Servono oggi nuove visioni editoriali e del giornalismo, rifiutando le logiche senza prospettive dei continui tagli al costo del lavoro, alle strutture redazionali, ai diritti dei collaboratori; condizioni queste indispensabili per poter produrre informazione di qualità, e quindi anche di valore per il mercato.
In questo senso un momento centrale e non più rinviabile di tale visione dev'essere la definizione del nuovo contratto Fieg-Fnsi, scaduto oramai da 6 mesi, nel quale il sindacato deve poter avanzare tutte le migliori argomentazioni, progettualità e forze di cui può disporre, a tutela stessa del sistema e del mercato dell'informazione.
E' indispensabile bloccare i tentativi degli editori di destrutturare contratto e tutele. Va difesa e incrementata l'occupazione, tramite un uso mirato di agevolazioni fiscali ad aiuti pubblici, e le forme di flessibilità che storicamente il nostro contratto già prevede. Tramite gli stessi strumenti bisogna puntare alla contrattualizzazione dei collaboratori e precari che ne avrebbero titolo, e sono oggi invece pesantemente sottopagati e senza tutele. E vanno posti freni e regole al sempre più dilagante precariato sul web, dove spesso il lavoro giornalistico viene mascherato da blog, e quasi sempre sottopagato o non pagato.
Va pertanto accelerato e approfondito il confronto sul nuovo contratto di lavoro giornalistico. Nei tavoli bilaterali con la Fieg sono già state identificate alcune proposte e criticità, ma ora bisogna avviare una serrata trattativa, stabilendo l'Fnsi le proprie priorità, compatibilità e possibili punti di caduta, e puntando a garantire l'unità della categoria.
Altrettanto indispensabile è una rapida e corretta attuazione della legge sull'equo compenso, che prevede la retribuzione degli autonomi in coerenza con i trattamenti previsti per i giornalisti subordinati. Ciò determinerebbe diverse condizioni di mercato e di possibilità di lavoro dignitoso anche per i freelance; e - secondo la proposta d'attuazione elaborata dalla Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi - risulterebbe anche un forte incentivo economico alla stabilizzazione dei collaboratori più assidui.
Nuovo contratto, nuove tutele, nuove progettualità editoriali e nuove forme di lavoro, anche flessibile: queste le chiavi di volta di un sistema dell'informazione sano, che adempie alle sue funzioni democratiche, che è capace di stare sul mercato e di guardare con fiducia al futuro.
Si chiede pertanto alla segreteria e alla giunta della Fnsi di convocare quanto prima l’assemblea nazionale dei fiduciari e cdr unitamente alla commissione contratto, per ampliare ed approfondire il confronto sulle proposte e criticità in campo, e per favorire la mobilitazione e compattezza della categoria attorno al nuovo contratto.
(approvata all'unanimità dal Consiglio direttivo dell'Assostampa FVG, il 30 settembre 2013)
[N.b: la mozione è stata proposta al Consiglio direttivo dell'Assostampa dal Coordinamento giornalisti precari e freelance del FVG, e fatta propria dallo stesso]
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