26 maggio 2012

ELEZIONI ASSOSTAMPA il 26 e 27 maggio: I CANDIDATI. VOTATE E SOSTENETELI !


Sabato 26 e domenica 27 maggio 2012 si terranno le elezioni dei nuovi organi dell'Assostampa Fvg: a Trieste si vota sabato e domenica dalle 10 alle 17; a Gorizia, Udine e Pordenone sabato dalle 10 alle 17 e domenica dalle 10 alle 13.

VI INVITIAMO AD ANDARE A VOTARE, A SOSTENERE LA LISTA UNITARIA, espressione delle varie realtà e anime della professione, E I CANDIDATI (anche contrattualizzati...!!!) CHE IN QUESTI ANNI NEL FVG SI SONO BATTUTI PER I DIRITTI DEI FREELANCE E CONTRO LA PRECARIETA'

I seggi elettorali saranno allestiti a Trieste (uffici Assostampa, Corso Italia 13), a Gorizia (U.R.P. Multiente  "Aperto al Pubblico", via Garibaldi 7), a Udine (uffici Assostampa, via Manin 18), a Pordenone (associazione ProPordenone, via Cossetti 20/A).

Hanno diritto di voto gli iscritti all'Assostampa Fvg in regola con le quote associative.

Secondo il regolamento federale Fnsi i diritti all’elettorato attivo e passivo dell’iscritto decorrono dal 181.o giorno di iscrizione, dunque in queste elezioni fanno parte dell'elettorato attivo e passivo i colleghi iscritti entro il 27 novembre 2011.

Quanti erano già iscritti prima del 27 novembre 2011, ma non hanno ancora pagato la quota 2012, possono ancora regolarizzare la propria posizione e dunque partecipare al voto.


PROFESSIONALI - E' stata presentata solo la Lista unitaria "UNITI NELL'ASSOSTAMPA", che fa riferimento al Direttivo uscente e all'attuale maggioranza  Fnsi, e che propone i seguenti giornalisti professionali per il Consiglio direttivo (in ordine alfabetico):

Maurizio BEKAR
Andrea COVRE
Poljanka DOLHAR
Alessandro MARTEGANI
Gianni MARTELLOZZO
Carlo MUSCATELLO
Domenico PECILE
Pietro RAUBER
Matjaz RUSTJA
Fulvio SABO
Luciana VERSI


(Attenzione: barrando la casella in corrispondenza della lista UNITI NELL'ASSOSTAMPA si votano tutti i nomi della lista, altrimenti si possono esprimere da una a undici preferenze barrando le caselline sulla destra. Nelle due righe sottostanti si possono  segnalare fino a due nomi di "supplenti" di proprio gradimento).


COLLABORATORI - E' stata presentata solo la Lista unitaria "UNITI NELL'ASSOSTAMPA", che fa riferimento al Direttivo uscente e all'attuale maggioranza Fnsi, e che propone i seguenti giornalisti collaboratori per il Consiglio direttivo (in ordine alfabetico):

Roberto CANNALIRE
Erica CULIAT
Lorenzo MANSUTTI


(Attenzione: barrando la casella in corrispondenza della lista unitaria  si votano tutti i nomi, altrimenti si  possono esprimere fino a tre preferenze barrando le caselline sulla destra. Nella riga sottostante si può segnalare un nome di "supplente" di proprio gradimento).


FIDUCIARI - Candidati e sottoscrittori della Lista UNITI NELL'ASSOSTAMPA invitano inoltre i colleghi a indicare per i quattro FIDUCIARI provinciali (professionali):


Roberto CARELLA per Trieste
Igor DEVETAK per Gorizia
Valerio MORELLI per Udine
Piero ANGELILLO per Pordenone


E per i quattro VICE FIDUCIARI provinciali (collaboratori):


Ivana GHERBAZ per Trieste
Matteo FEMIA per Gorizia
Sandro SGUAZZIN per Udine
Clelia DELPONTE per Pordenone


PROBIVIRI / REVISORI - Candidati e sottoscrittori della Lista UNITI NELL'ASSOSTAMPA invitano infine i colleghi a indicare per i PROBIVIRI (al massimo sette nomi fra i professionali e due fra i collaboratori) e i REVISORI DEI CONTI (al massimo due nomi fra i professionali e uno fra i collaboratori) i seguenti colleghi.


Per i PROBIVIRI professionali:
Clemente BORANDO
Matteo CONTESSA
Carlo MORANDINI
Ugo SALVINI
Giovanni TOMASIN
Piero TREBICIANI
Vittorio ZNIDARSIC


Per i PROBIVIRI collaboratori:
Ennio ABATE
Walter GRANDIS


Per i REVISORI professionali:
Pierpaolo GAROFALO
Arrigo RICCI


Per i REVISORI collaboratori:
Claudio BISIANI


Si ricorda che il Collegio dei Probiviri e il Collegio dei Revisori dei Conti sono eletti senza distinzione di categoria: dunque professionali e collaboratori votano per entrambe le categorie.

25 maggio 2012

"TRE ANNI DI SINDACATO …" di Maurizio Bekar, Poljanka Dolhar e Alessandro Martegani (25 maggio 2012)


Maurizio Bekar
Sono già passati tre anni, e un bilancio, breve, è d’obbligo: a poche ore dalle elezioni che rinnoveranno il direttivo dell’Associazione della Stampa è naturale tirare una riga, e valutare i risultati, e anche gli insuccessi, di tre anni di attività.

Quello appena concluso è stato un mandato non facile: il sindacato ha dovuto lavorare nel corso di una crisi profonda dell’editoria, e una crescente precarizzazione del lavoro: la risposta è stata quella di dare proprio al tema del precariato e dei freelance una rilevanza mai avuta finora.


Questa dirigenza ci ha dato la possibilità di proporre e realizzare iniziative, partecipare alle trattative, ascoltare i colleghi che, con diverse sensibilità e umori, si rivolgevano all’Assostampa e al Coordinamento Precari e freelance per avere delle risposte. Qualche volta sono arrivate, qualche volta no, e non sempre quelle arrivate sono state apprezzate.

Abbiamo lavorato molto, sottraendo tempo al lavoro, alla vita privata e anche agli affetti, perché crediamo che sia l'unica strada possibile.

Alessandro Martegani
La disponibilità da parte del sindacato è stata totale senza differenze fra colleghi contrattualizzati e non: strutture, mezzi ed esperienze sono state messe a disposizione dei colleghi, e la questione dei freelance è sempre stata al centro dell’azione del sindacato del Friuli Venezia Giulia, una regione piccola, ma che si è fatta sentire a livello nazionale, non esitando ad avviare un rapporto dialettico con la Fnsi, proprio sul tema dei freelance e dei precari.

Il Coordinamento precari e freelance, costituitosi nel 2007, ha aperto una strada in Italia, vedendo poi la nascita in tutto il paese di strutture analoghe. Un nostro rappresentate è stato nominato coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo, la delegazione al congresso di Bergamo è stata guidata da una collega precaria, il sindacato del Friuli Venezia Giulia è stata ed è una voce ascoltata negli organismi nazionali e considerata in eventi come l’assemblea da cui è nata la Carta di Firenze, e per ultimo, ma solo in ordine di tempo, la scorsa settimana è stata depositata in Consiglio regionale la mozione sul precariato giornalistico. Elementi che, per stessa ammissione del Segretario generale della Fnsi Franco Siddi, pongono la nostra Associazione più avanti rispetto al quadro nazionale sul precariato.

Il tutto è stato fatto in una situazione molto difficile: difficile per tutti i colleghi, contrattualizzati e non, con drastiche riduzioni nelle redazioni,  tagli di bilanci, cambiamenti editoriali che hanno ristretto gli spazi dei collaboratori, crisi in giornali storici che hanno vista messa in discussione la loro stessa esistenza, solo per citare alcuni dei problemi che abbiamo dovuto affrontare.

Poljanka Dolhar
In questo quadro, dei passi in avanti, forse insufficienti per qualcuno, ci sono stati, ma si tratta di passi impensabili solo pochi anni fa e che dovranno aprire la strada a un cambiamento reale del sistema. Crediamo che questa strada debba essere percorsa fino in fondo, con il sostegno e il contributo di tutti i colleghi.

Il primo passo è andare a votare (la lista unitaria ha fra l’altro inserito candidature di altri giovani colleghi precari per il direttivo e gli altri organismi), ma si tratta, come abbiamo detto, solo del primo passo. Il nostro auspicio è che i primi risultati, e l'impegno necessario per migliorare le condizioni dei giornalisti freelance e di tutta la categoria, spingano altri colleghi ad avvicinarsi, secondo la propria disponibilità e vocazione, nel sindacato, a spendersi un po’ per la categoria e, in fondo, per il diritto a un’informazione corretta e libera.



Maurizio Bekar, Poljanka Dolhar, Alessandro Martegani
(25 maggio 2012)

24 maggio 2012

MOZIONE SU PRECARIATO ED EQUO COMPENSO IN CONSIGLIO REGIONALE FVG


Condizionare, anche nel Friuli Venezia Giulia, i finanziamenti pubblici per  l’editoria a un’equa retribuzione per i giornalisti freelance e i collaboratori, e attuare misure concrete per favorire le stabilizzazioni e la formazione: sono i due principi alla base della mozione illustrata oggi dall’Assostampa Fvg e dal Coordinamento precari e freelance Fvg al Consiglio regionale Fvg.

Il testo, predisposto con la collaborazione del sindacato dei giornalisti, è sottoscritto dai consiglieri, iscritti all’Ordine dei giornalisti, Enio Agnola (Idv), Giorgio Baiutti (Pd), Massimo Blasoni (Pdl), Alessandro Corazza (Idv), Igor Gabrovec (Pd), Antonio Pedicini (Pdl), Federico Razzini (Lega Nord), Alessia Rosolen (Gruppo Misto) e Piero Tononi (Pdl).

Assostampa Fvg e Coordinamento precari e freelance in Consiglio regionale,
 alla presentazione della mozione

Nelle premesse la mozione ricorda le condizioni di lavoro cui sono sottoposti ogni giorno, anche nella nostra regione, i giornalisti precari e freelance, che sono ormai la maggioranza della categoria: poco meno di 1200 collaboratori contro 610 assunti e 180 pensionati, con retribuzioni che vanno dai 2 ai 12 euro ad articolo, e un reddito medio inferiore ai 7.500 euro all’anno, a fronte di quasi 60 mila euro medi per un  redattore ordinario regolarmente contrattualizzato. Professionisti fondamentali per fornire una corretta informazione, in particolare per i giornali e i media locali, ma sottoposti a condizioni che non consentono di costruirsi un futuro, né di svolgere decorosamente il proprio lavoro: una situazione che mette a rischio la corretta informazione dei cittadini.

“È necessario intervenire - ha spiegato il presidente dell’Assostampa Fvg Carlo Muscatello - per tutelare i colleghi non contrattualizzati,  i cui compensi si stanno riducendo sempre più, spesso senza alcuna speranza di assunzione futura. Non è solo una questione sindacale, ma di tutela della qualità dell’informazione e quindi di democrazia.”

Il testo, analogamente a quanto previsto in documenti simili presentati in Toscana, Veneto, Piemonte e Lazio, impegna il Consiglio e la Giunta regionale ad attivarsi per sollecitare l’approvazione della proposta di legge Moffa “sull’equo compenso”, attualmente in discussione al Senato (che prevede la mancata erogazione dei contributi pubblici agli editori che non rispettano retribuzioni congrue), e a recepirne i contenuti anche all’interno della normativa regionale, condizionando l’erogazione dei contributi regionali per l’editoria al rispetto dell’equo compenso.

“Gli imprenditori hanno tutti i diritti di organizzare le aziende come vogliono – ha detto Antonio Pedicini, consigliere regionale del Pdl - ma dei compensi minimi vanno rispettati, per questo sostengo la mozione, e appoggerò nella prossima finanziaria un meccanismo che condizioni eventuali contributi all’editoria a un giusto compenso per i collaboratori.”

“Il precariato del giornalismo è una minaccia per la democrazia – ha aggiunto Igor Gabrovec del Pd -: la Regione e le Istituzioni non possono far finta di niente davanti a questa situazione".

Nel testo, oltre all’applicazione della legge sull’equo compenso, si prevede che le organizzazioni rappresentative dei giornalisti avviino un confronto con la Regione e gli editori, e l’attuazione di strumenti concreti per migliorare le condizioni di lavoro dei colleghi: corsi di formazione finanziati dal Fondo sociale europeo, il coinvolgimento dell’Assostampa Fvg “nell’Intesa relativa alla concessione degli ammortizzatori in deroga nel 2012”, e incentivi per l’assunzione e la stabilizzazione di giornalisti professionisti e pubblicisti, sul modello del “regolamento per la concessione di incentivi per favorire l’occupazione di soggetti ad elevata qualificazione e di personale da impiegare in attività di ricerca”, già operativo in Friuli Venezia Giulia.

23 maggio 2012

GIOVEDI' 23 MAGGIO IN CONSIGLIO REGIONALE LA MOZIONE CONTRO IL PRECARIATO


Giovedì alle 13.30 al Consiglio Regionale Fvg (piazza Oberdan 6, Sala azzurra), saranno illustrati i contenuti della mozione per l'equo compenso e contro il precariato giornalistico, recentemente depositata negli uffici del Consiglio Regionale.

La mozione, sottoscritta dai consiglieri, iscritti all’Ordine dei giornalisti, Enio Agnola (Idv), Giorgio Baiutti (Pd), Massimo Blasoni (Pdl), Alessandro Corazza (Idv), Igor Gabrovec (Pd), Antonio Pedicini (Pdl), Federico Razzini (Lega Nord), Alessia Rosolen (Gruppo Misto) e Piero Tononi (Pdl), impegna il Consiglio e la Giunta regionale ad attivarsi per sollecitare l’approvazione della proposta di legge Moffa “sull’equo compenso”, attualmente in discussione al Senato, e a recepirne i contenuti anche all’interno della normativa regionale, condizionando l’erogazione dei contributi per l’editoria al rispetto dell’equo compenso per i colleghi precari e Freelance.

All’incontro, accanto ai consiglieri firmatari, parteciperanno anche i rappresentanti dell’Associazione della Stampa Fvg e del Coordinamento Precari e Freelance Fvg.

La proposta di legge relativa all’equo compenso per i giornalisti che lavorano come “autonomi” dopo un avvio positivo è oggi bloccata. E’ un fatto grave che rischia di togliere speranza ai tanti giornalisti che non hanno un rapporto di lavoro dipendente e che operano in un mercato privo di regole. Anzi, dove la regola sembra essere una sola: il massimo della precarizzazione e dove la concorrenza sleale tra editori basata sulla pratica dei trattamenti economici al ribasso la fa da padrona.

La Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi fa appello alle forze politiche ed ai singoli parlamentari, tra i quali non sono pochi quelli iscritti all’Ordine dei giornalisti, affinché la normativa sia sbloccata e si proceda rapidamente all’approvazione di norme di legge che tendono a dare un minimo di regole ad un mercato selvaggio. L’attività giornalistica è elemento essenziale della democrazia. Lasciarla in balìa di una totale precarizzazione significa colpirne la qualità che ha bisogno di dignità professionale, oggi palesemente conculcata.

In alcune regioni italiane, le Associazioni regionali di stampa, gli Ordini, i Coordinamenti dei precari hanno sviluppato iniziative verso le forze politiche ed i Consigli regionali affinché si formulino proposte di legge in sede locale o comunque provvedimenti di sostegno all’attività giornalistica autonoma.

La Commissione nazionale lavoro autonomo ritiene questa azione estremamente positiva ed intende collaborare con i Sindacati regionali affinché tali iniziative possano diffondersi su tutto il territorio nazionale.

17 maggio 2012

DEPOSITATA IN CONSIGLIO REGIONALE MOZIONE CONTRO PRECARIATO


È stato depositato negli uffici del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia il testo della mozione contro il precariato e per l'equo compenso giornalistico.

Il testo, elaborato su iniziativa dell’Associazione della Stampa Fvg e del Coordinamento precari e freelance Fvg, nell'ambito della campagna nazionale per la tutela dei giornalisti non contrattualizzati, è stato sottoscritto dai consiglieri regionali Enio Agnola (Idv), Giorgio Baiutti (Pd), Massimo Blasoni (Pdl), Alessandro Corazza (Idv), Igor Gabrovec (Pd), Antonio Pedicini (Pdl), Federico Razzini (Lega Nord), Alessia Rosolen (Gruppo Misto) e Piero Tononi (Pdl), tutti iscritti all'Ordine dei giornalisti.

Il documento impegna il Consiglio e la Giunta regionale ad attivarsi per sollecitare l’approvazione della proposta di legge Moffa “sull’equo compenso”, attualmente in discussione al Senato, e a recepirne i contenuti anche all’interno della normativa regionale, condizionando l’erogazione dei contributi per l’editoria al rispetto dell’equo compenso per i colleghi precari e Freelance.

I contenuti della mozione saranno illustrati la prossima settimana in una conferenza stampa.

15 maggio 2012

I BLOG NON SONO SOGGETTI ALLA LEGGE SULLA STAMPA

I blog non sono assoggettabili alla legge sulla stampa del 1948, in particolare non hanno l'obbligo di registrarsi presso il tribunale come testata giornalistica, a meno che non ricevano finanziamenti pubblici. 
Lo ha stabilito la III sezione della Corte di Cassazione (presidente Saverio Felice Mannino) con la sentenza storica che ha assolto con formula piena («il fatto non sussiste”) il blogger siciliano Carlo Ruta, che era stato condannato in primo e in secondo grado per il reato di stampa clandestina.

“È la fine di un incubo iniziato sette anni fa” ha commentato Ruta. La sua vicenda nasce infatti da una contrapposizione fra Ruta, che è storico e saggista, e l'allora procuratore della Repubblica di Ragusa Agostino Fera. Ruta ha criticato il modo in cui Fera, 40 anni fa, condusse le indagini su due omicidi compiuti a Ragusa a distanza di pochi mesi: l'assassinio dell'ingegnere Angelo Tumino, recentemente archiviato, e l'assassinio del giornalista Giovanni Spampinato. Fera ha trascinato Ruta in Tribunale e lo ha fatto condannare per diffamazione. Inoltre anni fa ha chiesto e ottenuto l'oscuramento del blog in cui Ruta scriveva i suoi commenti. Dalle richieste del procuratore offeso è nata anche la contestazione del reato di stampa clandestina.

Poichè il blog è periodicamente aggiornato, era la tesi accusatoria, il blog è un giornale soggetto alla legge sulla stampa. Tesi accolta nel 2008 dal giudice Patricia di Marco del Tribunale di Modica e il 2 maggio 2011 dalla Corte d'Appello di Catania, che hanno condannato Ruta a 150 euro di multa. La condanna di Ruta aveva creato una sollevazione di protesta dal mondo dei blogger, che ora possono tirare un respiro di sollievo. Aveva inoltre rivelato un vuoto legislativo in materia.

“Questa sentenza è importante - ha commentato il difensore di Ruta, Giuseppe Arnone - perchè fa giurisprudenza, traccia la strada in un settore ancora non regolamentato. Nella mia arringa ho sottolineato che imporre un giornalista come direttore responsabile ad ogni blog significherebbe sterminare i blog: pochi potrebbero sopportarne il costo. È vero che una legge del 2001 prevede che i notiziari web siano registrati come testata, ma questo obbligo riguarda solo quei notiziari web che chiedono finanziamenti pubblici e che pertanto devono avere una consistenza strutturale. I giudici della Cassazione hanno mostrato buon senso e apertura ai valori della libertà di pensiero e di espressione”.

10 maggio 2012

UDINE - SOS PRECARIATO: A TEMPO INDETERMINATO SOLO UN'ASSUNZIONE SU 10


Solo un’assunzione su 10, in provincia di Udine, è a tempo indeterminato. L’88,5% dei nuovi rapporti di lavoro attivati nel 2011, infatti, corrisponde a contratti a termine, con una forte componente di forme atipiche: tra interinali (15,3%), collaborazioni coordinate (10,3%) e lavoro intermittente (7,5%), infatti, la percentuale di contratti atipici rappresenta un terzo delle assunzioni  complessive.


Dati allarmanti, quelli elaborati dall’Osservatorio provinciale del lavoro e commentati oggi dal segretario della Cgil Udine Alessandro Forabosco, a margine della doppia iniziativa organizzata nell’ambito della mobilitazione nazionale contro la precarietà: un volantinaggio all’università in mattinata, una conferenza stampa nel pomeriggio, alla presenza dello stesso Forabosco e di quattro rappresentanti del mondo del precariato: Roberto Nonino e Fabiana Lovato, disoccupati, Maurizio Bekar, del coordinamento giornalisti precari del Fvg, lo studente universitario Irvin Lepic.

«La precarietà – ha dichiarato Forabosco – rappresenta ormai la condizione normale di entrata nel mercato del lavoro, e non a caso la stessa riforma del lavoro varata dal Governo Monti, duramente contrastata dalla Cgil, si pone come obiettivo di incentivare i contratti a tempo indeterminato». Concetti ribaditi anche da Roberto Nonino, ex lavoratore della Grosmarket di Pradamano, tuttora in mobilità a 26 mesi dalla chiusura della sua azienda, da Fabiana Lovato, che ha descritto la sua multiforme esperienza di lavoratrice precaria, passata attraverso miriadi di contratti, dalle collaborazioni al lavoro interinale. Da entrambi la denuncia di un sistema incapace di offrire lavoro stabile e che spesso, oltre a non garantire un compenso equo, nega diritti fondamentali come quello al riposo domenicale.

«La precarietà è una condanna anche per chi, come me, deve ancora arrivare alla laurea ed è atteso da un mercato del lavoro e delle professioni sempre più diseguale», ha detto lo studente Irvin Lepic, denunciando i limiti di un sistema universitario dove finanziamenti e borse di studio «raramente premiano il merito».

Il rischio, in sostanza, è quello di un futuro di sfruttamento, sfruttamento che è già una realtà – come ha spiegato Maurizio Bekar, rappresentante regionale del coordinamento giornalisti freelance e precari italiani, che ha aderito alla mobilitazione della Cgil — per la più larga fascia degli operatori dell’informazione. «Su 44mila giornalisti attivi in Italia – ha detto – 24mila sono autonomi o finti autonomi, con compensi lordi che anche in regione vanno da un minimo di 5 a un massimo di 15 euro lordi a pezzo, senza alcun diritto e senza la minima tutela in termini di welfare. Una situazione che non solo nega il diritto a un compenso equo, ma che pregiudica anche l’indipendenza e il ruolo dell’informazione».

Ma l’allarme della Cgil, oltre che dalla diffusione della precarietà, riguarda anche la crescita della disoccupazione giovanile: nel 2011, a livello regionale, nella fascia 15-24 anni erano il 20,9%, contro il 18% del 2010 e il 13,9% del 2008. È la conferma di un processo di progressiva esclusione dei giovani dal mercato del lavoro, puntualmente testimoniata dai dati Istat sulla distribuzione degli occupati per fasce d’età. Se nel 2004, a livello regionale, gli occupati nella fascia 15-34 anni erano 167 mila su un totale di 500mila, pari al 33%, nel 2010 erano 127mila su 511mila, cioè il 24%: in soli 8 anni, in sostanza, la percentuale è scesa da un terzo a un quarto del totale degli occupati.

GIORNATA CONTRO LA PRECARIETA', ADESIONE ASSOSTAMPA E COORDINAMENTO PRECARI



L'Assostampa Fvg e il Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia aderiscono alla “Giornata contro la precarietà” indetta dalla CGIL per oggi, giovedì 10 maggio. L'iniziativa ha trovato l'adesione di giornalisti precari e freelance di diverse regioni, con le loro organizzazioni e coordinamenti di base.

In un appello per la mobilitazione dei giornalisti nella “Giornata contro la precarietà”, promosso dalla pagina Facebook “Giornalisti freelance", vengono denunciate le gravi condizioni di precarietà e sfruttamento in cui versa circa la metà dei giornalisti attivi in Italia.

L'appello vede tra i promotori nazionali, assieme ad altri giornalisti non contrattualizzati, i colleghi corregionali Maurizio Bekar e Lorenzo Mansutti, e tra i primi firmatari l'Assostampa e il Coordinamento precari e freelance del Fvg, assieme al presidente dell'Assostampa, Carlo Muscatello, e al membro freelance del direttivo Assostampa Fvg Alessandro Martegani, più vari altri colleghi freelance.

Il testo dell'appello, con tutte le adesioni, è visibile sulla pagina Facebook “Giornalisti freelance" (www.facebook.com/giornalistifreelance). Per sottoscriverlo (anche se contrattualizzati), basta inviare un'e-mail a: giornalistifreelance@gmail.com .

Sempre nell'ambito delle iniziative previste in regione per la “Giornata contro la precarietà”, questo pomeriggio a Udine, alle ore 14.30 nella sede della Cgil, si terrà una conferenza stampa sul tema “Giovani, sos lavoro: la parola ai precari e ai disoccupati”.

Con il segretario generale della Cgil di Udine, Alessandro Forabosco, che commenterà i dati su occupazione e precariato in provincia, interverranno Roberto Nonino e Fabiana Lovato, disoccupati, Maurizio Bekar, del Coordinamento giornalisti precari e freelance del Fvg, e lo studente universitario Irvin Lepic.

09 maggio 2012

UDINE, 10 MAGGIO, ore 14.30: "LA PAROLA AI PRECARI E AI DISOCCUPATI"



"GIOVANI, SOS LAVORO: LA PAROLA AI PRECARI E AI DISOCCUPATI"

Presso la Camera del Lavoro, assieme al segretario Cgil di Udine Alessandro Forabosco, e ad alcuni precari, interviene anche Maurizio Bekar, per il Coordinamento giornalisti precari e freelance del FVG.

Di seguito il comunicato di presentazione della Cgil del FVG


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GIOVANI, SOS LAVORO: LA PAROLA AI PRECARI E AI DISOCCUPATI

Giovedì 10 a Udine un volantinaggio all’università e una conferenza stampa nella sede Cgil


I dati non lasciano dubbi: se in Friuli la disoccupazione non raggiunge ancora i valori drammatici di altre regioni, il lavoro cala e cala soprattutto per i giovani. Oppure, quando arriva, è quasi sempre a tempo determinato, spesso con contratti atipici, precari e drammaticamente sottopagati. E la riforma del lavoro varata dal Governo dà ben poche risposte e soluzioni su questo versante.

Nasce da queste ragioni la doppia iniziativa che la Cgil di Udine organizza per giovedì 10 maggio: nella mattinata un volantinaggio all’università, dalle 9 a palazzo Antonini, e nel pomeriggio un incontro con la stampa, in programma alle 14.30 nella sede della Camera del Lavoro (via Bassi 46).

Con il segretario generale della Cgil Udine Alessandro Forabosco, che commenterà i dati su occupazione e precariato in provincia, interverranno Roberto Nonino e Fabiana Lovato, disoccupati, Maurizio Bekar, del Coordinamento giornalisti precari e freelance del Fvg, lo studente universitario Irvin Lepic.


(Udine, 9 maggio 2012)

Ufficio stampa Cgil Fvg

08 maggio 2012

GIORNALISTI FREELANCE E PRECARI: ADESIONI ALLA GIORNATA CONTRO LA PRECARIETA’, 10 MAGGIO 2012

Pubblichiamo di seguito il documento di adesione di vari giornalisti freelance, precari, organizzazioni e coordinamenti di base di giornalisti alla mobilitazione nazionale del 10 maggio "Giornata contro la precarietà", promossa dalla Cgil.

Il documento, promosso dalla pagina Facebook "Giornalisti freelance"(www.facebook.com/giornalistifreelance), è aperto a ulteriori adesioni, da inviare all'email: giornalistifreelance@gmail.com (indicando nome, cognome, o nome del gruppo, identificazione regionale (città o regione) e una qualifica professionale (a scelta, v. sopra).


Buona mobilitazione contro la precarietà !!!

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GIORNALISTI FREELANCE E PRECARI ITALIANI:
ADESIONE ALLA GIORNATA CONTRO LA PRECARIETA’: 
10 MAGGIO 2012


Aderiamo senza se e senza ma alla giornata nazionale di mobilitazione indetta dalla CGIL contro la precarietà. E apprezziamo la scelta del termine “precarietà”, perché a differenza di “precariato” non è un riferimento tecnico–sindacale, ma comunica le incertezze e le difficoltà quotidiane di chi vive questa dura realtà sulla propria pelle.

Fra i precari ci sono anche i giornalisti, sia quelli “tecnicamente precari” (i contrattualizzati a termine), sia quelli che con o senza partita IVA sono stati indotti a esercitare la professione in modo autonomo. Anche chi l’ha fatto per scelta, a suo tempo, oggi vive nella precarietà, perché non è protetto da un buon contratto ed è in balia del mercato. E un mercato senza regole – specie in un momento di grave crisi economica - è una giungla dove vige solo la legge del più forte.

Questa parte precaria della professione giornalistica costituisce ormai circa la metà della nostra categoria. Sarebbe bene tenerlo presente, quando si parla dei “giornalisti” e della loro “casta”. Sono in maggioranza non contrattualizzati, o con contratto precario, i giornalisti che scrivono le cronache dei quotidiani, che accorrono alle conferenze stampa, che lavorano con le telecamere, che riempiono di contenuti i siti e la rete. Tantissimi giovani e tanti meno giovani.

Combattere la precarietà non significa necessariamente battersi “per il posto fisso”. Significa battersi per la dignità: dei compensi, del lavoro, delle condizioni e delle prospettive di vita.
E significa, per quanto ci riguarda, battersi per la libertà dell’informazione, perché un’informazione precaria non è l’informazione libera a cui i cittadini hanno diritto, sancita dalla Costituzione.

L’approvazione della legge sull’equo compenso per il lavoro giornalistico autonomo, certezza e tempi congrui di pagamento, welfare e ammortizzatori sociali a garanzia di tutti: questi sono gli obiettivi principali e minimi per i quali ci battiamo.

La precarietà si fa sempre più “sistema strutturale” del mondo del lavoro, in una sorta di drammatico ritorno a un passato remoto con poche regole e tanto sfruttamento. In Italia e in Europa, occorre favorire il confronto e il coordinamento fra tutte le istituzioni, associazioni, e forze sociali impegnate a invertire la tendenza. La massima attenzione va posta proprio alle condizioni contrattuali, legislative e di welfare a tutela di precari, lavoratori autonomi e di altre categorie professionali intellettuali e non solo.

Per tutti questi obiettivi ci battiamo, e queste sono le ragioni che oggi ci fanno sentire parte di questa giornata di lotta.

Pagina Facebook Giornalisti freelance – http://freelance20.ning.com
(www.facebook.com/giornalistifreelance


PRIMI FIRMATARI
(in ordine alfabetico)


ADESIONI INDIVIDUALI:

Antonello Antonelli, consigliere regionale dell'Ordine dei giornalisti dell'Abruzzo

Maurizio Bekar, Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia; rappresentante del Friuli Venezia Giulia e coordinatore della Commissione nazionale Lavoro autonomo Fnsi

Valeria Calicchio, giornalista precaria, portavoce di Errori di Stampa (Coordinamento dei giornalisti precari romani)

Claudio Chiarani, rappresentante del Trentino Alto Adige nella Commissione nazionale Lavoro autonomo Fnsi

Nicola Chiarini, presidente di Re:fusi (coordinamento giornalisti veneti freelance), e rappresentante del Veneto nella Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi

Raffaella Cosentino, giornalista freelance e precaria (Roma)

Stefania Di Mitrio, freelance (Bari), rappresentante della Puglia nella Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi

Maria Giovanna Faiella, freelance (Roma), membro della Commissione nazionale Contratto Fnsi-Fieg

Dario Fidora, coordinatore Commissione lavoro autonomo Assostampa Sicilia, rappresentante della Sicilia nella Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi

Lorenzo Mansutti, giornalista freelance e disoccupato (Udine)

Leyla Manunza, rappresentante della Sardegna nella Commissione nazionale Lavoro autonomo Fnsi

Fabrizio Morviducci (Firenze), Consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti

Saverio Paffumi, Consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti e responsabile della Commissione Lavoro Autonomo dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti – FNSI

Ciro Pellegrino, giornalista precario (Napoli)

Giovanni Ruotolo, membro del direttivo dell'Assostampa Subalpina e rappresentante del Piemonte nella Commissione nazionale Lavoro autonomo Fnsi

Alessandra Sgarbossa, giornalista precaria, consigliere regionale dell'Ordine dei giornalisti del Veneto

Valeria Tancredi, del Coordinamento freelance FreeCCP (Emilia Romagna), membro dell'Assemblea nazionale lavoro autonomo Fnsi

Gabriele Testi, giornalista (Emilia Romagna)

Giovanni Tizian, giornalista gruppo Espresso

Paola Vescovi, freelance (Venezia), membro della Giunta esecutiva Fnsi

Laura Viggiano, rappresentante della Campania nella Commissione nazionale Lavoro autonomo FNSI e nell'Assemblea nazionale lavoro autonomo FNSI, rappresentante freelance nella Commissione contratto FNSI-FIEG

Giulio Volontè, giornalista freelance (Sardegna)

Martina Zambon, freelance, consigliere regionale dell'Ordine dei Giornalisti del Veneto



ADESIONI COLLETTIVE (primi firmatari):

Assostampa Friuli Venezia Giulia

Coordinamento giornalisti precari Campania

Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia

Coordinamento lavoro autonomo atipico e precario dell'Associazione Stampa Romana

Errori di Stampa, Coordinamento dei giornalisti precari romani

Re:fusi (coordinamento giornalisti veneti freelance)

Sottopressione (Rete nazionale dei coordinamenti dei giornalisti precari, atipici, freelance)



NUOVE ADESIONI COLLETTIVE:

Consulta Freelance di Assostampa Palermo

Youth Press Italia

Donne e informazione/Se non ora quando

Segreteria provinciale di Palermo dell'Associazione siciliana della Stampa

Commissione Lavoro Autonomo Regionale Assostampa Sicilia




ADERISCONO INOLTRE:
(adesioni in corso, sempre aperte)

Valentina Di Cesare (Pescara), giornalista precaria e docente precaria

Giulio Todescan. membro dell'Assemblea nazionale lavoro autonomo Fnsi, del direttivo di Re:fusi (Veneto) per la provincia di Vicenza

Alessandro Martegani (Trieste), giornalista freelance, membro dell'Assemblea nazionale lavoro autonomo Fnsi

Cristina Serra (Trieste), giornalista scientifica

Cristina Visintini (Ronchi dei Legionari, Gorizia) giornalista professionista freelance

Fabiana Dallavalle (Udine) giornalista pubblicista, collaboratrice del Messaggero Veneto

Mario Molinari (Udine), giornalista professionista

Ivana Gherbaz (Trieste) giornalista freelance

Clelia Delponte (Pordenone), pubblicista free lance

Carlo Muscatello, giornalista del "Piccolo" di Trieste e presidente Assostampa Friuli Venezia Giulia

Giuliano Modesti, Commissione Lavoro Autonomo dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti - Fnsi

Stefania Agamennone, giornalista pubbicista freelance, Commissione Lavoro Autonomo dell' Associazione Lombarda dei Giornalisti - FNSI

Enrico Veronese (Chioggia), pubblicista

Pierluigi Sandonnini (Amelia - Terni), giornalista pubblicista

Federica Giordani (Milano), giornalista freelance della cooperativa FreeMedia

Stefano Ferri (Milano), giornalista freelance

Ivano Bavuso (Arosio, Como) giornalista pubblicista, co.co.co. "Il Cittadino Monza e Brianza", Monza

Nicola Quadrelli (Bologna), giornalista, collaboratore presso l'Ufficio comunicazione e informazione per la salute - Regione Emilia-Romagna

Simone d'Antonio - Presidente di Youth Press Italia

Giuseppe Purcaro, giornalista professionista, Ordine regionale della Lombardia, addetto stampa

Sonia Cosco, giornalista freelance (Liguria)

Matteo Billi, giornalista cassaintegrato (Parma)

Simona Davoli, giornalista freelance, Donne e informazione/Se non ora quando

Enzo Gallo (Canicattì e Borgalino - Agrigento), giornalista freelance carta stampata e agenzia stampa

Silvia Scardino - componente della Consulta freelance di Assostampa Palermo

Chiara Baldi, aspirante giornalista

Ausilia Giadone (Enna), giornalista freelance

Silvia De Bernardin (Milano), giornalista freelance

Eduardo Meligrana, giornalista

Gustavo Claros (Padova), giornalista free lance

Mauro Ravarino (Torino), giornalista freelance

Cinzia Romano (Roma), freelance, Donne e informazione/Se non ora quando, consigliera nazionale FNSI

Massimiliano Crosato (Treviso) giornalista

Francesca Valletta, (Brindisi) giornalista pubblicista precaria, disoccupata

Rosy Battaglia (Lombardia), giornalista e redattore free lance

Marco Masciopinto (San Severo, Foggia), studente universitario, collaboratore presso "Il Giornale di Puglia" e San Severo TV

Massimo Bellomo (Palermo), giornalista ufficio stampa Provincia, vice segretario regionale Assostampa Sicilia

Antonio Armano, rappresentante della Lombardia nella Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi

Antonella Mulé, giornalista freelance (Palermo)

Lea Borelli, giornalista precaria (Como)

Maria Ausilia Boemi (consigliere regionale Assostampa Sicilia)

Francesca Valletta, giornalista pubblicista precaria (Brindisi, Puglia)


SEGNALATE LE VOSTRE ULTERIORI ADESIONI ALL'INDIRIZZO:
giornalistifreelance@gmail.com

03 maggio 2012

ASSOSTAMPA E COORDINAMENTO PRECARI FVG SU TWITTER


Dopo l'Assostampa Fvg, anche il Coordinamento Precari e Freelance Fvg è sbarcato su Twitter.


Mentre il sindacato regionale dei  giornalisti è all'indirizzo @assostampafvg , che in pochissimi giorni  è già seguito da oltre 120 utenti del popolare  socialnetwork, il Coordinamento ha aperto l'account @freelancefvg. 


Un'opportunità in più, che si aggiunge alla newsletter quotidiana e al sito www.assostampafvg.it, oltre che alle pagine  Facebook del Coordinamento, per comunicare con i colleghi e l'opinione pubblica sui temi e le iniziative che riguardano il sindacato e la  professione giornalistica.

In questi giorni il sindacato dei giornalisti è impegnato  fra l'altro nella campagna di adesioni alla cooperativa dei lettori del Primorski Dnevnik, il quotidiano della minoranza slovena in  Italia, in grave crisi soprattutto per le incertezze e i ritardi dei  finanziamenti pubblici, mai come in questo caso necessari e legittimi  (fra i primi che hanno aderito: il segretario generale e il presidente della Fnsi Franco Siddi e Roberto Natale; il sindaco e la vicesindaco  di Trieste Roberto Cosolini e Fabiana Martini; i parlamentari Ettore Rosato, Roberto Antonione, Alessandro Maran; i vertici e molti  colleghi dell'Assostampa Fvg...).

Un altro importante fronte riguarda la legge regionale  contro il precariato e per l'equo compenso giornalistico, che  l'Assostampa Fvg ha proposto a consiglieri regionali di maggioranza e  di opposizione, e che verrà presentata nei prossimi giorni.

Nei giorni scorsi è stata invece inaugurata la sala stampa Anna Politkovskaja, che il Comune di Trieste ha aperto accogliendo la richiesta dell'Assostampa Fvg, per fornire un servizio  soprattutto ai tanti giornalisti collaboratori, precari e freelance triestini.