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09 agosto 2016

CLAN, LE LINEE GUIDA SU CONTRATTO ED EQUO COMPENSO


CLAN - FNSI PROPONE 
I SUOI APPROFONDIMENTI ED AGGIORNAMENTI
(Roma, 18 luglio 2016)






La Commissione nazionale lavoro autonomo prende atto delle prime proposte elaborate dalla Fnsi per la trattativa contrattuale, che ora verranno approfondite nel merito.
Comunque, per una valutazione tecnica di percorsi di inclusione e di nuovi profili risulta necessario disporre di dati certi circa l'attuazione degli impegni contrattuali Fieg-Fnsi del 2014, anche riguardo l'accordo sul lavoro autonomo.
Nel contempo la Commissione propone all'attenzione della Segreteria e della Giunta esecutiva Fnsi, e delle Associazioni regionali di stampa, i seguenti aggiornamenti ed approfondimenti delle linee guida sul lavoro non dipendente, riferiti agli ambiti del rinnovo contrattuale e dell'equo compenso. Ciò fatte salve le altre proposte avanzate ed approvate in questi mesi dalla Clan con documenti specifici.


CONTRATTO


Nella prossima trattativa contrattuale è necessario puntare a:


Stabilizzare come dipendenti i collaboratori strategici (cococo, false partite Iva, cessione diritto d’autore...) che per frequenza, incarichi e tipologia di lavoro già ricoprono di fatto ruoli da dipendenti. Ciò anche sulla base di criteri di individuazione quali la committenza prevalente, il reddito percepito, la natura, importanza e qualità della collaborazione, il settore d’impiego e l’anzianità di servizio.
Per garantire l’efficacia dei percorsi di stabilizzazione, vanno istituiti in tempi certi tavoli di contrattazione aziendale per la verifica dei criteri citati per i collaboratori strategici, con la partecipazione sindacale, dei cdr e delle rappresentanze dei collaboratori (ove esistenti).

Introdurre nel contratto le nuove figure e modalità del fare informazione, che oggi non vi trovano collocazione (p.es. videomaker, web e social media editor, data journalist, fact checker, etc). L'obiettivo può essere perseguito anche tramite nuovi profili contrattuali, fermo restando che non vi possono essere, a parità di tempo di lavoro e di ruoli operativi, disparità di trattamento rispetto ai giornalisti dipendenti inquadrati tradizionalmente.
Particolare attenzione in questo senso va portata verso il mondo del web, ove oggi esiste molto lavoro giornalistico non riconosciuto come tale.

- Porsi come “obiettivo politico il superamento dei co.co.co. verso il lavoro dipendente”, come approvato al 27° Congresso Fnsi.

Potenziare la parte normativa dei diritti e del welfare per i collaboratori già prevista nell'Accordo sul lavoro autonomo allegato al Ccnlg, anche portando a compimento la quota Casagit a carico dell’azienda, il passaggio dei co.co.co. alla gestione principale Inpgi, ed inserendo nel caso di cessazione del rapporto di collaborazione la clausola dell’indennità di mancato preavviso.

In attuazione dell'art. 36 della Costituzione e della Legge 233/2012, servono impegni contrattuali e/o legislativi, per cui agli iscritti all'Ordine non titolari di contratti di lavoro subordinato va riconosciuto un equo compenso per le loro prestazioni professionali.
Questo va individuato in coerenza con i trattamenti previsti nel contratto collettivo per i giornalisti dipendenti di pari livello e ruolo, sulla base della retribuzione lorda aziendale, e modulato seconda la quantità, qualità, tipologia di lavoro ed esperienza del collaboratore, nonché degli accordi sottoscritti tra lo stesso e il datore, anche tramite il supporto sindacale.
Il parametro-base dev'essere quello del tempo di lavoro pattuito tra le parti.
Nell'individuazione dell'equo compenso va tenuto conto che il collaboratore si assume in proprio costi e rischi che per i dipendenti vengono invece sostenuti dal datore di lavoro, e che pertanto questi vanno adeguatamente contabilizzati o comunque rimborsati.

Va attuata una mobilitazione nazionale a tutela dei collaboratori, anche in sinergia con i servizi ispettivi dell'Inpgi: vanno previste vertenze, consulenze e finanziamenti, anche federali, per permettere ai collaboratori di poter adire a vie legali per far valere i loro diritti.

Si chiede una maggiore presenza degli autonomi ai tavoli consultivi e di trattativa contrattuale, estendendone - tramite i passi più opportuni -l'attuale rappresentanza, come anche previsto nella mozione approvata al 27° Congresso Fnsi.
EQUO COMPENSO

Per l'attuazione dalla legge 233/2012, e per il raccordo con il contratto, è necessario:

Ottenere dal Parlamento la proroga della durata della Commissione per l'equo compenso, per permettere l'attuazione della legge

Riaprire il confronto, anche nella Commissione plurilaterale governativa, sui criteri d'attuazione della L 233/2012.

Riformalizzare alla Commissione equo compenso la proposta d'attuazione elaborata nel 2013 dalla Clan, e già presentata come proposta Fnsi.Questa individuava come parametro la retribuzione del tempo di lavoro concordato, in riferimento alle retribuzioni lorde aziendali dei dipendenti, mantenendo nel contempo margini di contrattazione individuale con l'editore.

Attuare, per la verifica delle retribuzioni erogate, la tracciabilità a pezzo delle collaborazioni. I dati devono risultare accessibili alla Commissione plurilaterale governativa, ai collaboratori interessati, all'Inpgi e alle strutture sindacali deputate.

Richiedere la corretta applicazione agli editori delle sanzioni della L. 233/2012, che prevedono “la decadenza dal contributo pubblico in favore dell'editoria, nonché da eventuali benefici pubblici...” nel caso di mancato rispetto della legge.

Si chiede inoltre che la Clan-Fnsi venga attivamente coinvolta nelle successivi fasi per l'attuazione della Legge 233/2012 sull'equo compenso.

Approvato dalla Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi
Roma, 12-18 luglio 2016

07 marzo 2015

ELEZIONI GIUNTA FNSI: TUTTI I VOTI


La nuova giunta Fnsi, 
dopo 20 anni torna il Friuli Venezia Giulia


Ecco il dettaglio della votazione per l'elezione della nuova giunta esecutiva Fnsi, da parte del consiglio nazionale riunitosi martedì a Roma. Come già segnalato, con l'elezione di Carlo Muscatello (presidente Assostampa Fvg) nella giunta esecutiva, il Friuli Venezia Giulia torna a essere rappresentato dopo vent'anni di assenza nell'organo di governo del sindacato unitario dei giornalisti italiani.



ELEZIONE DI 11 COMPONENTI PROFESSIONALI DELLA GIUNTA ESECUTIVA FNSI
Aventi diritto al voto 92. Votanti 91. Schede bianche 0. Schede nulle 0. Voti Validi 91. Quoziente 8
Lista n. 2 (MAGGIORANZA) “Lavoro, democrazia, trasparenza e inclusione” voti 46. Seggi 5. Resto 6. Totale seggi 6
Anna Del Freo 38 (eletta)
Alessandra Costante 36 (eletta)
Daniela Scano 30 (eletta)
Silvia Garbarino 28 (eletta)
Carlo Muscatello 24 (eletto)

Giovanni Rossi (Ancona) 20
Gabriella Piroli 10
Domenico Affinito 2
Lista n. 1 (MAGGIORANZA) “Informazione, futuro e dignità” voti 23. Seggi 2. Resto 7. Seggi da resto 1. Totale seggi 3
Guido Besana 23 (eletto)
Ezio Cerasi 22 (eletto)
Paolo Butturini 21 (eletto)
Lista n. 3 (MINORANZA) “Stampa Libera e Indipendente” voti 9. Seggi 1. Resto 1. Totale seggi 1
Carlo Parisi 8 (eletto)
Paolo Corsini 6
Roberto Damiani 4
Lista n. 5 (MINORANZA) “Solidarietà” voti 7. Seggi 0. Resto 7. Seggi da resto 1. Totale seggi 1
Giuseppe Di Pietro 4 (eletto)
Luigi Ronsisvalle 3
Lista n. 4 (MINORANZA) “Unità” voti voti 6. Seggi 0. Resto 6. Seggi da resto 1. Totale seggi 1
Daniela Stigliano 6 (eletta)
Fabio Azzolini 4



ELEZIONE DI 3 COMPONENTI COLLABORATORI DELLA GIUNTA ESECUTIVA FNSI
Aventi diritto al voto 25. Votanti 25. Schede bianche 1. Schede nulle 0. Voti Validi 24. Quoziente 8
Lista n. 1 (MINORANZA) “Stampa Libera e Indipendente” voti 8. Seggi 1. Resto 0. Totale seggi 1
Enrico Cocciulillo 7 (eletto)
Anna Russo 4
Massimiliano Saggese 2
Lista n. 2 (MAGGIORANZA) “No al precariato” voti 6. Seggi 0. Resto 6. Seggi da resto 1. Totale seggi 1
Giulio Todescan 6 (eletto)
Lista n. 3 (MAGGIORANZA) “Sì all’inclusione” voti 10. Seggi 1. Resto 2. Totale seggi 1
Mattia Motta 10 (eletto)

ELEZIONE DEL PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
Aventi diritto al voto 5. Votanti 5.
Valentina Lietti (Lombardia) 3 (eletta)
Giuseppe Mazzarino (Puglia) 2.

06 marzo 2015

DOPO VENT'ANNI IL FVG TORNA IN GIUNTA FNSI


E' stato eletto Carlo Muscatello, 
presidente Assostampa Fvg: 
"Un risultato che premia il lavoro svolto"


Carlo Muscatello, presidente Assostampa Fvg, è stato eletto nella giunta esecutiva della Fnsi. Il Friuli Venezia Giulia torna così, dopo un'assenza di vent'anni, nell'organo di governo del sindacato unitario dei giornalisti italiani. "Un risultato - ha detto Muscatello, 58 anni, giornalista del Piccolo di Trieste - che premia il lavoro svolto in questi anni dall'Assostampa Fvg. Darò il mio contributo per affrontare le tante emergenze del nostro lavoro anche nel Friuli Venezia Giulia: dalle condizioni di lavoro dei precari e collaboratori a quelle dei contrattualizzati su cui gli editori scaricano il peso della crisi, dai problemi dei giornali delle minoranze linguistiche a quelli della sede regionale Rai, fino agli uffici stampa pubblici e privati, all'emittenza locale, al far west del web".
La giunta esecutiva, che è stata eletta dal consiglio nazionale, è composta dai seguenti colleghi. Tra i professionali: Guido Besana, Ezio Cerasi, Paolo Butturini, Anna Del Freo, Alessandra Costante, Daniela Scano, Silvia Garbarino, Carlo Muscatello, Carlo Parisi, Daniela Stigliano, Giuseppe Di Pietro; tra i collaboratori: Enrico Cocciulillo, Giulio Todescan e Mattia Motta. Nella riunione di insediamento il segretario generale, Raffaele Lorusso, ha nominato la nuova segreteria, che risulta così composta: Anna Del Freo (segretario generale aggiunto vicario), Paolo Butturini, Alessandra Costante, Daniela Scano e Mattia Motta. 

23 settembre 2014

REFERENDUM SUL CONTRATTO: COSI' E' INUTILE

Documento dell'Assostampa Friuli Venezia Giulia
e del Coordinamento precari e freelance
Venerdì 26 e sabato 27 settembre in tutta Italia si tiene il referendum sul nuovo contratto di lavoro nazionale giornalistico. A riguardo il direttivo dell'Assostampa Friuli Venezia Giulia ha approvato all'unanimità il seguente documento. Alla sua discussione e approvazione hanno preso parte anche i rappresentanti del Coordinamento giornalisti precari e freelance.

L'Assostampa Fvg, nel rispetto delle decisioni assunte dalla Fnsi, organizza a norma di regolamento venerdì 26 e sabato 27 settembre, dalle 10 alle 19, nei propri uffici di Corso Italia 13, secondo piano, Trieste, il referendum sul contratto di lavoro giornalistico firmato a fine giugno.
Nel contempo, il Consiglio Direttivo dell'Assostampa Fvg - con voto unanime - giudica inutile una consultazione che si svolge tre mesi dopo la firma, a contratto già in vigore e con queste modalità.
Il referendum indetto dalla giunta della Fnsi riunita con la consulta delle Associazioni regionali di stampa è infatti un "non referendum". Non è abrogativo per il semplice motivo che non può né vuole abrogare nulla: il contratto è già firmato e vigente, e ha avuto già le sue conseguenze anche nelle decisioni del Governo per il settore dell'editoria e dell'Inpgi. Non è propositivo perché non propone nulla, nemmeno di stracciare tutto e tornare al tavolo delle trattative con gli editori, cosa peraltro difficilmente praticabile, diciamo pure impossibile.
Ma questo referendum non è nemmeno consultivo. Primo perché di solito è buona norma consultare qualcuno prima della decisione e non dopo. Secondo perché non ci aiuterà a sapere cosa pensano i giornalisti italiani di questo contratto: il quorum richiesto del 50% più uno degli aventi diritto al voto (identificati fra l'altro in maniera molto ampia: non soltanto gli iscritti al sindacato ma giustamente tutti i titolari di una posizione Inpgi...) non sarà mai raggiunto, considerato che al referendum sul contratto del 2009 votò solo il 9,8% degli aventi diritto, e che nelle elezioni per gli organismi di categoria vota al massimo il 15-20% degli aventi diritto. E secondo il regolamento redatto, in assenza del quorum, non si procederà nemmeno allo spoglio dei voti. 
Per questo referendum, che così regolamentato è inutile, si sprecheranno soldi, energie, lavoro gratuito di tanti colleghi impegnati nel sindacato. Nel Friuli Venezia Giulia ridurremo quindi gli sprechi al minimo, con un solo seggio a Trieste, nel rispetto del regolamento Fnsi.

31 luglio 2014

CONTRATTO GIORNALISTI: A REFERENDUM, MA COL TRUCCO


La lettera sottoscritta dalla Clan-Fnsi*





I nostri padri ci hanno insegnato tante verità: una di queste è che il veleno sta nella coda: in cauda venenum. E basta una veloce occhiata nella delibera con cui, bontà sua, la Fnsi concede un referendum sul contratto di lavoro appena sottoscritto con le controparti datoriali per scoprire dov'è, nemmeno troppo nascosto, il veleno: se non ci sarà il quorum degli aventi diritto, ossia il 50%+1, non si procederà allo spoglio. E in questo caso non sapremo cosa pensano le giornaliste e i giornalisti italiani sul contratto firmato e sull'operato del sindacato al riguardo.
A parte la singolarità di un referendum su un accordo già sottoscritto che, forse, sarebbe stato molto meglio tenere prima dell'eventuale firma, è inevitabile domandarsi che cosa succederebbe, per esempio, nel caso che il quorum fosse raggiunto e il risultato dello scrutinio dimostrasse che la categoria boccia l'operato della segreteria e della giunta della Fnsi: quali dovrebbero essere le conseguenze pratiche? Il ritiro della firma, con tutte le conseguenze che ciò comporterebbe? Si potrebbe considerare un voto di sfiducia alla dirigenza, che è comunque uscente e già in pieno dibattito precongressuale?
E perché negare lo scrutinio in caso di mancato raggiungimento del quorum? È un modo di tacitare la voce di quelli che andranno a votare, per quello che rischia di essere più un sondaggio postumo che una consultazione di lavoratrici e lavoratori? Oppure intende che in caso di raggiungimento del quorum il voto sarebbe vincolante per segreteria e giunta? Dalla delibera non si capisce.
Ciò che però è chiaro è che un quorum del 50% + 1 “degli aventi diritto al voto” è un traguardo difficile raggiungere, ben superiore alle partecipazioni al voto che si registrano solitamente nelle elezioni degli organismi di categoria. Inoltre nel referendum sul contratto del 2009 non venne imposto alcun quorum per la validità della consultazione, i cui esiti vennero però considerati politicamente vincolanti.
Infine non si può non notare che per questo referendum le Assostampa sono vincolate ad allestire un minimo di un seggio elettorale per regione, e come facoltà al massimo uno per provincia, il che certo non favorirà un'alta partecipazione al voto.
Se la Giunta della Fnsi volesse dimostrare volontà di favorire la partecipazione e di dare valore a questo voto, dovrebbe quindi ripetere la decisione del 2009, togliendo il quorum minimo e stabilendo inoltre l'obbligo di un più congruo numero di seggi, calibrati a seconda della dimensione territoriale e dei possibili votanti.
Visto che ormai siamo già in dibattito precongressuale, certamente il tema dovrà tornare ad essere esaminato, a differenza di quanto è successo fino ad ora, come in particolare allo scorso congresso Fnsi a Bergamo.
Per ora le regole della delibera rendono necessario andare a votare, e portare a votare le colleghe e i colleghi. Anche quelli che si sentono più lontani dal sindacato, quelli che si sentono (e non sempre a torto) ignorati o umiliati, come è successo con i tariffari sull'equo compenso.
Questo non è il tempo di stare zitti, lasciando ad altri il compito di interpretare i nostri sentimenti. Questo è il tempo di andare a votare.
(29 luglio 2014)

(*) Nota di:
Giovanni Ruotolo - Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi
Maurizio Bekar – coordinatore Commissione nazionale lavoro autonomo, consigliere nazionale Fnsi
Susanna Bonfanti - Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi
Moira Di Mario - Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi
Dario Fidora - Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi, responsabile Commissione Lavoro Autonomo Assostampa Sicilia
Francesca Marruco - Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi, direttivo Assostampa Umbria
Saverio Paffumi - Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi, responsabile Commissione lavoro autonomo Associazione Lombarda dei Giornalisti