Coordinamento dei giornalisti precari e freelance dell'Assostampa Friuli Venezia Giulia - precari.freelance@assostampafvg.it
28 luglio 2012
MARTEDI' 31 AL SENATO - EQUO COMPENSO: NO DEL GOVERNO = NO DEMOCRAZIA. Conferenza stampa
ASSOCIAZIONE STAMPA ROMANA
CONFERENZA STAMPA
EQUO COMPENSO:
NO DEL GOVERNO = NO DEMOCRAZIA
Martedì 31 luglio 2012 Ore 14.00
Senato della Repubblica – Sala Nassirya Piazza Madama – Roma
Il parere negativo del Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha bloccato l’iter del Ddl sull’equo compenso per i giornalisti non dipendenti, già approvato all’unanimità dalla Camera.
Saranno presenti:
Roberto Natale, Presidente della Federazione nazionale della stampa italiana
Enzo Iacopino, Presidente dell’Ordine dei giornalisti
Giovanni Rossi, Presidente Commissione nazionale lavoro autonomo
Paolo Butturini, Segretario Associazione stampa romana
Maurizio Bekar, Commissione nazionale lavoro autonomo
Senatori e Deputati della Repubblica
Interverranno: Commissione regionale del Lazio Lavoro autonomo e Coordinamento Lavoro autonomo, atipico, precario e freelance di Asr.
Sono stati invitati: i Presidenti di Senato e Camera, il Ministro del Lavoro e il Sottosegretario all’Editoria.
E’ obbligatorio l’accredito: inviare mail a segreteria@stamparomana.it segnalando eventuali ausili elettronici
Relazioni con i media: Solen De Luca 335.5272272
Si ricorda agli uomini di indossare giacca e cravatta
26 luglio 2012
EQUO COMPENSO: APPELLO DEI FRELANCE AI SENATORI PERCHE' APPROVINO IL DISEGNO DI LEGGE
FORNERO? NO GRAZIE...
Schiaffo del ministro Fornero ai tantissimi giornalisti precari che vivono sotto il giogo dello sfruttamento. Non ha voluto sentire ragioni, Elsa Fornero che ha espresso il giudizio negativo dell'esecutivo in Senato alla legge sull'equo compenso. Anzi, con una azione che non ha precedenti nella storia repubblicana, la titolare del dicastero del lavoro ha detto no a un disegno di legge che era passato già alla Camera in maniera unanime e col parere favorevole dello stesso governo Monti.
"Il ministro non ha la percezione della realtà - ha detto il coordinatore del gruppo di lavoro sul precariato dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Fabrizio Morviducci - dire no al disegno di legge sull'equo compenso significa certificare nei fatti la schiavitù di tanti colleghi giovani e meno giovani pagati a cottimo pochi euro lordi, e andare contro il senso dell'articolo 36 della costituzione.
Chiediamo ai Senatori di non soggiacere a questo affronto, e procedere con l'approvazione del ddl, secondo quelle che sono le prerogative del parlamento"
Il no deciso al comportamento del ministro, e l'appello ai senatori, è emerso questa mattina nel corso di una riunione straordinaria del gruppo di lavoro sul precariato, alla quale hanno preso parte il presidente nazionale dell’Ordine, Enzo Iacopino, il presidente della Fnsi, Roberto Natale e i coordinatori dei gruppi di base che rappresentano i giornalisti precari: Nicola Chiarini (Veneto), Francesca Santolini (Lombardia), Allegra Salvadori (Toscana), Ciro Pellegrino (Campania), Moira di Mario (Lazio), Maurizio Bekar (Friuli Venezia Giulia), Antonella Cardone (Emilia Romagna) e, per Errori di stampa, Luciana Cimino.
L'auspicio è che i Senatori non ignorino gli autorevoli appelli del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e del presidente del Senato Renato Schifani, e procedano alla rapida approvazione del ddl.
Schiaffo del ministro Fornero ai tantissimi giornalisti precari che vivono sotto il giogo dello sfruttamento. Non ha voluto sentire ragioni, Elsa Fornero che ha espresso il giudizio negativo dell'esecutivo in Senato alla legge sull'equo compenso. Anzi, con una azione che non ha precedenti nella storia repubblicana, la titolare del dicastero del lavoro ha detto no a un disegno di legge che era passato già alla Camera in maniera unanime e col parere favorevole dello stesso governo Monti.
"Il ministro non ha la percezione della realtà - ha detto il coordinatore del gruppo di lavoro sul precariato dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Fabrizio Morviducci - dire no al disegno di legge sull'equo compenso significa certificare nei fatti la schiavitù di tanti colleghi giovani e meno giovani pagati a cottimo pochi euro lordi, e andare contro il senso dell'articolo 36 della costituzione.
Chiediamo ai Senatori di non soggiacere a questo affronto, e procedere con l'approvazione del ddl, secondo quelle che sono le prerogative del parlamento"
Il no deciso al comportamento del ministro, e l'appello ai senatori, è emerso questa mattina nel corso di una riunione straordinaria del gruppo di lavoro sul precariato, alla quale hanno preso parte il presidente nazionale dell’Ordine, Enzo Iacopino, il presidente della Fnsi, Roberto Natale e i coordinatori dei gruppi di base che rappresentano i giornalisti precari: Nicola Chiarini (Veneto), Francesca Santolini (Lombardia), Allegra Salvadori (Toscana), Ciro Pellegrino (Campania), Moira di Mario (Lazio), Maurizio Bekar (Friuli Venezia Giulia), Antonella Cardone (Emilia Romagna) e, per Errori di stampa, Luciana Cimino.
L'auspicio è che i Senatori non ignorino gli autorevoli appelli del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e del presidente del Senato Renato Schifani, e procedano alla rapida approvazione del ddl.
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25 luglio 2012
LEGGE SULL'EQUO COMPENSO: PRO E CONTRO NAPOLITANO - FORNERO E GLI ALTRI... (di Maurizio Bekar)
Autorevoli pareri riscordi sulla legge sull'equo compenso per i freelance: il Ministro Elsa Fornero ha espresso in Commissione Lavoro del Senato "una riserva e una perplessità" (secondo il Presidente dell'Ordine dei giornalisti, Iacopino, il Ministro ha anche detto "non ne vedo la ragione...").
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, qualche giorno fa ha invece dichiarato "Auspico che si proceda ad un esame molto rapido del provvedimento...". Parole analoghe le aveva espresse il Presidente del Senato, Renato Schifani.
Il Governo, alla Camera, dove il progetto di legge Moffa è già stato approvato all'unanimità e in tempi record in Commissione legislativa, il Governo aveva invece espresso parere favorevole.
Il Presidente della Commissione Lavoro del Senato, Pasquale Giuliano, dov'è ora all'esame il provvedimento, ha quindi dichiarato “Noi andiamo avanti, anche con il parere contrario del governo” (parere che, in effetti, non è vincolante).
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, qualche giorno fa ha invece dichiarato "Auspico che si proceda ad un esame molto rapido del provvedimento...". Parole analoghe le aveva espresse il Presidente del Senato, Renato Schifani.
Il Governo, alla Camera, dove il progetto di legge Moffa è già stato approvato all'unanimità e in tempi record in Commissione legislativa, il Governo aveva invece espresso parere favorevole.
Il Presidente della Commissione Lavoro del Senato, Pasquale Giuliano, dov'è ora all'esame il provvedimento, ha quindi dichiarato “Noi andiamo avanti, anche con il parere contrario del governo” (parere che, in effetti, non è vincolante).
Grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è tutt'altro che eccellente...
L'impressione è che il Ministro del Lavoro Fornero non abbia l'esatta cognizione di quali siano le reali condizioni di lavoro della stragrande maggioranza dei giornalisti freelance in Italia. Forse bisognerebbe fornirle un Bignami, una sintesi, una panoramica della gravissima condizione dei freelance e precarizzati italiani. In modo che possa farsi un'opinione personale, e trarne delle obiettive conclusioni. Da Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, e non degli Editori.
Maurizio Bekar
Coordinamento giornalisti precari e freelance dell'Assostampa Friuli Venezia Giulia
Coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi
(di seguito alcuni lanci stampa sul tema)
Alla Commissione Lavoro del Senato sul testo Moffa, Carra e Giulietti
Fnsi: ingiusto no del ministro Fornero su l'equo compenso
Legge indispensabile contro il caporalato nell'editoria
Giornalisti "flessibili" a tre euro a pezzo ma il dg Rai a tempo indeterminato
“Intervenendo alla Commissione Lavoro del Senato, il Ministro Fornero ha espresso una riserva e una perplessità alla proposta di legge Moffa, Carra, Giulietti e altri sull’equo compenso per il lavoro giornalistico. Si comprende così il motivo del blocco che per settimane aveva tenuto fermo il provvedimento, malgrado fosse stato approvato all’unanimità dalla Camera. L’odierno parere negativo capovolge il precedente positivo notificato dallo stesso esecutivo alla Camera e rischia di affossare un provvedimento atteso da migliaia di precari e precarie dell’informazione.
Ma l’esigenza di un provvedimento legislativo sulla materia è urgente e indispensabile, come riconosciuto ancora pochi giorni fa dal Presidente della Repubblica e dal Presidente del Senato, che avevano sollecitato una positiva e rapida conclusione dell’iter legislativo in corso.
Il sindacato dei giornalisti non starà a guardare. Il provvedimento per l’equo compenso è una risposta di civiltà contro il vero e proprio “caporalato” che affligge larghe aree dell’informazione, e permette a troppi editori senza scrupoli di sfruttare oltre ogni limite il lavoro dei giornalisti praticando, inoltre, una concorrenza sleale ai danni degli imprenditori corretti. Il governo non può dire di voler combattere la precarietà e l’illegalità nel lavoro e poi apparire e essere incoerente. Peraltro, nel Paese che assume a tempo indeterminato il Direttore Generale della Rai, è semplicemente inaccettabile che debbano continuare ad essere “flessibili” coloro che vengono pagati 3 euro a pezzo”.
24/07/2012 - Primo piano
EQUO COMPENSO: il no del ministro Fornero
Il ministro Fornero ha detto no all'approvazione della legge sull'equo compenso. La vergogna si è consumata, commenta Enzo Iacopino, presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti.
Iacopino nota che il ministro smentisce lo stesso governo del quale fa parte che aveva dato un parere favorevole in occasione della prima lettura e oltraggia la volontà della Camera, che aveva approvato la norma alla unanimità. Cadono nel vuoto l'appello del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e del presidente del Senato il quale, d'intesa con il senatore Pasquale Giuliano, che presiede la commissione Lavoro, saprà certamente tutelare le prerogative del Parlamento. Il parere del governo non è, infatti, vincolante. Una domanda: agli interessi di quale lobby risponde un atteggiamento come questo? Un secondo quesito: davvero i parlamentari decideranno di far spazzare via da un diktat una azione di moralizzazione nel delicato mondo dell'informazione?
Dichiarazione del Capo dello Stato alla cerimonia del Ventaglio
Napolitano: auspico un esame rapido sull’ 'equo compenso'
Fnsi: grati per essere presidio delle istituzioni e del lavoro
"Pronunciamento di grande significato per il mondo dell’informazione"
Il Capo dello Stato, riferendosi ai giornalisti freelance, ha detto tra l'altro alla cerimonia del Ventaglio: "Auspico che si proceda ad un esame molto rapido del provvedimento sull'equo compenso. Lo farò presente al presidente del Senato. So che c'è un ampio consenso tra le forze politiche. Qualche volta accade".
FNSI, GRATI A NAPOLITANO PER PRESIDIO ISTITUZIONI, EQUO COMPENSO, LAVORO
“Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano ha, linearmente, riconfermato oggi la dedizione al dovere nazionale a presidio di tutte le istituzioni repubblicane, sottolineando autonomie, necessità di coesione e di consapevolezza della vita del Paese. Il Presidente della Repubblica ha, poi, espresso una particolare considerazione sul lavoro dei giornalisti autonomi e precari auspicando un rapido esame da parte del Senato sulla proposta di legge per l’equo compenso. La Fnsi è grata e apprezza questo pronunciamento che è di grande significato per il mondo dell’informazione e per il lavoro professionale, che ha bisogno del giusto riconoscimento economico quanto delle indispensabili condizioni di libertà e di autonomia del giornalismo, temi centrali per gli equilibri del sistema.”
EDITORIA: NAPOLITANO, AUSPICO RAPIDO OK A TESTO CARRA
''So che c'è stato un ampio consenso tra le forze politiche, qualche volta accade, e auspico che si proceda ad un esame molto rapido del provvedimento. Lo farò presente al presidente del Senato''. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, commenta così, a margine della cerimonia del Ventaglio, lo stallo in cui si trova il testo che porta la firma del presentatore Enzo Carra e che riguarda l'equo compenso per i giornalisti. (ROMA, 20 LUGLIO - ANSA)
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20 luglio 2012
COORDINAMENTO CDR GRUPPO ESPRESSO: RICHIESTE ALL'EDITORE
Federazione Nazionale della Stampa Italiana
Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia
COMUNICATO STAMPA
Il coordinamento dei Comitati di Redazione del Gruppo Espresso (Finegil, Repubblica, Espresso, Elemedia)*, riunito in sessione plenaria nella sede della Federazione nazionale della Stampa, esprime preoccupazione per l'assenza di un piano editoriale di rilancio delle proprie testate.
I giornalisti del Gruppo stanno ancora affrontando con senso di responsabilità le trasformazioni legate alla grave crisi economica che continua a colpire anche il mondo dell'editoria. La sfida dell'innovazione per il consolidamento e lo sviluppo dell'intero Gruppo è centrale, i nuovi e sempre maggiori carichi di lavoro impongono idee e investimenti.
Pur riconoscendo gli interventi tecnologici effettuati e in divenire, il coordinamento dei Cdr ritiene che vada valorizzata la componente giornalistica: non è possibile garantire risposte adeguate e mantenere inalterata l'identità e la qualità del prodotto affrontando questa congiuntura solo con la logica dei tagli e della razionalizzazione dei costi.
Il coordinamento dei Cdr chiede all'azienda il rispetto degli accordi in essere, a partire dal mantenimento del livello degli organici. Non accetta stati di crisi striscianti e blocchi del turnover anche se non dichiarati, l'uso improprio dei collaboratori, dei contratti atipici e dei pensionati all'interno delle redazioni.
Chiede all'azienda un vero piano di sviluppo con organici adeguati ai nuovi carichi di lavoro delle proprie testate web, da attuare nella cornice del Contratto Nazionale di Lavoro Giornalistico e degli accordi sulla multimedialità già sottoscritti, valorizzando di pari passo il giornale cartaceo, i periodici e le emittenti radio che restano il core business del gruppo.
Ribadisce che la libertà e la qualità del prodotto è garantita anche dal radicamento delle testate nel territorio. Invita infine l'azienda al rispetto dei valori che sono fondanti dell'identità del Gruppo, su tutti i diritti del lavoro, e sollecita risposte concrete.
(*del gruppo fanno parte Il Piccolo e Messaggero Veneto)
(20 giugno 2012)
19 luglio 2012
CAMPAGNA PER L'EQUO COMPENSO AI FREELANCE
Art. 36 della Costituzione: diritto a un compenso dignitoso
PARLAMENTO E GOVERNO:
ALLORA APPROVATE SUBITO LA LEGGE
PER L'EQUO COMPENSO DEI FREELANCE !!!
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18 luglio 2012
31 LUGLIO TERMINE PER LA COMUNICAZIONE ALL'INPGI 2 DEI REDDITI 2011
Il 31 luglio scade il termine per la Comunicazione all’Inpgi 2 dei redditi prodotti nel 2011
Pensiamo di fare cosa gradita, se non altro utile, ricordando che entro il 31 luglio 2012, fine di questo mese, scadono i termini per la presentazione della Comunicazione obbligatoria all’Inpgi 2 dei redditi prodotti nel 2011 per attività libero – professionale.
Sono tenuti alla presentazione, che avviene esclusivamente on line, tutti colleghi che nell’anno 2011 abbiano svolto attività autonoma giornalistica con Partita Iva, o con la sola ritenuta d’acconto per attività occasionale e/o cessione del diritto d’autore.
NON devono presentare la comunicazione i colleghi che hanno prodotto reddito in regime di collaborazione coordinata e continuativa.
Riassumendo: se siete solo Co.Co.Co. non dovete fare nulla. Godetevi la bella stagione e state tranquilli, le testate per cui lavorate hanno già provveduto a comunicare tutto all’Inpgi e a versare i contributi. Se invece rientrate nelle altre categorie, godetevi lo stesso la bella stagione, ma solo dopo aver comunicato i redditi prodotti nel 2011 all’Inpgi. Se avete lavorato in parte come Co.Co.Co. e in parte con altri tipi di rapporto, dovete comunicare solo il reddito prodotto con partita iva, cessione di diritto d’autore o attività occasionale ecc., ma non quelli della Co.Co.Co.
La dichiarazione deve essere presentata anche da coloro che nel 2011 non hanno prodotto reddito da attività giornalistica libero professionale, ma non hanno chiesto per tempo di essere sospesi dalla contribuzione.
Per la denuncia bisogna seguire il link https://denunciags.inpgi.it/ (oppure andare alla pagina dell’Inpgi, www.inpgi.it, e cliccare sulla scritta lampeggiante “Comunicazione reddituale / Gestione separata”), inserire codice utente e password e procedere.
Se la comunicazione avviene dopo il 31 luglio (ma così non sarà visto che state leggendo questo avviso) ci sono delle sanzioni, non altissime, ma è meglio evitarle.
Il comunicato ufficiale Inpgi lo trovate qui: http://www.inpgi.it/?q=node/1018
Buona estate a tutti :-)
10 luglio 2012
RIUNIONE DEL COORDINAMENTO PRECARI E FREELANCE LUNEDI' 16 LUGLIO, TRIESTE
Lunedì 16 luglio alle ore 20.00, al Circolo della Stampa di Trieste, in Corso Italia 13, è convocata una riunione aperta del Coordinamento giornalisti precari e freelance dell'Assostampa Friuli Venezia Giulia.
Ordine del giorno dell'incontro:
- Iniziative per l'equo compenso dei freelance e per l'applicazione della Carta di Firenze
- Avvio di coordinamenti dei collaboratori per testate, rappresentanza e rapporti con i Cdr
- Riorganizzazione del Coordinamento e dei suoi strumenti di comunicazione (Facebook, blog, gruppo di discussione, twitter, mailing list...)
- Varie ed eventuali
La riunione è finalizzata a fornire alcune informazioni sulle problematiche più urgenti di freelance e collaboratori, e a predisporre le attività del Coordinamento nel corso dell'estate e dei prossimi mesi.
Interverranno, tra gli altri: Maurizio Bekar, coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi, il presidente e il segretario dell'Assostampa Fvg, Carlo Muscatello e Alessandro Martegani.
L'incontro è aperto a tutti gli interessati (anche non iscritti al sindacato), e terminerà .attorno alle ore 22.00.
Sul ruolo dei Comitati di redazione nella tutela dei diritti e del lavoro dei collaboratori, si segnala infine l'allegato “decalogo”, recentemente elaborato dall'Associazione Stampa Romana e consegnato ai Cdr del Lazio, quale possibile documento di riferimento operativo.
Considerata l'importanza delle tematiche all'ordine del giorno, e che non sono previste ulteriori riunioni regionali fino a settembre, si raccomanda vivamente la partecipazione
Maurizio Bekar
Coordinamento giornalisti precari e freeelance
dell'Assostampa FVG
04 luglio 2012
GIORNALISTI FREELANCE IN ITALIA: INIZIATIVE A TUTELA DEI DIRITTI, EQUO COMPENSO E CARTA DI FIRENZE
Un forte segnale di impegno e mobilitazione a tutela dei diritti dei freelance da parte del sindacato e dell'Ordine dei giornalisti è partito da Palermo, dal workshop “Giornalisti freelance in Italia”: iniziative per la legge sull'equo compenso, per l'attuazione della Carta di Firenze sul precariato nel giornalismo, per un nuovo welfare e nuovi strumenti di rappresentanza e tutela dei giornalisti non contrattualizzati.
All'incontro hanno partecipato i vertici nazionali e regionali di categoria e rappresentanti dei freelance di tutta Italia. Al dibattito e all'elaborazione delle proposte ha partecipato per il Friuli Venezia Giulia il vicesegretario dell'Assostampa FVG Maurizio Bekar, Coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi.
Rilanciamo di seguito il documento conclusivo.
Una sintesi del workshop e vari materiali informativi sono reperibili alla pagina Facebook www.facebook/giornalistifreelance
************************************************************
I vertici di Ordine e Sindacato e i rappresentanti del lavoro autonomo nella tre giorni di Palermo sul giornalismo freelance promossa da Assostampa Sicilia: subito legge sull’Equo Compenso, norme regionali a sostegno del lavoro autonomo e strumenti attuativi della Carta di Firenze
Ribadita la centralità e l’urgenza delle problematiche del lavoro giornalistico autonomo durante il workshop “Giornalisti Freelance in Italia: tre giorni a Palermo” tenutosi il 28, 29 e 30 giugno 2012 per iniziativa dell’Associazione Siciliana della Stampa e dell’ODG Sicilia. Presenti Roberto Natale Presidente della FNSI e Gigi Ronsisvalle componente della segreteria FNSI, Enzo Iacopino Presidente Nazionale dell’ODG, Massimo Marciano Consigliere d’Amministrazione dell’ INPGI per la gestione separata, Alberto Cicero Segretario dell'Assostampa Sicilia, Riccardo Arena Presidente dell'Ordine della Sicilia e, in rappresentanza dei freelance italiani, i componenti della Commissione e Assemblea nazionali lavoro autonomo e Commissione contratto FNSI, ed esponenti dei movimenti di base.
Tra le priorità emerse, è stata riconfermata l’assoluta urgenza dell’approvazione della legge sull’equo Compenso, bloccata dal Governo al Senato cedendo così alle pressioni degli editori, dopo che l’Esecutivo aveva invece espresso parere favorevole all’approvazione in via d’urgenza alla Camera. Una legge ritenuta uno strumento indispensabile per introdurre fondamentali forme di tutela retributiva del lavoro autonomo, in osservanza dei principi costituzionali.
E’ stato espresso apprezzamento nei confronti dell’impegno preso, durante il suo intervento, dal Deputato nazionale Giampiero Cannella a sostegno della rapida approvazione del progetto di legge sull’equo compenso. E’ stato inoltre espresso l’auspicio che le mozioni attualmente presentate in materia in 6 Consigli regionali (Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto), si traducano in leggi a sostegno del lavoro giornalistico autonomo e dell’equo compenso in tutte le regioni d’Italia.
Ribaditi altresì l’impegno per lo sviluppo di un welfare per i giornalisti lavoratori autonomi e la necessità di rafforzare le loro forme di rappresentanza negli organismi di categoria.
E’ stata altresì ribadita l’unità della categoria sull’applicazione della Carta di Firenze, quale strumento di contrasto alle drammatiche criticità del lavoro giornalistico e della sua sempre più cronica precarizzazione. In questo senso, è stata comunicata dai Presidenti del Sindacato Natale e dell’Ordine Iacopino, la decisione di procedere immediatamente alla costituzione dell’Osservatorio sul precariato, organismo misto FNSI-ODG previsto dall’art. 3 della Carta di Firenze.
Il Presidente dell’ODG Sicilia, Riccardo Arena, ha annunciato di voler organizzare un convegno al quale invitare i direttori o rappresentanti delle testate siciliane per l’attuazione della Carta di Firenze. Gli intervenuti al workshop, apprezzando l’impegno, hanno auspicato che analoghe iniziative vengano prese in tutte le regioni.
Altrettanto centrale nella tutela dei diritti dei collaboratori l’interazione con i CDR, per l’individuazione di sempre più efficaci forme di rappresentanza, auspicate dalla FNSI.
Va inoltre approfondito un costante dialogo fra tutti gli organismi di categoria sulle problematiche dei freelance, anche attraverso un coinvolgimento diretto delle loro rappresentanze.
La centralità di queste tematiche va sostenuta con forza nella prossima trattativa contrattuale e nel processo di riforma dell’Ordine, anche per gli aspetti inerenti l’accesso e l’aggiornamento professionale.
Sugli argomenti oggetto del convegno, i vertici di Ordine e Sindacato hanno infine espresso la volontà di organizzare, a breve termine, varie azioni e forme di mobilitazione, compresa una rilevante iniziativa nazionale congiunta.
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