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18 ottobre 2010

FREELANCE - FNSI: prossimi impegni per il lavoro autonomo

 

Cari colleghi,

quali sono i prossimi impegni di lavoro del sindacato per i giornalisti freelance?

Vi invio di seguito il comunicato emesso nei giorni scorsi dalla neocostituita Commissione lavoro autonomo della FNSI, ove è riassunta la scaletta di impegni assunti, e ora in via di concretizzazione.
Vi ricordo che la Commissione è stata eletta nei mesi scorsi su base regionale (1 rappresentante per ogni regione, 2 per Lazio e Lombardia) dai colleghi freelance iscritti al sindacato, e quindi anche il Friuli Venezia Giulia vi è presente con un suo rappresentante, che ne è stato anche eletto Coordinatore nazionale.

Da quelli che più colleghi hanno reputato essere finora solo teorie e parole sulla tutela del lavoro autonomo e precario, passiamo ai fatti: vi rimando al testo del comunicato per le informazioni su quanto c'è in cantiere.

Vi anticipo inoltre che a breve verrà avviato un primo censimento-indagine sulle condizioni di lavoro dei freelance, che servirà all'FNSI per un'iniziativa di mobilitazione e denuncia a livello nazionale.
Riceverete pertanto nei prossimi giorni un'email con un questionario (anonimo) che vi preghiamo di compilare e restituirci, tramite il quale si cercano di raccogliere in maniera a livello nazionale alcuni dati coordinati, necessari per avviare la campagna, e la vertenza con gli editori.
Seguirà poi nel 2011 un'iniziativa analoga, ma più articolata, nell'intento di avviare un monitoraggio costante da parte della FNSI e di tutte le Assostampa delle condizioni di lavoro dei freelance in Italia.

Vi prego pertanto di collaborare a questo impegno, compilando e restituendoci sollcitamente i questionari che vi invieremo.

Grazie, e buon lavoro

Maurizio Bekar

 

COMUNICATO DELLA COMMISSIONE
LAVORO AUTONOMO DELLA FNSI

Un rapporto-denuncia sulle condizioni dei freelance nelle diverse testate, da realizzare entro la fine dell'anno. Un questionario da indirizzare ai giornalisti lavoratori autonomi, anche attraverso le Associazioni regionali e i Comitati di redazione, per arrivare nel tempo alla creazione di un data base completo e sempre aggiornato. E, da subito, un aggiornamento della sezione del Lavoro autonomo nel sito della Fnsi, con la possibilità di accedere a informazioni, normativa, documenti e notizie dedicati.

Sono alcuni dei progetti avviati dalla Commissione Lavoro autonomo della Federazione nazionale della stampa, presieduta dal Vicesegretario nazionale Daniela Stigliano e coordinata da Maurizio Bekar (rappresentante del Friuli Venezia Giulia), che si è riunita a Roma il 30 settembre e il primo ottobre. La Commissione ha alternato il dibattito in seduta plenaria all'elaborazione e allo studio di argomenti specifici all'interno dei cinque gruppi di lavoro in cui è articolata: Comunicazione, Contrattazione, Monitoraggio, Rapporti con gli altri Enti di categoria, Strumenti di assistenza.

Il rapporto-denuncia sulle condizioni dei freelance sarà in particolare la base su cui la Segreteria della Fnsi costruirà la verifica già chiesta alla Fieg sull'applicazione dell'Accordo sul Lavoro autonomo contenuto nel Contratto nazionale e scarsamente rispettato dagli editori. E potrà sostenere con forza la richiesta, avanzata più volte e in differenti sedi al Governo italiano e alle autorità europee, della previsione di un compenso minimo garantito per ridare dignità al lavoro autonomo giornalistico.

Tra gli obiettivi che i rappresentanti dei freelance si sono posti per i prossimi mesi c'è anche un più stretto rapporto e confronto con gli altri Enti di categoria, dall'Ordine, all'Inpgi e alla Casagit, per ipotizzare forme di collaborazione, studiare strade di accesso nuove alla professione e migliorare il welfare destinato al lavoratori autonomi. Un grosso impegno sarà destinato all'elaborazione di proposte per l'avvio di una contrattazione con i rappresentanti degli Editori e di una stagione di sensibilizzazione delle Istituzioni, dal Governo alle Regioni e alle Province.

Insieme con il Dipartimento Formazione della Fnsi, verranno inoltre varati progetti di corsi e seminari, anche sulla multimedialità, organizzati a livello locale. E saranno studiati e contrattati convenzioni e servizi mirati per i freelance.

La Commissione Lavoro autonomo della Fnsi ha infine sottolineato come sia doveroso e indispensabile tutelare i collaboratori delle testate coinvolte in crisi aziendali, che pagano spesso il prezzo più alto delle ristrutturazioni e sono inoltre privi di ammortizzatori sociali. In particolare, in caso di chiusura delle attività o di singole sedi, il Sindacato dovrà impegnarsi per attivare tutti gli strumenti utili a garantire e tutelare i diritti e la dignità anche dei colleghi freelance.

 

Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia
Informazioni e contatti:

- precari.freelance@assostampafvg.it - www.assostampafvg.it
- Facebook: Giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia

- Assostampa FVG, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste
  tel. 040/370371-370571; fax 040/370378
  e-mail: info@assostampafvg.it - www.assostampafvg.it

15 luglio 2010

LA COMMISSIONE LAVORO AUTONOMO FNSI SI ORGANIZZA IN 5 GRUPPI OPERATIVI

Operatività immediata e articolazione in gruppi di lavoro per la Commissione per il lavoro autonomo della Fnsi, presieduta da Daniela Stigliano.

Nella prima riunione di insediamento del 25 giugno scorso, insieme con l'elezione del Coordinatore, Maurizio Bekar (Friuli Venezia Giulia), la Commissione ha varato la propria organizzazione interna, con il programma e gli obiettivi per i prossimi mesi.

L'idea di base è che la Commissione, pur nella sua funzione tecnico-consultiva, diventi il punto di aggregazione e di coordinamento nazionale delle istanze dei freelance italiani, luogo propulsore di iniziative, di dibattito e di intervento, in sintonia con gli organi della Fnsi e in coordinamento con le Associazioni regionali di stampa e le rappresentanze territoriali dei freelance.

Il metodo di lavoro che la Commissione si è dato è ispirato al massimo coinvolgimento e alla collegialità, ma con un'articolazione operativa che renda però più efficace l'azione. Sono stati istituiti cinque gruppi di lavoro: Comunicazione, Contrattazione, Monitoraggio, Rapporti con gli altri Enti di categoria, Strumenti di assistenza.

Il gruppo Comunicazione è composto da Antonio Armano (Lombardia), Agnese Carnevali (Marche), Maria Giovanna Faiella (Lazio) e Natalia Marra (Lazio). Si occupa di elaborare le strategie di informazione, di mettere a punto strumenti di comunicazione, dialogo e dibattito con la categoria dei freelance e di realizzare documentanti, guide e informazioni pratiche e utili per l'attività dei giornalisti lavoratori autonomi.

Il gruppo Contrattazione è formato da Antonella Benanzato (Veneto), Antonella Cardone (Emilia Romagna), Patrizia Spora (Liguria), Maurizio Troccoli (Umbria) e Laura Viggiano (Campania). Deve studiare nuovi fronti di contrattazione collettiva e di tutela sindacale dei freelance e strumenti efficaci per pretendere la corretta e puntuale applicazione delle norme contrattuali già esistenti e troppo spesso disattese dagli editori, con l'obiettivo di avviare una campagna nazionale che veda unite Fnsi, Associazioni regionali di stampa, Comitati di redazione e altri organismi di categoria.

Nel gruppo Monitoraggio lavoreranno Anna Bruno (Basilicata), Antonio Fragassi (Abruzzo), Elisabetta Giudrinetti (Toscana), Leyla Manunza (Sardegna) e Concetta Schiariti (Calabria). La squadra ha il compito di realizzare, in tempi rapidi e con la collaborazione delle Commissioni lavoro autonomo regionali, dei Cdr e degli altri enti di categoria, un censimento quantitativo e qualitativo delle condizioni di lavoro dei freelance in Italia, articolato per tipologia di media e aree geografiche.

Del gruppo Rapporti con gli altri Enti di categoria fanno parte Claudio Chiarani (Trentino Alto Adige), Michele Formichella (Molise), Celeste Morea (Puglia) e Saverio Paffumi (Lombardia). Deve tenere i collegamenti con Casagit, Fondo di previdenza, Inpgi e Ordine per elaborare iniziative comuni e studiare, in particolare, possibili forme di tutela sanitaria e previdenziale per i freelance.

Il gruppo Strumenti di assistenza è formato da Christian Diemoz (Valle d'Aosta) e Giovanni Ruotolo (Piemonte). Ha il compito di ideare e proporre: strumenti di assistenza sindacale, legale e previdenziale idonei a migliorare le condizioni di lavoro dei giornalisti autonomi; convenzioni agevolate per i freelance per quanto riguarda servizi di telefonia, Internet, strumentazioni di lavoro e altri servizi di uso comune per l'attività professionale; ipotesi di agevolazioni fiscali da presentare anche in sede normativa-legislativa.

La Commissione si doterà infine di strumenti tecnici e operativi, anche sul web, di comunicazione ed elaborazione a distanza e soprattutto di dibattito aperto a tutti i freelance e dedicato alle loro problematiche.

Roma, 13 luglio 2010

29 giugno 2010

COMMISSIONE LAVORO AUTONOMO FNSI: BEKAR COORDINATORE NAZIONALE

Maurizio Bekar
alla manifestazione del 9 aprile
contro il precariato
Maurizio Bekar, vicesegretario dell'Assostampa del Friuli Venezia Giulia ed esponente del Coordinamento regionale dei giornalisti precari e freelance, è stato eletto coordinatore della Commissione nazionale per il lavoro autonomo della FNSI. L’elezione, avvenuta all’unanimità da parte dei suoi membri, rappresentanti regionali dei freelance, si è tenuta a Roma nella sede della FNSI.

La Commissione, che vede come presidente Daniela Stigliano, della segreteria nazionale e responsabile del Dipartimento lavoro autonomo della FNSI, è l’organismo costituito nei mesi scorsi per favorire la tutela professionale, sindacale e previdenziale dei freelance, e si affianca alle neocostituite Commissioni regionali e all’Assemblea nazionale di lavoratori autonomi.

La Commissione, che si è articolata al suo interno per gruppi di lavoro tematici, avvierà come primo impegno un monitoraggio del numero e delle condizioni di lavoro dei giornalisti lavoratori autonomi, come premessa di una vertenza nazionale a tutela dei sempre più numerosi e poco tutelati giornalisti freelance

04 aprile 2010

VERBALE DELL'ASSEMBLEA FREELANCE DEL 29 MARZO 2010, A TRIESTE,

VERBALE DELL'ASSEMBLEA FREELANCE DEL 29 MARZO 2010
(Circolo della Stampa, Trieste)
sulle problematiche lavorative e contrattuali dei freelance


Promossa da:
Assostampa e Coordinamento precari e freelance FVG


Con: Daniela Stigliano e Giancarlo Tartaglia (FNSI)


Pubblichiamo di seguito il verbale sintetico dell'Assemblea regionale sulle problematiche dei giornalisti freelance, promossa a Trieste il 29 marzo 2010 a cura dell'Assostampa e dal Coordinamento precari e freelance del FVG.

Durante l'assemblea è stata presentata la situazione a livello nazionale, affrontando le principali problematiche riguardo i freelance e le possibili soluzioni ed iniziative, dando anche risposte a quesiti posti dagli intervenuti.

Al termine dell'assemblea si è provveduto alla nomina dei rappresentanti dei giornalisti freelance negli organismi nazionali e regionale della FNSI per il lavoro autonomo: Maurizio Bekar e Alessandro Martegani nell'assemblea nazionale per il lavoro autonomo e Bekar nella Commissione nazionale, e nella Commissione regionale Lavoro autonomo Patrizia Artico, Clelia Delponte e Cristina Visintini. Gli eletti sono tutti esponenti del Coordinamento precari e freelance Fvg.
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documento allegato:
verbale_assemblea_freelance_29marzo2010.pdf


COORDINAMENTO GIORNALISTI PRECARI E FREELANCE
dell’Assostampa Friuli Venezia Giulia
e-mail: precari.freelance@assostampafvg.it – web: www.assostampafvg.it
Blog: giornalistiprecariefreelance-fvg.blogspot.com
Facebook: Giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia
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VERBALE DELL'ASSEMBLEA DEL 29 MARZO 2010
(Circolo della Stampa, Trieste)
sulle problematiche lavorative e contrattuali dei freelance

Promossa da:
Assostampa e Coordinamento precari e freelance FVG
Con: Daniela Stigliano e Giancarlo Tartaglia (FNSI)


Un percorso lungo e difficile, ma che il sindacato intende seguire fino in fondo per garantire ai precari dell'informazione tutela e dignità professionale. L'incontro, organizzato dall'Assostampa del Friuli Venezia Giulia e dal Coordinamento precari e freelance lunedì 29 marzo 2010 al Circolo della stampa di Trieste, ha messo in luce l'insostenibile situazione in cui vivono i giornalisti freelance, ma anche l'intenzione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana di impegnarsi su questo fronte.

Il confronto, che ha visto la partecipazione, accanto ai vertici dell'Assostampa regionale la responsabile del Dipartimento lavoro autonomo della Fnsi, Daniela Stigliano, e il direttore della Fnsi Giancarlo Tartaglia, è stato introdotto dal presidente dell'Assostampa Carlo Muscatello, che ha sottolineato come la tutela e la regolamentazione del lavoro precario sia un problema non più rinviabile. Si tratta, ha spiegato, di migliaia di colleghi che non vengono più contrattualizzati, una componente che rischia di diventare maggioritaria all'interno della categoria e che va tutelata.
Su questo -ha sottolineato Muscatello- il sindacato si sta impegnando: nel Fvg abbiamo varato il Coordinamento precari e freelance (una struttura elastica, con la possibilità di farne parte anche per chi non è iscritto al sindacato), e ora si è aggiunta una scadenza nazionale, visto che la Fnsi ha deciso di creare un organismo per il lavoro autonomo. Abbiamo quindi deciso -ha concluso Muscatello- di unire il momento delle elezioni dei rappresentanti dei freelance ad un momento d'incontro tecnico-informativo.

L'iniziativa, ha spiegato Maurizio Bekar, vicesegretario dell'Assostampa e rappresentante del Coordinamento precari e freelance, è nata per dare risposte alle molte domande che l'Assostampa e il Coordinamento ricevono quasi quotidianamente. I collaboratori chiedono chi gli possa dare una mano e in che modo, affrontando vari problemi, mentre gli editori considerano i freelance dei liberi professionisti, senza riconoscere loro alcuna tutela e nemmeno la possibilità di esser rappresentati dal sindacato.
Al momento una tutela è praticabile per via giudiziale se il rapporto di lavoro è camuffato; vale a dire se sotto l'etichetta di un libero professionista si nasconde de facto un dipendente, che non ha autonomia decisionale, d'orario ed operativa dalla redazione. Ma oggi è molto difficile tutelare chi sceglie, o vive suo malgrado, la condizione di un vero freelance, che opera cioè in autonomia e sulla base della libera contrattazione del proprio compenso, anche se quasi sempre sottopagato. Ci rendiamo conto che è necessario non nutrire aspettative irrealistiche: solo una minima parte degli attuali precari troverà un giorno un impiego stabile, da dipendente, ma dall'altra parte non dobbiamo rassegnarci, né metterci nelle condizioni di non essere tutelabili ed esposti ad ogni ricatto.

Il punto sulla situazione del lavoro giornalistico precario è stato fatto da Daniela Stigliano, responsabile del Dipartimento lavoro autonomo della Fnsi. Al termine del 2009, ha detto, risultavano 30.000 iscritti all'Inpgi 2, e 25000 erano liberi professionisti. Questo dato però deve essere depurato da coloro che sono iscritti anche all'Inpgi 1, come i pensionati o i dipendenti che hanno collaborazioni esterne, portando i freelance a 19.000. I compensi medi relativi ai liberi professionisti per il 2008 sono pari a 11.000 euro lordi l'anno. Se togliamo chi ha reddito zero, arriviamo a 13.600, ma per i Co.co.co la cifra si abbassa, e si arriva a stento a 8.500 lordi l'anno nel 2009. E oltre la metà non supera i 7.000.
Sono dati che servono ad inquadrare il fenomeno, ha detto la Stigliano, che non è circoscritto ma è generalizzato. Attualmente stanno nascendo in Italia varie organizzazioni di precari: accanto al Coordinamento Precari e Freelance del Fvg, e a Refusi in Veneto, c'è un coordinamento che sta crescendo in Campania, uno in Abruzzo, oltre a uno in Sicilia, anche se è molto focalizzato sugli uffici stampa. Sono gruppi che si muovono in maniera spontanea, e molti loro componenti non arrivano nemmeno all'iscrizione all'Inpgi 2: il dato comune è che i compensi sono sempre più ridotti e che c'è un malessere diffuso. Gli editori, in modo miope, attratti dai guadagni facili, hanno deciso di non puntare alla qualità dell'informazione e di utilizzare forme di lavoro esterne e precarie, senza far crescere questi colleghi, che a volte non sono nemmeno sono iscritti all'Ordine.
E' un fenomeno di cui la stessa categoria ha presso coscienza con ritardo, ha detto la Stigliano, ma ora l'FNSI ha deciso di dare una rappresentanza a questi colleghi. Qualcosa però già c'è, non siamo all'anno zero: dal punto di vista della previdenza sono stati fatti dei passi in avanti per dare una copertura maggiore ai co.co.co. Uno dei primi compiti della costituenda Commissione nazionale sul lavoro autonomo sarà quello di capire chi sono i freelance puri, quelli che realmente fanno questo mestiere, e in seguito cercare possibili forme di tutela.
Sarà però necessario, ha aggiunto, anche una presa di coscienza da parte dei colleghi nelle redazioni, che devono rendersi conto delle condizioni in cui lavorano i collaboratori, a partire dalle retribuzioni.
Il tariffario dell'Ordine è stato abrogato dalla Legge Bersani, ma ha comunque una sua valenza di riferimento in sede giudiziale, in assenza di un accordo fra le parti. L'unica strada è quella della contrattazione fra editori e sindacato, ma è la più difficile perché gli editori hanno sempre rifiutato il confronto. A riguardo sviluppi interessanti potrebbe giungere dall'accordo annunciato fra la Fnsi e l'Uspi, che fra le altre cose fissa anche i compensi minimi per i collaboratori della stampa periodica. Il lavoro giornalistico potrebbe però anche rientrare nella legge sul compenso minimo garantito a livello nazionale.

Anche Giancarlo Tartaglia, direttore della Fnsi, ha ricordato che la Federazione sta affrontando in ritardo il problema del lavoro autonomo, anche perché, fino a pochi anni fa, questo era svolto quasi esclusivamente da persone con contratti di lavoro subordinato. I precari sono i meno tutelati, sia dal punto di vista della legge, sia dal punto di vista del contratto, perché finora tutto è stato concepito per il lavoro subordinato.
Attualmente c'è un decalogo europeo che elenca una serie di diritti per i lavoratori autonomi (rappresentanza, copertura sanitaria, ecc), al quale potrebbero fare riferimento anche i giornalisti freelance, ma non è assolutamente sufficiente. L'Fnsi ha preso coscienza che si tratta di un problema grave, ed ha intenzione di assumere un impegno forte nella difesa di questi lavoratori. Finora però la Fieg non ha mai voluto discutere del lavoro autonomo; una posizione questa che ha provocato il ritardo della firma del contratto, è che è stata solo scalfita durante il confronto, anche se è stato comunque importante porre il problema.
La situazione attuale vede l'esistenza due contratti nazionali (Fnsi e Aer-Anti- Corallo), accanto alla questione ancora aperta con l'Aran per gli uffici stampa negli enti pubblici. Negli ultimi tempi inoltre il fronte degli editori si sta sgretolando, ci sono altre federazioni (p.es l'Frt), e siamo stati costretti a fare un contratto diverso per le testate locali; e ci sono poi organizzazioni editoriali come Mediacoop, che riunisce le testate cooperative. Ma tutto questo non è un bene, poiché il sindacato può avere una posizione forte solo se ha una controparte unita, e non spezzettata in varie realtà e contratti.
Un primo passo per la tutela dei freelance è stato comunque l'accordo con l'Uspi, che potrebbe segnare un punto di partenza e di riferimento per il futuro: nell'accordo, accanto a un tariffario, sono specificati alcuni elementi utili per i collaboratori, come i tempi del pagamento, che dovrà essere versato entro il mese successivo alla pubblicazione, il diritto alla firma, la costituzione di commissione paritetica nazionale per le contestazioni. É una cosa importante poiché sfondiamo una porta, ha affermato Tartaglia, e ci sarà un parametro di riferimento. Per la prima volta ci saranno tutele sottoscritte dagli editori, e su questo si possono costruire tutte le rivendicazioni contrattuali future.

La situazione del lavoro precario in Veneto è stata illustrata da Giovanni Monforte, del coordinamento freelance Refusi. Il sindacato veneto, ha detto, ha cercato di avere il quadro delle esigenze dei collaboratori della regione per avviare una fase di contrattazione. Qualche risultato è stato ottenuto con il Gazzettino e il Corriere del Veneto, mentre ci sarebbe una totale incomunicabilità con le testate del gruppo Panto, anche per la difficoltà nel coinvolgere gli stessi colleghi. In Veneto sta poi emergendo il problema dei fotografi, visto che sempre più spesso ai giornalisti viene chiesto di portare anche delle foto, togliendo spazio ai fotografi professionisti, e aumentando i costi a carico dei giornalisti. Su questi temi Refusi organizzerà una manifestazione i primi giorni di maggio a Venezia.

Nella tutela del collaboratori, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto previdenziale, qualche passo è stato poi fatto dall'Inpgi: come ha spiegato il fiduciario dell'Istituto per il Fvg, Roberto Carella, l'Inpgi negli ultimi anni è diventata un po' il braccio armato della Fnsi, avviando dei controlli nelle redazioni e accertando le situazioni irregolari.
La riforma dei Co.co.co, con l'aumento della contribuzione a carico delle testate, è inoltre un fatto epocale, ha spiegato. La strada è tracciata, e bisognerà arrivare ad una situazione in cui a maggiore precarietà corrispondano una maggiore retribuzione e contribuzione. Più si è precari, e più bisognerebbe essere pagati.
Inoltre spesso nelle redazioni ci sono delle violazioni palesi del contratto, con colleghi che svolgono attività da dipendenti pur essendo inquadrati come collaboratori o addirittura come liberi professionisti; queste situazioni vanno segnalate e denunciate, ma è importante avviare una fase contrattuale e di accordo: solo in seguito ci potranno essere le contestazioni.

Anche Gianni Martellozzo, segretario dell'Assostampa del Fvg, ha sottolineato l'importanza fondamentale di avviare un confronto con gli editori, per giungere a delle regole comuni per tutti i collaboratori. Al momento, ha ricordato, il sindacato sta cercando di avviare un confronto con i giornali della regione sulla posizione di alcuni colleghi che, pur lavorando da anni a tempo pieno, non hanno visto alcun riconoscimento della propria attività né alcuna forma di stabilizzazione.

Nel corso del dibattito sono intervenuti alcuni del colleghi freelance presenti, con domande e contributi. Fra gli altri Patrizia Artico, addetta stampa del Comune di Gorizia, che ha sottolineato come sia necessario per i freelance prendere coscienza di essere una categoria, ed evitare di isolarsi. Solo con l'unità, e con l'appoggio del sindacato, che si sta finalmente facendo sentire, si riuscirà a ridare dignità al lavoro giornalistico autonomo.
Durante l'incontro stati chiesti chiarimenti sulle possibili forme di tutela, anche partendo da casi concreti dei colleghi presenti.
Come ha sottolineato Maurizio Bekar, solo una minima parte degli attuali freelance sarà infine assorbita dalle redazioni: la tendenza è infatti quella ricoprire solo una piccola percentuale dei colleghi che andranno in pensione, e bisognerà essere preparati a questa situazione. Inoltre il precariato non è più solo un problema dei giovani: ci sono collaboratori che ormai hanno una famiglia ed hanno perso la speranza del posto fisso, facendo quindi la scelta di lavorare da autonomi; ma anche questi colleghi hanno bisogno di un sostegno concreto da parte del sindacato.
La strada, come hanno ricordato gli esponenti della Fnsi presenti, è quella dell'accordo: è fondamentale riuscire a portare al tavolo gli editori per concludere degli accordi, come quello appena raggiunto con l'Uspi, ed ottenere così regole ed inquadramenti validi per tutti, e non solo accordi ad personam. In particolare è emersa la tendenza da parte di molti editori, ed aziende nel caso degli addetti stampa, di chiedere ai colleghi di aprire partita IVA, anche a fronte di retribuzioni minime e/o condizioni assolutamente diverse da quelle di un vero libero professionista. Una situazione che spesso causa complicazioni burocratiche, un aggravio dei costi per i giornalisti, e purtroppo anche onerosissime controversie con l'Agenzia delle entrate.

Al termine il presidente dell'Assostampa Fvg, Carlo Muscatello, ha aperto i lavori dell'assemblea regionale per il lavoro autonomo, convocata per eleggere i propri rappresentanti negli organismi nazionali e la consulta regionale. Per avere diritto all'elettorato attivo e passivo era necessario essere iscritti al sindacato da almeno 180 giorni, essere iscritti all'Inpgi 2, ed avere come principale o esclusiva fonte di reddito l'attività giornalistica tramite collaborazioni o rapporti di lavoro non dipendente.
L'assemblea, dopo la presentazione della candidature, ha eletto Maurizio Bekar e Alessandro Martegani nell'Assemblea nazionale per il lavoro autonomo. Lo stesso Bekar sarà anche membro della Commissione nazionale. Sono stati poi eletti nella Commissione regionale Patrizia Artico, Clelia Delponte e Cristina Visintini. Gli eletti sono tutti esponenti del Coordinamento precari e freelance del Friuli Venezia Giulia.
Il Presidente dell'Assostampa Fvg, Carlo Muscatello, ha infine annunciato una proposta di modifica dello Statuto dell'Assostampa Fvg, che consentirà ai membri delle Commissioni regionale, nazionale e dell'Assemblea nazionale dei lavoratori autonomi di essere membri di diritto del Direttivo dell'Assostampa del Fvg.

31 marzo 2010

ELETTI RAPPRESENTANTI FVG DEL LAVORO AUTONOMO (Bekar, Martegani, Artico, Delponte, Visintini)

Sono stati eletti nel corso dell'assemblea regionale dei giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia i rappresentanti regionali nei neonati organismi nazionali per il lavoro autonomo.

L'assemblea, riunita al Circolo della stampa di Trieste e coordinata dal presidente dell'Assostampa Carlo Muscatello, ha eletto Maurizio Bekar e Alessandro Martegani nell'assemblea nazionale per il lavoro autonomo. Lo stesso Bekar sarà anche membro della commissione nazionale.

Sono stati poi indicati nella commissione consultiva regionale Patrizia Artico, Clelia Delponte e Cristina Visintini. Gli eletti sono tutti esponenti del Coordinamento precari e freelance Fvg.

Maurizio Bekar, di Trieste, dagli anni ‘80 collaboratore di varie testate regionali e nazionali, si occupa ora prevalentemente di uffici stampa e internet; Alessandro Martegani, di Trieste, ha lavorato a Telequattro, dal 1998 collabora con Radio e Tv di Capodistria, e dal 2000 con il Messaggero Veneto.

Patrizia Artico, di San Giorgio Di Nogaro, dal 1982 collaboratrice del Messaggero Veneto, e dal 1992 al 2005 di Telefriuli; dal 1994 al 2002 e dalla fine 2009 addetta stampa del Comune di Gorizia. Clelia Deponte, di Pordenone, dal 2004 collabora con Il Gazzettino e altre testate locali, e cura uffici stampa per manifestazioni culturali. Cristina Visintini, di Monfalcone, dal 1990 collaboratrice del Messaggero Veneto, dal 1994 al 1997 per l’Ansa di Trieste, e dal 1999 del Primorski Dnevnik - redazione di Gorizia.

All'assemblea hanno partecipato la responsabile del Dipartimento lavoro autonomo della Fnsi Daniela Stigliano e il direttore della Fnsi Giancarlo Tartaglia, che hanno fatto il punto sulla situazione dei giornalisti autonomi in Italia, e sui possibili strumenti contrattuali e di tutela sindacale per i freelance.
In rappresentanza del sindacato giornalisti del Veneto, è intervenuto anche Giovanni Monforte, del coordinamento freelance Refusi.


I video degli interventi di:

Daniela Stigliano…



…Giancarlo Tartaglia…






…Giovanni Monforte

16 marzo 2010

LUNEDI' 29 MARZO, TS, ASSEMBLEA ED ELEZIONI RAPPRESENTANTI FREELANCE. Con Daniela Stigliano e Giancarlo Tartaglia (FNSI)

Lunedì 29 marzo, alle 14.30, al Circolo della Stampa di Trieste, in Corso Italia  13, l'Assostampa del Friuli Venezia Giulia e il Coordinamento precari e freelance Fvg promuovono un'assemblea sulle problematiche lavorative e contrattuali dei giornalisti freelance.

Interverranno la responsabile del Dipartimento Lavoro Autonomo della Fnsi Daniela Stigliano (della segreteria nazionale della Fnsi) e il direttore della Fnsi Giancarlo Tartaglia, che illustreranno gli strumenti contrattuali e di tutela sindacale disponibili per i freelance e precari, e risponderanno alle domande in materia degli intervenuti.

Seguirà l'elezione dei rappresentanti dei giornalisti freelance del Friuli Venezia Giulia negli organismi sindacali nazionale e regionale, che prevedono la nomina di 1 rappresentante nella Commissione nazionale per il lavoro autonomo, 2 rappresentanti nell'Assemblea nazionale dei lavoratori autonomi, e 3 nella corrispondente Commissione consultiva regionale dell'Assostampa Fvg.

Mentre la partecipazione all'assemblea è aperta a tutti gli interessati, all'elezione dei rappresentanti dei freelance potranno partecipare (elettorato attivo e passivo) solo i giornalisti iscritti all'Assostampa Fvg da almeno 180 giorni, che risultino iscritti e in regola con i versamenti alla Gestione separata dell'Inpgi, che percepiscano esclusivamente redditi da lavoro autonomo (o che abbiano anche altri introiti non giornalistici, purché occasionali e che non costituiscano reddito prevalente), e che non usufruiscano di sussidio di disoccupazione né di pensione.

Tutti i colleghi interessati sono invitati a intervenire.

Le iscrizioni all'Assostampa Fvg sono ancora aperte.

Ulteriori informazioni sulle modalità di iscrizione e di votazione per i rappresentanti dei lavoro autonomo possono essere richieste alla segreteria dell'Assostampa (tel. 040.370371 o 370571 - info@assostampafvg.it)


Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia

Informazioni e contatti:
- precari.freelance@assostampafvg.it - www.assostampafvg.it
- Facebook: Giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia
- Assostampa FVG, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste
  tel. 040/370371-370571; fax 040/370378