04 aprile 2010

VERBALE DELL'ASSEMBLEA FREELANCE DEL 29 MARZO 2010, A TRIESTE,

VERBALE DELL'ASSEMBLEA FREELANCE DEL 29 MARZO 2010
(Circolo della Stampa, Trieste)
sulle problematiche lavorative e contrattuali dei freelance


Promossa da:
Assostampa e Coordinamento precari e freelance FVG


Con: Daniela Stigliano e Giancarlo Tartaglia (FNSI)


Pubblichiamo di seguito il verbale sintetico dell'Assemblea regionale sulle problematiche dei giornalisti freelance, promossa a Trieste il 29 marzo 2010 a cura dell'Assostampa e dal Coordinamento precari e freelance del FVG.

Durante l'assemblea è stata presentata la situazione a livello nazionale, affrontando le principali problematiche riguardo i freelance e le possibili soluzioni ed iniziative, dando anche risposte a quesiti posti dagli intervenuti.

Al termine dell'assemblea si è provveduto alla nomina dei rappresentanti dei giornalisti freelance negli organismi nazionali e regionale della FNSI per il lavoro autonomo: Maurizio Bekar e Alessandro Martegani nell'assemblea nazionale per il lavoro autonomo e Bekar nella Commissione nazionale, e nella Commissione regionale Lavoro autonomo Patrizia Artico, Clelia Delponte e Cristina Visintini. Gli eletti sono tutti esponenti del Coordinamento precari e freelance Fvg.
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documento allegato:
verbale_assemblea_freelance_29marzo2010.pdf


COORDINAMENTO GIORNALISTI PRECARI E FREELANCE
dell’Assostampa Friuli Venezia Giulia
e-mail: precari.freelance@assostampafvg.it – web: www.assostampafvg.it
Blog: giornalistiprecariefreelance-fvg.blogspot.com
Facebook: Giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia
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VERBALE DELL'ASSEMBLEA DEL 29 MARZO 2010
(Circolo della Stampa, Trieste)
sulle problematiche lavorative e contrattuali dei freelance

Promossa da:
Assostampa e Coordinamento precari e freelance FVG
Con: Daniela Stigliano e Giancarlo Tartaglia (FNSI)


Un percorso lungo e difficile, ma che il sindacato intende seguire fino in fondo per garantire ai precari dell'informazione tutela e dignità professionale. L'incontro, organizzato dall'Assostampa del Friuli Venezia Giulia e dal Coordinamento precari e freelance lunedì 29 marzo 2010 al Circolo della stampa di Trieste, ha messo in luce l'insostenibile situazione in cui vivono i giornalisti freelance, ma anche l'intenzione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana di impegnarsi su questo fronte.

Il confronto, che ha visto la partecipazione, accanto ai vertici dell'Assostampa regionale la responsabile del Dipartimento lavoro autonomo della Fnsi, Daniela Stigliano, e il direttore della Fnsi Giancarlo Tartaglia, è stato introdotto dal presidente dell'Assostampa Carlo Muscatello, che ha sottolineato come la tutela e la regolamentazione del lavoro precario sia un problema non più rinviabile. Si tratta, ha spiegato, di migliaia di colleghi che non vengono più contrattualizzati, una componente che rischia di diventare maggioritaria all'interno della categoria e che va tutelata.
Su questo -ha sottolineato Muscatello- il sindacato si sta impegnando: nel Fvg abbiamo varato il Coordinamento precari e freelance (una struttura elastica, con la possibilità di farne parte anche per chi non è iscritto al sindacato), e ora si è aggiunta una scadenza nazionale, visto che la Fnsi ha deciso di creare un organismo per il lavoro autonomo. Abbiamo quindi deciso -ha concluso Muscatello- di unire il momento delle elezioni dei rappresentanti dei freelance ad un momento d'incontro tecnico-informativo.

L'iniziativa, ha spiegato Maurizio Bekar, vicesegretario dell'Assostampa e rappresentante del Coordinamento precari e freelance, è nata per dare risposte alle molte domande che l'Assostampa e il Coordinamento ricevono quasi quotidianamente. I collaboratori chiedono chi gli possa dare una mano e in che modo, affrontando vari problemi, mentre gli editori considerano i freelance dei liberi professionisti, senza riconoscere loro alcuna tutela e nemmeno la possibilità di esser rappresentati dal sindacato.
Al momento una tutela è praticabile per via giudiziale se il rapporto di lavoro è camuffato; vale a dire se sotto l'etichetta di un libero professionista si nasconde de facto un dipendente, che non ha autonomia decisionale, d'orario ed operativa dalla redazione. Ma oggi è molto difficile tutelare chi sceglie, o vive suo malgrado, la condizione di un vero freelance, che opera cioè in autonomia e sulla base della libera contrattazione del proprio compenso, anche se quasi sempre sottopagato. Ci rendiamo conto che è necessario non nutrire aspettative irrealistiche: solo una minima parte degli attuali precari troverà un giorno un impiego stabile, da dipendente, ma dall'altra parte non dobbiamo rassegnarci, né metterci nelle condizioni di non essere tutelabili ed esposti ad ogni ricatto.

Il punto sulla situazione del lavoro giornalistico precario è stato fatto da Daniela Stigliano, responsabile del Dipartimento lavoro autonomo della Fnsi. Al termine del 2009, ha detto, risultavano 30.000 iscritti all'Inpgi 2, e 25000 erano liberi professionisti. Questo dato però deve essere depurato da coloro che sono iscritti anche all'Inpgi 1, come i pensionati o i dipendenti che hanno collaborazioni esterne, portando i freelance a 19.000. I compensi medi relativi ai liberi professionisti per il 2008 sono pari a 11.000 euro lordi l'anno. Se togliamo chi ha reddito zero, arriviamo a 13.600, ma per i Co.co.co la cifra si abbassa, e si arriva a stento a 8.500 lordi l'anno nel 2009. E oltre la metà non supera i 7.000.
Sono dati che servono ad inquadrare il fenomeno, ha detto la Stigliano, che non è circoscritto ma è generalizzato. Attualmente stanno nascendo in Italia varie organizzazioni di precari: accanto al Coordinamento Precari e Freelance del Fvg, e a Refusi in Veneto, c'è un coordinamento che sta crescendo in Campania, uno in Abruzzo, oltre a uno in Sicilia, anche se è molto focalizzato sugli uffici stampa. Sono gruppi che si muovono in maniera spontanea, e molti loro componenti non arrivano nemmeno all'iscrizione all'Inpgi 2: il dato comune è che i compensi sono sempre più ridotti e che c'è un malessere diffuso. Gli editori, in modo miope, attratti dai guadagni facili, hanno deciso di non puntare alla qualità dell'informazione e di utilizzare forme di lavoro esterne e precarie, senza far crescere questi colleghi, che a volte non sono nemmeno sono iscritti all'Ordine.
E' un fenomeno di cui la stessa categoria ha presso coscienza con ritardo, ha detto la Stigliano, ma ora l'FNSI ha deciso di dare una rappresentanza a questi colleghi. Qualcosa però già c'è, non siamo all'anno zero: dal punto di vista della previdenza sono stati fatti dei passi in avanti per dare una copertura maggiore ai co.co.co. Uno dei primi compiti della costituenda Commissione nazionale sul lavoro autonomo sarà quello di capire chi sono i freelance puri, quelli che realmente fanno questo mestiere, e in seguito cercare possibili forme di tutela.
Sarà però necessario, ha aggiunto, anche una presa di coscienza da parte dei colleghi nelle redazioni, che devono rendersi conto delle condizioni in cui lavorano i collaboratori, a partire dalle retribuzioni.
Il tariffario dell'Ordine è stato abrogato dalla Legge Bersani, ma ha comunque una sua valenza di riferimento in sede giudiziale, in assenza di un accordo fra le parti. L'unica strada è quella della contrattazione fra editori e sindacato, ma è la più difficile perché gli editori hanno sempre rifiutato il confronto. A riguardo sviluppi interessanti potrebbe giungere dall'accordo annunciato fra la Fnsi e l'Uspi, che fra le altre cose fissa anche i compensi minimi per i collaboratori della stampa periodica. Il lavoro giornalistico potrebbe però anche rientrare nella legge sul compenso minimo garantito a livello nazionale.

Anche Giancarlo Tartaglia, direttore della Fnsi, ha ricordato che la Federazione sta affrontando in ritardo il problema del lavoro autonomo, anche perché, fino a pochi anni fa, questo era svolto quasi esclusivamente da persone con contratti di lavoro subordinato. I precari sono i meno tutelati, sia dal punto di vista della legge, sia dal punto di vista del contratto, perché finora tutto è stato concepito per il lavoro subordinato.
Attualmente c'è un decalogo europeo che elenca una serie di diritti per i lavoratori autonomi (rappresentanza, copertura sanitaria, ecc), al quale potrebbero fare riferimento anche i giornalisti freelance, ma non è assolutamente sufficiente. L'Fnsi ha preso coscienza che si tratta di un problema grave, ed ha intenzione di assumere un impegno forte nella difesa di questi lavoratori. Finora però la Fieg non ha mai voluto discutere del lavoro autonomo; una posizione questa che ha provocato il ritardo della firma del contratto, è che è stata solo scalfita durante il confronto, anche se è stato comunque importante porre il problema.
La situazione attuale vede l'esistenza due contratti nazionali (Fnsi e Aer-Anti- Corallo), accanto alla questione ancora aperta con l'Aran per gli uffici stampa negli enti pubblici. Negli ultimi tempi inoltre il fronte degli editori si sta sgretolando, ci sono altre federazioni (p.es l'Frt), e siamo stati costretti a fare un contratto diverso per le testate locali; e ci sono poi organizzazioni editoriali come Mediacoop, che riunisce le testate cooperative. Ma tutto questo non è un bene, poiché il sindacato può avere una posizione forte solo se ha una controparte unita, e non spezzettata in varie realtà e contratti.
Un primo passo per la tutela dei freelance è stato comunque l'accordo con l'Uspi, che potrebbe segnare un punto di partenza e di riferimento per il futuro: nell'accordo, accanto a un tariffario, sono specificati alcuni elementi utili per i collaboratori, come i tempi del pagamento, che dovrà essere versato entro il mese successivo alla pubblicazione, il diritto alla firma, la costituzione di commissione paritetica nazionale per le contestazioni. É una cosa importante poiché sfondiamo una porta, ha affermato Tartaglia, e ci sarà un parametro di riferimento. Per la prima volta ci saranno tutele sottoscritte dagli editori, e su questo si possono costruire tutte le rivendicazioni contrattuali future.

La situazione del lavoro precario in Veneto è stata illustrata da Giovanni Monforte, del coordinamento freelance Refusi. Il sindacato veneto, ha detto, ha cercato di avere il quadro delle esigenze dei collaboratori della regione per avviare una fase di contrattazione. Qualche risultato è stato ottenuto con il Gazzettino e il Corriere del Veneto, mentre ci sarebbe una totale incomunicabilità con le testate del gruppo Panto, anche per la difficoltà nel coinvolgere gli stessi colleghi. In Veneto sta poi emergendo il problema dei fotografi, visto che sempre più spesso ai giornalisti viene chiesto di portare anche delle foto, togliendo spazio ai fotografi professionisti, e aumentando i costi a carico dei giornalisti. Su questi temi Refusi organizzerà una manifestazione i primi giorni di maggio a Venezia.

Nella tutela del collaboratori, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto previdenziale, qualche passo è stato poi fatto dall'Inpgi: come ha spiegato il fiduciario dell'Istituto per il Fvg, Roberto Carella, l'Inpgi negli ultimi anni è diventata un po' il braccio armato della Fnsi, avviando dei controlli nelle redazioni e accertando le situazioni irregolari.
La riforma dei Co.co.co, con l'aumento della contribuzione a carico delle testate, è inoltre un fatto epocale, ha spiegato. La strada è tracciata, e bisognerà arrivare ad una situazione in cui a maggiore precarietà corrispondano una maggiore retribuzione e contribuzione. Più si è precari, e più bisognerebbe essere pagati.
Inoltre spesso nelle redazioni ci sono delle violazioni palesi del contratto, con colleghi che svolgono attività da dipendenti pur essendo inquadrati come collaboratori o addirittura come liberi professionisti; queste situazioni vanno segnalate e denunciate, ma è importante avviare una fase contrattuale e di accordo: solo in seguito ci potranno essere le contestazioni.

Anche Gianni Martellozzo, segretario dell'Assostampa del Fvg, ha sottolineato l'importanza fondamentale di avviare un confronto con gli editori, per giungere a delle regole comuni per tutti i collaboratori. Al momento, ha ricordato, il sindacato sta cercando di avviare un confronto con i giornali della regione sulla posizione di alcuni colleghi che, pur lavorando da anni a tempo pieno, non hanno visto alcun riconoscimento della propria attività né alcuna forma di stabilizzazione.

Nel corso del dibattito sono intervenuti alcuni del colleghi freelance presenti, con domande e contributi. Fra gli altri Patrizia Artico, addetta stampa del Comune di Gorizia, che ha sottolineato come sia necessario per i freelance prendere coscienza di essere una categoria, ed evitare di isolarsi. Solo con l'unità, e con l'appoggio del sindacato, che si sta finalmente facendo sentire, si riuscirà a ridare dignità al lavoro giornalistico autonomo.
Durante l'incontro stati chiesti chiarimenti sulle possibili forme di tutela, anche partendo da casi concreti dei colleghi presenti.
Come ha sottolineato Maurizio Bekar, solo una minima parte degli attuali freelance sarà infine assorbita dalle redazioni: la tendenza è infatti quella ricoprire solo una piccola percentuale dei colleghi che andranno in pensione, e bisognerà essere preparati a questa situazione. Inoltre il precariato non è più solo un problema dei giovani: ci sono collaboratori che ormai hanno una famiglia ed hanno perso la speranza del posto fisso, facendo quindi la scelta di lavorare da autonomi; ma anche questi colleghi hanno bisogno di un sostegno concreto da parte del sindacato.
La strada, come hanno ricordato gli esponenti della Fnsi presenti, è quella dell'accordo: è fondamentale riuscire a portare al tavolo gli editori per concludere degli accordi, come quello appena raggiunto con l'Uspi, ed ottenere così regole ed inquadramenti validi per tutti, e non solo accordi ad personam. In particolare è emersa la tendenza da parte di molti editori, ed aziende nel caso degli addetti stampa, di chiedere ai colleghi di aprire partita IVA, anche a fronte di retribuzioni minime e/o condizioni assolutamente diverse da quelle di un vero libero professionista. Una situazione che spesso causa complicazioni burocratiche, un aggravio dei costi per i giornalisti, e purtroppo anche onerosissime controversie con l'Agenzia delle entrate.

Al termine il presidente dell'Assostampa Fvg, Carlo Muscatello, ha aperto i lavori dell'assemblea regionale per il lavoro autonomo, convocata per eleggere i propri rappresentanti negli organismi nazionali e la consulta regionale. Per avere diritto all'elettorato attivo e passivo era necessario essere iscritti al sindacato da almeno 180 giorni, essere iscritti all'Inpgi 2, ed avere come principale o esclusiva fonte di reddito l'attività giornalistica tramite collaborazioni o rapporti di lavoro non dipendente.
L'assemblea, dopo la presentazione della candidature, ha eletto Maurizio Bekar e Alessandro Martegani nell'Assemblea nazionale per il lavoro autonomo. Lo stesso Bekar sarà anche membro della Commissione nazionale. Sono stati poi eletti nella Commissione regionale Patrizia Artico, Clelia Delponte e Cristina Visintini. Gli eletti sono tutti esponenti del Coordinamento precari e freelance del Friuli Venezia Giulia.
Il Presidente dell'Assostampa Fvg, Carlo Muscatello, ha infine annunciato una proposta di modifica dello Statuto dell'Assostampa Fvg, che consentirà ai membri delle Commissioni regionale, nazionale e dell'Assemblea nazionale dei lavoratori autonomi di essere membri di diritto del Direttivo dell'Assostampa del Fvg.

31 marzo 2010

ELETTI RAPPRESENTANTI FVG DEL LAVORO AUTONOMO (Bekar, Martegani, Artico, Delponte, Visintini)

Sono stati eletti nel corso dell'assemblea regionale dei giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia i rappresentanti regionali nei neonati organismi nazionali per il lavoro autonomo.

L'assemblea, riunita al Circolo della stampa di Trieste e coordinata dal presidente dell'Assostampa Carlo Muscatello, ha eletto Maurizio Bekar e Alessandro Martegani nell'assemblea nazionale per il lavoro autonomo. Lo stesso Bekar sarà anche membro della commissione nazionale.

Sono stati poi indicati nella commissione consultiva regionale Patrizia Artico, Clelia Delponte e Cristina Visintini. Gli eletti sono tutti esponenti del Coordinamento precari e freelance Fvg.

Maurizio Bekar, di Trieste, dagli anni ‘80 collaboratore di varie testate regionali e nazionali, si occupa ora prevalentemente di uffici stampa e internet; Alessandro Martegani, di Trieste, ha lavorato a Telequattro, dal 1998 collabora con Radio e Tv di Capodistria, e dal 2000 con il Messaggero Veneto.

Patrizia Artico, di San Giorgio Di Nogaro, dal 1982 collaboratrice del Messaggero Veneto, e dal 1992 al 2005 di Telefriuli; dal 1994 al 2002 e dalla fine 2009 addetta stampa del Comune di Gorizia. Clelia Deponte, di Pordenone, dal 2004 collabora con Il Gazzettino e altre testate locali, e cura uffici stampa per manifestazioni culturali. Cristina Visintini, di Monfalcone, dal 1990 collaboratrice del Messaggero Veneto, dal 1994 al 1997 per l’Ansa di Trieste, e dal 1999 del Primorski Dnevnik - redazione di Gorizia.

All'assemblea hanno partecipato la responsabile del Dipartimento lavoro autonomo della Fnsi Daniela Stigliano e il direttore della Fnsi Giancarlo Tartaglia, che hanno fatto il punto sulla situazione dei giornalisti autonomi in Italia, e sui possibili strumenti contrattuali e di tutela sindacale per i freelance.
In rappresentanza del sindacato giornalisti del Veneto, è intervenuto anche Giovanni Monforte, del coordinamento freelance Refusi.


I video degli interventi di:

Daniela Stigliano…



…Giancarlo Tartaglia…






…Giovanni Monforte

16 marzo 2010

LUNEDI' 29 MARZO, TS, ASSEMBLEA ED ELEZIONI RAPPRESENTANTI FREELANCE. Con Daniela Stigliano e Giancarlo Tartaglia (FNSI)

Lunedì 29 marzo, alle 14.30, al Circolo della Stampa di Trieste, in Corso Italia  13, l'Assostampa del Friuli Venezia Giulia e il Coordinamento precari e freelance Fvg promuovono un'assemblea sulle problematiche lavorative e contrattuali dei giornalisti freelance.

Interverranno la responsabile del Dipartimento Lavoro Autonomo della Fnsi Daniela Stigliano (della segreteria nazionale della Fnsi) e il direttore della Fnsi Giancarlo Tartaglia, che illustreranno gli strumenti contrattuali e di tutela sindacale disponibili per i freelance e precari, e risponderanno alle domande in materia degli intervenuti.

Seguirà l'elezione dei rappresentanti dei giornalisti freelance del Friuli Venezia Giulia negli organismi sindacali nazionale e regionale, che prevedono la nomina di 1 rappresentante nella Commissione nazionale per il lavoro autonomo, 2 rappresentanti nell'Assemblea nazionale dei lavoratori autonomi, e 3 nella corrispondente Commissione consultiva regionale dell'Assostampa Fvg.

Mentre la partecipazione all'assemblea è aperta a tutti gli interessati, all'elezione dei rappresentanti dei freelance potranno partecipare (elettorato attivo e passivo) solo i giornalisti iscritti all'Assostampa Fvg da almeno 180 giorni, che risultino iscritti e in regola con i versamenti alla Gestione separata dell'Inpgi, che percepiscano esclusivamente redditi da lavoro autonomo (o che abbiano anche altri introiti non giornalistici, purché occasionali e che non costituiscano reddito prevalente), e che non usufruiscano di sussidio di disoccupazione né di pensione.

Tutti i colleghi interessati sono invitati a intervenire.

Le iscrizioni all'Assostampa Fvg sono ancora aperte.

Ulteriori informazioni sulle modalità di iscrizione e di votazione per i rappresentanti dei lavoro autonomo possono essere richieste alla segreteria dell'Assostampa (tel. 040.370371 o 370571 - info@assostampafvg.it)


Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia

Informazioni e contatti:
- precari.freelance@assostampafvg.it - www.assostampafvg.it
- Facebook: Giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia
- Assostampa FVG, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste
  tel. 040/370371-370571; fax 040/370378

18 febbraio 2010

PRECARI E FREELANCE FVG: ASSICURAZIONI AGEVOLATE MALATTIA, INFORTUNI E SANITARIE

Su iniziativa del Coordinamento precari e freelance del FVG è stata attivata una convenzione con la Toro Assicurazioni per la stipula individuale di assicurazioni malattia, infortuni e sanitarie a condizioni particolarmente agevolate per i colleghi freelance, condizioni che estese anche ai loro famigliari e congiunti.

Tale proposta assicurativa non è alternativa, ma integrativa di altre forme di assistenza, a cominciare da quella del servizio sanitario pubblico (in pratica si può scegliere di rivolgersi a strutture private o pubbliche, e l'assicurazione coprirà ugualmente le spese o i danni subiti, entro i termini e massimali contrattuali).

La convenzione attivata non prevede un contratto-tipo uguale per tutti, ma una consulenza gratuita non impegnativa, per l'individuazione di un profilo assicurativo calibrato sulle effettive esigenze individuali
[p. es: solo incidenti ed interventi sanitari di un certo rilievo, oppure anche di minore entità, invalidità temporanee e/o permanenti (anche in percentuale: p. es. "colpo di frusta" al collo, frattura di un'articolazione ecc.), clausole di reversibilità del premio assicurativo in caso di premorienza, ev. diaria giornaliera in caso di impossibilità lavorativa per ricovero o invalidità temporanea ecc.].

La flessibilità di tale formula permette di ottenere delle buone condizioni di copertura a condizioni fortemente agevolate (a titolo meramente orientativo si ipotizzano importi variabili tra i 200 e i 500 euro l'anno), modificabili nel tempo secondo le esigenze individuali, le categorie d'età ecc.

La convenzione è valida solo nel Friuli Venezia Giulia, e sono stati identificati per l'attivazione dell'offerta 4 referenti qualificati della Toro Assicurazioni, uno per provincia.

In allegato trovate una circolare illustrativa con ulteriori dettagli ed informazioni.

Nel caso di necessità di ulteriori informazioni e chiarimenti, contattate gli uffici dell'Assostampa di Trieste, o il Coordinamento precari e freelance

Documento allegato:
assicurazione_malattia_infortuni_Toro.pdf

Maurizio Bekar



Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia


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  tel. 040/370371-370571; fax 040/37037

10 febbraio 2010

PRIMA CAUSA VINTA DA UNA COLLABORATRICE CONTRO IL CORRIERE DEL VENETO

Volentieri rilanciamo un comunicato di Re:fusi, il coordinamento dei giornalisti freelance del Veneto (struttura analoga al nostro Coordinamento del FVG), riguardo la prima causa vinta da una collaboratrice contro il quotidiano Corriere del Veneto. 
Il Tribunale di Venezia le ha infatti riconosciuto lo status di redattore come se fosse stata assunta fin dal primo giorno di collaborazione, e la testata ha perso seccamente la sua prima causa di lavoro.

E' una chiara conferma di quanto andiamo sostenendo da tempo, e cioè che non è vero che i datori di lavoro abbiano un potere del tutto arbitrario ed incontrastabile nei confronti dei giornalisti collaboratori e freelance.

Va però anche sempre tenuto a mente che una causa non è il primo passo di una vertenza, ma l'ultimo, quando le altre strade e tentativi di conciliazione per via sindacale sono risultati impraticabili. E che una causa non va mai aperta con un avvocato qualsiasi (scelto magari solo perché amico di famiglia o ex collega di studi), ma con un professionista competente sia in diritto del lavoro, che della specifica contrattualistica dei giornalisti.

Anche per questo serve un sindacato vivo ed attivo, in cui i giornalisti freelance si sentano pienamente a casa propria.

Auguri e buon lavoro a tutti

Maurizio Bekar


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Il Corriere del Veneto perde la prima causa contro una collaboratrice


(Mercoledì, 3 febbraio 2010)

Per tutti i collaboratori veneti, quella di ieri è stata una giornata storica!

Il Tribunale di Venezia ha riconosciuto l’iniquità del trattamento riservato alla cronista che ha seguito per anni da collaboratrice la cronaca giudiziaria di Venezia per il Corriere del Veneto. Il giudice le ha infatti riconosciuto lo status di redattore come se fosse stata assunta fin dal primo giorno di collaborazione. Ben più di quanto gli stessi legali avessero richiesto. La testata ha perso dunque, in maniera schiacciante, la sua prima causa di lavoro.

Re:fusi esprime gioia e soddisfazione per la vittoria della collega, augurandosi che quanto accaduto ieri nelle aule del Tribunale di Venezia costituisca un primo passo importante per dare finalmente dignità e giustizia ai tanti collaboratori che si trovano nella stessa situazione.

Il direttivo di Re:fusi
www.refusi.it

22 gennaio 2010

BANDO UFFICIO STAMPA UNIVERSITA' DI UDINE (scadenza 29 gennaio)

Rilanciamo, per chi fosse interessato, l'avviso di una selezione di personale per l'ufficio stampa dell'Università di Udine.

Scadenza di presentazione delle domande: 29 gennaio.

Trattasi di contratto di lavoro subordinato a tempo determinato (quantunque di durata non specificata nel bando).

Per la selezione è richiesta l'iscrizione all'Ordine dei Giornalisti (pubblicisti o professionisti), la conoscenza della lingua inglese, e l'aver maturato un’esperienza di almeno sei mesi, debitamente documentata, presso Enti pubblici nel settore dell’informazione e della comunicazione.

Sottolineiamo le nostre riserve sull'inquadramento contrattuale, su alcune delle clausole previste e sulla vaghezza di alcuni riferimenti (p. es. manca ogni chiaro riferimento alla L. 150/2000 sugli uffici stampa delle Pubbliche Amministrazioni).

Ciononostante segnaliamo ugualmente il bando, per chi fosse a vario titolo interessato.

Tutte le informazioni sul sito web dell'Università di Udine, di cui si riportano di seguito i link diretti:
avviso: www.uniud.it/ateneo/normativa/albo_ufficiale/14

Bando scaricabile da: www.uniud.it/ateneo/organizzazione/bandi_concorsi/tecnico_amministrativo/tempo_determinato/copy_of_area_amministrativa


Maurizio Bekar
(vicesegretario Assostampa FVG)

Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia

AI COLLEGHI FREELANCE: PERCHE' ISCRIVERSI AL SINDACATO (di Maurizio Bekar)

Cari colleghi,

in questi giorni state ricevendo dall’Assostampa del FVG degli inviti ad iscrivervi (o comunque a rinnovare l’iscrizione per il 2010) al sindacato unitario dei giornalisti, l’FNSI.

Voglio però aggiungere qui un mio invito personale, rivolto in specifico ai freelance e ai precari, cioè ai tanti “non garantiti” del sistema dell’informazione, e per la maggior parte non iscritti al sindacato.

Molti freelance più volte si sono sicuramente chiesti “Ma perché dovrei iscrivermi al sindacato? A che mi serve?”. Poi ci si scontra sempre più spesso con i tagli ai compensi e alle collaborazioni dei freelance, causa i lamentati “problemi di budget” dei datori di lavoro.

Ma anche i freelance devono poter campare, pagare l’affitto, il mutuo, o mettere su famiglia e mantenere dei figli... Ma come si fa a campare in queste condizioni? E cosa fa il sindacato per i freelance?


Vi darò una risposta onesta: non ci sono soluzioni semplici, né immediate, a questa grave situazione. Anzi: i freelance dovrebbero tutti maturare la consapevolezza che le cose tenderanno ad andare anche peggio: per la crisi economica, per la precarizzazione del mercato del lavoro, ma soprattutto perché i freelance restano i soggetti più deboli su un mercato fluido, concorrenziale e con poche tutele per un lavoratore autonomo.

Perché, per essere onesti fino in fondo, è più facile tutelare un dipendente legato a un contratto collettivo nazionale, rispetto ai freelance con cui vengono stipulati solo accordi individuali, che quasi mai fanno riferimento ai parametri e alle tutele previste nei contratti collettivi.
E così alla fine il freelance si ritrova da solo, quasi indifeso, di fronte alle condizioni sempre più dure poste dai datori di lavoro e dal mercato. E sopravvive con la speranza di ottenere prima o poi qualche miglioramento economico, o una sospirata assunzione da dipendente.

Purtroppo però le assunzioni sono oramai uno sbocco rarissimo, in un mercato in crisi e che mira agli organici ridotti per ridurre le spese. Realisticamente saranno quindi pochi i freelance che, alla fine, spunteranno un contratto da dipendente.
E tutti gli altri, allora, che faranno? Dovranno continuare ad elemosinare di tanto in tanto qualche euro di aumento? Oppure dovranno cambiare mestiere?

Bisogna aver chiaro che per cambiare questo stato di cose non c’è alcuna bacchetta magica. Si può solo puntare a coordinare le rivendicazioni dei freelance, per ottenere un maggior peso contrattuale con i datori di lavoro. Bisogna organizzare iniziative, pressioni e vertenze. Bisogna costruire un sindacato che sia la casa “anche” dei precari e dei freelance. Perché essere giornalista, con delle ragionevoli tutele e prospettive di un futuro, non dev'essere prerogativa dei soli dipendenti.

Questo è quanto che si sta tentando di realizzare da tre anni a questa parte, tramite il Coordinamento giornalisti precari e freelance del FVG, che nelle settimane scorse ha anche presentato un’articolata piattaforma di rivendicazioni a nome dei freelance della regione.
L’adesione al Coordinamento è gratuita ed aperta a tutti, cioè anche ai non iscritti al sindacato; quindi l’invito è di aderirvi e partecipare, con i propri contributi d’idee e d’impegno.

Ma la sola adesione al Coordinamento non è sufficiente: è necessario che i freelance si iscrivano anche al sindacato. 
E ciò per varie ragioni, tutte molto concrete: perché il sindacato è l’organismo di tutela collettiva (regionale e nazionale) dei giornalisti, dipendenti e non. Ed è suo compito tutelarli tutti: promuovendo iniziative, rappresentandoli nelle contrattazioni collettive con i datori di lavoro, garantendo consulenze, supporti professionali e legali (partendo dalla stipula di un contratto, passando al supporto di un consulente del lavoro, fino all’assistenza di un avvocato nel caso di una vertenza...).

Ma tutte queste cose hanno un costo. E il sindacato si finanzia con i soli proventi del tesseramento. Proventi che servono per dotarsi dei mezzi necessari ad operare efficacemente.

C’è chi dirà: per tutelarci non c’è già il Coordinamento precari e freelance? Chiariamo allora un equivoco: il coordinamento è sì un organismo dei freelance, ma si appoggia sulle strutture, il personale e le risorse del sindacato, di cui fa parte (il Coordinamento è infatti un organismo autonomo e di base dell’Assostampa FVG). E per poter svolgere adeguatamente il proprio lavoro ha bisogno del supporto di un sindacato forte; forte di adesioni e di risorse operative.

Molti di voi nel passato si sono lamentati (e magari anche non del tutto a torto) per delle carenze del sindacato dei giornalisti. Ma spesso a farlo sono stati proprio quelli che non si erano iscritti al sindacato, cioè quelli che non contribuivano in prima persona a sostenerlo, anche dal punto di vista economico.

Il sindacato non va confuso con una sorta di “sportello vertenze” o di “ufficio di collocamento”, di cui ricordarsi solo quando ci si trova in condizioni di difficoltà lavorativa.
Dev’essere invece inteso come una sorta di “assicurazione collettiva”, a cui iscriversi ogni anno, per dotarsi degli strumenti necessari per intervenire quando ce ne sarà la necessità: un incarico non retribuito, la necessità di modificare un contratto, far valere dei diritti, aprire una causa...

E se il sindacato non l’avrai costruito anche tu, con il tuo contributo d’iscrizione e con la tua partecipazione, alla fine potresti scoprire che non avrà le risorse sufficienti per aiutarti, quando ne avrai bisogno tu... Perché non disporrà di personale sufficiente, o di consulenti convenzionati (commercialisti, consulenti del lavoro, avvocati.), o dei finanziamenti necessari per sostenerti in una causa....

E proprio perché è più difficile tutelare un giornalista freelance, rispetto a un dipendente garantito da un contratto collettivo, è necessario che al sindacato si iscrivano tutti i freelance, anche quelli che svolgono l’attività giornalistica in modo saltuario o solo part-time.

Perché è necessario essere tutti presenti nel sindacato.

E’ per questi motivi che vi chiedo di iscrivervi per il 2010 all’Assostampa FVG-FNSI: 
per esserci; per contare; per poter difendere i propri diritti, e il proprio lavoro di freelance.



Maurizio Bekar
Vicesegretario dell’Assostampa FVG
(freelance dal 1988)


Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia


Informazioni e contatti:
- precari.freelance(at)assostampafvg.it - http://www.assostampafvg.it/
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Documento allegato:
iscrizioni_sindacato_2010.pdf

04 gennaio 2010

MARTEDI' 5 GENNAIO "BRINDISI PRECARIO" DI INIZIO ANNO

Il Coordinamento dei giornalisti precari e freelance
l'Assostampa del Friuli Venezia Giulia

vi invitano a un

BRINDISI DI INIZIO ANNO 2010

MARTEDI' 5 GENNAIO ALLE ORE 11.30



presso il Circolo della Stampa di Trieste

(Corso Italia, 13)

Nell'occasione, oltre agli auguri, potremo anche fare una chiacchierata informale sulle nostre questioni.
Stimiamo di terminare al massimo verso le 12.30 ca.

Per i colleghi che giungessero da fuori Trieste, potremmo anche poi fermarci a mangiare una pizza assieme (pagando ognuno per sé, beninteso...)

In allegato, inoltre, vi segnaliamo un servizio sul precariato giornalistico e i freelance pubblicato in ottobre dal mensile "Altraeconomia". Oltre a una sintetica panoramica della situazione, presenta alcuni dei coordinamenti di giornalisti freelance che si sono costituiti in varie regioni italiane. Vi è presente anche il Coordinamento del FVG.


Articolo allegato:
altraeconomia_precari_ottobre2009.pdf



Maurizio Bekar
Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia