediazione” quindi. Proprio nell’attuale panorama dell’informazione, affidata sempre di più ai social media e agli algoritmi, è fondamentale il ruolo di chi è professionalmente formato e aggiornato per accertare la fondatezza delle notizie, verificarne le fonti, certificarne la provenienza. Di chi è inoltre tenuto al rispetto della deontologia professionale.

Sono questi i punti di forza della nostra professione, garantiti dall’appartenenza all’Ordine dei giornalisti. Certo, un Ordine - come sottolineava il presidente Verna - da riformare e da adeguare alle nuove realtà. 

Da diversi anni lo stesso OdG e la Fnsi chiedono al Parlamento di mettere mano ad una legge di riforma. Il Cnog ha approvato già nel 2018, a larghissima maggioranza,  una proposta inviata al Governo e alle forze politiche. Proposta che prevede, fra l’altro, la riforma dell’accesso alla professione con un percorso universitario, e il possesso di una laurea almeno di primo livello, per poter accedere all’esame di idoneità. 
Tutto questo proprio per qualificare sempre di più la professione giornalistica, che deve comunque tenere in considerazione anche le nuove figure professionali che stanno nascendo nel mondo dell’informazione e della comunicazione. 

Non è un problema di difesa corporativa ma di democrazia, perché un’informazione libera, corretta e, non dimentichiamolo, anche adeguatamente retribuita per essere davvero indipendente, è uno degli elementi fondamentali della nostra democrazia.

Cristiano Degano
Presidente Ordine dei giornalisti FVG


L'assemblea regionale on line di
GIOVEDÌ 24 GIUGNO (ore 20.30)

promossa da Commissione regionale lavoro autonomo
e dal Coordinamento giornalisti precari e freelance
dell'Assostampa FVG
è aperta anche ai non iscritti al sindacato

20 giugno 2021

QUANDO NON C’ERANO DISOCCUPATI, di Carlo Muscatello (per l’assemblea on line del 24/6)

In vista della
TELE-ASSEMBLEA DEI GIORNALISTI AUTONOMI del FVG,
ON LINE GIOVEDI' 24 GIUGNO (ore 20.30-22.30)
pubblichiamo il seguente contributo:

"QUANDO NON C'ERANO DISOCCUPATI"
di Carlo Muscatello, presidente dell'Assostampa FVG


All’inizio degli anni Ottanta, quando ho cominciato a fare quello che all’epoca era un bel lavoro - ben trattato, ben considerato e… ben pagato -, nel Friuli Venezia Giulia non esistevano giornalisti professionisti disoccupati. I più anziani ricorderanno certamente il caso di un collega di una regione del Sud che si trasferì armi e bagagli qui nel Nordest proprio perché sarebbe stato l’unico disoccupato e dunque il primo posto libero se lo sarebbe beccato lui. Come puntualmente avvenne…

Dunque tutti lavoravano. Chi alla Rai regionale, chi al Messaggero Veneto o al Piccolo, chi al Primorski Dnevnik o nelle redazioni regionali del Gazzettino, chi in qualche tv privata… C’era lavoro e pane per tutti. 

Si cominciava a collaborare (all’epoca quelli che lavoravano in redazione in attesa dell’assunzione erano chiamati “abusivi”), poi prima o poi, chi prima e chi poi, si veniva assunti. Chi forte di una raccomandazione, della presentazione da parte di un parente o un amico, chi semplicemente perché era bravo, e tanto per cominciare sapeva scrivere in italiano. Cosa che non dobbiamo mai dare per scontata.

Bastava che qualche collega andasse in pensione o “emigrasse” verso altri lidi, magari a Roma o a Milano, oppure poteva capitare che qualche editore volesse rinforzare una redazione, beh, chi aveva pazienza e voglia di scrivere finiva per ottenere il sospirato “articolo 1”.

Poi dev’essere successo qualcosa. E noi all’inizio non ce ne siamo accorti. Peggio: il sindacato non se n’è accorto. Ricordo componenti di Cdr e di Direttivi Assostampa che sostenevano di non dover rappresentare i collaboratori.

Oggi il mondo dell’informazione è cambiato, anche nel Friuli Venezia Giulia, che non è più un’isola felice. Oggi oltre metà dei giornalisti professionisti iscritti ai nostri enti di categoria non ha un contratto di lavoro “articolo 1”. Si arrangia con collaborazioni, contratti a termine, uffici stampa. E qualche volta molla, perché va bene tutto, va bene la passione, ma a trenta o quarant’anni non si può andare avanti con mille euro al mese, peraltro lavorando a tempo pieno, serate e domeniche incluse.

E se l’Inpgi, il nostro istituto di previdenza, continua a ballare sull’orlo del vulcano, una concausa sta qui. Un tempo entravano cento di contributi e uscivano cinquanta di pensioni, oggi la proporzione è capovolta. Gli editori hanno usato l’istituto come un bancomat, prepensionamenti a raffica, organici ridotti, sempre meno redattori e sempre più collaboratori pagati poco. Lo ha teorizzato recentemente anche il direttore di Repubblica, Molinari. Solo che ha detto che questo è “il futuro dei giornali”. Invece è purtroppo, da tempo, già il presente…

Ma oggi abbiamo bisogno di più informazione, informazione di qualità. E la qualità richiede sostegno pubblico, interventi normativi che diano stabilità al settore, supporto al lavoro dei giornalisti. Non si tratta di elargire finanziamenti a pioggia, ma di sostenere l'informazione in maniera seria guardando al servizio che viene svolto e all'occupazione che viene creata.

Dunque vanno affrontati al più presto i nodi strutturali, a partire dal contrasto al precariato e dalla definizione dell'equo compenso. Non si può fare informazione di qualità sfruttando migliaia di giornalisti che ogni giorno lavorano senza le tutele, i diritti e le garanzie assicurati dal contratto di lavoro. La Fnsi chiede al governo “un patto per l’articolo 21 della Costituzione”.

Carlo Muscatello, presidente Assostampa Fvg


L'assemblea regionale on line di
GIOVEDÌ 24 GIUGNO (ore 20.30)

promossa da Commissione regionale lavoro autonomo
e dal Coordinamento giornalisti precari e freelance
dell'Assostampa FVG
è aperta anche ai non iscritti al sindacato

>> Qui tutte le informazioni sulla riunione <<

Vedi anche il nostro blog:
http://freelancefvg.blogspot.it

18 giugno 2021

GIOVEDI' 24 GIUGNO (ore 20.30) TELE-ASSEMBLEA GIORNALISTI AUTONOMI FVG, on line

Commissione regionale lavoro autonomo
Coordinamento giornalisti precari e freelance
dell'Assostampa Friuli Venezia Giulia

GIORNALISTI AUTONOMI, FREELANCE E PRECARI:
TELE-ASSEMBLEA GIOVEDI’ 24 GIUGNO (ore 20.30-22.30)


La Commissione regionale lavoro autonomo e il Coordinamento giornalisti precari e freelance dell'Assostampa Friuli Venezia Giulia indicono un'assemblea regionale in teleconferenza per giovedì 24 giugno, dalle ore 20.30 alle 22.30-23 circa.

Temi dell’incontro: i problemi dei giornalisti non dipendenti, i risultati del questionario sul lavoro autonomo nel Friuli Venezia Giulia promosso dal Coordinamento precari e freelance e dalla Commissione regionale lavoro autonomo dell'Assostampa, le proposte della Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi, e le iniziative da lanciare a livello regionale e nazionale.

Più in particolare, tra i temi: l’attuazione delle leggi sull’equo compenso, sostegni economici, diritti e tutele per i giornalisti non dipendenti, e le possibilità di collaborazione con il Coordinamento precari e freelance e con la Commissione regionale lavoro autonomo.

All'assemblea interverranno, tra gli altri: Maurizio Bekar e Lorenzo Mansutti, rispettivamente Coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi e della Commissione Regionale dell'Assostampa, Alessandro Martegani, segretario dell'Assostampa FVG, Mattia Motta, segretario generale aggiunto e presidente della Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi.
Sono anche annunciati contributi di Carlo Muscatello, presidente dell'Assostampa FVG, Cristiano Degano, presidente dell'Ordine dei giornalisti del FVG, e dalla Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi.
  
La riunione è aperta a tutti i giornalisti lavoratori autonomi, sottoccupati e disoccupati del Friuli Venezia Giulia, anche non iscritti al sindacato, e a tutti gli interessati a livello informativo o a un coinvolgimento nelle attività della Commissione regionale e del Coordinamento precari. 

Per partecipare all’incontro on line bisogna inviare una richiesta a precari.freelance@assostampafvg.it e si riceverà il link per connettersi alla teleconferenza.

Tutti sono invitati a sensibilizzare i colleghi/e ritenuti interessati/e, sollecitandoli ad inviare una richiesta di partecipazione. 

Per ogni ogni necessità, contattateci: precari.freelance@assostampafvg.it

Commissione regionale lavoro autonomo dell’Assostampa FVG
Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia

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15 giugno 2021

ESSERE PRECARI STANCA: PROTESTE E PROPOSTE dai giornalisti autonomi

ESSERE PRECARI STANCA !

Alcune delle proteste, richieste e proposte
emerse dal questionario sui giornalisti autonomi
nel Friuli Venezia Giulia


"Quali sono, secondo te, le questioni più importanti di cui il sindacato dovrebbe occuparsi?"
 Questa una delle domande (a risposta libera) del questionario anonimo promosso dal
 Coordinamento giornalisti precari e freelance e dalla Commissione regionale lavoro autonomo dell'Assostampa Friuli Venezia Giulia.


QUESTA UNA SELEZIONE DELLE VARIE
RICHIESTE E PROPOSTE PERVENUTE:

- Sul fronte dei precari come il sottoscritto, si dovrebbe dare priorità a chi da anni serve e garantisce determinati territori per una testata, portando risultati di vendita in quei territori, ma senza ricevere alcuna tutela.

- Parità uomo/donna, tutela precari, libertà di pensiero e opinione, deontologia

- Maggiore presenza territoriale

- Aiuto e sostegno ai giornalisti precari non contrattualizzati, equo compenso; pressione su Governo ed Enti locali per l'approvazione di una legge di tutela del precariato favorendo investimenti/aiuti/agevolazioni per gli editori al fine di creare nuove opportunità di lavoro per i tanti giornalisti disoccupati.

- Intercettare il precariato per farlo sentire meno precario

- Sicuramente il trattamento economico della prestazione giornalistica ma anche i rapporti redazione / collaboratori che molto spesso non sono improntati al rispetto

- Aumento retribuzione o perlomeno imporre al governo l'attuazione dell'equo compenso.
Abolizione del limite delle 1600 battute (per avere la retribuzione ad equo compenso, n.d.r.) e un'unica fascia. Chi segue un avvenimento esterno utilizza tempo e andrebbe retribuito ad orario e non a battute 

- Imporre una legge a livello nazionale che obblighi le aziende a rapportarsi con Cdr e sindacato per le questioni dei singoli collaboratori, che ora si ritrovano a dover contrattare di fatto la propria posizione da soli con l’azienda

- La pandemia, ma anche lo sfruttamento dei giornalisti sta facendo scomparire centinaia e centinaia di professionisti preparati che avrebbero tanto da dire, e da insegnare. Propongo che in ogni scuola, dalle elementari alle superiori, ci sia un giornalista che faccia lezioni di vita, di contemporaneità, che insegni a scrivere, a velocizzarsi come avviene nell’ambito lavorativo, a districarsi tra le notizie, a far sviluppare uno spirito critico.
La proposta è quella di dare uno stipendio dignitoso a chi è un riconosciuto giornalista, potendo avere una cattedra nelle scuole italiane. Sarebbe un giusto riconoscimento che l’Ordine dei Giornalisti potrebbe proporre al governo italiano per risarcire i tanti giornalisti sfruttati economicamente, in quanto non è mai stato introdotto un equo compenso.
La proposta va letta come opportunità per i giovani di conoscere la storia contemporanea da chi sta in prima linea e la scrive.

(Altri contributi saranno divulgati a breve)

RICHIESTE E PROPOSTE CHE
ASSIEME ALLE ALTRE PERVENUTE
CONFERMANO E ARRICCHISCONO
LE PRIORITA' DA PERSEGUIRE
 COME SINDACATO E COME CATEGORIA

LAVORIAMOCI SOPRA ASSIEME,
CREANDO UNA MOBILITAZIONE:
ESSERE PRECARI STANCA !


Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia
Commissione regionale lavoro autonomo dell’Assostampa FVG

Restiamo in contatto:
(puoi anche mandarci testimonianze o riflessioni)

Vedi anche il nostro blog: 

10 giugno 2021

ESSERE PRECARI STANCA: VOGLIAMO DIGNITÀ, EQUI CONTRATTI ED EQUO COMPENSO !

Dignità, equi contratti ed equo compenso:
queste le priorità emerse
dal questionario sui giornalisti autonomi 
nel Friuli Venezia Giulia

"Quali sono, secondo te, le questioni più importanti di cui il sindacato dovrebbe occuparsi?" Questa una delle domande (a risposta libera) del questionario anonimo promosso dal Coordinamento giornalisti precari e freelance e dalla Commissione regionale lavoro autonomo dell'Assostampa Friuli Venezia Giulia.

QUESTA UNA SELEZIONE DELLE RISPOSTE PERVENUTE:

- Il miglioramento delle condizioni salariali e contrattuali dei precari, trovando il modo di far pesare maggiormente le rivendicazioni

- Garanzie di migliori trattamenti per chi lavora da anni

- Equo compenso

- Le condizioni di lavoro delle Partite Iva

- Dignità retributiva

- Compenso minimo, rimborsi spese

- Mancanza di lavoro retribuito (o retribuito in modo equo) nell’ambito giornalistico

- Contratti di lavoro e minime retribuzioni garantite per i collaboratori. Apertura ai nuovi precari (blogger, collaboratori di testate giornalistiche online)

- Aumentare i corrispettivi e pagare i rimborsi spese

- Garantire contratti corretti, anche per gli autonomi

- Dignità del reddito, maternità, tutela in caso di malattia

- La questione remunerativa dei collaboratori esterni

- Equo compenso reale

- Precarietà e compensi iniqui

- Minimo salariale, rimborso spese

- Le condizioni dei collaboratori precari che rappresentano da anni la maggioranza dei giornalisti italiani

- Tutelare maggiormente i giornalisti pagati con inquadramento atipico (cessione diritto d’autore) che è la forma più utilizzata e la meno tutelata

- Lo sfruttamento dei collaboratori e il rispetto del loro operato

- La retribuzione dei collaboratori

- Equo compenso, precarietà, pari diritti e dignità per i non dipendenti: davanti al costante e strutturale aumento del lavoro autonomo e precario, non è realistico né adeguato cercare soluzioni solo in (molto improbabili) assunzioni


DELLE RISPOSTE CHE, ASSIEME ALLE ALTRE PERVENUTE,
CONFERMANO LE PRIORITA' DA PERSEGUIRE
 COME SINDACATO E COME CATEGORIA

LAVORIAMOCI SOPRA ASSIEME,
CREANDO UNA MOBILITAZIONE:
ESSERE PRECARI STANCA !


Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia
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