Si avvia, dopo un lungo iter preparatorio, un'importante riforma della rappresentanza dei lavoratori autonomi nella Fnsi e nelle Assostampa. Nei giorni scorsi, infatti, la proposta di riforma del Regolamento sugli organismi nazionali e regionali del lavoro autonomo, elaborata nei mesi scorsi dalla Clan (Commissione nazionale lavoro autonomo), è stata approvata all’unanimità dalla Giunta Esecutiva Fnsi. E' questo il primo passo, a cui dovrà ora seguire la decisione finale del Consiglio nazionale del sindacato.
Il testo, che riprende quasi letteralmente - con alcune limature tecniche - quello della Clan, prevede essenzialmente di:
1) Estendere il diritto di elettorato attivo e passivo nelle Assemblee regionali e nazionali del lavoro autonomo ai giornalisti iscritti alle Assostampa e all'Inpgi, che percepiscono anche “prevalentemente” (e non più solo “esclusivamente”) redditi da lavoro autonomo, estendendone così significativamente il potenziale bacino di coinvolgimento.
Restano invariate le altre clausole vigenti, come essere iscritti alla Fnsi, aver versato i contributi dovuti sul reddito dichiarato e non usufruire di sussidio di disoccupazione, né di trattamento pensionistico, se superiore al trattamento di pensione sociale.
2) Includere tra i compiti della Clan (Commissione nazionale lavoro autonomo) di monitorare il numero, le condizioni di lavoro “E DI EQUO COMPENSO” dei giornalisti autonomi, affidandole così un compito importante su un tema centrale per i non dipendenti, e da anni molto dibattuto, come l’equo compenso.
3) (All'Assemblea nazionale) di “Integrare con il Coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo e tre rappresentanti le Commissioni nazionali per le trattative contrattuali”.
In pratica i rappresentanti degli autonomi sarebbero così presenti in tutte le commissioni per le trattative contrattuali, aggiungendovi di diritto anche il Coordinatore della Clan (stante che il presidente della Clan già ne fa parte di diritto, in quanto membro della Giunta Fnsi, ma lo stesso finora non avveniva per il Coordinatore della Clan).
In tal modo, tra l'altro, aumenterebbe di un membro la rappresentanza degli autonomi nelle Commissioni per le trattative contrattuali.
Ora la decisione finale spetta al Consiglio nazionale Fnsi, che dovrebbe riunirsi in giugno e che ha la competenza di votare le riforme del Regolamento.
Peraltro, essendo stata la proposta approvata all’unanimità dalla Giunta esecutiva (su proposta della Segretaria generale Costante e del Presidente della Clan Silvestri), dando seguito anche a un passaggio specifico della mozione sul lavoro autonomo approvata per acclamazione al Congresso Fnsi di Riccione, l’esito finale - salvo sorprese - dovrebbe essere positivo.
In chiusura due considerazioni, a titolo personale:
- Pur in una Fnsi politicamente molto divisa al suo interno, su questo tema si è però riusciti, sulla base di un dialogo sui problemi concreti, aperto e non preconcetto, a sviluppare una posizione unitaria; come peraltro era già avvenuto sulla recente mozione congressuale di Riccione sul lavoro autonomo. Un segnale, forse, che pur tra le diversità di vedute e la conseguente dialettica, la ricerca di una sintesi comune e di una convergenza operativa sia una strada che vale sempre la pena cercare di perseguire.
- Comunque non basta riformare delle regole (che pur sono una cosa necessaria per avere delle condizioni operative adeguate), se poi venisse a mancare la pratica conseguente e coerente per tradurre le regole in realtà.
In pratica: alle parole, affinché non restino tali, bisogna poi dare corpo e gambe.
Ed è a questo siamo chiamati tutti, nei rispettivi ruoli e competenze.
Diamoci una mano, e buon lavoro.
Maurizio Bekar
d. Coordinamento giornalisti precari e freelance dell'Assostampa FVG
consigliere nazionale Fnsi
Coordinamento giornalisti precari e freelance dell'Assostampa FVG:
Nessun commento:
Posta un commento