29 giugno 2010

COMMISSIONE LAVORO AUTONOMO FNSI: BEKAR COORDINATORE NAZIONALE

Maurizio Bekar
alla manifestazione del 9 aprile
contro il precariato
Maurizio Bekar, vicesegretario dell'Assostampa del Friuli Venezia Giulia ed esponente del Coordinamento regionale dei giornalisti precari e freelance, è stato eletto coordinatore della Commissione nazionale per il lavoro autonomo della FNSI. L’elezione, avvenuta all’unanimità da parte dei suoi membri, rappresentanti regionali dei freelance, si è tenuta a Roma nella sede della FNSI.

La Commissione, che vede come presidente Daniela Stigliano, della segreteria nazionale e responsabile del Dipartimento lavoro autonomo della FNSI, è l’organismo costituito nei mesi scorsi per favorire la tutela professionale, sindacale e previdenziale dei freelance, e si affianca alle neocostituite Commissioni regionali e all’Assemblea nazionale di lavoratori autonomi.

La Commissione, che si è articolata al suo interno per gruppi di lavoro tematici, avvierà come primo impegno un monitoraggio del numero e delle condizioni di lavoro dei giornalisti lavoratori autonomi, come premessa di una vertenza nazionale a tutela dei sempre più numerosi e poco tutelati giornalisti freelance

14 giugno 2010

ACCORDO E TARIFFARIO GIORNALISTICO FNSI - USPI, ANCHE PER I FREELANCE

Pubblichiamo in allegato il testo del recente accordo tra FNSI e USPI (Unione Stampa Periodica Italiana), sulle prestazioni di lavoro giornalistico, riguardanti anche i freelance.

Sottolineo l'importanza di tale accordo, perché reintroduce dei tabellari di retribuzioni minime, articolate per fasce ed accettate dalla controparte editoriale, che possono ora essere presi come punto di riferimento per rivendicazioni contrattuali e retributive anche in altri settori del giornalismo freelance.

In pratica: i tariffari minimi stabiliti dell'Ordine dei Giornalisti erano stati abrogati qualche anno fa per le nome sulla concorrenza, e da allora per i freelance è valso il principio della "libera contrattazione e libero accordo fra le parti", senza più alcun punto di riferimento economico-contrattuale vincolante.

Esiste ora un accordo normativo con relativo tariffario concordato con l'USPI, che benché valga solo per la stampa aderente all'USPI può comunque essere ripreso come valido punto di riferimento per la contrattazione collettiva dei freelance anche in altri settori.

Non si vede infatti perché un periodico USPI sia ora impegnato a garantire una serie di condizioni anche retributive ad un suo collaboratore o a un freelance, mentre la stragrande maggioranza delle altre testate (quotidiane, radiotelevisive, etc) possa continuare a praticare indisturbata condizioni e retribuzioni da Terzo Mondo.

S'intende quindi che l'accordo e il tariffario allegato possono essere la base di partenza per una rivendicazione collettiva di collaboratori e freelance anche in altri settori e casi. Si tratta di parlarne, innanzitutto fra noi freelance

[ Le pagine 1-8 dell'allegato riguardano le prestazioni di lavoro subordinato non superiori alle 24 ore settimanali; le successive il lavoro autonomo e para-subordinato, cioè i co.co.co ]

Buona lettura, e saluti a tutti

Maurizio Bekar

Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia

documento allegato:
ACCORDO_FNSI_USPI_2010.pdf

12 giugno 2010

GIORNALISTI PRECARI E FREELANCE: INCONTRO A TRIESTE LUNEDI' 14 GIUGNO (ore 14.00) AL CIRCOLO DELLA STAMPA

Lunedì 14 giugno, dalle ore 14.00 alle 16.00, è convocata un incontro dei giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia presso il Circolo della Stampa di Trieste, in Corso Italia 13.

La riunione è promossa dal Coordinamento precari e freelance dell’Assostampa FVG, per fare il punto sui problemi più urgenti del precariato, e per avviare una serie di iniziative concrete a riguardo. Tra i temi in discussione, la piattaforma delle rivendicazioni dei freelance presentata il dicembre scorso, e l'avvio di una vertenza per un tariffario minimo da riconoscere ai giornalisti lavoratori autonomi.

(il documento è visibile e scaricabile da link:
https://docs.google.com/leaf?id=0B90uiT3hESTjNWM5ZGQzNTQtZGI3NS00NWFkLWI0MWMtOWFjOGIyZTBjMzdi&sort=name&layout=list&num=50

L’incontro è aperto a tutti gli interessati. La riunione, per non ostacolare gli impegni di lavoro dei freelance, terminerà entro le ore 16.00.

I colleghi impossibilitati ad intervenire, ma interessati ad essere tenuti informati sulle prossime iniziative, sono invitati a contattare il Coordinamento all’e-mail: precari.freelance@assostampafvg.it.

Altre informazioni sul Coordinamento sul sito web www.assostampafvg.it e sul blog http://giornalistiprecariefreelance-fvg.blogspot.com

01 giugno 2010

BLOG DELLA FNSI “NO ALL'INFORMAZIONE AL GUINZAGLIO”



 C’entra indirettamente (ma anche direttamente) con i giornalisti precari e freelance…è questione di libertà, sancita dalla nostra Costituzione!

http://fnsi-libera-informazione.blogspot.com/

c’è anche lo spazio su Facebook:
No all'informazione al guinzaglio


TESTO DELL’APPELLO:

"I direttori e le redazioni dei giornali italiani, con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, denunciano il pericolo del disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche per la libera e completa informazione.
 
Questo disegno di legge penalizza evanifica il diritto di cronaca, impedendo a giornali e notiziari (new media inclusi) di dare notizie delle inchieste giudiziarie – comprese quelle che riguardano la grande criminalità - fino all’udienza preliminare, cioè per un periodo che in Italia va dai 3 ai 6 anni e, per alcuni casi, fino a 10. Le norme proposte violano il diritto fondamentale dei cittadini a conoscere e sapere, cioè ad essere informati.
E’ un diritto vitale irrinunciabile, da cui dipende il corretto funzionamento del circuito democratico e a cui corrisponde – molto semplicemente – il dovere dei giornali di informare.

La disciplina all’esame del Senato vulnera i principi fondamentali in base ai quali la libertà di informazione è garantita e la giustizia è amministrata in nome del popolo. I giornalisti esercitano una funzione, un dovere non comprimibile da atti di censura. A questo dovere non verremo meno, indipendentemente da multe, arresti e sanzioni. Ma intanto fermiamo questa legge, perché la democrazia e l’informazione in Italia non tollerano alcun bavaglio".

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