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31 luglio 2021

CLAN FNSI - CONTRO LA PRECARIETÀ: MEMORIA CON RICHIESTE A GOVERNO E PARLAMENTO




CONTRO LA PRECARIETA', 
PER LA TUTELA DEL LAVORO GIORNALISTICO AUTONOMO

Memoria della Clan-Fnsi a Governo e Parlamento

La Commissione nazionale lavoro autonomo – presieduta da Mattia Motta, segretario generale aggiunto della Fnsi, e coordinata da Maurizio Bekar (nella foto) – rivolge una memoria al presidente del Consiglio, al governo e alle forze parlamentari, evidenziando «preoccupazione per la deriva dei diritti e del mercato del lavoro dell'informazione» e richiedendo interventi urgenti.

Tra le emergenze evidenziate: politiche per il lavoro regolare e contro la precarizzazione, equo compenso, provvedimenti contro le querele bavaglio, ristori Covid e sostegni al reddito anche per gli autonomi senza partita Iva. Inoltre: attuazione della Direttiva Ue sul diritto d'autore; chiarezza sul futuro dell'Inpgi; un freno all'impiego dei pensionati nelle redazioni; riforma dell'Ordine. E una valutazione positiva sul nuovo contratto con Anso e Fisc per l'editoria locale, «che va nelle direzioni giuste». Tra le richieste contenute nel documento: norme contro il precariato e contro lo sfruttamento del finto lavoro autonomo e aiuti ai datori di lavoro solo se vincolati all'occupazione regolare.

Parallelamente l'attuazione delle leggi sull'equo compenso, inapplicate ai giornalisti dal 2012: per la legge 27/2012 serve l'emanazione da parte del ministero della Giustizia dei parametri per la liquidazione giudiziale dei compensi. E per la 233/2012 l'individuazione dell'equo compenso per i collaboratori delle redazioni, tramite la Commissione presieduta dal sottosegretario all'Editoria.

Servono poi provvedimenti per scoraggiare le querele temerarie; ristori per il Covid-19 anche per i giornalisti non titolari di partita Iva; sostegni al reddito dei non dipendenti, spesso segnati da discontinuità lavorative.

Per la Clan Fnsi, vanno riviste ed estese anche ai lavoratori autonomi degli Ordini professionali norme come l'Iscro (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa), prevista finora solo per le Partite Iva della Gestione Separata Inps. Va inoltre data attuazione alla Direttiva Ue sul diritto d'autore e nel mercato digitale, «fornendo certezze che i proventi non giungano solo agli editori ma anche ai giornalisti». E servono norme per impedire di continuare ad utilizzare i pensionati nel normale circuito produttivo delle redazioni, e ciò per favorire un ricambio generazionale e le assunzioni.

È poi «urgente una riforma dell'Ordine dei giornalisti e delle norme di accesso alla professione, riconoscendo che oramai gli autonomi sono la maggioranza e che "giornalista è chi esercita effettivamente la professione"», si legge nel documento.

Positiva infine la valutazione del nuovo contratto con Anso e Fisc per i periodici e le testate on line locali, che «segna importanti passi avanti nelle direzioni giuste, sia per i dipendenti che per i collaboratori».

(comunicato Fnsi)

PER APPROFONDIRE:

Il documento integrale della Clan è pubblicato nella sezione  >> Lavoro autonomo – Commissione e assemblee del sito web della Fnsi.

28 luglio 2021

INPGI 2: TERMINI DEL VERSAMENTO CONTRIBUTI MINIMI 2021 (aggiornamenti)


Da: Coordinamento giornalisti precari e freelance
e Commissione regionale lavoro autonomo
dell'Assostampa Friuli Venezia Giulia


INPGI 2:
VERSAMENTO DEI CONTRIBUTI MINIMI 2021:
QUANDO ? E POSSIBILI ESENZIONI ?

È pubblicata sul sito web dell'Inpgi la circolare con i termini e modalità di pagamento dei contributi minimi 2021 da parte dei giornalisti liberi professionisti iscritti alla Gestione separata.

Il termine per il versamento è il 31 luglio. Tuttavia, il Comitato amministratore dell’Inpgi 2 ha deliberato la possibilità di posticipare il pagamento al 31 dicembre 2021, senza oneri aggiuntivi. Questo in virtù dell'esonero dai contributi previdenziali dovuti dai liberi professionisti per l'anno in corso, previsto dalla legge di stabilità 2021.

L'esonero vale anche per i giornalisti, ma al momento manca ancora il decreto ministeriale attuativo della misura. In attesa del provvedimento, gli iscritti che ritengano di essere in possesso dei requisiti previsti per godere dell'esonero possono posticipare il versamento dei contributi minimi.

[A titolo indicativo, e non definitivo, si ricorda che - sinteticamente - i termini fissati per l'esonero erano  i seguenti:

L'esonero riguarderà i contributi previdenziali di competenza dell'anno 2021 e in scadenza entro il 31 dicembre 2021, esclusi i contributi integrativi. Per l’accesso al beneficio, i giornalisti iscritti all'INPGI 2 dovranno dimostrare:

- un calo del fatturato nell'anno 2020 non inferiore al 33% rispetto a quelli dell'anno 2019;

- un reddito complessivo di lavoro o derivante dall'attività che comporta l'iscrizione alla gestione non superiore a 50.000 euro nel periodo d'imposta 2019;

- mentre per coloro che hanno avviato l'attività nel 2020 tali requisiti non trovano applicazione. 

ALTRE INFO QUI: https://freelancefvg.blogspot.com/2021/07/inpgi-2-quando-si-paga-il-contributo.html]

Come precisa la circolare INPGI: «In caso di mancata pubblicazione del decreto, ovvero nel caso in cui l'iscritto non sia in possesso dei requisiti definitivi per l'accesso al beneficio, la quota di esonero contributivo attribuitasi dall'iscritto non sarà soggetta a maggiorazioni per il ritardato pagamento, sempreché la stessa risulti versata entro il 31 dicembre 2021».

La quota ordinaria da versare è pari a 370,89 euro, ridotta a 199,39 euro per chi è iscritto all'Ordine da meno di 5 anni (iscrizione successiva al 31 luglio 2016), e a 242,27 euro per i titolari di trattamento pensionistico diretto.

Sono tenuti al versamento del contributo minimo annuale tutti i giornalisti iscritti alla Gestione separata che nel corso dell'anno 2021 abbiano svolto o abbiano in corso lo svolgimento di attività giornalistica in forma autonoma.

Non sono tenuti al versamento gli iscritti che nel 2021 svolgono l'attività esclusivamente nell'ambito di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa: per questi ultimi gli adempimenti contributivi sono interamente a carico del committente.

Infine, sono esentati dal versamento del contributo minimo (previa comunicazione scritta di cessata attività da presentare su apposito modulo) gli iscritti alla Gestione separata che – alla data del 31 luglio 2021 – non abbiano svolto alcuna forma di attività giornalistica autonoma e che entro la fine del 2021 presumono di non svolgerne.

PER APPROFONDIRE

La circolare con tutte le indicazioni per il pagamento, il dettaglio degli importi, i requisiti per l'esonero, i rimandi ai moduli utili è disponibile al link: http://www.inpgi.it/?q=node/1706


(Fonti: Inpgi, Fnsi)

Restiamo in contatto:

Vedi anche il nostro blog:

04 luglio 2021

INPGI 2: QUANDO SI PAGA IL CONTRIBUTO MINIMO 2021


Da: Coordinamento giornalisti precari e freelance
e Commissione regionale lavoro autonomo
dell'Assostampa Friuli Venezia Giulia

La legge di stabilità ha previsto un Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali 2021 dovuti dai liberi professionisti, che vale anche per i giornalisti (pubblicisti e professionisti) con attività libero professionale.

Il decreto ministeriale – che conterrà le condizioni per usufruire dell’esonero – è ancora in corso di emanazione.

Nelle more della pubblicazione del decreto, considerando l’avvicinarsi della scadenza di pagamento del contributo minimo 2021 – fissata al 31 luglio – il Comitato amministratore della Gestione separata Inpgi ha deciso di non modificare il termine di scadenza, ma di consentire ai colleghi che potrebbero avvalersi dell’esonero di posticipare il pagamento del contributo minimo in attesa della pubblicazione del provvedimento ministeriale.

L’iscritto potrà quindi versare entro il 31 dicembre 2021 senza alcuna maggiorazione la quota di contribuzione dovuta a titolo di acconto ed eventualmente oggetto di esonero.

In alternativa, è comunque possibile effettuare il pagamento entro il 31 luglio e successivamente ottenere il rimborso nell’ipotesi in cui si rientrasse nella agevolazione.

Non appena il decreto ministeriale sarà pubblicato, l’Inpgi fornirà le indicazioni operative per chi potrà accedere al beneficio e come presentare la domanda.

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ALTRE INFORMAZIONI:

Si ricorda che nei mesi scorsi il Decreto Interministeriale lavoro e finanze ha fissato i criteri per l'esonero, che però necessitavano di autorizzazioni successivo. A titolo indicativo, e non definitivo, si ricorda che sinteticamente i termini fissati erano  i seguenti:

L'esonero riguarderà i contributi previdenziali di competenza dell'anno 2021 e in scadenza entro il 31 dicembre 2021, esclusi i contributi integrativi.

Le domande andranno presentate entro il 31 ottobre 2021 all’INPGI, e i giornalisti (oltre al possesso dei requisiti di legge e all'assenza delle situazioni di incompatibilità) in sede di richiesta dovranno dichiarare di essere in regola con il versamento della contribuzione previdenziale obbligatoria.

Per l’accesso al beneficio, i giornalisti iscritti alla Gestione separata INPGI dovranno dimostrare:
- un calo del fatturato nell'anno 2020 non inferiore al 33% rispetto a quelli dell'anno 2019;
- un reddito complessivo di lavoro o derivante dall'attività che comporta l'iscrizione alla gestione non superiore a 50.000 euro nel periodo d'imposta 2019;
- mentre per coloro che hanno avviato l'attività nel 2020 tali requisiti non trovano applicazione.

Inoltre, i giornalisti, per tutto il periodo oggetto di esonero:
- non devono essere titolari di contratto di lavoro subordinato;
- non devono essere titolari di pensione diretta, diversa dall'assegno ordinario di invalidità ex art. 1 della legge n. 222/1984 o da qualsiasi altro emolumento degli enti di previdenza obbligatoria ad integrazione del reddito a titolo di invalidità, avente natura previdenziale, che risponda alle medesime finalità di cui al citato assegno comunque esso sia denominato.

Per i lavoratori autonomi e collaboratori in quiescenza l'esonero è riconosciuto limitatamente ai periodi in cui siano stati titolari di incarichi di lavoro autonomo o di collaborazione coordinata e continuativa, conferiti nel 2020.

Non appena il decreto ministeriale sarà pubblicato, l’Inpgi fornirà le indicazioni operative per chi potrà accedere al beneficio e come presentare la domanda.

(Fonti: Inpgi)

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