Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, qualche giorno fa ha invece dichiarato "Auspico che si proceda ad un esame molto rapido del provvedimento...". Parole analoghe le aveva espresse il Presidente del Senato, Renato Schifani.
Il Governo, alla Camera, dove il progetto di legge Moffa è già stato approvato all'unanimità e in tempi record in Commissione legislativa, il Governo aveva invece espresso parere favorevole.
Il Presidente della Commissione Lavoro del Senato, Pasquale Giuliano, dov'è ora all'esame il provvedimento, ha quindi dichiarato “Noi andiamo avanti, anche con il parere contrario del governo” (parere che, in effetti, non è vincolante).
Grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è tutt'altro che eccellente...
L'impressione è che il Ministro del Lavoro Fornero non abbia l'esatta cognizione di quali siano le reali condizioni di lavoro della stragrande maggioranza dei giornalisti freelance in Italia. Forse bisognerebbe fornirle un Bignami, una sintesi, una panoramica della gravissima condizione dei freelance e precarizzati italiani. In modo che possa farsi un'opinione personale, e trarne delle obiettive conclusioni. Da Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, e non degli Editori.
Maurizio Bekar
Coordinamento giornalisti precari e freelance dell'Assostampa Friuli Venezia Giulia
Coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi
(di seguito alcuni lanci stampa sul tema)
Alla Commissione Lavoro del Senato sul testo Moffa, Carra e Giulietti
Fnsi: ingiusto no del ministro Fornero su l'equo compenso
Legge indispensabile contro il caporalato nell'editoria
Giornalisti "flessibili" a tre euro a pezzo ma il dg Rai a tempo indeterminato
“Intervenendo alla Commissione Lavoro del Senato, il Ministro Fornero ha espresso una riserva e una perplessità alla proposta di legge Moffa, Carra, Giulietti e altri sull’equo compenso per il lavoro giornalistico. Si comprende così il motivo del blocco che per settimane aveva tenuto fermo il provvedimento, malgrado fosse stato approvato all’unanimità dalla Camera. L’odierno parere negativo capovolge il precedente positivo notificato dallo stesso esecutivo alla Camera e rischia di affossare un provvedimento atteso da migliaia di precari e precarie dell’informazione.
Ma l’esigenza di un provvedimento legislativo sulla materia è urgente e indispensabile, come riconosciuto ancora pochi giorni fa dal Presidente della Repubblica e dal Presidente del Senato, che avevano sollecitato una positiva e rapida conclusione dell’iter legislativo in corso.
Il sindacato dei giornalisti non starà a guardare. Il provvedimento per l’equo compenso è una risposta di civiltà contro il vero e proprio “caporalato” che affligge larghe aree dell’informazione, e permette a troppi editori senza scrupoli di sfruttare oltre ogni limite il lavoro dei giornalisti praticando, inoltre, una concorrenza sleale ai danni degli imprenditori corretti. Il governo non può dire di voler combattere la precarietà e l’illegalità nel lavoro e poi apparire e essere incoerente. Peraltro, nel Paese che assume a tempo indeterminato il Direttore Generale della Rai, è semplicemente inaccettabile che debbano continuare ad essere “flessibili” coloro che vengono pagati 3 euro a pezzo”.
24/07/2012 - Primo piano
EQUO COMPENSO: il no del ministro Fornero
Il ministro Fornero ha detto no all'approvazione della legge sull'equo compenso. La vergogna si è consumata, commenta Enzo Iacopino, presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti.
Iacopino nota che il ministro smentisce lo stesso governo del quale fa parte che aveva dato un parere favorevole in occasione della prima lettura e oltraggia la volontà della Camera, che aveva approvato la norma alla unanimità. Cadono nel vuoto l'appello del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e del presidente del Senato il quale, d'intesa con il senatore Pasquale Giuliano, che presiede la commissione Lavoro, saprà certamente tutelare le prerogative del Parlamento. Il parere del governo non è, infatti, vincolante. Una domanda: agli interessi di quale lobby risponde un atteggiamento come questo? Un secondo quesito: davvero i parlamentari decideranno di far spazzare via da un diktat una azione di moralizzazione nel delicato mondo dell'informazione?
Dichiarazione del Capo dello Stato alla cerimonia del Ventaglio
Napolitano: auspico un esame rapido sull’ 'equo compenso'
Fnsi: grati per essere presidio delle istituzioni e del lavoro
"Pronunciamento di grande significato per il mondo dell’informazione"
Il Capo dello Stato, riferendosi ai giornalisti freelance, ha detto tra l'altro alla cerimonia del Ventaglio: "Auspico che si proceda ad un esame molto rapido del provvedimento sull'equo compenso. Lo farò presente al presidente del Senato. So che c'è un ampio consenso tra le forze politiche. Qualche volta accade".
FNSI, GRATI A NAPOLITANO PER PRESIDIO ISTITUZIONI, EQUO COMPENSO, LAVORO
“Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano ha, linearmente, riconfermato oggi la dedizione al dovere nazionale a presidio di tutte le istituzioni repubblicane, sottolineando autonomie, necessità di coesione e di consapevolezza della vita del Paese. Il Presidente della Repubblica ha, poi, espresso una particolare considerazione sul lavoro dei giornalisti autonomi e precari auspicando un rapido esame da parte del Senato sulla proposta di legge per l’equo compenso. La Fnsi è grata e apprezza questo pronunciamento che è di grande significato per il mondo dell’informazione e per il lavoro professionale, che ha bisogno del giusto riconoscimento economico quanto delle indispensabili condizioni di libertà e di autonomia del giornalismo, temi centrali per gli equilibri del sistema.”
EDITORIA: NAPOLITANO, AUSPICO RAPIDO OK A TESTO CARRA
''So che c'è stato un ampio consenso tra le forze politiche, qualche volta accade, e auspico che si proceda ad un esame molto rapido del provvedimento. Lo farò presente al presidente del Senato''. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, commenta così, a margine della cerimonia del Ventaglio, lo stallo in cui si trova il testo che porta la firma del presentatore Enzo Carra e che riguarda l'equo compenso per i giornalisti. (ROMA, 20 LUGLIO - ANSA)
MATERIALI, SLOGAN E VIDEO
PER LA CAMPAGNA SULL'EQUO COMPENSO
sulla pagina Facebook
o direttamente a >> questo link
P.s. Giuro che l'etichetta alla Fornero di "Ministro degli Editori" era tutta farina del mio sacco. Enzo Carra (UDC) evidentemente me l'ha "rubata".
RispondiEliminaOppure il commento sorgeva fin troppo spontaneo.
Il che la dovrebbe dire lunga su quali sono i reali interessi in gioco, con questa legge...
Commento ricevuto via mail da un collega freelance friulano:
RispondiElimina"La fornero sa solo piangere lacrime di coccodrillo. io le lascierei la sua paga e i suoi emolumenti, ma li tasserei al 95%"
E così sia...
Su Twitter il deputato Beppe Giulietti (Gruppo Misto) risponde al Ministro Fornero:
RispondiElimina"Proviamo a chiamarlo #iniquo compenso #forse il ministro dirà di si #iniquo compenso
Beh i colleghi giornalisti che non hanno questo problema potrebbero scendere in campo per noi... compreso beppe.
RispondiElimina