Pagine

15 luglio 2013

STATI GENERALI INFORMAZIONE PRECARIA: IL COMUNICATO FINALE (15 luglio 2013)


Stati generali dell’informazione precaria, 
mobilitazione in progress
Finita la due giorni romana dell’11 e 12 luglio,
gli Stati generali proseguono con iniziative territoriali
per i diritti del lavoro giornalistico autonomo


Il servizio di Fnsi TV sugli Stati Generali


Roma, 15 luglio 2013 - Si sono svolti a Roma, l’11 e 12 luglio 2013, alla Federazione nazionale stampa italiana (Fnsi), gli Stati Generali dell’informazione precaria in Italia. Una due giorni di confronto e approfondimento tecnico, convocata su proposta della Commissione e dall'Assemblea nazionale lavoro autonomo della Fnsi, con la partecipazione di numerosi giornalisti atipici, freelance, precari, intervenuti da tutta Italia. L'intento: fare il punto sulla condizione di sfruttamento dell'attività giornalistica non regolata dai contratti collettivi di lavoro, la ricerca di percorsi per l'uscita dalla crescente precarizzazione e per la tutela del lavoro giornalistico autonomo.

Presenti i vertici del sindacato del giornalisti, con il segretario e il presidente della Fnsi, Franco Siddi e Giovanni Rossi, il presidente dell’Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino, il presidente della Casagit Daniele Cerrato, il vicepresidente vicario dell’Inpgi Paolo Serventi Longhi, assieme a vari altri dirigenti nazionali e regionali della categoria.

Nella seconda giornata ha anche partecipato (“per ascoltare e non per intervenire”, come hanno precisato) una rappresentanza di parlamentari del Movimento 5 Stelle, con i deputati Roberto Fico (presidente della Commissione Vigilanza Rai), Luigi Gallo e Chiara Di Benedetto (Commissione Cultura) e dalla senatrice Michela Montevecchi (Commissione Cultura).

Numerosi gli argomenti trattati nel vivace il dibattito, con una particolare attenzione ai tre temi caldi del precariato: l’Equo compenso, la Carta di Firenze, il nuovo Contratto collettivo di lavoro giornalistico. Ma i tanti interventi della “base” hanno messo sul tavolo anche altre questioni: l’inaccettabilità dei contratti co.co.co. che nascondono rapporti di lavoro subordinato, la regolarizzazione giornalistica degli uffici stampa pubblici e privati e il rispetto della legge 150/2000 sull'informazione e comunicazione pubblica, le irregolarità contrattuali delle collaborazioni dell’online, il mancato riconoscimento del lavoro dei fotografi, la formazione professionale con una sempre maggior apertura alle nuove tecnologie.

LA MOZIONE CONCLUSIVA

Gli Stati generali si sono chiusi con l’approvazione a maggioranza di una mozione, riassuntiva dei lavori romani e delle proposte emerse dalle assemblee regionali che li hanno preceduti, con le linee guida per il lavoro futuro, che ora verrà rilanciato e sviluppato nelle realtà territoriali.

Questi i punti focali del documento:

  • Equo Compenso: tre punti irrinunciabili: a) sollecita definizione dell’Equo Compenso, appoggiando la proposta della Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi, depositata al tavolo ministeriale; b) tracciabilità del lavoro autonomo, così come avviene per quello subordinato, per l’individuazione degli editori in regola con la norma; c) Il mancato rispetto dell’Equo Compenso impedisce, come specifica la legge, l’accesso a ogni forma di beneficio pubblico.

  • Nuovo Contratto: inclusione nel lavoro contrattualizzato delle varie forme di precariato. Partecipazione diretta, per dare maggior peso all’azione sindacale, dei rappresentanti dei freelance in Commissione Contratto a tutte le fasi della trattativa sul lavoro autonomo e precario.

  • Carta di Firenze: provvedere alla formazione dell’Osservatorio Nazionale previsto dalla Carta, con l'auspicio che analoghi osservatori vengano istituiti in ogni regione. Disponibilità a discutere proposte migliorative della Carta per una sua maggior efficacia.

  • Rappresentanza: coinvolgimento diretto dei rappresentanti dei collaboratori nei Comitati di redazione, con l'inserimento della rappresentanza nei contratti collettivi.

  • Qualità dell’informazione: esercizio dell’attività giornalistica nelle sue varie articolazioni da parte di giornalisti, come previsto dalla legge, e contrasto dell’illegalità.

  • Riforma del quadro normativo: azione congiunta di tutti gli enti di categoria, ciascuno per la propria competenza, nei confronti del legislatore per rivedere il quadro normativo del lavoro giornalistico autonomo in materia di previdenza e welfare.

L’assemblea ha anche accolto come strumento di lavoro un documento sui temi del nuovo Contratto nazionale.


Qui tutti i testi di riferimento e i documenti regionali preparatori:

Nessun commento:

Posta un commento