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05 aprile 2021

ESSERE PRECARI STANCA: FOTOGRAFI E COMPENSI (quando ci sono) (testimonianze)

Continuiamo a pubblicare, in forma anonima, alcune testimonianze raccolte tramite il “Questionario sui giornalisti non dipendenti nel Friuli Venezia Giulia", lanciato dal Coordinamento precari e freelance e dalla Commissione lavoro autonomo dell'Assostampa FVG.

Il tema, questa volta, è il lavoro dei fotografi e il diritto a un equo compenso (e non a un lavoro a titolo gratuito, o quasi...).

(Inviate le vostre testimonianze a: precari.freelance@assostampafvg.it)


I FOTOGRAFI E I COMPENSI (quando ci sono)
(testimonianze)


- I giornali, quando pagano, danno circa 20 euro a foto... La moda è foto gratis, chieste ai soggetti stessi con chiaro decadimento della neutralità dell'informazione. 
  (Mentre) gli uffici stampa diffondono quello che il loro committente vuole, e ad oggi sono gli unici che pagano talvolta decentemente (dai 100 a 500 euro a servizio/giornata)

- Inutile nascondere la testa sotto la sabbia! I quotidiani NON pagano più, e da anni, i servizi fotografici e/o video vanno a liberi professionisti…

- La situazione nell’ultimo decennio è praticamente e drasticamente cambiata! Vuoi per l’avvento delle nuove tecnologie, vuoi per la accondiscendenza degli stessi collaboratori “della parola”: spesso (= oramai sempre) agli stessi viene chiesto di contribuire con foto/video realizzati con i propri mezzi (sul quale poi ci sarebbe molto da dire)... 

- La professione del fotoreporter freelance è completamente scomparsa. Il rispetto per il lavoro del “foto cine operatore” (una volta era così descritto) è morto! Tutti noi ci siamo dovuti inventare formule altre di collaborazione con i quotidiani, lavorando più a stretto contatto con uffici stampa e/o comunicazione esterni. Salvo poi comunque sentirsi giornalisti, pagando le iscrizioni, versando i contributi Inpgi e quant’altro …

- Quotidianamente combattiamo con tariffe che, quando ci sono, insulse... A livello regionale questo mercato è completamente scomparso. A livello nazionale si va da tariffari che offrono 5,00 euro ad immagine ad un massimo di 50/60 euro su magazine più blasonati..

- Serve l'equo compenso del materiale fotografico... Che una foto sia scattata da un fotografo o un giornalista DEVE ESSERE PAGATA. Basta con le pubblicazioni GRATUITE.

- Non ho mai incontrato 1 solo giornalista che sprechi una sola parola per i fotografi...


[Puoi mandarci la tua testimonianza o riflessione a: precari.freelance@assostampafvg.it
I testi selezionati verranno pubblicati in forma anonima]

11 marzo 2021

ESSERE PRECARI STANCA: E I FOTOREPORTER ? (una testimonianza...)

Oggi pubblichiamo, come sempre in forma anonima, una testimonianza raccolta grazie al “Questionario sui giornalisti non dipendenti nel Friuli Venezia Giulia", lanciato dal Coordinamento precari e freelance e dalla Commissione lavoro autonomo dell'Assostampa FVG. Il tema è il lavoro del fotoreporter...

(Inviate le vostre testimonianze a: precari.freelance@assostampafvg.it)


FOTOREPORTER:
GIORNALISTI PRECARI DA SEMPRE


Oggi, a 53 anni, con trentatré di partita iva, rifarei comunque tutto lo stesso… 

Perché la fotografia ti nasce dentro, fin da bambino e non ti molla più… 

O meglio, l’abbandonerei nel momento esatto in cui mi accorgerei che non mi appassiona più, che non mi permetta ogni giorno di scoprire qualcosa di nuovo…

Fin dal principio ho pensato che il mio fotografare era quanto più vicino possibile al mondo del giornalismo: quando, con una immagine, si riesce a raccontare più di mille parole l’entusiasmo va alle stelle. 

Fin dal principio ho scelto la strada dell’iscrizione all’Ordine. In quegli anni esisteva la categoria dei fotocinereporter (già allora si voleva porre una netta distinzione fra la figura del fotografo e quella del giornalista). Oggi, in realtà, non è cambiato molto: quanti ancora quotidianamente all’interno della categoria mi vengono a dire “sì, vabbè, ma tu sei fotografo…”, come se quella lontana distinzione non sia mai scomparsa… 

Non voglio dire che l’errore non sia stato anche e soprattutto dei fotoreporter, che non son riusciti a far comprendere in tutti questi anni il valore del loro lavoro… Certo è che tanti si sono sempre approfittati di noi, in lungo ed in largo…

Noi fotografi, quindi, ci ritroviamo tutti i giorni a combattere con una categoria che ti considera poco o nulla e con dei committenti che vogliono compensare la tua innata passione, divenuta poi una vera e propria professione (con la quale ci paghi tutte le spese della vita onesta, i mutui, le bollette, le attrezzature e quant’altro), con i soliti quattro spiccioli… 

Ve le ricordate le vecchie tariffe dell’Ordine, quelle di qualche decennio fa? Già allora quando ti confrontavi con il mercato dei quotidiani o dei settimanali la realtà era così lontana da quelle cifre… Triste è pensare che, ancora oggi, tutto sia così, se non peggio! 

Oggi si dà una compatta al corrispondente, quando non usa il proprio cellulare: “tanto per fare due foto, un video, cosa vuoi che sia”? Ancora oggi, quando si impagina un testo nel menabò, la fotografia deve riempire quel determinato spazio intorno alle parole, poco importa se la fotografia ha la sua inquadratura, l’orientamento, i suoi pesi, i suoi contenuti, etici ed estetici… 

E’ vero, non ho saputo fare altro nella vita (e magari qualche occasione c’è stata): ma la fotografia, quella vera che insegui tutta la vita, ce l’hai dentro, non si scappa. 

Continuiamo a lasciare che tutti se ne approfittino? 


IL QUESTIONARIO SUI GIORNALISTI AUTONOMI
NEL FRIULI VENEZIA GIULIA
(anonimo, scadenza: 14 marzo 2021)

E' ancora possibile rispondere al questionario anonimo sui giornalistici autonomi (o precari, sottoccupati, disoccupati) nel Friuli Venezia Giulia.

>> QUI LA PRESENTAZIONE E IL QUESTIONARIO <<

(anche scaricabile qui in Word o in Pdf)

E' da spedire entro il 14 marzo a precari.freelance@assostampafvg.it o, in forma totalmente anonima, per posta o tramite il servizio di anonymizer on line www.filemail.com Mandaci il tuo contributo, grazie!