14 dicembre 2011

CAMPAGNA ISCRIZIONI 2012 ALL'ASSOSTAMPA FVG


asso SE VUOI CHE IL SINDACATO SI OCCUPI DI TE, AIUTA IL SINDACATO...

E' PARTITA LA CAMPAGNA DI ISCRIZIONI 2012 ALL'ASSOSTAMPA FVG, ARTICOLAZIONE TERRITORIALE DELLA FNSI, SINDACATO UNITARIO DEI GIORNALISTI ITALIANI

SE CONDIVIDI LA BATTAGLIA CHE IL SINDACATO DEI GIORNALISTI PORTA AVANTI  PER LA LIBERTA' D'INFORMAZIONE E CONTRO TUTTE LE LEGGI BAVAGLIO; 

SE VUOI DARE FORZA ALL'AZIONE DEL SINDACATO A FAVORE DELLE FASCE PIU' DEBOLI DELLA CATEGORIA, DENTRO E FUORI DALLE REDAZIONI; 

SE VUOI CONTRIBUIRE ALLA DIFESA E AL RINNOVAMENTO DELLA PROFESSIONE; SE CREDI CHE AVERE UN SINDACATO UNITARIO DEI GIORNALISTI SIA UNA RISORSA

C'E' ANCORA TEMPO PER ISCRIVERSI - E FAR ISCRIVERE I TUOI COLLEGHI - ALL'ASSOSTAMPA FVG    
(e se eri già iscritto lo scorso anno, non dimenticare di rinnovare la quota 2012...)

Nel Fvg le quote per i giornalisti collaboratori sono di 45 euro, quelle per i professionali non contrattualizzati di 55 euro
Invariata la quota dello 0.30 per i giornalisti professionali contrattualizzati e pensionati

(NB: professionali sono tutti i giornalisti professionisti, praticanti e i pubblicisti che svolgono comunque la professione giornalistica ai sensi dell'art.2 dello Statuto Fnsi; collaboratori sono i pubblicisti che non rientrano nella precedente categoria)

Il pagamento della quota (per chi non versa già lo 0.30 in busta paga, avendo firmato l'apposita delega) può venir effettuato:


- negli uffici di Trieste (Corso Italia 13), di Udine (Filologica Friulana, via Manin 18) e di Pordenone (ProPordenone, viale Cossetti 20)

- sul c/c postale num. 69116978 intestato all’Associazione Stampa del Friuli Venezia Giulia (causale: quota 2012) 

- con bonifico bancario Banca Antonveneta, piazza della Borsa, Trieste, IBAN IT14K0504002230000002958530 (causale: quota 2012)

Informazioni, convenzioni e servizi sui siti
www.fnsi.it e www.assostampafvg.it ;
allo 040-370371 o allo 040-370571;
oppure nei nostri uffici di Trieste (Corso Italia 13, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 15), di Udine (via Manin 18, lunedì, mercoledì, venerdì dalle 10 alle 12) e di Pordenone (viale Cossetti 20, da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 13).

Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia


Informazioni e contatti:
- precari.freelance@assostampafvg.it - www.assostampafvg.it
- Facebook: www.facebook.com/giornalistifreelancefvg
- Assostampa FVG, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste
   tel. 040/370371-370571; fax 040/370378
   info@assostampafvg.it - www.assostampafvg.it

21 novembre 2011

21 NOVEMBRE, A TRIESTE: INCONTRO DEL COORDINAMENTO


Lunedì 21 novembre alle ore 20.30 è convocato un incontro dei giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia presso il Circolo della Stampa di Trieste, in Corso Italia 13.

La riunione è promossa dal Coordinamento precari e freelance dell’Assostampa FVG, per organizzare e lanciare una serie di iniziative a tutela dei diritti e del lavoro dei giornalisti non contrattualizzati, in collegamento con i colleghi e i coordinamenti di base di altre regioni italiane.

Tra le altre cose, si illustreranno la “Carta di Firenze”, ratificata nei giorni scorsi dall'Ordine nazionale del giornalisti per una concreta tutela del lavoro giornalistico autonomo, le iniziative per l'ottenimento di un tariffario per l'equo compenso giornalistico, e si punterà a riorganizzare la struttura del Coordinamento regionale precari e freelance.

All'incontro interverranno, tra gli altri, Maurizio Bekar, coordinatore nazionale della Commissione lavoro autonomo della Fnsi, Alessandro Martegani, coordinatore della Commissione regionale lavoro autonomo, e Carlo Muscatello, presidente dell'Assostampa FVG.

L’incontro, a carattere regionale, è aperto a tutti gli interessati, anche a quelli non iscritti al sindacato. La riunione terminerà orientativamente alle 22.30. Data l'importanza degli argomenti in discussione tutti sono caldamente invitati a partecipare.

I colleghi interessati ad essere tenuti informati sulle prossime iniziative, sono invitati a contattare il Coordinamento all’e-mail: precari.freelance@assostampafvg.it.

Altre informazioni sul Coordinamento sul sito web www.assostampafvg.it e sulla pagina Facebook www.facebook.com/giornalistifreelancefvg (visibile anche a chi non è iscritto a Facebook)


Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia

Informazioni e contatti:
- precari.freelance@assostampafvg.it - www.assostampafvg.it
- Facebook: www.facebook.com/giornalistifreelancefvg
- Assostampa FVG, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste
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10 novembre 2011

L'ORDINE APPROVA LA “CARTA DI FIRENZE”: comunicato-appello per la sua attuazione

L'assemblea per la "Carta di Firenze" del 7-8 ottobre
L'8 novembre il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti ha approvato-ratificato la "Carta di Firenze", cioè la carta deontologica scritta a Firenze un mese fa da colleghi freelance, collaboratori e precari di tutta Italia, tra i quali alcuni componenti del nostro Coordinamento. Si tratta del primo documento deontologico che prevede concrete sanzioni per chi non rispetta condizioni dignitose di lavoro per collaboratori, precari, freelance.

In sintesi: gli iscritti all'Ordine con ruoli di coordinamento nelle testate non potranno utilizzare collaboratori e freelance per compensi inadeguati, o in condizioni lavorative non eque, o reimpiegare dei giornalisti pensionati come lavoratori autonomi con gli stessi incarichi che avevano prima da redattori dipendenti (sottraendo così occasioni e posti di lavoro ai colleghi più giovani).

In caso di violazione di queste e altre regole, dal 1° gennaio 2012 scatterà l'avvio di un procedimento disciplinare da parte dell'Ordine regionale.

In allegato trovate una copia del testo approvato della "Carta di Firenze", che vi invitiamo a leggere, e che è ora in attesa di approvazione anche da parte dell'Fnsi, per quanto di sua competenza.

Qui sotto e in allegato trovate anche un documento promosso da alcuni dei freelance che hanno lavorato per arrivare a questo importante risultato, che è anche un appello per la concreta applicazione della Carta in tutte le redazioni e Ordini, facendo sì che non resti poi lettera morta, o una mera enunciazione di principi.

L'invito rivolto in contemporanea ai colleghi freelance e precari di tutta Italia è quello di leggere e sottoscrivere il documento-appello allegato.

Per farlo basta inviare una mail a giornalistifreelance@gmail.com con il vostro nome, cognome, città, eventuale qualifica professionale e, se lo desiderate, una frase d'accompagnamento.

Potete anche vedere un elenco aggiornato dei  sottoscrittori nel documento pubblicato sulla pagina Facebook www.facebook.com/giornalistifreelance

Ecco il testo del comunicato-appello:


LA “CARTA DI FIRENZE” APPROVATA DALL’ORDINE: VIVA SODDISFAZIONE
Esprimiamo la nostra più viva soddisfazione per l’approvazione della “Carta di Firenze” da parte del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.


Il fatto che la nuova carta deontologica per la tutela dei diritti e del lavoro dei giornalisti non dipendenti sia stata ratificata dal Consiglio dell’Ordine all’unanimità, con sole tre astensioni e senza alcuna modifica rispetto al testo approvato per acclamazione dall’assemblea aperta del 7-8 ottobre a Firenze, è un segnale forte e chiaro che si sta creando una nuova coscienza nella categoria.

Crediamo che con questa approvazione sia fatto un importantissimo passo in avanti per la tutela dei giornalisti non inquadrati come dipendenti, che non sono e non possono più venir considerati “giornalisti di serie b” o carne da macello del sistema dell’informazione.

Avendo partecipato in vario modo – come freelance dell’Ordine, della Fnsi, dei gruppi di base – alle fasi propositive, ai gruppi di lavoro e ai lavori di commissione e assembleari per l’analisi degli emendamenti proposti, possiamo testimoniare quanto ascolto, dialogo, verifica e lavoro aperto sia stato fatto nei mesi sulla bozza della Carta di Firenze.

Possiamo quindi dire che è nata veramente “dalla base”, dalle richieste dei colleghi freelance, collaboratori e precari, ma che si è poi sviluppata grazie ad un rispettoso confronto e lavoro gomito a gomito tra freelance e contrattualizzati sensibili a queste tematiche.

La Carta è nata per sancire il principio della solidarietà tra tutti i giornalisti e non lasciare alibi per mantenere nelle redazioni situazioni di sfruttamento lesive sia della dignità professionale che della qualità dell’informazione.

Ora dobbiamo far sì che questa “Carta” non resti solo “sulla carta”, chiusa in un cassetto e poi ignorata. Deve invece divenire la “Carta viva” di tutta la categoria, per la tutela del lavoro di tutti i giornalisti senza distinzioni, e in ultima analisi per la qualità dell’informazione resa ai cittadini.


E in questo senso ci impegneremo


Maurizio Bekar
Anna Bruno
Antonella Cardone
Nicola Chiarini
Maria Giovanna Faiella
Dario Fidora
Saverio Paffumi


(Il testo è aperto a ulteriori adesioni. Chi lo volesse sottoscrivere lo segnali tramite i primi 7 firmatari, oppure all’email: giornalistifreelance@gmail.com)

documenti allegati:
carta_di_firenze_approvata_8novembre2011.pdf
com_Carta_Firenze_9novembre2011.pdf

26 agosto 2011

URGENTE: adesione Coordinamento ad appello Articolo 21 sui diritti del lavoro

L'associazione "Articolo 21" ( www.articolo21.org)  ha lanciato a livello nazionale un appello on line contro la parte della manovra economica del governo che va a modificare i diritti del 
art21lavoro. 

Tra i primi firmatari, oltre a giuristi e costituzionalisti, anche vari colleghi: Paolo SERVENTI LONGHI (direttore Rassegna Sindacale), Stefano CORRADINO (direttore Articolo21), Santo DELLA VOLPE (direttore Libera Informazione), Federico ORLANDO (presidente Articolo21), Giuseppe GIULIETTI (portavoce Articolo21), Daria COLOMBO, Ninni ANDRIOLO, Andrea PURGATORI

Adesioni stanno pervenendo anche da colleghi freelance, tra i quali (a titolo personale) i promotori della presente (Maurizio Bekar e Alessandro Martegani).

E' quindi seguita in queste ore l'adesione all'appello anche del Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia, e invitiamo tutti a dare e raccogliere ulteriori ulteriori adesioni, individuali e collettive.


QUESTO IL TESTO DELL'APPELLO (visibile on line sul sito www.articolo21.org):

RESPINGIAMO L'ATTACCO PORTATO DAL DECRETO D'AGOSTO AI DIRITTI FONDAMENTALI DEI LAVORATORI

Il decreto d’agosto, consentendo deroghe ai diritti fondamentali dei lavoratori, sinora garantiti da norme di legge imperative, non può avere cittadinanza nella nostra Repubblica che, per l’articolo 1 della Costituzione, è fondata sul lavoro. Ogni attentato ai diritti fondamentali dei lavoratori si risolve in un attacco eversivo contro la base della nostra democrazia. La delegificazione introdotta in via d’urgenza è un colpo di mano per nulla affatto giustificato dalla situazione economica, che oggi richiede anzi regole certe su cui poter fare affidamento anche per favore gli investimenti di capitali esteri nel nostro paese. 

Il ruolo essenziale riconosciuto al lavoro nel nostro ordinamento, trova conferma nell’articolo 35 della Costituzione che affida allo Stato il compito di tutelare i diritti del lavoratore, primo tra tutti quello della stabilità dell’occupazione, voluta anche dall’articolo 4, oltre che dalla normativa dell’Unione Europea.

I firmatari di questo appello chiedono perciò che il Parlamento, nel rispetto della Costituzione, deliberi lo stralcio delle norme sul lavoro dal testo del decreto d’agosto.

PRIMI FIRMATARI: Domenico D'AMATI (avvocato), Stefano RODOTA' (costituzionalista), Domenico GALLO(Magistrato), Gianni FERRARA (Giurista) Ottavia PICCOLO (attrice), Paolo SERVENTI LONGHI (direttore rassegna sindacale), Stefano CORRADINO (direttore Articolo21), Santo DELLA VOLPE (direttore Libera Informazione), Federico ORLANDO (presidente Articolo21), Giuseppe GIULIETTI (portavoce Articolo21), Tommaso FULFARO (segretario Articolo21), Nicola TRANFAGLIA (Storico), Vincenzo VITA (Senatore), Paola TURCI (Attrice), Dario VERGASSOLA (attore), Giuliano MONTALDO, Roberto VECCHIONI (cantautore), Daria COLOMBO (Giornalista), Ninni ANDRIOLO (Giornalista), Andrea PURGATORI (Giornalista), Paola BARBATI, Anna MAZZA, Silvia BARTOLINI (Popolo Viola)


Segnaleteci, o segnalete direttamente ai promotori, ulteriori adesioni.

Grazie

Maurizio Bekar
Alessandro Martegani

18 luglio 2011

ENTRO IL 31 LUGLIO COMUNICAZIONE DEI REDDITI ALL'INPGI 2 !!!

Cari Colleghi,

Riteniamo utile ricordarvi che il 31 luglio 2011, fra due settimane, scade il termine per la presentazione della comunicazione all’Inpgi dei redditi prodotti nel 2010 per  attività  libero professionale: lo scorso anno moltissimi colleghi iscritti alla gestione separata, la maggior parte, si sono dimenticati di comunicare all’Inpgi il proprio reddito, facendo scattare le multe.

La comunicazione va fatta esclusivamente in modalità telematica tramite il form predisposto sul sito dell’Inpgi (denunciags.inpgi.it): devono compilare  la dichiarazione  tutti i colleghi iscritti all’Inpgi 2  che nel 2010 hanno svolto attività autonoma giornalistica con Partita IVA, con la sola ritenuta d’acconto (attività occasionale e/o cessione del diritto d’autore ) o con altre forme di lavoro autonomo.

SONO INVECE ESCLUSI DALLA COMUNICAZIONE TUTTI I REDDITI PERCEPITI CON CONTRATTO DA CO.CO.CO. : chi ha svolto esclusivamente attività da Co.Co.Co. quindi non deve fare nulla, visto che l’azienda ha già provveduto a versare tutti i contributi all’Inpgi.

I colleghi che invece hanno svolto attività giornalistica sotto forma di collaborazione coordinata e continuativa accanto ad altri generi di contratto, devono comunicare solo i redditi riferiti all’attività libero professionale.
Trovate comunque tutti i particolari sul sito dell’Inpgi (http://www.inpgi.it) cliccando sul link “Gestione Separata - comunicazione dei redditi on line 2010”.

inpgi

Siamo a disposizione per chiarimenti

Per il Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia

Alessandro Martegani

13 luglio 2011

LA "CARTA DI FIRENZE" SUL PRECARIATO GIORNALISTICO: AVVIATI I LAVORI OdG-FNSI

Si sono avviati i lavori per la stesura della prima bozza della "Carta di Firenze" che, promossa da Ordine dei Giornalisti e Fnsi, si proporrà come carta deontologica e di "buone prassi ed impegni" a tutela di giornalisti freelance, precari, collaboratori, Partite Iva e non contrattualizzati in genere.

I lavori della Commissione mista Ordine-Fnsi, l'8-9 luglio a Firenze

La "Carta di Firenze" sarà approvata il 7 e 8 ottobre nel capoluogo toscano in occasione della manifestazione  “Giornalisti e giornalismi”.  In concomitanza con questi lavori il 7-9 ottobre la Fnsi terrà a Fiesole un convegno internazionale che affronterà le tematiche del giornalismo freelance.

Sulla bozza della Carta, che sarà poi oggetto di una vasta discussione pubblica prima dell'approvazione finale, stanno ora operando due delegazioni di freelance e di rappresentanti dei vertici dell'Ordine e della Fnsi. 

La riunione per la stesura della prima bozza della Carta di Firenze si è tenuta l' 8 e il 9 luglio a Firenze.

Per il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti sulla "Carta di Firenze" stanno lavorando il presidente Enzo Iacopino ed il segretario Giancarlo Ghirra, il consigliere nazionale Antonella Cardone e l'intero Osservatorio sul precariato, gruppo di lavoro del Consiglio nazionale composto da Fabrizio Morviducci (coordinatore, Toscana), Alessandro Mantovani (Veneto), Massimiliano Saggese (Lombardia), Cosimo Santimone (Molise), Paolo Tomassone (Emilia Romagna), Francesca Cantiani  (Lombardia), Domenico Guarino (Toscana).

Maurizio Bekar e Fabrizio Morviducci (con gli occhiali da sole),
coordinatori dei gruppi freelance di Fnsi e Cnog 

Per l'FNSI, dopo un incontro preliminare a cui ha preso parte il Presidente Roberto Natale, alla riunione per la stesura della prima bozza tenutasi a Firenze l'8 e 9 luglio hanno preso parte Fabio Azzolini (Giunta esecutiva Fnsi) e tre componenti della Commissione nazionale lavoro autonomo: il coordinatore Maurizio Bekar (Friuli Venezia Giulia), Anna Bruno (Basilicata) e Dario Fidora (Sicilia).

La prima bozza della "Carta" sarà divulgata prossimamente, per aprire la discussione e un vasto confronto pubblico, prima dell'approvazione prevista il 7-8 ottobre a Firenze.

02 luglio 2011

"PER NON MORIRE PIU' DI LAVORO": fiaccolata dei freelance per Pierpaolo Faggiano

"PER NON MORIRE PIU' DI LAVORO"
per ricordare Pierpaolo Faggiano 

Manifestazione promossa dai freelance di Stampa Romana
Adesioni di freelance, precari e contrattualizzati 
di tutta Italia
Aderisce anche il Nidil-Cgil, sindacato dei lavoratori precari e atipici





I giornalisti freelance e collaboratori dell’Associazione Stampa Romana la sera del 30 giugno, a Roma, hanno dato vita all’iniziativa "Per non morire più di lavoro" organizzando una fiaccolata in ricordo di Pierpaolo Faggiano, giornalista precario 41enne della provincia di Brindisi suicidatosi il 21 giugno 2011.

Una testimonianza di solidarietà da parte di chi condivide gli stessi sentimenti di dolore e rabbia e può comprendere tanta disperazione. I giornalisti senza contratto, pagati a cottimo. I giornalisti invisibili, a cui è possibile commissionare un articolo e non pubblicarlo né pagarlo. Precari che lavorano in prova tutta la vita, pagati qualche centesimo a riga, pochi euro a pezzo, dai soliti ladri di sogni, futuro e dignità professionale.

I manifestanti si sono mossi in silenzio lungo il percorso dalla sede dell'Asr fino a Montecitorio, dove hanno espresso cordoglio e solidarietà per il collega pugliese e grave preoccupazione per l'informazione sotto ricatto, una minaccia alla libertà di tutti i cittadini italiani.

Hanno aderito alla manifestazione: 
- Commissione regionale lavoro autonomo del Lazio
- segreteria dell’Associazione Stampa Romana
- Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi
- Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi)

Con le adesioni di:
- NIdiL CGIL
- Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia
- Errori di stampa (Lazio)
- Re.fusi (Coordinamento freelance e precari Veneto)
- Associazione stampa Puglia
- Freeccp (coordinamento giornalisti freelance, precari e collaboratori dell'Emilia Romagna)
- Commissione lavoro autonomo/Consulta freelance Assostampa Sicilia
- Reporter senza rete
- redazione di Ecoradio
- Commissione lavoro autonomo dell'Associazione lombarda dei giornalisti
- 5euroNetti (coordinamento freelance Abruzzo)
- Arci Bologna
- Associazione Stampa Subalpina (Piemonte)
- Giornalisti stabilmente precari e liberamente sottopagati della Sardegna


All'iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, il segretario generale e il presidente Fnsi, Franco Siddi e Roberto Natale, il presidente Odg Enzo Iacopino, il presidente e il segretario Asr, Rita Mattei e Paolo Butturini, il presidente e il coordinatore della Commissione Lavoro autonomo Fnsi, Enrico Ferri e Maurizio Bekar, il segretario Usigrai, Carlo Verna, il coordinatore dell'Osservatorio sul precariato dell'Ordine nazionale dei giornalisti, Fabrizio Morviducci.

Chi non è potuto essere presente alla fiaccolata ha partecipato indossando un nastro nero in redazione e alle conferenze stampa, come proposto da «5euronetti», la rete di precari dell’informazione abruzzese.


"Pierpaolo Faggiano ha subito ottenuto il cordoglio e la solidarietà della categoria dei giornalisti, che invece lavoratori di altri settori, socialmente più invisibili di lui, non avranno mai. Ma è anche vero che quegli stessi giornali che ogni giorno parlano di precariato, sottoccupazione e di crisi fra i giovani, sono pieni di collaboratori esterni sottopagati", afferma Maurizio Bekar.

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha annunciato alla conferenza dei capigruppo la sua intenzione che la proposta di legge sull'equo compenso (atto camera 3555, MOFFA ed altri: "Norme per promuovere l'equità retributiva nel lavoro giornalistico", presentata il 17 giugno 2010) venga esaminata con urgenza dalla Commissione cultura. Le norme contenute prevedono che gli editori che non compensano adeguatamente il lavoro giornalistico, secondo un tariffario che dovrà essere messo a punto entro tre mesi, perdano il diritto a tutte le provvidenze pubbliche.

(rielaborato dal resoconto di "Giornalismo Siciliano" testata on line dell’Associazione Siciliana della Stampa-FNSI - www.assostampasicilia.it)

23 giugno 2011

PIERPAOLO E GLI ALTRI: CRONACHE DI MORTI ANNUNCIATE (di Maurizio Bekar*)

Pierpaolo Faggiano
“Chi e quando sarà il prossimo?”. Martedì 21 giugno un giornalista precario 41enne della provincia di Brindisi si è tolto la vita, impiccandosi a un albero nel giardino di casa. Pierpaolo Faggiano, collaboratore della Gazzetta del Mezzogiorno, avrebbe lasciato una lettera in cui motivava il suo gesto con una delusione sentimentale e la precarietà lavorativa.

Difficile, senza averlo conosciuto di persona, valutare appieno la complessità delle ragioni che l’hanno spinto a togliersi la vita. Ma non può non colpire che se sindacato e Ordine dei giornalisti pugliesi hanno commentato il fatto con toni sofferti e misurati, sottolineando la sua condizione di precarietà lavorativa, su internet e Facebook il tam tam dei giornalisti freelance e precari di tutta Italia è stato netto e senza sfumature: la precarietà lavorativa, e quindi esistenziale, lo hanno spinto a farla finita.

Per chi vive la condizione di precario dell’informazione non c’è infatti bisogno di molte analisi: articoli per testate locali pagati 4-8-12 euro lordi, e per quotidiani nazionali fino a 30-40 euro (certo ci sono anche retribuzioni superiori, ma pure di gran lunga inferiori, e pezzi o foto non pagati). Mentre i contratti co.co.co con una paga fissa mensile, e comunque di gran lunga inferiore a quella di un dipendente (diciamo 1000-1200 euro lordi al mese?) sono delle rarità. E questa precarietà non è più limitata nel tempo, ma può durare dieci o più anni, o anche un’intera vita. Mentre l’assunzione da dipendente, o la possibilità di fissare il prezzo per un proprio servizio, come fa un libero professionista, sono dei miraggi per la quasi totalità dei freelance.

Quando in Italia oramai la maggior parte dei giornalisti sono senza contratto da dipendente (24.000 i non contrattualizzati contro 20.000 dipendenti), pur fornendo molte delle notizie che verranno poi pubblicate dai mass media, e guadagnano in media meno di 10.000 euro lordi l’anno, e il 55% di loro nemmeno 5.000, senza coperture per malattia e ferie, sostanzialmente senza welfare, con spese di produzione a carico assieme ad una sostanziosa fetta dei contributi, c’è poi da meravigliarsi se più di qualcuno di loro viva sempre sull’orlo della disperazione? E come poter campare senza l’aiuto dei genitori, formarsi una famiglia, pagare un mutuo? E che succede se si perde il lavoro, ma le bollette continuano a bussare alla porta?

Chi è freelance-precario e svolge attività sindacale, come me, sa quanti casi di povertà, di rabbia, di disperazione e di mancanza di mezzi che incidono sulla dignità personale, prima ancora che su quella professionale, ci si trova davanti. E c’è allora da meravigliarsi se qualcuno, un giorno, decide di togliersi la vita? Un collega commentava “Da tempo mi chiedevo non ‘se’, ma ‘quando’ sarebbe accaduto…”.

E’ immediatamente giunto il cordoglio della categoria nazionale dei giornalisti, assieme all’impegno a una decisa battaglia su queste tematiche. Ma per molti freelance e precari (basta conoscerne alcuni, o vagare un po’ su Facebook) sono parole che vengono registrate a dir poco con scetticismo. “Ora si accorgono di noi… ma negli ultimi 10-15 anni dov’erano? Si occupavano solo di contrattualizzati e pensionati, ben pagati e garantiti…”. La stragrande maggioranza dei freelance, cioè proprio quelli che non godono di tutele contrattuali collettive, infatti non sono nemmeno iscritti al sindacato dei giornalisti, perché lo ritengono scarsamente attento ed impegnato sulle problematiche dei non contrattualizzati.

In realtà, da sindacalista “di base” quale sono, vedo ogni giorno che, pur fra difficoltà e contraddizioni, un sindacato storicamente rivolto a professionisti ben retribuiti e tutelati da un conratto collettivo sta volgendo l’attenzione verso la precarietà. Ma su questo fronte sconta, per stessa ammissione dei suoi vertici, pesanti ritardi culturali ed operativi. E ora che la maggioranza dei giornalisti sono precari (e quindi anche fortemente ricattabili quanto ad autonomia e qualità professionale) la macchina sindacale sta faticosamente ingranando appena la seconda marcia sul tema, quando da almeno un decennio doveva già correre con la quinta e l’acceleratore premuto a tavoletta…

La categoria dei giornalisti è però in buona compagnia: anche altre organizzazioni sindacali, forze politiche e soprattutto le istituzioni scontano gravissimi ritardi nell’affrontare questi temi. E nel frattempo la disoccupazione e la precarietà sono divenute non solo delle emergenze nazionali, ma anche dei drammi di cronaca nera. Se infatti l’altro giorno un giornalista 41enne ha deciso di togliersi la vita per la propria condizione di precarietà, gesti analoghi, o di violenza su di sé o sugli altri, sono già avvenuti anche in altre categorie di lavoratori.

Pierpaolo Faggiano ha subito ottenuto il cordoglio e la solidarietà della categoria dei giornalisti, che invece lavoratori di altri settori, socialmente più invisibili di lui, non avranno mai. Ma è anche vero che quegli stessi giornali che ogni giorno parlano di precariato, sottoccupazione e di crisi fra i giovani, sono pieni di collaboratori esterni sottopagati, che spesso scrivono con dignità e compassione (nel senso di condivisione) di precariato negli altri settori del mondo del lavoro, di extracomunitari sfruttati, di lavoratori in nero, di drammi della povertà e della solitudine… Ma quando le organizzazioni di precari e freelance, e anche lo stesso sindacato di categoria, emettono dei comunicati sul tema dei non contrattualizzati, ben raramente questi vengono pubblicati.

Oggi non credo sia giusto fare di Pierpaolo un martire-simbolo dei freelance, sia perché non si sa se lui l’avrebbe voluto e gradito, ma soprattutto perché non credo che sarebbe il solo, né l’ultimo, ad esserlo. Temo infatti che qualche altro suicidio o gesto estremo, come è già accaduto negli ultimi anni, si ripeterà anche in altri settori del mondo del lavoro, oggi devastato dalla precarietà.

Quando si giunge ad atti così estremi, non credo sia più lecito parlare di “insano gesto”. Perché gesti simili esprimono la disperazione di chi è giunto alla convinzione che non ha più senso vivere e a combattere, fronteggiando impotente forze avverse più grandi di te. E ne parlo con dolorosa coscienza, avendo visto due persone a me care fare questa stessa scelta estrema negli anni della loro gioventù e maturità, quando il fardello delle loro vite era divenuto troppo pesante da sopportare.

Per spezzare queste dinamiche distruttive, a tutti i livelli sociali e politici servono oggi interventi urgenti, interrogandosi se le soluzioni finora prospettate siano adeguate. Ed essendo consci che la precarietà senza sbocchi diventa man mano angoscia, e infine un’invincibile disperazione.

Credo allora che la domanda da porsi oggi sia: “Chi sarà il prossimo Pierpaolo Faggiano, e in quale altra categoria di lavoratori?” E soprattutto “E’ un problema che sento anche mio, oppure no?". Perché se non proviamo un forte senso etico di indignazione per il dramma del precariato, con la conseguente urgenza e determinazione di combatterlo a fondo, non credo ci saranno sbocchi.

E allora i prossimi gesti estremi non saranno altro che delle cronache di morti, o di violenze, da tempo annunciate. E che avevamo scelto di ignorare, guardando altrove ed occupandoci d’altro.


* Maurizio Bekar
giornalista freelance
Coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi



Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia


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