25 febbraio 2021

ODG, DA PUBBLICISTI A PROFESSIONISTI: "RICONGIUNGIMENTO" FINO AL 30/6/2021

ORDINE DEI GIORNALISTI:
DA PUBBLICISTI A PROFESSIONISTI

Prorogato al 30 giugno 2021 il "Ricongiungimento"
per accedere al praticantato e all'esame professionale


L'Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia ricorda che il Consiglio Nazionale dell'Odg ha prorogato fino al prossimo 30 giugno il cosiddetto “Ricongiungimento”, che consente l’accesso al professionismo a quei pubblicisti che esercitano l’attività giornalistica in maniera prevalente e sono titolari di rapporti di sistematica collaborazione retribuita.

Il Consiglio nazionale dell’Ordine, fin dal suo primo provvedimento in materia del dicembre 2016, ha inteso garantire l’accesso al professionismo di quei pubblicisti che esercitano l’attività giornalistica in maniera prevalente e sono titolari di rapporti di sistematica collaborazione retribuita con periodici e quotidiani stampati, audiovisivi, telematici e uffici stampa.


A questi, vista la difficoltà a ottenere il praticantato aziendale, viene garantito l’accesso all’esame di idoneità professionale attraverso un iter di "ricongiungimento", che costituisce un percorso transitorio di accesso all’esame.

Non si tratta di una sanatoria, né sostituisce i canali di accesso tradizionali (praticantato aziendale, riconoscimento d’ufficio, scuole di giornalismo, tutoraggio per i free-lance), né interferisce con le norme che regolano il riconoscimento dei pubblicisti nei singoli Ordini regionali.


Dal punto di vista giuridico, il "ricongiungimento" si inserisce nel solco dei criteri interpretativi dell’art. 34 della legge 69/1963 sull’iscrizione al registro dei praticanti.

La proroga è stata limitata a sei mesi, per lasciare al prossimo Consiglio nazionale una più approfondita valutazione in merito.

Sul sito web nazionale dell'Ordine dei giornalisti tutte le informazioni >> a questo link

Inoltre qui copia della delibera n. 26/2021 del Consiglio nazionale dell'Ordine


(Fonti: www.odg.it e www.odg.fvg.it)

09 febbraio 2021

CLAN FNSI: URGENZE E IMPEGNI PER GLI AUTONOMI (26/01/2021)

“... a prescindere da ogni crisi politica
e formula di governo presente o futura
è necessario e urgente...”

SINTESI E DECISIONI
DELLA RIUNIONE CLAN – FNSI
DEL 26 GENNAIO 2021


La Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi s’impegnerà in una campagna per l’equo compenso, il welfare, la tutela dei non dipendenti e l’assunzione delle posizioni di “finto lavoro autonomo”. Inoltre lancerà un censimento sulle condizioni attuali del lavoro autonomo, e un appello per una riforma dell’iscrizione all’Ordine dei giornalisti.
Così ha deciso la Clan, presieduta dal Segretario generale aggiunto della Fnsi Mattia Motta e coordinata da Maurizio Bekar, in una riunione in teleconferenza. 

L’incontro si è aperto con un’audizione della Presidente dell’Inpgi, Marina Macelloni, che ha illustrato la situazione dell’ente. Che vive una crisi, ha sottolineato Macelloni “dovuta non a una cattiva gestione, ma a un crollo dei contributi Inpgi 1 per la diminuzione dei dipendenti, a fronte di un aumento esponenziale delle uscite per pensioni e prestazioni. Bisogna” ha detto Macelloni “incrementare il lavoro regolare e la platea dei contribuenti”. Positiva invece la situazione per l’Inpgi2, per la quale è però necessario avere migliori retribuzioni, con conseguenti maggiori afflussi contributivi e migliori prestazioni. E’ stata infine esclusa, allo stato attuale, l’unificazione tra Inpgi 1 e 2.

Più in dettaglio, sulle decisioni assunte nella riunione, la Clan “a prescindere da ogni crisi politica e formula di governo presente o futura, ritiene necessario e urgente”:

- Attuare le leggi sull’equo compenso per i giornalisti non dipendenti, rimaste lettera morta. Tra queste la 233/2012, per la quale a oggi mancano persino la quantizzazione dell’equo compenso e le procedure di verifica della sua attuazione, compito della commissione plurilaterale formata da Governo, giornalisti ed editori, ma che da anni registra una sostanziale indisponibilità degli editori.
A riguardo, per rendere evidente la gravità della situazione, la Clan-Fnsi lancerà a breve una campagna pubblica, assieme a un censimento delle reali condizioni di lavoro e retributive dei non contrattualizzati, che in troppi fingono di ignorare.

- Davanti alle ripetute richieste degli editori di sostegni economici, va posta come condizione che non si possano più ricevere contributi o agevolazioni pubbliche di alcun tipo, se non ponendo soluzione ai gravi problemi di precarietà lavorativa, contrattuale e sottoretribuzione dei giornalisti non dipendenti, molti dei quali avrebbero invece titolo per una regolare assunzione da dipendenti. 

- Vanno riformate le norme di iscrizione all’Ordine, nella logica che “giornalista è chi esercita effettivamente la professione", adeguando una legge istitutiva di quasi 60 anni fa, oramai inadeguata alla realtà attuale dei circuiti dell’informazione e del mercato del lavoro.
In questo senso va anche affrontato il tema dei circa 50.000 su 110.000 iscritti all’Ordine che non hanno alcuna posizione contributiva Inpgi: dei “fantasmi”, che o sono giornalisti inquadrati con altri contratti e presso altre Casse, a danno dell’Inpgi, o che apparentemente non hanno mai esercitato la professione, e quindi non si capisce a quale titolo risultino ancora iscritti all’Ordine.

- È necessario potenziare le strutture ispettive dell’Inpgi, che da anni fanno emergere numerose posizioni di falso lavoro autonomo e di sfruttamento dei cococo al posto di contratti da dipendente. Senza lavoro regolare ed equamente retribuito non c’è alcuna possibilità di previdenza, di un futuro professionale, né di buona e libera informazione.

- Di fronte alle protratte sofferenze del mercato del lavoro, ora inasprite anche dal Covid, sono necessari sostegni al reddito dei giornalisti non dipendenti, spesso con discontinuità lavorativa e sensibili cali di reddito.
Si ritiene quindi necessario rivedere ed estendere anche ai lavoratori autonomi degli Ordini professionali norme come la recente legge sull’ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa), varata con la legge di bilancio 2021, ma ora prevista solo per le Partite Iva della Gestione Separata Inps. L’ISCRO è un giusto passo verso un welfare per gli autonomi, ma deve riguardare tutte le categorie, senza esclusioni, estendendone l’accessibilità e portata, anche tenendo conto delle diverse specificità lavorative esistenti tra i differenti Ordini professionali.

- Va infine dato uno stop all’inaccettabile impiego di giornalisti pensionati in redazione, o in ruoli equipollenti ai dipendenti, che – per una parziale integrazione di reddito – sottraggono occasioni e posti di lavoro a migliaia di giornalisti autonomi e sottoretribuiti, che sono oggi la maggioranza della categoria.

(Sintesi della riunione Clan-Fnsi del 26 gennaio 2021. Fonte: Clan-Fnsi)

>> QUI IL QUESTIONARIO SUI GIORNALISTI AUTONOMI NEL FVG (scadenza: 14 marzo 2021)



03 febbraio 2021

QUESTIONARIO SUI GIORNALISTI AUTONOMI NEL FVG: ORA CON INVIO ANONIMO (scad. 14/3/2021)

Coordinamento giornalisti precari e freelance del FVG

e Commissione regionale lavoro autonomo

c/o Assostampa Friuli Venezia Giulia


IL "QUESTIONARIO PRECARIO"
SUI GIORNALISTI AUTONOMI NEL FVG 
DIVENTA NAZIONALE

Scadenza prorogata al 14 marzo !

Il questionario è ora totalmente anonimo
e aperto anche ai non iscritti al sindacato


In allegato il questionario
Compilalo e spediscilo a:
(anche tramite l'anonymizer www.filemail.com)

Il Coordinamento giornalisti precari e freelance e la Commissione regionale lavoro autonomo dell’Assostampa FVG in dicembre hanno lanciato un questionario, per ricavarne uno spaccato dell’attuale condizione del lavoro giornalistico non dipendente nel Friuli Venezia Giulia. 

Il questionario, anonimo e rivolto anche ai non iscritti al sindacato, punta a raccogliere dati e informazioni utili per sviluppare azioni a tutela del lavoro autonomo, e per l’applicazione dell’equo compenso (stabilito per legge, ma quasi sempre ignorato da editori e datori di lavoro).

Più in particolare Coordinamento e Commissione regionale chiedono di sapere da colleghe e colleghi quali sono le loro posizioni in merito alla professione giornalistica (attività unica, primaria, secondaria, occasionale, “hobby”, disoccupati, ecc.). E se svolgono attività di cronista, critico, ufficio stampa, fotografo, radio, tv, web, social... E la loro posizione contrattuale (se c’è, o se l’avevano in passato, se ora sono disoccupati).

Le risposte finora pervenute stanno facendo emergere condizioni di drammatica sottoretribuzione, ben peggiori degli anni scorsi, e spesso anche di disoccupazione; e solo poche posizioni meglio retribuite, ma solitamente incerte, o gravose, o insufficienti per garantire una prospettiva di vita stabile e indipendente.

Il sondaggio del Friuli Venezia Giulia, poi ripreso anche in Sicilia e Lombardia, ha spinto la Commissione nazionale lavoro autonomo (Clan) della Fnsi a farne uno in tutta Italia. E ora se ne sta predisponendo il testo, in cui confluiranno anche l’esperienza e i risultati del Friuli Venezia Giulia.

Perciò, anche per raccogliere una maggior quantità e tipi di dati da far confluire del sondaggio nazionale, è stato deciso di prorogare la scadenza delle risposte del Friuli Venezia Giulia fino al 14 marzo.

Inoltre, per garantire l'assoluto anonimato di chi risponde al questionario, ora è anche possibile utilizzare il servizio on line www.filemail.com, che permette di inviare il questionario da un indirizzo fittizio per non rendersi identificabili !

Invitiamo quindi tutte le colleghe e colleghi che svolgono un lavoro giornalistico autonomo, di qualunque tipo (carta stampata, radio, tv,  fotografi, uffici stampa, web…), sia continuativo che saltuario, od ora disoccupati, di rispondere al questionario: ci servirà per avviare una campagna, anche nazionale, e varie azioni, sui diritti del lavoro autonomo e per l’equo compenso dei giornalisti autonomi !

I dati raccolti saranno trattati nel rispetto delle norme sulla privacy, saranno usati solo per indagine statistica, e non verranno mai divulgati a terzi.

Per queste ragioni ti preghiamo di rispondere al questionario in forma anonima (scaricabile qui in Word o in Pdf), e di rispedircelo entro il 14 marzo 2021 a: precari.freelance@assostampafvg.it o in busta chiusa a: Commissione regionale lavoro autonomo, Assostampa FVG, Corso Italia 13, 34122 Trieste.

O, per garantire l'assoluto anonimato di chi invia il questionario, ora è possibile usare il servizio di anonymizer on line www.filemail.com Basta scrivere come destinatario precari.freelance@assostampafvg.it, allegare il file con il questionario compilato, e come mittente scrivere un indirizzo di fantasia, ma con la sintassi corretta di un indirizzo email (p.es. pippo@aliasmail.net o alias@fantomas.net) e inviarci tutto !

Contiamo sulla tua collaborazione (e aiutaci a divulgare questa comunicazione tra i tuoi colleghi e colleghe). Grazie !


Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia

Commissione regionale lavoro autonomo dell’Assostampa FVG


17 gennaio 2021

TELE-RIUNIONE VENERDI’ 22 GENNAIO (h 18-20) e QUESTIONARIO FREELANCE


TELE-RIUNIONE VENERDI’ 22 GENNAIO (ore 18-20) 

E QUESTIONARIO FREELANCE FVG (entro il 31 gennaio)


Il Coordinamento giornalisti precari e freelance e la Commissione regionale lavoro autonomo del Friuli Venezia Giulia indicono una teleconferenza venerdì 22 gennaio, dalle ore 18 alle 20. 


Tema dell’incontro i problemi più attuali del lavoro giornalistico non dipendente, le iniziative promosse dal Coordinamento e dalla Commissione regionale del FVG, e quelle in cantiere a livello nazionale della Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi. 

Tra i temi che verranno affrontati: l’attuazione dell’equo compenso, iniziative per il welfare degli autonomi, vertenze, e l’indagine-questionario sul lavoro autonomo nel FVG (che verrà prossimamente ripresa anche in altre regioni).

La riunione è aperta a tutti i giornalisti lavoratori autonomi, sottoccupati e disoccupati del Friuli Venezia Giulia, anche non iscritti al sindacato, interessati a livello informativo o anche a un coinvolgimento nelle attività del Coordinamento e della Commissione. 

Per partecipare all’incontro (che, per tutelare la privacy, non si svolge in forma pubblica) gli interessati devono inviare una richiesta a: precari.freelance@assostampafvg.it e riceveranno un invito con le istruzioni via Google Calendar, e un link per partecipare alla teleconferenza. Per intervenire non sono necessarie app o programmi da scaricare: si usa solo il browser, anche da tablet o smartphone. 

Data l’importanza dell’incontro, tutti sono invitati a sensibilizzare i colleghi/e ritrenuti interessati/e, sollecitandoli ad inviare una richiesta di partecipazione. 

Per ogni ogni eventuale necessità, contattaci: precari.freelance@assostampafvg.it

QUESTIONARIO SUL LAVORO AUTONOMO NEL FVG:
C’E’ TEMPO FINO AL 31 GENNAIO ! 


C’è tempo fino al 31 gennaio per rispondere all’indagine-questionario sul lavoro giornalistico autonomo, promossa dal Coordinamento precari e freelance e dalla Commissione regionale lavoro autonomo dell’Assostampa FVG.

Il sondaggio (rivolto ad autonomi, precari, sottoccupati e disoccupati, anche non iscritti al sindacato) punta a ricavare un’immagine affidabile della situazione attuale del lavoro giornalistico non dipendente in regione, tramite cui poter costruire proposte ed azioni mirate.

La presentazione completa del sondaggio è disponibile on line al link:
>> https://freelancefvg.blogspot.com/2020/12/questionario-sui-giornalisti-autonomi.html

Il questionario richiede pochi minuti, si compila in forma anonima, e va inviato entro il 31 gennaio a precari.freelance@assostampafvg.it o in busta chiusa a: Commissione regionale lavoro autonomo, Assostampa FVG, Corso Italia 13, 34122 Trieste.

I dati raccolti vengono trattati nel rispetto del Regolamento UE 2016/679 sul trattamento dei dati personali, del più rigoroso anonimato, e non verranno mai divulgati a terzi.

SCARICA QUI IL QUESTIONARIO IN WORD o in PDF

e inviacelo: contiamo sulla tua collaborazione, grazie !

23 dicembre 2020

PRECARIATO E SFRUTTAMENTO: DIGNITÀ DEL LAVORO PER SALVARE INPGI - APPELLO: 927 FIRME

Un appello promosso da giornalisti precari
ad Istituzioni e Presidente della Repubblica:
difendere il lavoro per salvare la professione

LE PRIME 927 ADESIONI
(al 24 dicembre 2020)

Tra i firmatari giornalisti autonomi, precari
dipendenti e pensionati
esponenti nazionali e territoriali della categoria


Nel Friuli Venezia Giulia, tra i primi firmatari:

vari componenti del Direttivo dell'Assostampa FVG
tra i quali il presidente Muscatello e il segretario Martegani
il Presidente dell'Ordine regionale dei Giornalisti, Degano

e i rappresentanti del Coordinamento giornalisti precari e freelance
e della Commissione regionale lavoro autonomo:
Maurizio Bekar e Lorenzo Mansutti


-  L'APPELLO  -

PRECARIATO E SFRUTTAMENTO: 
DIGNITÀ DEL LAVORO PER SALVARE INPGI

Difendere il lavoro per salvare la professione giornalistica. Contrastare il precariato per dare maggiore solidità all’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani. Sono gli obiettivi che si prefigge il Comitato “Dignità delle persone, dignità del lavoro”, promosso da un gruppo di giornalisti precari con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di dare un futuro di diritti e di certezze a migliaia di giornalisti costretti a lavorare senza alcun riconoscimento e con retribuzioni vergognose.

Il nostro appello è rivolto innanzitutto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché dall’alto del suo magistero richiami il Governo e il Parlamento a rivolgere l’attenzione, con l’adozione di provvedimenti mirati.

Comprendiamo l’appello al Capo dello Stato sottoscritto da illustri colleghi in pensione e alcuni direttori per salvaguardare l’autonomia e la sostenibilità dell’Inpgi. Oltre che preoccupazione, dai sottoscrittori di quella petizione ci saremmo aspettati, però, coerenza e un po’ di autocritica. Fra loro, infatti, ci sono giornalisti pensionati che continuano a lavorare senza versare i contributi alla gestione principale dell’Inpgi. Da questo punto di vista, stupisce che chi continua a esercitare la professione, proclamandosi giornalista quando porta in tv esponenti di clan della malavita e artista quando si tratta di pagare i contributi, si preoccupi adesso della situazione dell’Inpgi. Lo stesso discorso vale per i direttori di importanti testate, che utilizzano quotidianamente giornalisti precari, senza porsi il problema dell’esiguità delle retribuzioni e della sostanziale assenza di diritti.

Riteniamo che non ci possa essere previdenza senza lavoro regolare. Per questo ci rivolgiamo al Presidente della Repubblica affinché sensibilizzi Parlamento e Governo ad affrontare e risolvere il problema del precariato e dello sfruttamento nel settore dell’informazione.


Le prime 927 adesioni (al 24 dicembre)
(aperte ulteriori adesioni alla mail: appello.dignita.lavoro.inpgi@gmail.com)


Paolo Accossato

Domenico Affinito

Paolo Aghemo

Nadia Afragola

Roberto Aiello

Gianmarco Aimi

Andrea Alba

Emilio Albertario

Anna Alberti

Marco Aldighieri

Francesca Alfonsi

Francesca Alibrandi

Claudio Almanzi

Daniela Altimani

Sante Altizio

Paolo Maria Amadasi

Gianluca Amadori

Marina Amaduzzi

Chiara Amati

Gioacchino Amato

Silvia Ambrosi

Francesca Ambruosi

Ermanno Amedei

Laura Amorosi

Mariateresa Amoruso

Maria Andreetta

Silvia Andreetto

Antonio Andreotti

Monica Andolfatto

Francesca Angeleri

Amalia Angotti

Gianpaolo Annese

Paolo Animato

Lucia Anselmi

Alessio Antonini

Maria Paola Arbeia

Antonella Ardito

Maria Arruzza

Armando Federico Ascolese

Daniele Astolfi

Lucia Aterini

Gerardo Ausiello

Giulia Avataneo

Sara Avesani

Fabio Azzolini

Andreina Baccaro

Angela Baglioni

Susanna Bagnoli

Ivana Baiunco

Furio Baldassi

Marcella Baldassini

Ida Baldi

Grazia Ballerini

Roberta Balzotti

Roberto Barat

Corrado Barbacini

Fabrizia Barbarisi

Guido Barbato

Giuseppe Gio Barbera

Massimiliano Barberis

Giorgio Barbieri

Federica Bardella

Sara Barovier

Monica Bartocci

Carlo Bartoli

Marco Bartolini

Marco Baruffi

Stefania Basile

Lorenzo Basso

Marco Bazzichi

Maurizio Bekar

Stefano Belfiore

Valeria Bellagamba

Patrizia Belli

Mirko Bellis

Vincenzo Bellomo

Gianni Belloni

Antonella Benanzato

Barbara Benini

Sandro Bennucci

Walter Berghella

Paolo Berizzi

Serena Bersani

Simonetta Bersani

Edoardo Bertaina

Claudio Bertoncin

Guido Besana

 Stefania Bessone

Annalisa Betti

Alessandra Betto

Cristina Bianchi

Alessandra Bianco

Giuseppe Bianco

Alessandro Biggi

Matteo Billi

Benedetta Binarelli

Paola Biondi

Marco Bisiach

Nazzareno Bisogni

Marco Bobbio

Alessio Bocchetti

Gianpaolo Boetti

Tiziana Bolognani

 Ugo Bolognesi

Silvia Bombelli

Corrado Bongiorni

Donata Bonometti

Giancarlo Borriello

Paolo Borrometi

Annalisa Boschin

Stefano Bosco

Ivana Bosso

Alessia Bottone

Alberto Bragaglia

Rosi Brandi

Marco Brando

Antonella Brandonisio

Elena Bravetta

Ines Brentan

Chiara Brilli

Valentina Brini

Bruno Brunello

Claudia Brunetto

Viviana Bruschi

Christian Brusamonti

Flavia Buccilli

Stefano Buda

Andrea Bulgarelli

Lucio Bussi

Paolo Butturini

Luis Cabases

Rita Cacciami

Anna Caiati

Antonio Caiazza

Alessandro Calabrese

Angela Calabrese

Federico Callegaro

Giuseppina Calisti

Mimma Calligaris

Federica Calosso

Elisabetta Campana

Roberta Campanella

 Paola Campassi

Giada Campus

Giulia Cananzi

Nicoletta Canazza

Maria Costanza Candi

Riccardo Cannavale

Riccardo Cavaliere

Alessia Cannizzaro

Michela Canova

Rinaldo Cao

Arnaldo Capezzuto

Fabrizio Cappella

Giacomo Capuano

Rosanna Caraci

Paola Caramella

Dora Carapellese

Nicoletta Caraglia

Gabriele Carchella

Francesco Cardella

Chiara Carenini

Antonella Carlin

Daniele Carlon

Agnese Carnevali

Clara Caroli

Giovanna Carollo

Amalia Carosi

Valentina Carosini

Giorgio Carozzi

Maurizio Carucci

Monica Casata

Andrea Casazza

Francesco Casoni

Antonello Cassano

Franca Cassine

Elisa Cassisa

Francesca Castellani

Fabio Castori

Antonio Castro

Marco Catalani

Katiuscia Cauzzi

Maria Cava

Jessica Cavallero

Silvano Cavallet

Paolo Cavallo

Renato Cavallo

Elia Cavarzan

Beppe Ceccato

Patrizia Centi

Ezio Cerasi

Francesco Cerisano

Rocco Cerone

Michele Cervo

Elena Chemello

Claudio Chiarani

Simona Chiariello

Nicola Chiarini

Giulia Chiodini

David Ciaralli

Tiziana Ciavardini

Gisella Cicciò

Luisa Cicero

Anna Cristiana Cippone

Giuseppe Cipriani

Luca Cipriano

Delia Cipullo

Paola Cireddu

Linda Cittadini

Carmen Clericuzio

Gabriele Cocchi

Francesco Colagreco

Paola Colaprisco

Silvia Collecchia

Rocco Coletti

Luigi Colomba

Paolo Colombatti

Alessandro Colombo

Luca Colombo

Elisabetta Colonna

Gianni Colussi

Alessandra Comazzi

Raffaele Grilli

Ivan Grozny Compasso

Angelo Conte

Licia Conte

Roberto Conte

Matteo Contessa

Marco Conti

Coordinamento dei precari di Repubblica

Simona Coppa

Annamaria Coppola

Cristiana Corazza

Ubaldo Cordellini

Stefano Corradino

Nicole Corritore

Elisa Corsini

Massimiliano Cortivo

Pietro Corvi

Elisabetta Cosci

Cristina Cosentino

Giacomo Costa

Alessandra Costante

Giuliana Covella

Tiziana Cozzi

Guido Cravero

Andrea Cremonesi

Danilo Cretara

Gabriella Crema

Antonella Cripta

Riccardo Cristiano

Massimiliano Crosato

Francesca Culasso

Erika Culiat

Claudio Cumani

Beatrice Curci

Francesco Cutro

Giuseppe Cutro

Sandro Cuzari

Alessandro da Rin Betta

Oscar D’Agostino

Paolo Dal Ben

Orlando D’Angelo

Roberta D’Angelo

Michele D’Annunzio

Mario D’Argenio

Renato D’Argenio

Sara Dainese

Benedetta Dalla Rovere

Rosa De Angelis

Monica De Benedetto

Danilo De Biasio

Danilo De Blasio

Olimpia De Casa

Chiara De Carli

Giovanna De Carlo

Gerardo De Fabrizio

Annarita De Feo

Cristiano Degano

Matteo Dell’Antico

Erika Dellacasa

Gisella Dellamonaca

Gennaro Dellamonica

Piero Dellecave

Giulio Delfino

Anna Del Freo

Riccardo Dellaferrera

Roberta De Maddi

Clementina De Maio

Dario De Martino

Salvatore Del Giudice

Massimo Del Zoppo

Angelo De Nicola

Prospero Dente

Alex De Palo

Veronica Deriu

Daniele De Salvo

Felice De Sanctis

Amalia De Simone

Francesca Des Loges

Marzia De Toma

Francesca Detotto

Maurizio Di Biagio

Riccardo Di Blasi

Monica Di Carlo

Monica Di Fabio

Alessandra Di Filippo

Luca Difrancescantonio

Pietro Di Lazzaro

Chiara Di Michele

Gina Di Meo

Marzio Di Mezza

Stefania Di Mitrio

Marco D’Incà

Fabiana Di Nardo

Raffaele Dinoia

Nicola Di Paolantonio

Franco Di Parenti

Roberto Di Perna

Daniela Dirceo

Laura Di Russo

Paolo Di Sabatino

Elisa Di Salvatore

Manlio Di Salvo

Maurizio Di Schino

Anna Ditta

Lorenzo Dolce

Poljanka Dolhar

Giuliano Doro

Luciana Doronzo

Guido D’Ubaldo

Daniela D’Uffizi

Daniela Ducoli

Laura Durante

Renato Dutto

Luciana Esposito

Salvatore Esposito

Roberto Esse

Davide Eusebi

Silvia Fabbi

Nina Fabrizio

Francesco Facchini

Antonella Fadda

Sabina Fadel

Daniela Faiella

Carla Falcone

 Carla Fantozzi

Marzio Fatucchi

Elio Felice

Matteo Femia

Adriana Fenzi

Fulvio Fenzo

Maurizio Ferrari

Tiziana Ferrario

Andrea Ferro

Erica Ferro

Salvatore Ferro

Paola Fichera

Dario Fidora

Walter Filagrana

Nicola Filipovic

Guido Filippi

Antonietta Filippini

Raffaele Fiorella

Enzo Fontanarosa

Alvise Fontanella

Guido Fontanelli

Francesca Forleo

Diana Angela Formaggio

Alessandro Foroni

Elisa Forte

Walter Fortini

Maria Giovanna Fossati

Luca Frati

Tommaso Fregatti

Doris Fresco

Lorenzo Frigerio

Federico Frighi

Michele Fullin

Melody Fusaro

Silvia Gadotti

Lidia Galeazzo

Adele Galetta

Nicola Gallino

Anna Galvani

Silvia Garambois

Silvia Garbarino

Valeria Garbin

Fulvio Gardumi

Giuliano Gargano

Marco Gasparini

Carlo Gattai

Floriana Gavazzi

Claudio Gelain

Maurizio Gelatti

Manuela Generi

Mauro Gentile

Lella Genzale

Luca Geronico

Francesca Ghidini

Irene Giacobbe

Mariachiara Giacosa

Andrea Giambartolomei

Emanuela Giampaoli

Sabino Giannattasio

Serena Giannico

Stefano Giantin

Enrico Giardini

Luca Gigli

Silvia Gigli

Roberto Ginex

Luca Ginetto

Mario Gioannini

Moreno Gioli

Mauro Giordano

Dario Giordo

Claudio Girardi

Benoit Girod

Francesco Gironi

Felicia Giudice

Gianfranco Giuliani

Silvio Giulietti

Caterina Giusberti

Patrizia Giustarini

Mirella Gobbi

Antonella Gramaglia

Domenico Gramazio

Annalisa Grandi

Marco Grasso

Vincenzo Grasso

Alessandro Grasso Peroni

Carlo Gravina

Cristina Greco

Matteo Guarda

Stefania Guernieri

Massimo Guerra

Anna Guerriero

Giuseppe Guerriero

Giulia Guidi

Caterina Giusberti

Maurizio Gussoni

Sara Iacomussi

Paola Iandolo

Giustina Iannelli

Massimo Ieppariello

Simonetta Ieppariello

Doriana Imbimbo

Antonella Inciso

Marco Ingino

Anna Maria Isidori

Stefano Jesurum

Desiree Klain

Sara Landi

Giovanni Lanzi

Adele Lapertosa

Davide Lattanzi

Maria Teresa Laudando

Nicola Lavacca

Nevio Lavagnoli

Edi Lazzi

Antonella Lenti

Mirella Lelli

Giorgio Maria Leone

Grazia Leone

Roberto Leone

Valentina Leone

Gabriella Leonzi

Graziella Leporati

Maria Lepri

Paolo Levi

Cristina Liguori

Paola Liloia

Roberta Lisi

Luca Liverani

Antonella Loi

Francesca Lombardi

Giorgio Lonardi

Diego Longhin

Anna Longo

Barbara La Porta

Daniele Lo Porto

Angelo Loreto

Sara Lorusso

Emanuele Losapio

Francesco Loscalzo

Antonio Lovascio

Cristiano Lozito

Mauro Lozzi

Marina Lucchin

Lucia Lunghini

Marco Lupis

Giancarlo Macaluso

Alessandro Macciò

Paola Maceraudi

Matteo Macor

Marco Maffettone

Claudio Mafrici

Aldo Maggioni

Renzo Magosso

Marta Maimone

Monica Mainardi

Ivano Maiorella

Sandro Maiorella

Elisa Malacalza

Francesca Malaguti

Ivan Malfatto

Peter Malfertheiner

Pier David Malloni

Giuseppe Mallozzi

Daniele Mammoliti

Chiara Mancinelli

Roberta Mancinelli

Marina Mancini

Alessandra Mancuso

Lilli Mandara

Pina Manente

Claudio Mangini

Alessandro Mano

Lorenzo Mansutti

Vera Mantengoli

Luca Mantovani

Paola Manzoni

Federica Marangio

Alessia Marani

Antonella Marano

Rosalia Marcantonio

Matteo Marcello

Oliviero Marchesi

Massimo Marciano

Alessia Marconi

Achille Marelli

Valentina Maresca

Ermanno Mariani

Claudio Marincola

Elisa Marincola

Emanuele Marinelli

Antonella Mariotti

Angela Marrocu

Chiara Marseglia

Chiara Marsilli

Alessandro Martegani

Bepi Martellotta

Roberta Martinelli

Pietro Martinetti

Fabiana Martini

Anna Martino

Giuseppe Marzano

Fabrizio Masciangioli

Lucio Masia

Enzo Massaro

Emanuela Masseria

Paolo Mastri

Roberto Mastroianni

Massimo Mastrolonardo

Paola Matossi L’Orsa

Miriam Mauti

Lorenzo Mayer

Francesca Mazzola

Sabrina Mechella

Pierluigi Melillo

Monica Merola

Carola Messina

Salvo Messina

Greta Messori

Lucio Michieli

Pino Miglini

Mariangela Milani

Daniele Milano

Alberto Minazzi

Francesca Mineo

Ignazio Minerva

Roberto Mingardi

Enrico Mirani

Sergio Miravalle

Annalisa Misceo

Vera Mocella

Ina Modica

Gianni Molinari

Antonella Monaco

Donatella Mondini

Nadia Monetti

Giovanni Monforte

Cristina Montagni

Alessandra Montalbelti

Paolo Montalto

Ciro Montanari

Alessandra Montemurro

Gianni Montesano

Pietro Montone

Marco Montori

Luca Morazzano

Demetrio Moretti

Tommaso Moretto

Andrea Morigi

Nicola Morisco

Lorenzo Moroni

Maurizio Moscatelli

Mattia Motta

Sam Mouazin

Olga Mugnaini

Antonella Mulè

Filippo Mulè

Gianluca Murgia

Valentina Murrieri

Carlo Muscatello

Matteo Naccari

Laura Naimoli

Francesca Nardomarino

Grazia Napoli

Roberto Natale

Giancarlo Navach

Giovanni Negri

Cristina Negro

Diego Neri

Giorgio Neri

Walter Nerone

Andrea Nicastro

Franco Nicastro

Laura Nicastro

Lucilla Niccolini

Luigi Nicolosi

Giusy Nicosia

Alberto Nigro

Simona Nocifora

Mauro Nucci

Fabio Nuccio

Angelo Oliveto

Pierpaolo Olivo

Sonia Oranges

Eduardo Orlando

Vito Orlando

Stefania Ortolano

Patrizia Orsingher

Fabiana Pacella

Gianluca Pacella

Chiara Pacilli

Francesco Padoa

Saverio Paffumi

Maurizio Paglialunga

Paolo Pagnanelli

Aldo Palaoro

Pierluigi Palladini

Antonella Pallante

Giancarlo Maria Palombi

Angelo Pangrazio

Chiara Paolini

Roberto Paolo

Emiliano Papillo

Elisabetta Paraboschi

Danila Paradiso

Renato Parascandolo

Rosaria Parrilla

Livia Parisi

Gianluigi Parlato

Alfonso Parziale

Vittorio Pastanella

Francesca Patanè

Fabiola Paterniti Martello

Serafino Paternoster

Davide Patitucci

Chiara Pavan

Franco Pavan

Mara Pedrabissi

Alessandro Pellizzari

Mario Pennella

Patrizia Pennella

Marco Nicoló Perinelli

Heinrich Pernter

Luisa Perona

Giulio Perotti

Manuela Perrone

Paolo Perucchini

Davide Pesce

Marco Peschiera

Daniela Pesoli

Pier Paolo Petino

Simona Petricciuolo

Angiola Petronio

Paolo Piacenza

Adele Piazza

Alfredo Picariello

Amedeo Picariello

Ivana Picariello

Rodolfo Picariello

Giuseppe Picciano

Francesca Piccioli

Monica Pietrangeli

Paolo Piffer

Renzo Pincini

Alessandro Pintimalli

Fernanda Pirani

Carla Piro Mander

Saimen Piroddi

Gabriella Piroli

Ciro Pisano

Luigi Pisano

Simona Pisoni

Oreste Pivetta

Antonio Pizzo

Nadia Plucani

Francesco Polsinelli

Luca Pompei

Alessandra Pon

Andrea Pongetti

Paolo Ponzetti

Gabriele Porro

Massimo Postiglione

Rossella Postiglione

Alessandra Portinari

Luca Pozza

Milla Prandelli

Sabina Prestipino

Antonio Prigiobbo

Antonello Profita

Marco Preve

Antonello Profita

Rosanna Pucci

Cristina Puglisi

Cinzia Puopolo

Anna Puricella

Nicola Quadrelli

Gianni Quagliarella

Maurizio Quattrini

Ivan Quiselli

Elisabetta Raffa

Marco Raffa

Claudio Raffaelli

Alessandro Ragazzo

Elfrida Ragazzo

Luciano Rapa

Silvio Rapaglià

Francesca Rapposelli

Roberto Raschiatore

Francesco Rataj

Piero Rauber

Michele Razzetti

Claudio Reale

Roberto Reale

Marika Remondelli

Stefano Renna

Silvia Resta

Andreja Restek

Donatella Ricci

Fabrizio Ricci

Valentina Rigano

Antonio Rigliano

Alberto Rimedio

Graziella Rinaldi

Pierelisa Rizzo

Giuseppe Rizzuto

Edmondo Rho

Jacopo Ricca

Federica Riccio

Renato Riccio

Simonetta Robiony

Gianluce Rocca

Carlotta Rocci

Stefano Rogliatti

Sabrina Roglio

Luca Rolandi

Barbara Romagnoli

Maurizio Romanato

Ivo Romano

Paolo Romano

Paola Rosà

Emanuela Rosi

Gianluca Rossellini

Emanuele Rossi

Andrea Rossini

Cristina Rosso

Alessandro Rota

Ruben Rotundo

Marco Rubino

Milena Rubino

Mimmo Rubio

Roberta Ruggiero

Carla Ruocco

Sandro Ruotolo

Antonella Russoniello

Andrea Rustichelli

Giorgio Ruta

Massimiliano Saggese

Luigi Salvati

Francesca Salvatore

Massimiliano Salvo

Andrea Sambugaro

Domenico Sammartino

Giorgio Santelli

Giovanni Santonostaso

Enrico Santi

Paolo Sarandrea

Dario Sarnataro

Andrea Sbardellati

Rossana Scaglia

Antonella Scambia

Daniela Scano

Katia Scapellato

Barbara  Scaramucci

Claudio Scarinzi

Cosimo Scarinzi

Fernanda Scarmagnan

Davide Schiavon

Ivo Sconfienza

Pierangela Sconfienza

Ida Sconzo

Manuel Scordo

Agata Scuderi

Antonella Scutiero

Roberto Secci

Alessandra Sechi

Simonetta Selloni

Paolo Serventi Longhi

Piergiorgio Severini

Maurizio Severino

Giuseppe Sgambellone

Valentino Sgaramella

Alessandra Sgarbossa

Monica Sghedoni

Margherita Siani

Gian Mario Sias

Davide Sighele

Carlo Siletto

Claudio Silvestri

Alberto Simone

Silvia Sinibaldi

Ettore Siniscalchi

Elisa Sola

Vassily Sortino

Ilaria Sotis

Paola Spadari

Chiara Spadaro

Fausto Spano

Giovanni Spano

Beppe Spatola

Giovanni Sperandeo

Lorenzo Sperti

Giusi Spica

Cristoforo Spinella

Renato Spiniello

Giampiero Spirito

Nicola Sposato

Laura Squizzato

Silvia Squizzato

Chiara Spat

Gianfranco Stabile

Marco Staglianò

Giovanni Stefani

Nicola Stella

Ingrid Stratti

Rosella Strianese

Andrea Tagliaferri

Caro Vittorio Tagliani

Rosaria Talarico

Stefano Tallia

Davide Tamiello

Valeria Tancredi

Ilario Tancon

Edda Taramasco

Francesco Tartara

Chiara Tenca

Pietro Terna

Alessandra Testa

Giampaolo Testa

Marina Testa

Gianni Tinelli

Silvia Tironi

Riccardo Tivegna

Giulio Todescan

Carmine Tolino

Cinzia Toller

Lara Tomasetta

Graziana Tondini

Damiano Tormen

Federica Tourn

Pietro Trebiciani

Valerio Tripi

Marco Tripisciano

Nello Trocchia

Lorenzo Trombetta

Viviana Trombetta

Francesco Truscia

Roberto Turetta

Davide Uccella

Donato Ungaro

Marco Ursano

Gioele Urso

Rosangela Urso

Alessandra Vaccari

Roberto Vacchini

Francesca Valente

Maria Valentino

Alessio Vallerga

Vincenzo Varagona

Michele Varì

Elisabetta Vassallo

Simone Vazzana

Tony Vece

Paola Venanzi

Carlo Venuto

Marina Verdenelli

Maria Paola Vergallito

Dea Verna

Riccardo Verzé

Fabrizio Vignati

Gianni Vigoroso

Raffaele Vitali

Massimo Vitalia

Antonio Vuolo

Beppe Vigani

Laura Viggiano

Marco Vignudelli

Piera Villalta

Lucia Visca

Marco Volpati

Stefan Wallisch

Marzia Zamattio

Martina Zambon

Maria Zampieri

Filippo Zanoni

Domenico Zappella

Alessia Zavatti Gazzillo

Maria Zegarelli

Massimo Zennaro

Massimi Zilio

Marcello Zinola

Alessandro Zorco

Monica Zunino


Aperte ulteriori adesioni alla mail: appello.dignita.lavoro.inpgi@gmail.com





07 dicembre 2020

QUESTIONARIO SUI GIORNALISTI AUTONOMI NEL FVG (scad 14/3/2021)

 Coordinamento giornalisti precari e freelance del FVG

e Commissione regionale lavoro autonomo

c/o Assostampa Friuli Venezia Giulia

QUESTIONARIO

 SUL LAVORO GIORNALISTICO AUTONOMO

NEL FRIULI VENEZIA GIULIA

(anonimo, e rivolto anche ai non iscritti al sindacato)


Il Coordinamento giornalisti precari e freelance e la Commissione regionale lavoro autonomo dell’Assostampa FVG, insediatasi a fine 2019, hanno manifestato la necessità di avere un’immagine affidabile della situazione del lavoro giornalistico autonomo nel Friuli Venezia Giulia.


L’idea è di proporre un sondaggio-questionario anonimo a colleghe e colleghi, anche non iscritti al sindacato, od attualmente sottoccupati o disoccupati, da cui possano emergere informazioni utili su cui costruire proposte e azioni.


Più in particolare Coordinamento e Commissione hanno necessità di sapere quanti sono le colleghe e colleghi e quali sono le loro posizioni in merito alla professione giornalistica (attività unica, primaria, secondaria, occasionale, “hobby”, ecc.). E qual è la loro effettiva posizione occupazionale-contrattuale.


Il sondaggio è da compilare in maniera anonima, e ci va inviato in forma cartacea o per posta elettronica entro il 14 marzo 2021.


Il testo deriva da un analogo questionario elaborato nell’ambito della Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi, rivolto ai collaboratori di alcune testate nazionali. E abbiamo pensato di rilanciarlo nel Friuli Venezia Giulia, per riferirne poi i risultati anche a livello nazionale.  


Con questa iniziativa alle giornaliste e giornalisti autonomi è inoltre offerta la possibilità di rimanere in contatto con la Commissione regionale lavoro autonomo e il Coordinamento precari e freelance del FVG, sia per una più capillare informazione sulle iniziative da intraprendere, sui servizi offerti dal sindacato, sulle opportunità e obblighi dell’Inpgi 2, sia per gli aggiornamenti sull’attuazione dell’equo compenso, oramai da troppo tempo su un binario morto e che nei prossimi mesi si dovrà far ripartire.


Per queste ragioni ti preghiamo di rispondere al questionario in forma anonima (scaricabile qui in Word o in Pdf), e di rispedircelo entro il 14 marzo 2021 a: precari.freelance@assostampafvg.it o in busta chiusa a: Commissione regionale lavoro autonomo, Assostampa FVG, Corso Italia 13, 34122 Trieste. (I dati raccolti vengono trattati nel rispetto del Regolamento UE 2016/679 sul trattamento dei dati personali). 

O, per garantire l'assoluto anonimato di chi invia il questionario, è possibile usare il servizio di anonymizer on line www.filemail.com Nel form basta scrivere come destinatario precari.freelance@assostampafvg.it, allegare il file con il questionario compilato, e come mittente scrivere un indirizzo di fantasia, ma con la sintassi corretta di un indirizzo email (p.es. pippo@aliasmail.net o alias@fantomas.net) e inviarci tutto !


Contiamo sulla tua collaborazione, grazie !


Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia

Commissione regionale lavoro autonomo dell’Assostampa FVG


Scarica qui il questionario: in Word o in Pdf

20 novembre 2020

CLAN-FNSI: EMERGENZE CONTRO LA PRECARIETA’ E PER GLI AUTONOMI

LE EMERGENZE CONTRO LA PRECARIETA’
E A TUTELA DEL LAVORO AUTONOMO GIORNALISTICO

La Clan-Fnsi in videoconferenza (intervengono Mattia Motta e Maurizio Bekar)

Documento della Commissione nazionale lavoro autonomo
della Federazione Nazionale della Stampa Italiana

All'attenzione del Governo e del Sottosegretario all'Editoria


La Commissione nazionale lavoro autonomo della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, riunitasi in teleconferenza giovedì 19 novembre 2020, esprime forte preoccupazione per la deriva del mercato del lavoro nel comparto dell’informazione. E si appella al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al Sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella, affinché intervengano sulle evidenti storture del sistema a danno del lavoro e del diritto dei cittadini ad essere informati da giornalisti liberi e indipendenti anche dal ricatto economico della precarietà e della spasmodica necessità di un lavoro dignitosamente retribuito. 

Il livello occupazionale nel settore sta diminuendo solo formalmente: la “buona occupazione” viene distrutta in favore di un’occupazione precaria, senza diritti né tutele. E un sistema basato sempre più su dei “braccianti dell’informazione”, o sull’utilizzo improprio dei pensionati nel normale circuito produttivo - come già denunciato dalla Clan e dalla Fnsi - non può andare lontano.

Gli editori vogliono da un lato un basso numero di occupati regolari e con contratti depotenziati, dall’altro potere disporre di una forza lavoro di giornalisti lavoratori autonomi da pagare molto meno dei subordinati, benché sia autonomi che dipendenti siano indistintamente utilizzati per la realizzazione dei contenuti dell’identico prodotto giornalistico.

Diamo atto al Governo di aver sostenuto il settore, ma nelle misure che dovrà ancora mettere a punto occorre mettere al primo posto norme che contrastino il precariato, lo sfruttamento dei cococo e delle false partite Iva che mascherano del lavoro dipendente non riconosciuto. 

Chiediamo quindi che tutti gli aiuti agli editori, sia nazionali che locali, siano vincolati alla creazione di occupazione regolare. Ogni sostegno, diretto o indiretto, dev’essere condizionato alla tenuta dell’occupazione e al contrasto del precariato: non si possono utilizzare aiuti pubblici per distruggere l’occupazione regolare e incrementare il lavoro precario e non tutelato.

Va contrastato l’uso dei pensionati nel normale circuito produttivo, e non di rado anche nelle redazioni. Un pensionato non ha la necessità di “procurarsi uno stipendio pieno”, e questa è nei fatti una concorrenza sleale nei confronti di migliaia di collaboratori esterni, sottopagati e quasi mai stabilizzati da dipendenti se non dopo non facili cause giudiziali.

Va favorita con opportuni provvedimenti l’emersione dal “falso lavoro autonomo” di molti collaboratori, e l’inclusione nei Contratti collettivi da dipendenti di almeno i cosiddetti “collaboratori strategici” delle testate.

Va parallelamente attuata una decisa tutela del lavoro autonomo - sia di quello per scelta, che di quello in attesa di stabilizzazioni - tramite la doverosa attuazione delle vigenti disposizioni, inapplicate dal 2012: 

COMPENSI DEGLI ISCRITTI ALL’ORDINE DEI GIORNALISTI

1) Compensi minimi dignitosi per le collaborazioni giornalistiche autonome, anche occasionali e non nelle redazioni, tramite: 

a) Immediata emanazione da parte del Ministero della Giustizia dei parametri per la liquidazione giudiziale dei compensi dei giornalisti ex L. 27/2012, unica categoria professionale per la quale non sono mai stati emanati, e non essendo applicabili per analogia quelli di altre professioni; 

b) Conseguente attuazione anche per i giornalisti del principio della legge sull’equità retributiva ex L. 172/2017; 

COMPENSI DEI COLLABORATORI DELLE REDAZIONI

2) equo compenso per i collaboratori delle redazioni (con coerenza tra subordinati e autonomi nelle singole testate), tramite:

c) Corretta identificazione dei parametri dell’equo compenso per i giornalisti non dipendenti ex L. 233/2012, e conseguente sua attuazione, fino ad oggi bloccata, in violazione della legge stessa e dell’art. 36 della Costituzione.

Riguardo l’emergenza Covid-19, chiediamo l’emanazione di nuovi contributi a fondo perduto a sostegno dei giornalisti non dipendenti, come già stanziati la scorsa primavera-estate, tenendo conto dei nuovi lockdown, parziali o totali, in atto e paventati per questo inverno. 

Va anche tenuto conto che il blocco o riduzione di alcune attività produttive per il Covid-19 hanno causato la perdita, o almeno una forte riduzione delle possibilità di lavoro per i giornalisti lavoratori autonomi dei settori dello spettacolo, cultura, sport, turismo e food, oltre ad una riduzione generale delle possibilità di collaborazione, accompagnate spesso da significative riduzioni dei compensi, stabilite unilateralmente dagli editori nella logica dell’emergenza Covid e dei continui tagli ai costi del lavoro. Su questa situazione sono necessari interventi mirati del Governo e delle Istituzioni, anche locali.

Infine: come già segnalato da tempo anche dalla Clan-Fnsi, l'attività giornalistica, assieme alle sue tecnologie, i contesti sociali e di mercato, è radicalmente mutata dagli anni '70 - '80, al punto di risultare oggi inadeguati, od obsoleti, molti degli attuali strumenti concettuali, normativi e di governo della professione, legati ad altri momenti storici.

Oggi è necessaria una radicale riforma della professione, delle sue norme e istituti, per renderli rispondenti alle esigenze e ai problemi della realtà attuale. Comprese le norme di funzionamento e dei compiti dell’Ordine dei giornalisti, risalenti a un impianto di un oramai lontano e non più attuale 1963. Non basta la già attuata riforma del numero dei componenti del Consiglio nazionale e dei Consigli di disciplina: occorre tenere conto che nel giornalismo la maggior parte dei rapporti di lavoro e è sarà di natura autonoma, e ciò per volontà degli editori.

Ma, al fine di giungere ad una riforma ragionata e di ampio respiro, questa andrà elaborata ed attuata in sinergia con gli organismi di rappresentanza dei giornalisti, per quanto di rispettiva competenza, confrontandosi su problemi, esperienze e proposte già disponibili, e non con provvedimenti calati dall’alto senza alcun coinvolgimento di merito della professione. 

Questi i temi che come Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi ci sentiamo di avanzare con forza, rendendoci disponibili, per quanto di nostra competenza, alla più ampia collaborazione.


(approvato a maggioranza, Roma, 19 novembre 2020)