24 ottobre 2017

PAGAMENTO INPGI 2: CONTRIBUTO ASSOSTAMPA FVG

(scadenza: 31 ottobre 2017)


Anche quest’anno l'Assostampa del Friuli Venezia Giulia conferma il sostegno finanziario per il pagamento del contributo minimo dell'Inpgi 2, riservato ai colleghi iscritti al sindacato in difficoltà economiche.

L'iniziativa propone agli iscritti all'Assostampa in condizioni di difficoltà, con particolare riferimento a precari, freelance, disoccupati e soggetti deboli, un sostegno economico per consentire il pagamento del contributo minimo della gestione separata Inpgi nell'anno in corso.

Potranno fare richiesta di contributo i colleghi che abbiano effettuato il versamento per il contributo minimo alla gestione separata Inpgi 2 nei termini previsti (30 settembre), e che risultino iscritti all'Assostampa Fvg e in regola con le quote degli anni 2016 e 2017.

Le richieste dovranno essere presentate entro il 31 ottobre 2017. Ogni richiesta dovrà essere accompagnata da una breve relazione sulla situazione economico-professionale del collega, dalla ricevuta dell'avvenuto pagamento del contributo minimo alla gestione separata dell'Inpgi, e da una documentazione che attesti il reddito.

Una commissione formata da componenti del Direttivo regionale Assostampa valuterà le richieste e l’entità dei contributi.

Le richieste vanno inviate alla sede dell'Assostampa FVG, via email a: info@assostampafvg.it

08 ottobre 2017

OGGI A TRIESTE E UDINE BALLOTTAGGI ODG FVG


 E UNA RIFLESSIONE DI MONICA NARDINI
(candidata freelance)



Oggi, domenica 8 ottobre, ai seggi di Trieste e Udine si tengono i ballottaggi per eleggere due giornalisti professionisti, per completare il Consiglio dell’Ordine del Friuli Venezia Giulia. 4 i candidati, 2 gli eleggibili, 2 le preferenze esprimibili. 

I 4 candidati (elencati secondo i voti raccolti al primo turno), sono: Renato D’Argenio (57 voti), Monica Nardini (45), Alessandro Di Giusto (14), Niko Stokelj (2)

Possono votare i soli professionisti, dalle ore 10 alle 18:
- a Trieste, nella sede dell'Ordine, Corso Italia 13, i residenti nelle province di Trieste e Gorizia
- a Udine, alla Società Filologica Friulana, via Manin 18, i residenti a Udine e Pordenone


Sulle elezioni dell’Ordine del FVG, e su alcune criticità della professione giornalistica in Italia, riceviamo e pubblichiamo la seguente nota della candidata freelance Monica Nardini, che si richiama al dibattito sviluppato agli Stati generali dell’Informazione precaria, organizzati nel 2013 dal Coordinamento giornalisti precari e freelance del FVG.
Mi sono venute in mente queste riflessioni scritte quattro anni fa…

Per fortuna ora ci siamo: il rinnovamento è in corso e la categoria è chiamata a dare risposte celeri e strumenti nuovi. Per un giornalismo dal profilo chiaro, non improvvisato né associato a interessi pubblicitari. Che deve riacquistare la dignità di una professione e come tale essere praticato nei fatti e adeguatamente remunerato. In tutte le sue declinazioni: dalla parola all'immagine. 

Oggi, come sapete, si tornerà al voto per eleggere gli ultimi due consiglieri regionali professionisti dell'Ordine in ballo, tra quattro candidati. 

Io rappresento, tra questi, l'unica proveniente dal bacino degli autonomi e freelance, categoria ormai affollatissima a cui spero di poter dare adeguata voce. 

Ricordo che le urne saranno aperte dalle 10 alle 18 nelle solite sedi di Udine e Trieste e che ogni singolo voto sarà, per tutti noi, preziosissimo.

[ Monica Nardini ]


ATTIVITÀ GIORNALISTICA... CIOÈ?
(di Monica Nardini, 14 novembre 2013)



Stanno per concludersi, in uno spazio online creato appositamente, gli Stati Generali dell'Informazione Precaria del Friuli Venezia Giulia (https://www.facebook.com/groups/1395840217319812/): un'occasione di confronto sui principali problemi dei giornalisti non contrattualizzati e sulle possibili e migliori soluzioni da adottare. In quest'ambito è stato rilanciato il contributo di Maurizio Bekar, coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi, all'ultimo rapporto Lsdi sulla professione giornalistica in Italia (www.articolo21.org/2013/11/il-lavoro-autonomo-un-elemento-deflagrante-ora-dalle-analisi-alle-buone-pratiche/). Un testo che ha stimolato varie riflessioni, anche nella sottoscritta.
 
Tra i vari aspetti trattati, concordo pienamente con l'autore sulla necessità di far corrispondere "a uguale lavoro, uguale paga" «e che pertanto il lavoro autonomo non può costare meno di quello dipendente». Penso anche che «l'Ordine dovrebbe rappresentare tutti quelli che esercitano effettivamente la professione», ma con l'espressione "esercitare effettivamente la professione" intendo coloro che rispettano il Giornalismo in quanto tale, che hanno a cuore la qualità del servizio informativo, così come l'etica e la deontologia.
 
Selezionare queste persone sulla base dei loro contributi all'Inpgi, come propone Maurizio Bekar, lo trovo tuttavia fuorviante. Tra coloro, per esempio, che dichiarano di non avere redditi di natura giornalistica, potrebbero esserci colleghi rimasti disoccupati proprio perché non disposti ad accettare condizioni "lavorative" indecenti o che hanno lavorato da dipendenti in una testata all'estero. Viceversa, tra chi dichiara, magari, fior fiore di contributi, potrebbero esserci colleghi inseriti in contesti lavorativi deontologicamente discutibili, se non incompatibili con l'appartenenza all'Ordine. Nella comunicazione dei redditi per attività autonoma, poi, fa fede la dichiarazione del giornalista sull'effettiva natura giornalistica dei compensi indicati: chi garantisce che qualcuno non sarebbe disposto a "bluffare" in tal senso pur di continuare a essere iscritto all'Albo?
 
Come giustamente fa presente Bekar, «andrebbe perseguito con rigore chi esercita attività giornalistica senza essere iscritto all'Ordine» (l'esercizio abusivo della professione è un reato, come ben sappiamo). Proprio per questo ritengo fondamentale e urgente che chi di dovere espliciti, per quanto possibile, le caratteristiche che un'attività, al giorno d'oggi, dovrebbe avere per essere riconosciuta come giornalistica (in particolare nella Rete). E che intervenga, appunto, con coerenza, autorevolezza e tempestività per tutelarla e promuoverne il rispetto da parte di tutti gli attori coinvolti: giornalisti, editori, lettori, ecc. Ciò non vuol dire, ovviamente, escludere o penalizzare la preziosissima partecipazione attiva dei cittadini, ma trovare il modo di incanalare strumenti e opportunità informative integrando adeguatamente ruoli e competenze. Queste eventuali precisazioni avrebbero chiaramente degli effetti sulle iscrizioni all'Albo e sulla formazione degli iscritti, per i quali vi sono (giustamente) il sorgere di diritti e doveri e l'assoggettamento a particolari poteri disciplinari. Non ci sarebbe, inoltre, questa dilagante confusione di ruoli, che fa comodo a tanti, eccetto che a noi giornalisti (ancor più se non contrattualizzati).
 
Nella Rete, ma non solo, pullulano offerte di lavoro per "profili ibridi", per posizioni che permettono anche ai non iscritti all'Ordine di offrire, nella sostanza, un vero e proprio servizio informativo. Ci si imbatte in concorsi pubblici in cui si ricercano blogger o esperti di comunicazione, piuttosto che giornalisti veri e propri, nonostante la prevalenza dei compiti richiesti sia, appunto, di tipo informativo. Oppure in realtà editoriali come "The Blasting News" (www.blastingnews.com/), che propone a chi lo desidera di «diventare parte dell'informazione globale» e guadagni «fino a 130€ ad articolo». Capita anche di leggere l'annuncio di una «casa editrice europea» che «per magazine online italiano cerca redattori per la creazione di guide online, ricette e recensioni». «Non si cercano tanto giornalisti, – si fa presente tuttavia nell'offerta di lavoro (http://roma.bakeca.it/lavori-da-casa-telelavoro/redattore-per-guide-lavoro-cxjp54612567) – piuttosto amanti della scrittura»... 
 
Insomma, finché non sarà comunicato con chiarezza che cosa si intende oggi per "funzioni di un giornalista" e finché l'esercizio della professione non sarà tutelato di conseguenza (e con fermezza), continueranno a esistere (e a moltiplicarsi) queste "zone grigie" in cui avere il tesserino non solo non è considerato un valore aggiunto, ma è pure penalizzante. A tal proposito, desidero spendere due parole anche sulla trasmissione televisiva "Donnavventura" (in onda su Rete4, la domenica), che da più di vent'anni propone le spedizioni effettuate da un gruppo di ragazze rigorosamente selezionate. La candidata ideale, si legge nel sito del programma (www.donnavventura.com), «deve essere consapevole che non si tratta di una vacanza bensì di un'esperienza "lavorativa" assai particolare: quella di vivere in prima persona i retroscena di una produzione televisiva, partecipando direttamente ed attivamente a quello che sarà il prodotto finale. Per questo […] deve saper trasmettere le ricchezze acquisite durante il viaggio ad altri, tramite articoli, immagini e filmati». «L'evento è finalizzato alla realizzazione di immagini video […] e immagini fotografiche, che verranno utilizzate […] per programmi televisivi, reportage giornalistici ed altre iniziative connesse al format. Ogni DA sarà la reporter di riferimento di più testate giornalistiche e/o radiofoniche». «Quale "inviata speciale", […] dovrà possedere discrete doti giornalistiche ed essere quindi in grado di redigere un reportage». Nonostante i compiti richiesti, però, la partecipazione al programma, come si legge nel regolamento, «è riservata in ogni caso a chi non possiede il titolo di giornalista professionista o pubblicista. Pertanto sin dalla fase di selezione finale la candidata dovrà dichiarare all'organizzatore se sia in possesso di tale qualifica. Il titolo di giornalista pubblicista professionista anche se ottenuto o scoperto nel corso della spedizione comporta l'immediata espulsione dall'evento».
 
Ecco. Fintantoché non si metteranno a posto le cose su questo fronte, in tanti continueranno a non comprendere quale sia il valore aggiunto, oggi, dell'appartenere a un Ordine che appare rigido, obsoleto e incapace di fronteggiare concretamente – con umiltà e determinazione – queste problematiche, attraverso un rinnovamento che deve essere prima di tutto culturale. Quali sono, oggi, le funzioni del giornalista? Quali caratteristiche devono avere le attività che svolge? Credo che si debba (ri)partire da qui per poter affrontare efficacemente parte dei problemi, anche di natura economica, malgrado le enormi difficoltà che comporta una simile operazione concettuale. Un blogger o un web content editor, almeno in determinati contesti, potrebbero avere compiti di natura sostanzialmente giornalistica? Se sì, dovrebbero, quindi, far parte dell'Ordine? Gli iscritti non contrattualizzati del sindacato potrebbero, inoltre, diventare più numerosi attingendo a questi "bacini lavorativi"?
 
Come ha fatto presente in una lettera al "Corriere della Sera" (http://archiviostorico.corriere.it/2013/agosto/17/Quelle_regole_restituire_alla_professione_co_0_20130817_51b839e0-06ff-11e3-b94f-9c4206d8238b.shtml) Vittorio Roidi – docente di Etica e deontologia del giornalismo, in passato presidente della Fnsi e segretario del Consiglio Nazionale dell'Ordine – abbiamo bisogno di ristabilire delle regole: «Se al sistema democratico sono utili professionisti veri, chiariamo cosa devono sapere e fare. Come per un medico o un avvocato. Un giornalista professionista non può essere considerato – come avviene nei contenitori televisivi pomeridiani – alla pari di una starlette e neanche di un famoso accademico. Perché lui deve avere l'obbligo di cercare la verità, deve essere visto dal pubblico come un garante, un notaio. […] se la professione ha ragione di esistere deve essere accompagnata da un'etica, da una preparazione, da comportamenti adeguati».

[ Monica Nardini ] 

01 ottobre 2017

DOMENICA 1 ELEZIONI ODG: VOTA ANCHE I FREELANCE

VOTA ANCHE I FREELANCE 
MONICA NARDINI (Consiglio Regionale, professionisti)
GIANFRANCO TERZOLI (Revisore dei conti, pubblicista)




Questa domenica, dalle 10 alle 18, a Trieste e Udine, si vota per il rinnovo dell’Ordine dei giornalisti. 
Uno dei principali obiettivi del prossimo mandato, come ricorda il Presidente dell’Ordine del FVG, Cristiano Degano, è“proporre al Parlamento, nel modo più unitario possibile, la riforma della legge istitutiva dell’Ordine dei giornalisti, risalente ormai al lontano 1963, a cominciare da nuove norme per l’accesso alla professione”.

In questo contesto l’Ordine del FVG, in spirito di collaborazione con l’Assostampa e il Coordinamento giornalisti precari e freelance, presenta una rosa articolata e unitaria di candidati. 

Più in particolare qui, assieme alle altre, segnaliamo due candidature espressione diretta del Coordinamento precari e freelance, sostenute anche dall’Assostampa e dall’Ordine FVG: 

- Fra i candidati professionisti al Consiglio Regionale (6 preferenze) la freelance MONICA NARDINI (Udine, professionista dal 2007, Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino, collaboratrice di Udinese TV e già di altre testate, tra le quali Euronews)
Qui la presentazione dettagliata della candidatura: https://goo.gl/1ik2Km

- Per il Revisore dei Conti pubblicista (1 sola preferenza), il freelance GIANFRANCO TERZOLI (Trieste, pubblicista full time dal 1996, collaboratore e direttore di varie testate, e addetto stampa di varie realtà).
Qui la presentazione dettagliata della candidatura: https://goo.gl/y5pncH

DOMENICA 1 È IMPORTANTE VOTARE, perché si vota per sostenere un processo di riforma dell’Ordine, la cui legge istitutiva del 1963 non è più al passo con i tempi, né con l’evoluzione della professione. E oggi, tra l’altro, la larga maggioranza dei giornalisti attivi è formata da autonomi, freelance e precari. Dunque un motivo in più per votare oggi (anche) dei freelance.

L’invito a tutti i colleghi è dunque di recarsi a votare, e fra gli altri candidati unitari proposti, VOTARE ANCHE I FREELANCE MONICA NARDINI e GIANFRANCO TERZOLI


PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA
DI MONICA NARDINI
(Consiglio Regionale, professionisti)


​Udinese, classe 1978, “respiro” giornalismo da oltre quindici anni. Laureata in Scienze della Comunicazione a Trieste, ho mosso i primi passi nella redazione di Telequattro e frequentato poi l'Ifg di Urbino. Professionista dal 2007, ho collaborato con varie testate televisive, cartacee e online (anche estere, come Euronews) occupandomi prevalentemente di cronaca. 
Dal 2014 lavoro, come giornalista autonoma, per Udinese TV. Appassionata di fotogiornalismo, da tempo collaboro inoltre con Fotografia&Informazione, associazione italiana giornalisti dell'immagine.

Ho scelto di candidarmi al Consiglio Regionale per poter contribuire al processo di rinnovamento della professione e dell'Ordine stesso, vivere attivamente questa delicata fase storica di trasformazione. 
Per favorire credibilità, qualità, dignità, sperimentazione e aggiornamento tecnologico. 
Per migliorare assieme su tutti i fronti: formativo, etico, deontologico, salariale e imprenditoriale.

[Monica Nardini]


PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA
DI GIANFRANCO TERZOLI
(Revisore dei conti, pubblicista) 


Non mi sono mai particolarmente piaciuti i lunghi discorsi e del resto la nostra professione, oggi più che mai, ci impone di essere sintetici e concisi. Per questo, anche nel rispetto del compito che mi sono preposto si svolgere se eletto, preferisco piuttosto guardare ai fatti e alla concretezza. 

Dirò quindi che sono iscritto all'Ordine del FVG dal 1996, ma che ho scritto il mio primo articolo nel 1986 e da allora non ho mai smesso, tra alterne vicende, passando attraverso tante promesse e altrettante chiusure di testate. 

Da molti anni sono direttore del web magazine Nordest News, uno dei primi giornali online della regione. In questi anni penso quindi di aver collaborato con tutte (o quasi) le redazioni di radio e tv private, settimanali e quotidiani di lingua italiana di Trieste. 

Ho lavorato nel web, nel cartaceo e nell'etere, cercando sempre di svolgere il mio lavoro con serietà e professionalità e credo pertanto di non esagerare affermando di conoscere abbastanza a fondo questa professione, quali sforzi e sacrifici richieda e quale passione muova chi la pratica. Specialmente oggi, quando sono così tante le difficoltà e la precarietà che la accompagnano. 

Da sempre vicino all'attività del sindacato all'interno del Coordinamento precari e freelance, mi avvicino a queste elezioni con umiltà, accettando di candidarmi con spirito di servizio per poter mettere a disposizione, anche in questo contesto, tutta la mia esperienza e professionalità. 

Grazie a chi vorrà credere in me.

[Gianfranco Terzoli]


DALLA CIRCOLARE ODG SULLE CANDIDATURE:

La legge prevede che siano eleggibili tutti gli iscritti all'Albo dei giornalisti del FVG, purché abbiano un'anzianità di cinque anni di iscrizione all'Albo alla data stabilita per l’assemblea in prima convocazione (24 settembre 2017).  
Per i professionisti verrà considerata anche l'eventuale precedente iscrizione all'elenco dei pubblicisti. 
Per poter essere eletti al Consiglio nazionale è inoltre necessario avere una posizione Inpgi attiva.


LE PROPOSTE DEL CONSIGLIO REGIONALE USCENTE DELL'ODG:  

Fermo restando che qualunque collega che abbia i requisiti richiesti può candidarsi e rendere pubblica la propria candidatura anche all’apertura dei seggi, il Consiglio regionale uscente vi propone di mantenere per il prossimo triennio buona parte della squadra che ha lavorato in questi anni, rafforzandola anzi con il contributo di nuove professionalità, tenendo anche conto della rappresentanza territoriale, di una maggiore presenza di genere e di un necessario, seppur graduale, ricambio generazionale.

Queste le proposte:

PROFESSIONISTI  

Consiglio nazionale:  
Piero Villotta

Consiglio regionale:  
Cristiano Degano
Mattia Assandri
Renato D’Argenio
Giulio Garau
Monica Nardini
Breda Pahor

Revisori dei Conti:  
Giuseppe Longo
Stefano Bizzi  


PUBBLICISTI 

Consiglio nazionale:  
Paola Dalle Molle

Consiglio regionale:  
Amos D’Antoni
Gianfranco Battisti
Roberto Cannalire

Revisori dei Conti:  
Gianfranco Terzoli

COLLEGIO UNICO NAZIONALE (Minoranze linguistiche)  
Consiglio nazionale:
Giorgio Banchig (pubblicista)


SI VOTA DOMENICA 1 OTTOBRE NEI SEGGI DI TRIESTE E UDINE
(ore 10-18):

- a Trieste nella sede del Consiglio Regionale dell'Ordine in Corso Italia 13, per gli iscritti residenti nelle province di Trieste e Gorizia;

- a Udine nella sede della Società Filologica Friulana in via Manin 18, per gli iscritti residenti nelle province di Udine e Pordenone;

I seggi resteranno aperti dalle ore 10 alle ore 18


BUONE ELEZIONI, DOMENICA 1 OTTOBRE, DALLE 10 ALLE 18 !