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01 marzo 2021

ESSERE PRECARI STANCA: UNA PRECARIETA' ETERNA (testimonianza)

Testimonianze e riflessioni
sulla precarietà nel giornalismo


Avevamo qui pubblicizzato un documento della Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi e un nostro questionario sulle condizioni di lavoro dei giornalisti autonomi. E, per immagine, avevamo scelto questa iconica "Essere precari stanca"; è di una decina di anni fa ma - non a caso - sempre attuale.

Sul tema abbiamo poi ricevuto una mail da una collega che, un po' come sfogo e un po' come testimonianza, ci ha voluto raccontare la sua condizione di giornalista 56enne, eternamente precaria.

Ci è sembrato un testo utile da rilanciare, per testimoniare le condizioni di lavoro precario nel giornalismo. E per smentire la favola che spesso sentiamo ripetere, secondo cui "il precariato è un problema che affligge i giovani"; quando invece può protrarsi, anche drammaticamente, per tutta la vita.

Perciò, con il consenso della collega, lo pubblichiamo di seguito in forma anonima. Con l'intenzione di pubblicare altre testimonianze e riflessioni sul lavoro autonomo e la precarietà nel giornalismo.

Ci potete inviare i vostri contributi (da pubblicare sempre in forma anonima, per tutelare la privacy) a: precari.freelance@assostampafvg.it Grazie


UNA PRECARIETA' ETERNA

Ciao, 

ho trovato questo slogan in rete, lo slogan "essere precari stanca", e mi ci sono rivista. 

Sono precaria da una vita. Ho 56 anni e faccio questo mestiere da sempre. Ho cominciato nel giornale della mia città, quando ancora studiavo all'Università per costruirmi un futuro. Il giornalismo mi sembrava un fantastico hobby, ma non un lavoro. E non avevo sbagliato.

In oltre 30 anni, infatti, ho avuto diversi contratti a termine, ma non sono riuscita a costruirmi un avvenire, non sono mai stata assunta a tempo indeterminato. Eppure in passato ho guadagnato uno stipendio che mi ha permesso di vivere e di mantenermi e così non ho mai avuto la possibilità per cercarmi altro da fare. Anzi, in realtà molto tempo fa ci avevo anche provato, ma non sono stata assunta perché non avevo esperienza come segretaria. 

Così oggi sono una collaboratrice che guadagna meno di 1000 euro al mese. Ufficialmente sono una free lance, ma ho una sola collaborazione. Peccato che siano stati tagliati i compensi e sia molto difficile barcamenarsi. 

"Lavori, che cosa pretendi più?" mi dirà qualcuno. E' vero, ma siamo sicuri che questo sia un lavoro e non un passatempo costoso? Con quello che guadagno non riesco a mantenermi oggi e domani, quando non sarò più in grado di scrivere, sarà anche peggio. 

A questo punto della mia vita ho perso l'entusiasmo e davanti agli occhi ho un enorme punto interrogativo. Tra l'altro, se a 25 anni non sono stata assunta come segretaria perché non avevo esperienza, come posso sperare che qualcuno decida ora di darmi un'opportunità? 

Dovendo vivere da sola non so se riuscirò a pagare i contributi, oltre all'affitto, alle utenze e all'assicurazione per la mia auto. 

Perché è vero, non sono stata oculata e non mi sono fatta un'assicurazione privata, quindi sono destinata a soccombere.


QUESTIONARIO SUI GIORNALISTI AUTONOMI
NEL FRIULI VENEZIA GIULIA
(anonimo, scadenza: 14 marzo 2021)

Ricordiamo che è possibile rispondere al questionario anonimo sui giornalistici autonomi (o precari, sottoccupati o disoccupati) nel Friuli Venezia Giulia.

>> QUI LA PRESENTAZIONE E IL QUESTIONARIO <<

E' da spedire entro il 14 marzo a precari.freelance@assostampafvg.it o, in forma totalmente anonima, per posta o tramite il servizio di anonymizer on line www.filemail.com Mandaci il tuo contributo, grazie!


1 commento:

  1. Che aggiungere? il racconto della collega è significativo più di ogni commento. Ho la sua stessa età e la stessa prospettiva di eterno precario dopo ben 22 anni di professione. Sono co.co.co., ma questo non cambia molto. senza prospettive per il futuro prossimo (assunzione) e remoto (pensione), ma le nostre storie somigliano a quelle di 100000 altri colleghi e colleghe. cambiano i governi, tutti sanno del precariato giornalistico, ma nessuno adotta provvedimenti per porvi fine.

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