28 aprile 2012

PERUGIA, 25 aprile: Meeting dei giornalisti precari italiani - DOCUMENTAZIONE


Car* collegh*,


il 25 aprile scorso, nell'ambito del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, si è tenuto un "Meeting dei movimenti dei giornalisti precari italiani".


Il dibattito, durato quattro ore, è stato articolato e interessante, ed ha visto la partecipazione non solo dei principali coordinamenti di base italiani, ma anche di singoli freelance, di esponenti del mondo sindacale e dell'Ordine dei Giornalisti.

Per l'Assostampa Friuli Venezia Giulia e il Coordinamento giornalisti precari e freelance hanno partecipato al meeting Maurizio Bekar e Ivana Gherbaz.

L'organizzazione del Festival ha reso disponibile on line, tramite la propria webtv (webtv.festivaldelgiornalismo.com), la registrazione integrale del dibattito, diviso in due parti.

Per agevolare maggiormente la visione della registrazione, che è piuttosto lunga, la pagina Facebook "Giornalisti freelance" (www.facebook.com/giornalistifreelance) ha predisposto una nota con la scaletta, il timing d'inizio e fine dei vari interventi, e i link attivi alla registrazione video dell'incontro.

Chi desiderasse quindi vedere tutta la registrazione, oppure solo alcuni interventi specifici, può utilizzare la scaletta con i timing, visibile al link:


>>> http://www.facebook.com/notes/giornalisti-freelance-httpfreelance20ningcom/perugia-25-aprile-2012-meeting-dei-movimenti-dei-giornalisti-precari-italiani-li/10150794943449904

Al Meeting di Perugia è stato anche illustrato un documento con alcune riflessioni e proposte riguardo la riforma del mercato del lavoro e il prossimo contratto di lavoro giornalistico, affrontate dal punto di vista di giornalisti precari, autonomi e freelance. La riflessione è stata presentata congiuntamente dei tre freelance eletti dall'Assemblea nazionale dei lavoratori autonomi Fnsi nella Commissione contratto Fnsi-Fieg: Maurizio Bekar (Friuli Venezia Giulia), Maria Giovanna Faiella (Lazio) e Laura Viggiano (Campania).

Il testo della riflessione è disponibile sulla pagina Facebook "Giornalisti freelance", al link:

>>> http://www.facebook.com/notes/giornalisti-freelance-httpfreelance20ningcom/riforma-del-lavoro-e-il-prossimo-contratto-di-maurizio-bekar-maria-giovanna-faie/10150788413834904 

Il documento in questione nasce con l'intento di sviluppare un dibattito con i colleghi freelance. Chi desiderasse farlo, trova i contatti diretti dei tre membri della Commissione Contratto Fnsi-Fieg in chiusura della nota Facebook.

Auspicando di avere fatto cosa gradita e utile, un saluto a tutti


Maurizio Bekar
vicesegretario Assostampa FVG

24 aprile 2012

DICHIARAZIONI DEI REDDITI // APPELLO PER EQUO COMPENSO


COMMERCIALISTA CONVENZIONATO

CERTIFICAZIONI INPGI 2 
PER DICHIARAZIONI DEI REDDITI

APPELLO PER L'EQUO COMPENSO




Un breve promemoria:

1) COMMERCIALISTA CONVENZIONATO - Vi ricordiamo che per gli iscritti all'Assostampa è disponibile a Trieste un commercialista convenzionato per consulenze, gestioni posizioni e dichiarazioni dei redditi. I costi sono "tarati" sulle esigenze e disponibilità di freelance. Per informazioni contattate gli uffici Assostampa (tel. 040.370371) o il nostro Coordinamento (precari.freelance@assostampafvg.it)

2) CERTIFICAZIONI INPGI 2 PER LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI - In occasione della presentazione della dichiarazione dei redditi, potrebbe essere necessaria la certificazione dei contributi versati all’Inpgi 2 per attività libero professionale. Fino allo scorso anno l’Inpgi si era premurata di mandare a casa di ogni iscritto, per posta, una certificazione con il prospetto dei contributi versati valido ai fini previdenziali.
Da quest’anno invece la dichiarazione è disponibile sono on line: chi ne avesse bisogno dovrà quindi  andare sul sito dell’inpgi (www.inpgi.it) , entrare nell’area iscritti (“Accedi ai dati personali”, a sinistra in basso nella pagine principale), digitare il proprio codice iscritto e password, selezionare "Dichiarazioni versamenti per fini fiscali", e poi scaricare la certificazione dei versamenti 2011 in Pdf o altro documento utile.

3) APPELLO PER LA LEGGE SULL'EQUO COMPENSO - Vi ricordiamo che sono aperte le adesioni a titolo individuale (pure di contrattualizzati e pensionati) all'appello per una rapida approvazione della legge sull'equo compenso del lavoro giornalistico autonomo.
L'Assostampa e il Coordinamento precari e freelance del Friuli Venezia Giulia hanno già aderito, ma è vivamente auspicata la sottoscrizione anche di altri colleghi a titolo individuale, al fine di dare maggior forza all'iniziativa
Il testo dell'appello, e altre informazioni a riguardo, sono visibili al link:
>>> http://www.assostampafvg.it/news.php?recordID=992

Per aderire basta inviare una mail a: precari.freelance@assostampafvg.it, indicando nome, cognome, città e qualifica o posizione professionale (freelence, pensionato, disoccupato, membro di Cdr, redattore di....).
Inoltreremo a nostra cura tutte le adesioni pervenute per la pubblicazione in calce all'appello.

Un saluto a tutti

Maurizio Bekar
(vicesegretario Assostampa FVG)


Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia



Informazioni e contatti:


- precari.freelance@assostampafvg.it - www.assostampafvg.it
- Blog: giornalistiprecariefreelance-fvg.blogspot.com (mobile: http://mippin.com/cgpffvg)
- Facebook: www.facebook.com/giornalistifreelancefvg

- Assostampa FVG, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste
  tel. 040/370371-370571; fax 040/370378
  e-mail: info@assostampafvg.it - www.assostampafvg.it

ASSOSTAMPA E COORDINAMENTO PRECARI FVG AL FESTIVAL GIORNALISMO DI PERUGIA


L'Assostampa del Friuli Venezia Giulia e il suo Coordinamento giornalisti precari e freelance partecipano a tre iniziative sul precariato al Festival internazionale del giornalismo, in programma a Perugia dal 25 al 29 aprile. 

Oggi pomeriggio (24 aprile) Maurizio Bekar, vicesegretario dell'Assostampa Fvg e coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi, partecipa a un incontro con freelance e collaboratori promosso dall'Assostampa Umbra nella sede del sindacato regionale, per fare il punto sulle diverse problematiche del precariato giornalistico e sulle attualità e prospettive della professione.

Domani mattina (25 aprile) è in programma il “Meeting dei giornalisti precari italiani”, incontro-dibattito sulle tematiche più urgenti del precariato giornalistico (dalla Carta di Firenze alla legge sull'equo compenso), che aprirà il Festival nella Sala dei Notari, in Piazza Danti.

Sabato 28 e domenica 29 Assostampa Fvg e Coordinamento precari Fvg parteciperanno invece a “Diritti e rovesci - Giornalisti senza tutele e libertà d'informazione”, un punto informativo allestito in Piazza Italia, nei pressi della Sala Stampa del Festival, che fornirà a tutti gli interessati materiali e documenti informativi sul precariato giornalistico.

Tra i documenti messi a disposizione: la Carta di Firenze sulla deontologia della precarietà, il testo della legge sull'equo compenso in discussione al Senato, un'analisi della riforma del mercato del lavoro e un vademecum sul lavoro autonomo realizzati dall'Associazione Stampa Romana e un volantino con riferimenti utili per freelance e precari.

Il punto informativo è promosso da Assostampa Umbra, Stampa Romana, Sindacato Giornalisti Marchigiani, Assostampa Emilia-Romagna, Assostampa Toscana e Assostampa Fvg, con i Coordinamenti regionali e le Commissioni freelance di Lazio, Umbria, Marche e Friuli Venezia Giulia.

22 aprile 2012




APPELLO PER LA 
LEGGE SULL'EQUO COMPENSO:

ADERISCONO: 
COORDINAMENTO GIORNALISTI PRECARI E FREELANCE
E ASSOSTAMPA FVG

APERTE ORA LE ADESIONI INDIVIDUALI
(anche di contrattualizzati e pensionati)


Cari colleghi,

dando il via alle iniziative nazionali a tutela dei diritti dei giornalisti precari e freelance che vi abbiamo preannunciato nelle scorse settimane scorse, è stato lanciato un appello per la sollecita approvazione della legge sull'equo compenso del lavoro giornalistico autonomo. La legge, già approvata alla Camera, è ora approdata al Senato dove però si teme un suo blocco per delle annunciate "verifiche ed approfondimenti".

L'appello è stato promosso da diverse realtà ed organizzazioni regionali di giornalisti freelance e precari, tra i quali il nostro Coordinamento, ed ha visto l'immediata adesione dell'Assostampa del Friuli Venezia Giulia (di cui il nostro Coordinamento fa parte)

Il testo è ora aperto a ulteriori adesioni, anche individuali, sia di freelance e precari, che di contrattualizzati, membri di Cdr e pensionati, in modo da dare più forza all'iniziativa. Siete quindi tutti invitati ad aderire...


Di seguito trovate il testo dell'appello, che è anche visibile on line all'indirizzo:

http://giornalistisottopressione.wordpress.com/2012/04/20/ddl-equo-compenso-noi-giornalisti-precari-e-freelance-diciamo-no-ai-tentativi-di-dilazionare-i-tempi-di-approvazione/

Per aderire basta che rispondiate a questa mail (precari.freelance@assostampafvg.it) indicando nome, cognome, città e qualifica o posizione professionale (p.es: freelence, pensionato, disoccupato, membro di Cdr, redattore di....), e ci premureremo noi di inviare tutte le adesioni, per la pubblicazione in calce all'appello.

(segue il testo dell'appello)

Aderite anche voi, e un saluto a tutti !

Maurizio Bekar e Alessandro Martegani

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DDL Equo Compenso, noi giornalisti precari e freelance diciamo no ai tentativi di dilazionare i tempi di approvazione


Il Senato
Noi giornalisti e coordinamenti regionali dei precari riteniamo inutili e dannosi i tentativi di allungare i tempi di approvazione del disegno di legge sull’equo compenso giornalistico che, insieme alla Carta di Firenze, approvata recentemente, rappresenta una conquista di dignità e di civiltà per migliaia di colleghi che a causa di compensi indegni a fronte di un lavoro attento e scrupoloso ma non sempre agevole, non riescono ad avere né uno stipendio dignitoso né certezze previdenziali.

In virtù del lavoro svolto in questi mesi dai coordinamenti dei precari e dai colleghi vicini alla battaglia contro lo sfruttamento del lavoro precario nelle redazioni italiane, che hanno portato a due risultati storici nell’ambito deontologico e normativo, auspichiamo che ci sia un ripensamento da parte dei membri del Governo e della Commissione Lavoro e che il ddl sull’equo compenso possa essere rapidamente approvato con il testo uscito dalla Camera dei Deputati.

La legge sull’equo compenso giornalistico rappresenta infatti una fondamentale conquista per i precari, i freelance e gli autonomi che ormai contano la stragrande maggioranza dei colleghi che assicurano quotidianamente l’informazione in Italia attraverso quotidiani, agenzie di stampa, web e radio-tv: aver ottenuto, dopo un ampio confronto ed un dibattito che ha portato ad una posizione unitaria e bipartisan, un testo equilibrato che garantisca una stretta correlazione tra i finanziamenti pubblici all’editoria e la giusta retribuzione anche per quei giornalisti che, seppur esterni alle redazioni, ugualmente permettono ogni giorno l’uscita di migliaia di prodotti editoriali.

Dopo l’accordo trovato alla Camera dei Deputati, anche il presidente del Senato, Renato Schifani, riconoscendo l’importanza dell’approvazione del disegno di legge sull’equo compenso giornalistico, ha concesso al testo una corsia preferenziale, assegnandolo alla Commissione Lavoro in sede deliberante.

Da alcuni giorni a questa parte però quello che sembrava un percorso rapido ed agevole, ma soprattutto unanimemente accolto e apprezzato, ha iniziato a sollevare i primi dubbi, a partire dal vice ministro al Welfare Michael Martone, che ha auspicato la possibilità di effettuare maggiori approfondimenti sulla realtà nella quale il provvedimento di legge avrebbe inciso. Il presidente della Commissione Lavoro del Senato, Pasquale Giuliano, ha anche proposto l’ingresso nella commissione di valutazione che verrebbe istituita con la legge di un rappresentante degli editori, dopo che lo stesso presidente della Fieg, in prima lettura, aveva declinato questa possibilità.

Di fronte a questi atti che non esitiamo a definire dilatori, noi giornalisti e coordinamenti dei precari e freelance ricordiamo che il disegno di legge sull’equo compenso va considerato comunque uno strumento tampone, volto a proteggere lavoratori inopinatamente non regolarizzati, malgrado una subordinazione di fatto e che l’articolo 36 della Costituzione prescrive senza mezzi termini che “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.


SottoPRESSione
Rete dei Coordinamenti Regionali dei precari dell’informazione

Aderiscono i seguenti coordinamenti regionali:
Cinqueuronetti (Abruzzo)
Coordinamento giornalisti precari della Campania
Free C.C.P. (Emilia Romagna)
Coordinamento Giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia
Errori di stampa (Roma)
Giornalisti precari fiorentini e toscani
Gruppo Freelance Subalpini (Piemonte)
Re:fusi (Veneto)

Aderiscono altresì:
Assostampa Friuli Venezia Giulia
Commissione Lavoro Autonomo Assostampa Lombardia
Commissione Regionale Lavoro Autonomo del Lazio
Coordinamento Lavoro Autonomo Atipico e Precario dell’Associazione Stampa Romana
Gruppo Riformagiornalisti.it di Associazione Stampa Romana
Pagina Facebook “Giornalisti Freelance -  http://freelance20.ning.com”
Gruppo “4euroalpezzo”
Youth Press Italia

e, singolarmente, aderiscono anche:

Paola Vescovi, membro della Giunta Esecutiva FNSI
Dario Fidora, coordinatore Commissione lavoro autonomo Assostampa Sicilia
Maria Giovanna Faiella, Giornalista freelance, Commissione Nazionale Contratto Fieg-Fnsi
Martina Zambon, Consigliera Ordine dei Giornalisti del Veneto (delega al lavoro autonomo)
Alessandra Sgarbossa, Consigliera Ordine dei Giornalisti del Veneto
Giovanni Ruotolo, membro Commissione Naz. Lavoro Autonomo FNSI e Direttivo Assostampa Subalpina (Piemonte)

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(per ulteriori adesioni, basta che ce le segnaliate, rispondendo a questa mail: precari.freelance@assostampafvg.it)

13 aprile 2012

REPUBBLICA.IT: “SIAMO TUTTI REPORTER...” NO GRAZIE ! (di Saverio Paffumi e Maurizio Bekar)





REPUBBLICA.IT: 
“SIAMO TUTTI REPORTER...” NO GRAZIE ! 
(commento di Saverio Paffumi e Maurizio Bekar)



Car* collegh*,

ha suscitato un vespaio di polemiche l'annuncio dell'altro giorno di Repubblica.it della proposta di reclutare dei cittadini-videomaker per il suo nuovo progetto su web Reporter.
Le polemiche sono montate sia per le condizioni di retribuzione (gratuite, o comunque vaghe e difficoltose), sia per la dubbia proposta di "citizen journalism", sotto l'ancora più dubbia affermazione "Siamo tutti reporter...".

Di seguito vi rilancio il commento a firma di Saverio Paffumi e mio, quali membri della Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi, pubblicato sulla pagina Facebook "Giornalisti freelance": www.facebook.com/giornalistifreelance

Data la rilevanza del problema (peraltro non isolato nel mondo dell'editoria, e non solo su web) in chiusura della presente troverete alcuni altri link di approfondimento sul tema.
Spero di avervi fatto una segnalazione utile, e non solo sul piano culturale, ma anche su quello pratico

Un cordiale saluto a tutt*

Maurizio Bekar


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REPUBBLICA.IT CERCA VIDEOMAKER:  
“SIAMO TUTTI REPORTER...” NO GRAZIE !
(commento di Saverio Paffumi e Maurizio Bekar)

L’iniziativa era annunciata in pompa magna in prima pagina: “Repubblica lancia l’Academy per reclutare videomaker”. E a seguire l’incitamento “Siamo tutti reporter: cittadini-testimoni con telecamere e smartphone per documentare eventi e abusi. I reportage selezionati saranno pubblicati sul sito e retribuiti”. (Repubblica.it, 11 aprile 2012).

In un primo tempo la retribuzione veniva precisata in un “importo lordo minimo di Euro 5,00 (cinque/00) per ciascun Filmato che sarà stato selezionato dalla Società". Poche ore dopo la cifra è scomparsa, lasciando spazio a un concetto molto più vago: “In caso di selezione del Filmato ed esercizio dell'opzione di cui al precedente art. 1.1. e solo nei casi in cui sia previsto un corrispettivo per l’acquisto (c.d. Call a pagamento), su specifici ingaggi, verranno valutate specifiche retribuzioni variabili a seconda del video richiesto”.
Il responsabile del progetto specificava quindi in una nota in coda all'articolo di presentazione che c'era stato un errore materiale, pubblicando delle condizioni standard usate in altri contesti, ma che “non si è mai applicata in alcun modo ai video di Reporter raccolti da Repubblica” e che per quanto riguarda l'iniziativa di Reporter “in ogni caso non si tratterà mai di somme minime come cinque euro”.

Incidente chiuso? Tutt'altro: innanzitutto sulla Rete continua a girare l'idea che l'importo dei 5 Euro (lordi...!) sia stato cancellato solo per la reazione che l’ “idea” di Repubblica aveva immediatamente scatenato proprio sul web, e in particolare nel mondo dei giornalisti freelance e precari, fra cui si contano anche tanti “videomaker”.
Inoltre, spulciando tra le contraddittorie note di presentazione e complessi termini contrattuali, si apprende che a venir proposti per una retribuzione, per quanto vaga, saranno solo alcuni dei video selezionati dalla redazione, e non tutti quelli pubblicati. Ma che tutti i video inviati saranno sottoposti dall'Editoriale L’Espresso a un'opzione per ben 5 anni... per poter essere eventualmente selezionati e poi retributi !

Quindi, detta in altre parole: anziché assumerne un po’, o dare maggior dignità a un buon numero di contratti precari, il giornale di Piazza Indipendenza sembra aver trovato (o copiato) la maniera di far lavorare gratis un bel po’ di aspiranti reporter.
Per fare cosa? Per riempire di contenuti un sito, R.it/Reporter (http://reporter.repubblica.it) e selezionare i fortunati che potranno accedere alla Repubblica Academy, una sorta di Olimpo dove sotto la supervisione di Paolo Sorrentino (“regista del Divo e di This Must Be the Place”) si terrà “un corso avanzato di videogiornalismo in circa sei mesi, che si ripeterà ogni anno”.

Inoltre, essendo evidente la speranza di Repubblica che i filmati giungano numerosi, quanti di questi verranno effettivamente “selezionati” e poi retribuiti, e per quale importo ciascuno?
Questione non oziosa: infatti c'è un'altra clausola del contratto (art. 4, comma 1) che specifica che tali importi verranno liquidati solo quando supereranno i 200 Euro (o loro multipli). Il che significa che se un filmato venisse “selezionato” per la retribuzione di 100 Euro, il suo autore non verrebbe pagato fino a quando non supererà almeno un credito di 200 Euro. E quindi, potenzialmente, anche mai...
E, dulcis in fundo, si potrà venir pagati solo tramite conto PayPal (“Non potranno essere effettuati pagamenti a utenti sprovvisti di account PayPal”, art. 4 comma 2 dell'accordo). Un bonifico bancario o un assegno proprio no?

Ma gli aspetti retributivi e la corsa a ostacoli per i pagamenti non chiudono tutte le questioni in ballo.
Il problema vero è che in nome di una presunta libertà (siamo tutti videoreporter) si trova il modo di far lavorare gratis giovani legittimamente speranzosi di diventare “davvero” videoreporter. Il loro entusiasmo servirà a riempire di contenuti gratuiti siti, web TV ecc. ecc., contenuti che prima o poi grazie ad azioni di marketing svariate e creative serviranno a rastrellare soldi...

Dove andranno a finire questi soldi? Non nelle tasche di chi ha lavorato nella fabbrica delle illusioni, questa è l'unica cosa certa ed è l'aspetto davvero inaccettabile di queste operazioni: è un sistema perverso che mette gli uni contro gli altri sovrapponendoli in una serie di “classi” post marxiane giornalisti contrattualizzati, giornalisti precari, collaboratori esterni, ragazzi-parja a caccia di illusioni.

E l'aspetto davvero terribile del problema è che sollevando obiezioni a questa "filosofia", già teorizzata dall’editore De Benedetti al Congresso FNSI del 2011 (prestazioni gratuite o a bassissimo costo in cambio di “visibilità”) si corre il rischio di essere tacciati di corporativismo bieco e di conservatorismo liberticida. Si rischia perfino di essere accusati dagli stessi ragazzi che vorrebbero partecipare allo “sballo” del “siamo tutti reporter” !

Che modelli di business di questo tipo siano tentati da soggetti come l’Huffington Post (poi citato in giudizio da migliaia di blogger che avevano contribuito gratis ai guadagni milionari della sua fondatrice), o da alcuni social network, potrà anche essere fisiologico, nel corso di una rivoluzione tecnologica planetaria come quella che stiamo attraversando, che come ogni rivoluzione avrà bisogno di assestamenti.

Ma che una delle principali testate del giornalismo italiano promuova la chimera del “siamo tutti reporter”, scopiazzando idee che appaiono già vecchie e controproducenti è davvero grave e stupefacente.
Proprio chi più ha contribuito ad accrescere il prestigio della professione, dovrebbe ergersi a difesa della stessa, non lanciarsi in una sorta di cupio dissolvi: “tutti o nessuno” come si sa spesso infatti coincidono. E il concetto di “libertà” non può essere speso arbitrariamente in operazioni che appaiono almeno dubbie, da un punto di vista etico e deontologico. Altro che “equo compenso”!

Ma come si è visto dalle reazioni immediate sul web, la rete ha i suoi anticorpi. Forse i giovani che legittimamente aspirano a intraprendere la nostra professione, sono meno ingenui di quel che pensano certi editori e certi autorevoli colleghi.

Il Festival del Giornalismo di Perugia potrà già essere una prima occasione di riflessione su questi temi? È quello che auspichiamo.


Saverio Paffumi e Maurizio Bekar
(della Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi)

11 aprile 2012


(Chi volesse leggersi i commenti usciti sulla nota su Facebook, ed eventualmente aggiungerne altri, può farlo al link diretto:
www.facebook.com/notes/giornalisti-freelance-httpfreelance20ningcom/repubblicait-cerca-videomaker-siamo-tutti-reporter-no-grazie-commento-di-saverio/10150749932844904


ALTRI LINK ED APPROFONDIMENTI:

L'articolo originale di Repubblica:
>>> www.repubblica.it/tecnologia/2012/04/11/news/reporter_academy-33088027/?ref=HREC1-4

La presa di posizione della Giunta esecutiva e della Commissione lavoro autonomo Fnsi:
>>> www.fnsi.it/Esterne/Fvedinews.asp?AKey=14357

La dichiarazione del Segretario dell'Ordine dei giornalisti, Giancarlo Ghirra
>>> www.odg.it/content/il-citizen-journalism-e-il-ruolo-dei-giornalisti

Il comunicato del Cdr di Repubblica (13 aprile):
>>> www.facebook.com/notes/giornalisti-freelance-httpfreelance20ningcom/caso-repubblicait-siamo-tutti-reporter-il-disappunto-del-cdr-13-aprile-2012/10150753710044904

12 aprile 2012

UDINE, GIOVEDI' 19 ore 19.30: "GIORNALISMO FRA REDAZIONE E PRECARIATO


"Giornalismo: fra redazione e precariato”
Con: Maurizio Bekar (Assostampa FVG)
avv. Luciana Criaco (giuslavorista del Foro di Udine)
Alessandro Forabosco (segretario CGIL Udine)
ore 19.30 c/o Società Filologica Friulana, in via Manin 18


"Giornalismo: fra redazione e precariato”: giovedì 19 aprile alle ore 19.30 appuntamento alla Società Filologica Friulana, in via Manin 18, per un incontro-dibattito sulle condizioni del mercato del lavoro giornalistico, organizzato da Circolo della Stampa di Udine e dall'Assostampa Friuli Venezia Giulia, con la collaborazione del Coordinamento giornalisti precari e freelance e delll'Ordine regionale dei giornalisti.

Maurizio Bekar, vicesegretario dell'Assostampa FVG e coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo della FNSI, illustrerà le condizionidi lavoro dei giornalisti freelance, e due strumenti per la loro tutela: la “Carta di Firenze”, carta deontologica sul lavoro precario recentemente approvatadall'Ordine nazionale dei giornalisti, e la proposta di legge sull’Equo Compenso del lavoro giornalistico autonomo, approvata in prima lettura dallaCamera dei Deputati.

L’avv. Luciana Criaco, giuslavorista del Foro di Udine, illustrerà invece le problematiche e le opportunità del lavoro giornalistico dal punto di vistacontrattuale e delle possibilità di una effettiva tutela legale del lavoro giornalistico autonomo.

Alessandro Forabosco, segretario generale della Cgil di Udine, affronterà invece un tema sempre più emergente e basilare nelle riforme del mercatodel lavoro, e di grande interesse per tutti i lavoratori non dipendenti: come ottenere e difendere la dignità del lavoro autonomo?

L'ingresso è libero

L'incontro sarà preceduto, nella stessa sede, dalle ore 18 alle 19, da una riunione del Coordinamento giornalisti precari e freelance delFVG, aperta a tutti gli interessati.

11 aprile 2012

GIOVEDI' 19 APRILE, UDINE, ORE 18: RIUNIONE COORDINAMENTO FREELANCE FVG


GIOVEDI' 19 APRILE A UDINE, ORE 18.00
RIUNIONE DEL COORDINAMENTO FREELANCE FVG
c/o Società Filologica Friulana, di via Manin 18

Giovedì 19 aprile a Udine, alle ore 18.00, alla Società Filologica Friulana di via Manin 18, si terrà un incontro del Coordinamento giornalisti precari e freelance dell'Assostampa del Friuli Venezia Giulia. La riunione, aperta a tutti gli interessati, anche non iscritti al sindacato, informerà sulle iniziative che si stanno avviando a livellonazionale e regionale a tutela del lavoro di freelance, collaboratori e precari.

Alla riunione, tra gli altri, interverranno il coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo della FNSI, Maurizio Bekar, Alessandro Martegani, delegato FVG all'Assemblea nazionale dei lavoratori autonomi Fnsi, e il segretario dell'Assostampa FVG Gianni Martellozzo.

Più in particolare si punterà ad organizzare delle iniziative per l'approvazione della legge sull'equo compenso per il lavoro giornalistico autonomo, per il rispetto della “Carta di Firenze” sui diritti di freelance e precari, e per la costituzione di coordinamenti dei collaboratori delle varie testate, per ottenere una migliore tutela sindacale e contrattuale. Verranno anche illustrate le possibilità di avviare. con il supporto del sindacato, delle vertenze per la tutela dei diritti di collaboratori e precari.

(in allegato la Carta di Firenze approvata dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti l'8 novembre 2011)

Nella stessa sede seguirà, dalle ore 19.30 alle 21.00, il dibattito pubblico: "Giornalismo: fra redazione e precariato” promosso dal Circolo della Stampa di Udine e dall'Assostampa FVG.

L'incontro, dedicato alle condizioni del mercato del lavoro giornalistico, vedrà come relatori Maurizio Bekar (Assostampa FVG), l'avv. Luciana Criaco (giuslavorista) ed Alessandro Forabosco (segretario generale della CGIL Udine)

Data l'importanza dei due appuntamenti si raccomanda vivamente la partecipazione.

I colleghi interessati ad essere tenuti informati sulle prossime iniziative, sono invitati a contattare il Coordinamento all’e-mail: precari.freelance@assostampafvg.it.

Altre informazioni sul Coordinamento sul sito web www.assostampafvg.it, sulla pagina Facebook www.facebook.com/giornalistifreelancefvg e sul blog http://giornalistiprecariefreelance-fvg.blogspot.com