09 dicembre 2019

TS - GIOVEDÌ 12 DICEMBRE RIUNIONE PRECARI E FREELANCE

ORE 14.30, AL CIRCOLO DELLA STAMPA DI TRIESTE
RIUNIONE APERTA DEL
COORDINAMENTO PRECARI E FREELANCE DEL FVG


Giovedì 12 dicembre il Coordinamento giornalisti precari e freelance dell’Assostampa Friuli Venezia Giulia convoca dalle ore 14.30 alle 16.30 una riunione aperta presso il Circolo della Stampa di Trieste, in Corso Italia 13. La riunione è rivolta a tutti gli interessati ai temi del lavoro giornalistico autonomo e precario, e alle prossime iniziative da organizzare sul tema.

Il Coordinamento precari e freelance è nato 12 anni fa come struttura informale di raccordo dell’Assostampa FVG sul lavoro non dipendente. È aperto anche ai non iscritti al sindacato e alla collaborazione di giornalisti dipendenti, pensionati e dei comitati di redazione, che sono invitati ad intervenire.

Scopo della riunione è riorganizzare le attività del Coordinamento, e predisporre delle iniziative sulle tematiche più urgenti, di valenza locale e nazionale: dai contratti di collaborazione con le testate, all’attuazione delle leggi sull’equo compenso, finora rimaste inapplicate ai giornalisti autonomi.

All’incontro interverranno, fra gli altri, Maurizio Bekar e Lorenzo Mansutti, del Coordinamento e della Commissione regionale lavoro autonomo del sindacato, e Carlo Muscatello, presidente dell’Assostampa FVG.

Altre informazioni: precari.freelance@assostampafvg.it e alla segreteria dell'Assostampa: tel. 040.370371, info@assostampafvg.it

29 novembre 2019

RIPARTE LA COMMISSIONE PER L'EQUO COMPENSO


IL 4 DICEMBRE LA COMMISSIONE RIPRENDE I LAVORI
L' FNSI DESIGNA 
COME RAPPRESENTANTE

IL FREELANCE MATTIA MOTTA 
SEGRETARIO GENERALE AGGIUNTO E PRESIDENTE CLAN
(Commissione nazionale lavoro autonomo)

Mattia Motta

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Informazione e all'Editoria Andrea Martella ha firmato il provvedimento per la ricostituzione della Commissione per l'equo compenso nel settore giornalistico, prevista dalla legge n. 233 del 2012, convocando la prima riunione di insediamento per il prossimo 4 dicembre.

«Personalmente sono convinto che per assicurare i necessari standard di qualità all'informazione professionale e per combattere la precarizzazione nelle redazioni occorra riconoscere un equo compenso per le prestazioni giornalistiche, da individuarsi secondo criteri certi e condivisi. Per questo motivo, come del resto avevo annunciato anche nel corso delle dichiarazioni programmatiche alla Camera, sono convinto che la Commissione possa essere uno strumento strategico per questo obiettivo», afferma Martella.

«Confido che la Commissione possa giungere entro tempi ragionevoli a questo risultato, perché la dignità del lavoro giornalistico e la qualità dell'informazione si difendono in concreto anche riconoscendo a tutti i giornalisti un giusto compenso per il proprio lavoro», aggiunge il sottosegretario.

«L'avvio dei lavori della Commissione per l'equo compenso annunciato dal sottosegretario Martella è un primo passo per rimettere al centro la tutela del lavoro. La necessità di far fronte alle conclamate difficoltà del settore non può far passare in secondo piano l'adozione di norme e strumenti per contrastare il lavoro precario e l'abuso di forme contrattuali improprie. La definizione dell'equo compenso, da questo punto di vista, è soltanto un aspetto del problema», commenta il segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, Raffaele Lorusso.

«La Fnsi – prosegue – porterà al tavolo convocato dal governo proposte concrete per dare dignità al lavoro di migliaia di giornalisti oggi sfruttati, nella consapevolezza che l'informazione professionale  non possa prescindere dalla dignità del lavoro. Per questa ragione è auspicabile che le criticità del settore siano affrontate compiutamente dal governo insieme con le parti sociali per individuare misure di rilancio, senza dimenticare l'emergenza rappresentata dal precariato e dal lavoro senza diritti, che mina alla base la qualità e la credibilità dell'informazione, bene essenziale per la democrazia».

La Commissione, in attuazione dell'articolo 36 della Costituzione, ha il compito di promuovere l'equità retributiva per i tanti giornalisti precari, soprattutto giovani, che collaborano con giornali, periodici, agenzie di stampa e televisioni, senza le tutele del rapporto di lavoro subordinato.

29 ottobre 2019

LAVORO AUTONOMO, ELETTI I RAPPRESENTANTI FVG



BEKAR IN CLAN, VISINTINI IN ASSEMBLEA NAZIONALE
DELPONTE, MALINIC, MANSUTTI E VITROTTI 
IN COMMISSIONE REGIONALE


Da sinistra Martegani, Motta e Bekar. 



L'Assemblea dei giornalisti lavoratori autonomi del Friuli Venezia Giulia ha eletto i propri rappresentanti negli organismi nazionali e regionale previsti dal Regolamento della Fnsi. All’Assemblea hanno partecipato anche: il Segretario generale aggiunto della Fnsi e Presidente della Commissione nazionale lavoro autonomo (Clan), Mattia Motta, il Presidente e il Segretario dell’Assostampa FVG, Carlo Muscatello ed Alessandro Martegani, e il Presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti, Cristiano Degano.

Dopo una panoramica sul ruolo e il lavoro svolto dai lavoratori autonomi, e sui principali temi d’attualità, a iniziare dal diritto a un’equa retribuzione e ad eguali diritti e tutele rispetto ai dipendenti, si è passati al rinnovo degli incarichi.

Maurizio Bekar, coordinatore uscente della Commissione nazionale lavoro autonomo, è stato riconfermato rappresentante del Friuli Venezia Giulia nella Clan. Ad affiancarlo, nell’Assemblea nazionale dei lavoratori autonomi, è stata eletta la monfalconese Cristina Visintini. Nella Commissione regionale sono stati invece eletti la pordenonese Clelia Del Ponte, l’udinese Lorenzo Mansutti, e i triestini Miloš Malinić e Marco Vitrotti.

Il direttivo dell’Assostampa ha poi nominato Maurizio Bekar Presidente e responsabile della Commissione regionale; sarà coadiuvato dal Consigliere nazionale Fnsi Lorenzo Mansutti, eletto coordinatore dai membri della Commissione stessa.

All’assemblea degli autonomi è stato anche presentato il ruolo svolto dal 2006 da parte del Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia, struttura di lavoro aperta anche ai non iscritti al sindacato, e alle collaborazioni di dipendenti, cdr e pensionati sulle tematiche del lavoro precario. Il Coordinamento affiancherà, come struttura informale, il lavoro della Commissione regionale e dei rappresentanti nazionali del lavoro autonomo.

In conclusione dei lavori il Presidente della Clan, Mattia Motta, ha sottolineato come “questo prossimo mandato delle rappresentanze Fnsi degli autonomi sarà fondamentale, per sviluppare una rete efficace di iniziative e collaborazioni, mantenendo sempre al centro, su obiettivi concreti, la priorità dei diritti del lavoro e della lotta al precariato”.

Per il neo-confermato rappresentante nazionale del Friuli Venezia Giulia, Maurizio Bekar, “sarà necessario un paziente lavoro di tessitura, per riunire le variegate specificità ed esigenze del lavoro autonomo, farle uscire dall’isolamento in cui troppo spesso vivono, e fornire degli sbocchi alle legittime richieste di equità e diritti del lavoro, che richiedono un forte impegno di tutta la categoria, per difendere i diritti di tutti, dipendenti compresi”.


23 febbraio 2019

28° CONGRESSO FNSI: GLI IMPEGNI DELLA MOZIONE SUL LAVORO AUTONOMO





Pubblichiamo di seguito la mozione sul lavoro autonomo approvata a larghissima maggioranza al 28° Congresso Fnsi, che rappresenta il documento-guida per l'impegno del sindacato nei prossimi 4 anni. 
Figlia delle elaborazioni e proposte sviluppate nel tempo dalla Clan (Commissione nazionale lavoro autonomo), vede come primi firmatari alcuni esponenti della Clan, assieme al Segretario Fnsi Lorusso, al Presidente Giulietti, vari freelance, contrattualizzati, membri uscenti della Giunta Fnsi e segretari-presidenti regionali di Assostampa. Tra di essi il sostegno e voto dell'intera delegazione del Friuli Venezia Giulia.
E ora, a tutti, buon lavoro...


MOZIONE SUL LAVORO AUTONOMO APPROVATA AL 28° CONGRESSO FNSI 

Il XXVIII Congresso della Fnsi, riunito a Levico Terme dal 12 al 14 febbraio 2019 

AFFERMA 
la centralità delle problematiche del lavoro autonomo, atipico e non dipendente (quasi sempre sottopagato, senza diritti, né forza di contrattazione individuale), perché rappresenta oramai la maggioranza assoluta della categoria in attività. Questione ben evidenziata nella relazione del Segretario Generale.
IN QUESTO SENSO SI RICHIAMANO 
le mozioni sul lavoro autonomo, approvate a sostanziale unanimità al XXVI e XXVII Congresso della Fnsi, alle cui analisi e contenuti, approfonditi nel tempo anche nella Commissione Nazionale Lavoro Autonomo, va data piena attuazione.
EVIDENZIA INOLTRE CHE
la professione e il mercato del lavoro giornalistico sono radicalmente mutati negli ultimi decenni, tanto da risultare necessaria una radicale riforma della professione, delle sue norme e istituti, per renderli più rispondenti alle esigenze della realtà attuale.
Evidenzia la necessità di una radicale riforma delle leggi sull’Ordine del giornalisti, risalenti a un impianto di un oramai lontano 1963, e la necessità che l’accesso alla professione e la sua rappresentanza,a parte la realtà dei giornalisti pensionati, siano basate su chi la esercita effettivamente, anche se in forma non continuativa.

IL XXVIII CONGRESSO 
INDICA INOLTRE COME PROBLEMATICHE URGENTI E PRIORITARIE
DA AFFRONTARE PER IL LAVORO AUTONOMO E NON DIPENDENTE


- Contratti e retribuzioni: emersione dal “falso lavoro autonomo” per portare a compimento il percorso d’inclusione nel Ccnlg; emanazione da parte del Ministero della Giustizia dei parametri per la liquidazione giudiziale dei compensi (ex L. 27/2012) e conseguente attuazione del principio e delle leggi sull’equo compenso (L. 172/2017 e 233/2012) e dell’art. 36 della Costituzione, per un’equa retribuzione e la pari dignità fra tutti i giornalisti

- Nuove politiche di welfare, assistenza, consulenza (legale, fiscale, imprenditoriale, formazione, aggiornamento) “a misura di autonomi”, da garantire a tutti i livelli

- Favorire e sostenere la vertenzialità di autonomi e freelance
, mirando anche a una loro maggior aggregazione e coordinamento sindacale

- Riforma e potenziamento del ruolo e delle rappresentanze del lavoro autonomo nella Fnsi(Commissione e Assemblea nazionale e Commissioni regionali), al fine di favorirne un ruolo sindacale più attivo ed incisivo. Ciò anche tenendo conto delle proposte di riforma del Regolamento Fnsi già formulate dalla Clan

- Impegno alla formazione di nuovi quadri rivolta ai lavoratori autonomi, a partire dalle loro rappresentanze sindacali, anche territoriali

(Approvata con 262 voti favorevoli, 19 contrari, 0 astenuti)

Firmatari: Mattia Motta, Maurizio Bekar, Nicola Chiarini, Raffaele Lorusso, Giuseppe Giulietti, Alessandra Costante, Daniela Scano, Monica Soldano, Rocco Cerone, Ezio Cerasi, Monica Andolfatto, Claudio Silvestri, Valentina Carosini, Massimiliano Salvo, Lorenzo Basso, Peter Malfertheiner, Lazzaro Pappagallo, Erica Culiat, Antonio Fiasconaro, Lorenzo Mansutti, Alessandro Laureti, Mauro Nucci, Giuglia Lavagnoli, Cinzia Isola, Paola Cireddu, Sandro Bennucci, Saimon Piroddi, Daniele Mammoliti, Luca Gentile, Roberto Ginex, Gian Mario Sias, Leonardo Testai, Michela Canova, Alessandro Martegani, Bruno Vecchi, Floriana Bulfon, Roberto Rinaldi, Elisa Malacalza, Giuseppe Ceccato, Massimiliano Saggese, Marco Bobbio, Cristina Insalaco, Marco Baruffi, Daniele Urso, Stefano Tallia, Fabrizio Piccinini, Fabiana Martini, Dora Carapellese, Matteo Naccari, Celestino Tabasso, Carlo Muscatello, Benoit Girod, Marina Amaduzzi e altre firme non decifrabili [salvo errori od omissioni]

(N.d.r: 
freelance, contrattualizzati, membri uscenti della Giunta esecutiva Fnsi e segretari-presidenti regionali di Assostampa)

Al link il video (6') dell'intervento congressuale sulla Clan e sulla mozione sul lavoro autonomo, a cura del Coordinatore della Clan e delegato del Friuli Venezia Giulia, Maurizio Bekar: https://youtu.be/zn0lobfo5wA

19 febbraio 2019

28° CONGRESSO FNSI, LA MOZIONE GENERALE APPROVATA




SONO INCLUSI RIFERIMENTI
AL LAVORO AUTONOMO E PRECARIO
ALL'EQUO COMPENSO
E ALLA CLAN - FNSI 



Democrazia, libertà, autonomia e lavoro
Con Raffaele Lorusso e Beppe Giulietti,
candidati alla segreteria generale e alla presidenza della Fnsi

Noi, delegate e delegati al XXVIII Congresso della Stampa Italiana, ci riconosciamo nei principi della Carta Costituzionale e nei contenuti del Testo Unico dei doveri del Giornalista; impegniamo il futuro gruppo dirigente della FNSI a riaffermare, dentro e fuori le redazioni, quei principi e valori da tutti noi liberamente sottoscritti.

Il sindacato dei giornalisti si riconosce nei valori essenziali dell’articolo 21 della Costituzione: la libertà di informare di ogni cronista e il diritto di essere informata che appartiene ad ogni persona.

Per noi è inscindibile il nesso tra la difesa delle libertà e la tutela dell’autonomia e delle garanzie della professione, e del diritto di cronaca anche contro le ingerenze della magistratura. Di qui il nostro impegno affinché la Federazione sia sempre comunque dalla parte dei cronisti minacciati da mafia, malaffare e corruzione e contrasti, nel mondo e in Italia, i bavagli di qualsiasi natura e colore, compresi quelli derivanti dagli interessi politici e economici. Vogliamo valorizzare il lavoro delle giornaliste, in particolare contro le discriminazioni professionali. Vogliamo il riconoscimento di diritti e di un reddito adeguato, ai sensi dell’art. 36 della Costituzione, per i lavoratori autonomi.

È necessario che si pretenda e si ottenga il rispetto dei principi fondamentali, anche a cominciare dal contrasto del linguaggio dell’odio, della discriminazione e della violenza. Per questo riteniamo che si debba garantire la scorta mediatica a tutti i colleghi minacciati e alle comunità oscurate.

Riteniamo che il XXVIII Congresso, per difendere il futuro di una professione sotto attacco, debba porre al centro dell'azione politica della FNSI alcuni elementi per i quali la categoria è pronta a qualsiasi forma di mobilitazione:

1) Riaprire il confronto con il legislatore per una nuova normativa sulle risorse del sistema informativo nel suo insieme, non per settori (editoria, emittenza locale, emittenza nazionale, web e telecomunicazioni), ponendo il discrimine dell'informazione professionale quale distinzione dal settore delle comunicazioni in senso lato e dedicando più risorse allo sviluppo, all’inclusione dei lavoratori precari, all’occupazione e alla tutela dei diritti e del reddito dei lavoratori autonomi.

2) 
Chiedere che il legislatore stabilisca tetti alle concentrazioni proprietarie e di fatturato, anche qui superando le vecchie categorie mediatiche, e ridefinisca l'intervento pubblico di sostegno al pluralismo, in nome dell'articolo 21, risolvendo anche una volta per tutte il problema delle false cooperative editoriali. Non si può più pensare di stanziare milioni per i prepensionamenti e gli ammortizzatori sociali, facendo conto sulla solidarietà economica di categoria attraverso l’Inpgi, e di ignorare la distruzione del lavoro subordinato sostituito da lavoro atipico, parasubordinato e irregolare e la destrutturazione del Cnlg.

3) Ottenere provvedimenti non più dilazionabili, a partire dalla definizione della governance del servizio pubblico. Urgente e non più rinviabile è liberare la Rai Servizio Pubblico dal controllo dei partiti e dei governi, riformando i criteri di nomina e assicurando fonti certe e di lunga durata adeguate ad attuare il Contratto di Servizio.
E’ necessario inoltre ottenere la cancellazione delle infinite tipologie contrattuali che dal pacchetto Treu al Jobs Act hanno reso il mondo del lavoro sempre più precario, anche per i giornalisti.

4) Arrivare attraverso l'azione coordinata degli Enti di categoria, a una nuova definizione di Giornalismo e di giornalista, che abbia valore di legge e che contempli la via universitaria quale canale prioritario di accesso alla professione.

5) Riprendere il confronto con la Fieg per un rinnovo contrattuale davvero al passo coi tempi e non più ostaggio di una crisi ancora molto lontana dall’essere superata. Un contratto che ponga al centro la lotta alle diseguaglianze e l'inclusione sociale: temi che la Fnsi ha sempre portato al tavolo e sui quali la FIEG si è sottratta e non ha mai voluto aprire una seria trattativa. Le trasformazioni del panorama editoriale devono essere comprese nelle politiche contrattuali e ampliate. Spetta a noi definire una proposta capace di includere le nuove figure professionali all’interno delle garanzie contrattuali e della difesa del reddito.
Dopo il contratto con Aeranti Corallo e quello con Uspi, il percorso va approfondito a partire da tutte le declinazioni del digitale in tutti i settori, per le quali vanno pensate apposite figure e regole contrattuali. Va anche definito un nuovo contratto tipo che sia alla base del vero lavoro autonomo.

6) Superare lo stallo sull'equo compenso, riunificando il percorso della legge di settore con quella generale per le professioni e la norma sui compensi delle pubbliche amministrazioni. I pronunciamenti del Tar del Lazio e del Consiglio di Stato vanno a sostegno della proposta originaria della Commissione Nazionale Lavoro Autonomo della FNSI sul compenso a giornata.

7) Negli ultimi anni la legge 150 ha dimostrato tutti i suoi limiti, in un’applicazione ragionieristica da parte dello Stato e a danno dei giornalisti. La norma non è più adatta a rappresentare il mondo del giornalismo nella Pa. Dobbiamo pensare ad una nuova normativa che riconosca le particolarità del lavoro giornalistico nella Pubblica amministrazione e che, contemporaneamente, costituisca una solida base economica e giuridica per i colleghi tenendo fermo il valore del CNLG FNSI FIEG come approdo di trattative che non potranno essere smontate unilateralmente dalle amministrazioni firmatarie. Ma nel frattempo, per assicurare dignità ed equità del lavoro giornalistico ai colleghi già assunti, è necessario dare corso alle attuali previsioni della 150 e proseguire il confronto con Aran per la costruzione di un profilo professionale che risponda davvero alle esigenze del giornalismo della Pa.

8) Promuovere un ampio progetto di formazione sindacale per tutta la categoria, ribadendo con forza il ruolo di un sindacato di servizio, che torni a valorizzare i diritti e la condivisione di strumenti e competenze per fare fronte ad Aziende miopi.

9) Avviare una profonda riflessione politica sui valori costituzionali che ispirano l'attività dei giornalisti e dei loro Enti sul terreno ideale e valoriale del nuovo secolo. Un grande momento di confronto pubblico sul futuro rapporto tra democrazia e informazione. Il governo e il mondo politico devono essere chiamati ad esprimere una responsabilità precisa sulla deriva in atto, la categoria a riaffermare il suo ruolo.

10) Difendere l’autonomia, la governance e il livello dei servizi del nostro welfare di categoria (Inpgi, Casagit e Fondo Complementare).

Con questi principi e con questi obiettivi noi proponiamo al Congresso di rieleggere Raffaele Lorusso alla Segreteria Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, e proponiamo al Consiglio Nazionale che verrà eletto da questo Congresso di rieleggere Giuseppe Giulietti alla Presidenza.

(Mozione approvata con 230 sì, 45 no, 10 astenuti)


Raffaele Lorusso è poi stato rieletto Segretario generale Fnsi con 243 preferenze su 308 votanti
Giuseppe Giulietti è stato poi rieletto Presidente della Fnsi con 91 preferenze su 110 votanti