Stati
Generali dell’informazione precaria
(11-12
luglio 2013, Fnsi, Roma)
la mozione approvata
Con i
due giorni di dibattito e di approfondimento tecnico giuridico
svoltisi a Roma, nella sede della FNSI, l’11 e 12 luglio, si sono
aperti gli Stati Generali dell’informazione precaria in Italia. Si
è avviata così una fase di mobilitazione e di azione dei precari
dell’informazione che impegna il Sindacato e tutti gli altri enti
di categoria sul tema fondamentale della tutela del lavoro
giornalistico atipico, precario, sfruttato, sottopagato e sotto
ricatto da parte dei poteri forti e degli editori, che è anche
tutela del diritto fondamentale dei cittadini a essere correttamente
informati.
Gli
Stati Generali proseguono in ogni realtà territoriale, in cui sarà
necessario approfondire e mettere in pratica le riflessioni e i
contenuti emersi nei due giorni di dibattito insieme a tutte le
componenti della professione: Sindacato, Ordine, INPGI, CASAGIT, Cdr,
coordinamenti territoriali, coordinamenti di testata, movimenti di
base.
Un
lavoro, quello dei due giorni di Roma, che è stato preceduto e
arricchito da assemblee regionali, i cui documenti finali vengono
accolti come raccomandazioni dall’assemblea.
In
particolare, l’assemblea raccoglie come linee guida e cardini del
lavoro in itinere degli Stati Generali nelle sedi territoriali i
seguenti temi:
- Equo Compenso
L’applicazione della legge sull’Equo Compenso comporta la soluzione di tre nodi cruciali: a) definizione dell’Equo Compenso; b) tracciabilità del lavoro che rende possibile l’individuazione degli editori virtuosi; c) i benefici da cui sono esclusi i soggetti che non rispettano l’Equo Compenso.In merito ai rispettivi punti, l’assemblea di Roma ritiene:
a) La proposta di
lavoro elaborata dalla CLAN, fatta propria dai documenti preparatori
regionali e sottoposta, attraverso il rappresentante della FNSI,
alla competente commissione prevista dalla legge, è fatta propria
anche dagli Stati Generali, come strumento essenziale per arrivare
all’individuazione dell’Equo Compenso del lavoro giornalistico;
b) Deve essere
possibile tracciare ogni rapporto di lavoro autonomo analogamente a
quanto avviene con i rapporti di lavoro subordinato:
c) Il mancato
rispetto dell’Equo Compenso impedisce l’accesso a qualsiasi
forma di beneficio pubblico.
Si auspica quindi che il regolamento di attuazione della legge non
prescinda da nessuno di questi tre punti.
- Contratto
L’inclusione nel lavoro contrattualmente tutelato delle attuali varie forme di precariato è ritenuta elemento sostanziale e imprescindibile della rinnovazione contrattuale in corso. Per dare maggior peso all’azione sindacale nella trattativa, si ritiene irrinunciabile che la FNSI chiami i rappresentanti dei freelance in Commissione contratto a partecipare e a contribuire in prima persona a tutte le fasi della trattativa in cui verrà affrontato il tema del lavoro autonomo e precario. Si apre ora un percorso inclusivo di riflessione collettiva sulle proposte riguardanti il nuovo contratto.
- Carta di Firenze
Ferma restando la disponibilità a discutere proposte migliorative per l’effettiva efficacia di questo strumento, con lo spirito di collaborazione che deve contraddistinguere l’azione di tutti gli enti di categoria, è necessario provvedere quanto prima alla formazione dell’Osservatorio Nazionale previsto dalla Carta con la nomina di tutti i suoi componenti e si auspica che analoghi osservatori vengano istituiti in ogni realtà regionale.
- Rappresentanza
È necessario introdurre nella regolamentazione federale che riguarda l’attività dei CDR la previsione del coinvolgimento diretto dei rappresentanti dei coordinamenti dei collaboratori della testata. A tale provvedimento interno è conseguente che corrisponda l’introduzione di specifiche previsioni sulla rappresentanza anche nei contratti collettivi.
- Qualità dell’informazione e contrasto all’illegalità
Garanzia della qualità dell’informazione sono l’esercizio dell’attività giornalistica nelle sue varie articolazioni da parte dei giornalisti, come previsto dalla legge, e l’azione di contrasto all’illegalità.
- Riforma del
quadro normativo
Occorre farsi parte attiva affinché tutti gli enti di categoria, ciascuno per la propria competenza e in coordinamento fra loro, intervengano nei confronti del legislatore allo scopo di rivedere il quadro normativo del lavoro giornalistico autonomo in materia di previdenza e welfare.
(mozione
approvata a maggioranza)
L’assemblea ha anche accolto come strumento di lavoro un documento sui temi del nuovo Contratto nazionale.
>>> https://docs.google.com/file/d/0B9MDKDFrfuzScTF3bTZneTBHMnM/edit?usp=sharing
Qui il testo scaricabile del documento sul nuovo contratto nazionale:
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