19 aprile 2010

PERCHE' ISCRIVERSI AL SINDACATO (di Carlo Muscatello, presidente Assostampa FVG)

LETTERA DEL PRESIDENTE DELL'ASSOSTAMPA FVG, CARLO MUSCATELLO,
AL COORDINAMENTO PRECARI E FREELANCE

PERCHE' ISCRIVERSI ALL'ASSOSTAMPA
DAL SINDACATO DEI "GARANTITI" AL SINDACATO DI TUTTI: DEI PRECARI, DEI FREELANCE, DEI NON GARANTITI

Cari colleghi del Coordinamento Precari,

come sapete, nell'ultimo Direttivo dell'Assostampa - fra i tanti argomenti all'ordine del giorno - è stata accolta la proposta di modificare lo Statuto in modo da far partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo i neoeletti rappresentanti del lavoro autonomo (ora manca solo l'ok dell'assemblea annuale, che si terrà il 17 maggio, alla presenza del segretario e del presidente della Fnsi). E inoltre si è deciso di non applicare l'indennità di mora prevista dallo statuto per quanti non hanno ancora pagato la quota 2010 alla scadenza prevista di fine marzo.

Entrambe le decisioni vanno in un'unica direzione: coinvolgere sempre più, chiedendo loro di iscriversi per la prima volta o di rinnovare l'iscrizione per l'anno in corso, i tanti colleghi precari e freelance ai quali si rivolge il lavoro del sindacato in generale e del Coordinamento Precari in particolare.

Ce l'ha spiegato il direttore della Fnsi, Tartaglia, nell'assemblea del lavoro autonomo che abbiamo organizzato assieme: lo sviluppo tecnologico non si ferma, e dopo aver azzerato intere categorie di lavoratori dell'informazione e dell'editoria, nei prossimi anni farà sì che il lavoro autonomo supererà il lavoro dipendente. Nei giornali, nelle radio, nelle tivù, negli uffici stampa, ovunque.

Per questo nel sindacato dei giornalisti è in atto una trasformazione epocale: da "sindacato dei garantiti" a sindacato di tutti, ma soprattutto dei più deboli, dei precari, dei freelance, dei meno garantiti o dei non garantiti affatto. Nel Friuli Venezia Giulia - anche e soprattutto grazie al vostro lavoro di questi ultimi anni - lo abbiamo capito paradossalmente prima che a Roma o a Milano, sicuramente prima che in altre regioni. E le recenti decisioni della Fnsi, che ha istituito i nuovi organi sul lavoro autonomo, sono qui a dimostrare che avevate/avevamo visto giusto.

Fin qui tutto bene. E tutti d'accordo.

Il problema è però che per continuare a fare questo lavoro - oltre all'impegno dei singoli - abbiamo bisogno che sempre più colleghi si iscrivano all'Assostampa Fvg, articolazione territoriale della Fnsi. Nel Friuli Venezia Giulia abbiamo oltre duemila iscritti all'Ordine. Di questi solo un terzo, negli ultimi anni, si è iscritto al sindacato. Una decina di anni fa, la situazione era ancora peggiore: nel 2000 avevamo 390 iscritti, anno dopo anno siamo arrivati fino ai 780 del 2008 (raddoppiando il numero). L'anno scorso, dopo anni di continua crescita, abbiamo avuto una lieve flessione. E quest'anno siamo ancora in difficoltà. Colpa della crisi, colpa dei tagli, colpa della delusione, chi lo sa...

Di certo, visto che il sindacato si finanzia con il tesseramento, per continuare a mettere a disposizione di tutti (in primis al Coordinamento Precari) le strutture logistiche e i fondi necessari a continuare e migliorare il nostro lavoro, abbiamo bisogno del "piccolo aiuto" di tutti. Si tratta peraltro di pochi euro al mese, che però ci permettono di pagare l'affitto, le impiegate, i telefoni, i rimborsi spese. E aggiungiamo anche di garantire il contributo annuale al Fondo Cigana, che abbiamo istituito assieme per ricordare la collega scomparsa e per aiutare i precari in difficoltà: un contributo che l'Assostampa, finché ci siamo noi, non farà mai mancare.

Mi fermo qui, anche se le cose da dire e gli argomenti da portare a sostegno dell'appello all'iscrizione sono ancora tanti. Voi li conoscete già. Spero che saprete comunicarli ai colleghi che sono entrati nell'area del Coordinamento, invitandoli a iscriversi all'Assostampa.

GRAZIE, un caro saluto


Carlo Muscatello

Trieste, aprile 2010


E' ANCORA POSSIBILE ISCRIVERSI ALL'ASSOSTAMPA FVG (o rinnovare la quota 2010)
Le quote per i giornalisti collaboratori sono di 40 euro, quelle per i professionali non contrattualizzati di 55. Invariata anche la quota dello 0.30 per i giornalisti professionali contrattualizzati e pensionati.

Il pagamento della quota può venir effettuato:
·        nei nostri uffici di Trieste (Corso Italia 13), di Udine (Filologica Friulana, Via Manin 18) e di Pordenone (ProPordenone, Viale Cossetti 20)
·        sul c/c postale num. 69116978 intestato all’Associazione Stampa Fvg (causale: quota 2010)
·        con bonifico bancario Banca Antonveneta, piazza della Borsa, Trieste, IBAN IT 14 k 05040 02230 000002958530 (causale: quota 2010)
Informazioni, convenzioni e servizi sui siti www.fnsi.it e www.assostampafvg.it ; allo 040-370371 oppure 040-370571, oppure nei nostri uffici di Trieste (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 15), di Udine (lunedì, mercoledì, venerdì dalle 10 alle 12) e di Pordenone (da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 13).


Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia
Informazioni e contatti:

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- Blog: giornalistiprecariefreelance-fvg.blogspot.com (mobile: http://mippin.com/cgpffvg)
- Facebook: Giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia
- Assostampa FVG, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste
  tel. 040/370371-370571; fax 040/370378
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17 aprile 2010

LUNEDI' 26 APRILE A TRIESTE SEMINARIO SUGLI UFFICI STAMPA PUBBLICI E PRIVATI. CON GIOVANNI ROSSI (FNSI)

Lunedì 26 aprile alle ore 14.30, al Circolo della Stampa di Trieste, in Corso Italia  13, l'Assostampa del Friuli Venezia Giulia e il Coordinamento precari e freelance del FVG promuovono un incontro sulle problematiche lavorative e contrattuali dei giornalisti impegnati negli uffici stampa pubblici e privati.

Interverrà il segretario generale aggiunto della Fnsi e responsabile del Dipartimento Uffici stampa, Giovanni Rossi, che illustrerà gli obblighi di legge in materia, gli strumenti contrattuali e di tutela sindacale disponibili, e risponderà alle domande degli intervenuti.

Più in particolare si tratterà della legge 150/2000 sulle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni, delle condizioni contrattuali da applicare negli uffici stampa privati, e della possibilità di avviare una campagna di sensibilizzazione e controllo in materia, in sinergia con la FNSI.

L’incontro avrà carattere formativo-seminariale. Tutti i colleghi interessati sono vivamente invitati ad intervenire.


Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia

15 aprile 2010

CONVENZIONE CON COMMERCIALISTA A TRIESTE

Facendo seguito all'impegno assunto di sviluppare una rete di servizi utili a supporto delle attività dei colleghi freelance, come Coordinamento precari abbiamo attivato una convenzione con un commercialista di Trieste per la gestione della contabilità, dichiarazioni dei redditi, consulenza, emissione di cedolini paga e gestione di attività in P. IVA dei colleghi freelance.

Il commercialista in questione cura già le attività di alcuni colleghi, pratica tariffe contenute, ed è in collegamento con il Coordinamento per eventuali necessità di chiarimenti tecnici, anche per quanto riguarda l'INPGI.

La convenzione attivata è utilizzabile dai colleghi iscritti all'Assostampa FVG, e prevede la possibilità di un primo colloquio/consulenza gratuita e non impegnativa.

Ci stiamo inoltre impegnando per attivare convenzioni analoghe anche nelle altre province della regione.

Gli interessati a questo servizio ci contattino, o si rivolgano direttamente agli uffici Assostampa, per ulteriori informazioni per i riferimenti del commercialista in questione

Maurizio Bekar


Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia


Informazioni e contatti:
- precari.freelance@assostampafvg.it - www.assostampafvg.it
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- Assostampa FVG, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste
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04 aprile 2010

VERBALE DELL'ASSEMBLEA FREELANCE DEL 29 MARZO 2010, A TRIESTE,

VERBALE DELL'ASSEMBLEA FREELANCE DEL 29 MARZO 2010
(Circolo della Stampa, Trieste)
sulle problematiche lavorative e contrattuali dei freelance


Promossa da:
Assostampa e Coordinamento precari e freelance FVG


Con: Daniela Stigliano e Giancarlo Tartaglia (FNSI)


Pubblichiamo di seguito il verbale sintetico dell'Assemblea regionale sulle problematiche dei giornalisti freelance, promossa a Trieste il 29 marzo 2010 a cura dell'Assostampa e dal Coordinamento precari e freelance del FVG.

Durante l'assemblea è stata presentata la situazione a livello nazionale, affrontando le principali problematiche riguardo i freelance e le possibili soluzioni ed iniziative, dando anche risposte a quesiti posti dagli intervenuti.

Al termine dell'assemblea si è provveduto alla nomina dei rappresentanti dei giornalisti freelance negli organismi nazionali e regionale della FNSI per il lavoro autonomo: Maurizio Bekar e Alessandro Martegani nell'assemblea nazionale per il lavoro autonomo e Bekar nella Commissione nazionale, e nella Commissione regionale Lavoro autonomo Patrizia Artico, Clelia Delponte e Cristina Visintini. Gli eletti sono tutti esponenti del Coordinamento precari e freelance Fvg.
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documento allegato:
verbale_assemblea_freelance_29marzo2010.pdf


COORDINAMENTO GIORNALISTI PRECARI E FREELANCE
dell’Assostampa Friuli Venezia Giulia
e-mail: precari.freelance@assostampafvg.it – web: www.assostampafvg.it
Blog: giornalistiprecariefreelance-fvg.blogspot.com
Facebook: Giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia
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VERBALE DELL'ASSEMBLEA DEL 29 MARZO 2010
(Circolo della Stampa, Trieste)
sulle problematiche lavorative e contrattuali dei freelance

Promossa da:
Assostampa e Coordinamento precari e freelance FVG
Con: Daniela Stigliano e Giancarlo Tartaglia (FNSI)


Un percorso lungo e difficile, ma che il sindacato intende seguire fino in fondo per garantire ai precari dell'informazione tutela e dignità professionale. L'incontro, organizzato dall'Assostampa del Friuli Venezia Giulia e dal Coordinamento precari e freelance lunedì 29 marzo 2010 al Circolo della stampa di Trieste, ha messo in luce l'insostenibile situazione in cui vivono i giornalisti freelance, ma anche l'intenzione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana di impegnarsi su questo fronte.

Il confronto, che ha visto la partecipazione, accanto ai vertici dell'Assostampa regionale la responsabile del Dipartimento lavoro autonomo della Fnsi, Daniela Stigliano, e il direttore della Fnsi Giancarlo Tartaglia, è stato introdotto dal presidente dell'Assostampa Carlo Muscatello, che ha sottolineato come la tutela e la regolamentazione del lavoro precario sia un problema non più rinviabile. Si tratta, ha spiegato, di migliaia di colleghi che non vengono più contrattualizzati, una componente che rischia di diventare maggioritaria all'interno della categoria e che va tutelata.
Su questo -ha sottolineato Muscatello- il sindacato si sta impegnando: nel Fvg abbiamo varato il Coordinamento precari e freelance (una struttura elastica, con la possibilità di farne parte anche per chi non è iscritto al sindacato), e ora si è aggiunta una scadenza nazionale, visto che la Fnsi ha deciso di creare un organismo per il lavoro autonomo. Abbiamo quindi deciso -ha concluso Muscatello- di unire il momento delle elezioni dei rappresentanti dei freelance ad un momento d'incontro tecnico-informativo.

L'iniziativa, ha spiegato Maurizio Bekar, vicesegretario dell'Assostampa e rappresentante del Coordinamento precari e freelance, è nata per dare risposte alle molte domande che l'Assostampa e il Coordinamento ricevono quasi quotidianamente. I collaboratori chiedono chi gli possa dare una mano e in che modo, affrontando vari problemi, mentre gli editori considerano i freelance dei liberi professionisti, senza riconoscere loro alcuna tutela e nemmeno la possibilità di esser rappresentati dal sindacato.
Al momento una tutela è praticabile per via giudiziale se il rapporto di lavoro è camuffato; vale a dire se sotto l'etichetta di un libero professionista si nasconde de facto un dipendente, che non ha autonomia decisionale, d'orario ed operativa dalla redazione. Ma oggi è molto difficile tutelare chi sceglie, o vive suo malgrado, la condizione di un vero freelance, che opera cioè in autonomia e sulla base della libera contrattazione del proprio compenso, anche se quasi sempre sottopagato. Ci rendiamo conto che è necessario non nutrire aspettative irrealistiche: solo una minima parte degli attuali precari troverà un giorno un impiego stabile, da dipendente, ma dall'altra parte non dobbiamo rassegnarci, né metterci nelle condizioni di non essere tutelabili ed esposti ad ogni ricatto.

Il punto sulla situazione del lavoro giornalistico precario è stato fatto da Daniela Stigliano, responsabile del Dipartimento lavoro autonomo della Fnsi. Al termine del 2009, ha detto, risultavano 30.000 iscritti all'Inpgi 2, e 25000 erano liberi professionisti. Questo dato però deve essere depurato da coloro che sono iscritti anche all'Inpgi 1, come i pensionati o i dipendenti che hanno collaborazioni esterne, portando i freelance a 19.000. I compensi medi relativi ai liberi professionisti per il 2008 sono pari a 11.000 euro lordi l'anno. Se togliamo chi ha reddito zero, arriviamo a 13.600, ma per i Co.co.co la cifra si abbassa, e si arriva a stento a 8.500 lordi l'anno nel 2009. E oltre la metà non supera i 7.000.
Sono dati che servono ad inquadrare il fenomeno, ha detto la Stigliano, che non è circoscritto ma è generalizzato. Attualmente stanno nascendo in Italia varie organizzazioni di precari: accanto al Coordinamento Precari e Freelance del Fvg, e a Refusi in Veneto, c'è un coordinamento che sta crescendo in Campania, uno in Abruzzo, oltre a uno in Sicilia, anche se è molto focalizzato sugli uffici stampa. Sono gruppi che si muovono in maniera spontanea, e molti loro componenti non arrivano nemmeno all'iscrizione all'Inpgi 2: il dato comune è che i compensi sono sempre più ridotti e che c'è un malessere diffuso. Gli editori, in modo miope, attratti dai guadagni facili, hanno deciso di non puntare alla qualità dell'informazione e di utilizzare forme di lavoro esterne e precarie, senza far crescere questi colleghi, che a volte non sono nemmeno sono iscritti all'Ordine.
E' un fenomeno di cui la stessa categoria ha presso coscienza con ritardo, ha detto la Stigliano, ma ora l'FNSI ha deciso di dare una rappresentanza a questi colleghi. Qualcosa però già c'è, non siamo all'anno zero: dal punto di vista della previdenza sono stati fatti dei passi in avanti per dare una copertura maggiore ai co.co.co. Uno dei primi compiti della costituenda Commissione nazionale sul lavoro autonomo sarà quello di capire chi sono i freelance puri, quelli che realmente fanno questo mestiere, e in seguito cercare possibili forme di tutela.
Sarà però necessario, ha aggiunto, anche una presa di coscienza da parte dei colleghi nelle redazioni, che devono rendersi conto delle condizioni in cui lavorano i collaboratori, a partire dalle retribuzioni.
Il tariffario dell'Ordine è stato abrogato dalla Legge Bersani, ma ha comunque una sua valenza di riferimento in sede giudiziale, in assenza di un accordo fra le parti. L'unica strada è quella della contrattazione fra editori e sindacato, ma è la più difficile perché gli editori hanno sempre rifiutato il confronto. A riguardo sviluppi interessanti potrebbe giungere dall'accordo annunciato fra la Fnsi e l'Uspi, che fra le altre cose fissa anche i compensi minimi per i collaboratori della stampa periodica. Il lavoro giornalistico potrebbe però anche rientrare nella legge sul compenso minimo garantito a livello nazionale.

Anche Giancarlo Tartaglia, direttore della Fnsi, ha ricordato che la Federazione sta affrontando in ritardo il problema del lavoro autonomo, anche perché, fino a pochi anni fa, questo era svolto quasi esclusivamente da persone con contratti di lavoro subordinato. I precari sono i meno tutelati, sia dal punto di vista della legge, sia dal punto di vista del contratto, perché finora tutto è stato concepito per il lavoro subordinato.
Attualmente c'è un decalogo europeo che elenca una serie di diritti per i lavoratori autonomi (rappresentanza, copertura sanitaria, ecc), al quale potrebbero fare riferimento anche i giornalisti freelance, ma non è assolutamente sufficiente. L'Fnsi ha preso coscienza che si tratta di un problema grave, ed ha intenzione di assumere un impegno forte nella difesa di questi lavoratori. Finora però la Fieg non ha mai voluto discutere del lavoro autonomo; una posizione questa che ha provocato il ritardo della firma del contratto, è che è stata solo scalfita durante il confronto, anche se è stato comunque importante porre il problema.
La situazione attuale vede l'esistenza due contratti nazionali (Fnsi e Aer-Anti- Corallo), accanto alla questione ancora aperta con l'Aran per gli uffici stampa negli enti pubblici. Negli ultimi tempi inoltre il fronte degli editori si sta sgretolando, ci sono altre federazioni (p.es l'Frt), e siamo stati costretti a fare un contratto diverso per le testate locali; e ci sono poi organizzazioni editoriali come Mediacoop, che riunisce le testate cooperative. Ma tutto questo non è un bene, poiché il sindacato può avere una posizione forte solo se ha una controparte unita, e non spezzettata in varie realtà e contratti.
Un primo passo per la tutela dei freelance è stato comunque l'accordo con l'Uspi, che potrebbe segnare un punto di partenza e di riferimento per il futuro: nell'accordo, accanto a un tariffario, sono specificati alcuni elementi utili per i collaboratori, come i tempi del pagamento, che dovrà essere versato entro il mese successivo alla pubblicazione, il diritto alla firma, la costituzione di commissione paritetica nazionale per le contestazioni. É una cosa importante poiché sfondiamo una porta, ha affermato Tartaglia, e ci sarà un parametro di riferimento. Per la prima volta ci saranno tutele sottoscritte dagli editori, e su questo si possono costruire tutte le rivendicazioni contrattuali future.

La situazione del lavoro precario in Veneto è stata illustrata da Giovanni Monforte, del coordinamento freelance Refusi. Il sindacato veneto, ha detto, ha cercato di avere il quadro delle esigenze dei collaboratori della regione per avviare una fase di contrattazione. Qualche risultato è stato ottenuto con il Gazzettino e il Corriere del Veneto, mentre ci sarebbe una totale incomunicabilità con le testate del gruppo Panto, anche per la difficoltà nel coinvolgere gli stessi colleghi. In Veneto sta poi emergendo il problema dei fotografi, visto che sempre più spesso ai giornalisti viene chiesto di portare anche delle foto, togliendo spazio ai fotografi professionisti, e aumentando i costi a carico dei giornalisti. Su questi temi Refusi organizzerà una manifestazione i primi giorni di maggio a Venezia.

Nella tutela del collaboratori, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto previdenziale, qualche passo è stato poi fatto dall'Inpgi: come ha spiegato il fiduciario dell'Istituto per il Fvg, Roberto Carella, l'Inpgi negli ultimi anni è diventata un po' il braccio armato della Fnsi, avviando dei controlli nelle redazioni e accertando le situazioni irregolari.
La riforma dei Co.co.co, con l'aumento della contribuzione a carico delle testate, è inoltre un fatto epocale, ha spiegato. La strada è tracciata, e bisognerà arrivare ad una situazione in cui a maggiore precarietà corrispondano una maggiore retribuzione e contribuzione. Più si è precari, e più bisognerebbe essere pagati.
Inoltre spesso nelle redazioni ci sono delle violazioni palesi del contratto, con colleghi che svolgono attività da dipendenti pur essendo inquadrati come collaboratori o addirittura come liberi professionisti; queste situazioni vanno segnalate e denunciate, ma è importante avviare una fase contrattuale e di accordo: solo in seguito ci potranno essere le contestazioni.

Anche Gianni Martellozzo, segretario dell'Assostampa del Fvg, ha sottolineato l'importanza fondamentale di avviare un confronto con gli editori, per giungere a delle regole comuni per tutti i collaboratori. Al momento, ha ricordato, il sindacato sta cercando di avviare un confronto con i giornali della regione sulla posizione di alcuni colleghi che, pur lavorando da anni a tempo pieno, non hanno visto alcun riconoscimento della propria attività né alcuna forma di stabilizzazione.

Nel corso del dibattito sono intervenuti alcuni del colleghi freelance presenti, con domande e contributi. Fra gli altri Patrizia Artico, addetta stampa del Comune di Gorizia, che ha sottolineato come sia necessario per i freelance prendere coscienza di essere una categoria, ed evitare di isolarsi. Solo con l'unità, e con l'appoggio del sindacato, che si sta finalmente facendo sentire, si riuscirà a ridare dignità al lavoro giornalistico autonomo.
Durante l'incontro stati chiesti chiarimenti sulle possibili forme di tutela, anche partendo da casi concreti dei colleghi presenti.
Come ha sottolineato Maurizio Bekar, solo una minima parte degli attuali freelance sarà infine assorbita dalle redazioni: la tendenza è infatti quella ricoprire solo una piccola percentuale dei colleghi che andranno in pensione, e bisognerà essere preparati a questa situazione. Inoltre il precariato non è più solo un problema dei giovani: ci sono collaboratori che ormai hanno una famiglia ed hanno perso la speranza del posto fisso, facendo quindi la scelta di lavorare da autonomi; ma anche questi colleghi hanno bisogno di un sostegno concreto da parte del sindacato.
La strada, come hanno ricordato gli esponenti della Fnsi presenti, è quella dell'accordo: è fondamentale riuscire a portare al tavolo gli editori per concludere degli accordi, come quello appena raggiunto con l'Uspi, ed ottenere così regole ed inquadramenti validi per tutti, e non solo accordi ad personam. In particolare è emersa la tendenza da parte di molti editori, ed aziende nel caso degli addetti stampa, di chiedere ai colleghi di aprire partita IVA, anche a fronte di retribuzioni minime e/o condizioni assolutamente diverse da quelle di un vero libero professionista. Una situazione che spesso causa complicazioni burocratiche, un aggravio dei costi per i giornalisti, e purtroppo anche onerosissime controversie con l'Agenzia delle entrate.

Al termine il presidente dell'Assostampa Fvg, Carlo Muscatello, ha aperto i lavori dell'assemblea regionale per il lavoro autonomo, convocata per eleggere i propri rappresentanti negli organismi nazionali e la consulta regionale. Per avere diritto all'elettorato attivo e passivo era necessario essere iscritti al sindacato da almeno 180 giorni, essere iscritti all'Inpgi 2, ed avere come principale o esclusiva fonte di reddito l'attività giornalistica tramite collaborazioni o rapporti di lavoro non dipendente.
L'assemblea, dopo la presentazione della candidature, ha eletto Maurizio Bekar e Alessandro Martegani nell'Assemblea nazionale per il lavoro autonomo. Lo stesso Bekar sarà anche membro della Commissione nazionale. Sono stati poi eletti nella Commissione regionale Patrizia Artico, Clelia Delponte e Cristina Visintini. Gli eletti sono tutti esponenti del Coordinamento precari e freelance del Friuli Venezia Giulia.
Il Presidente dell'Assostampa Fvg, Carlo Muscatello, ha infine annunciato una proposta di modifica dello Statuto dell'Assostampa Fvg, che consentirà ai membri delle Commissioni regionale, nazionale e dell'Assemblea nazionale dei lavoratori autonomi di essere membri di diritto del Direttivo dell'Assostampa del Fvg.

31 marzo 2010

ELETTI RAPPRESENTANTI FVG DEL LAVORO AUTONOMO (Bekar, Martegani, Artico, Delponte, Visintini)

Sono stati eletti nel corso dell'assemblea regionale dei giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia i rappresentanti regionali nei neonati organismi nazionali per il lavoro autonomo.

L'assemblea, riunita al Circolo della stampa di Trieste e coordinata dal presidente dell'Assostampa Carlo Muscatello, ha eletto Maurizio Bekar e Alessandro Martegani nell'assemblea nazionale per il lavoro autonomo. Lo stesso Bekar sarà anche membro della commissione nazionale.

Sono stati poi indicati nella commissione consultiva regionale Patrizia Artico, Clelia Delponte e Cristina Visintini. Gli eletti sono tutti esponenti del Coordinamento precari e freelance Fvg.

Maurizio Bekar, di Trieste, dagli anni ‘80 collaboratore di varie testate regionali e nazionali, si occupa ora prevalentemente di uffici stampa e internet; Alessandro Martegani, di Trieste, ha lavorato a Telequattro, dal 1998 collabora con Radio e Tv di Capodistria, e dal 2000 con il Messaggero Veneto.

Patrizia Artico, di San Giorgio Di Nogaro, dal 1982 collaboratrice del Messaggero Veneto, e dal 1992 al 2005 di Telefriuli; dal 1994 al 2002 e dalla fine 2009 addetta stampa del Comune di Gorizia. Clelia Deponte, di Pordenone, dal 2004 collabora con Il Gazzettino e altre testate locali, e cura uffici stampa per manifestazioni culturali. Cristina Visintini, di Monfalcone, dal 1990 collaboratrice del Messaggero Veneto, dal 1994 al 1997 per l’Ansa di Trieste, e dal 1999 del Primorski Dnevnik - redazione di Gorizia.

All'assemblea hanno partecipato la responsabile del Dipartimento lavoro autonomo della Fnsi Daniela Stigliano e il direttore della Fnsi Giancarlo Tartaglia, che hanno fatto il punto sulla situazione dei giornalisti autonomi in Italia, e sui possibili strumenti contrattuali e di tutela sindacale per i freelance.
In rappresentanza del sindacato giornalisti del Veneto, è intervenuto anche Giovanni Monforte, del coordinamento freelance Refusi.


I video degli interventi di:

Daniela Stigliano…



…Giancarlo Tartaglia…






…Giovanni Monforte

16 marzo 2010

LUNEDI' 29 MARZO, TS, ASSEMBLEA ED ELEZIONI RAPPRESENTANTI FREELANCE. Con Daniela Stigliano e Giancarlo Tartaglia (FNSI)

Lunedì 29 marzo, alle 14.30, al Circolo della Stampa di Trieste, in Corso Italia  13, l'Assostampa del Friuli Venezia Giulia e il Coordinamento precari e freelance Fvg promuovono un'assemblea sulle problematiche lavorative e contrattuali dei giornalisti freelance.

Interverranno la responsabile del Dipartimento Lavoro Autonomo della Fnsi Daniela Stigliano (della segreteria nazionale della Fnsi) e il direttore della Fnsi Giancarlo Tartaglia, che illustreranno gli strumenti contrattuali e di tutela sindacale disponibili per i freelance e precari, e risponderanno alle domande in materia degli intervenuti.

Seguirà l'elezione dei rappresentanti dei giornalisti freelance del Friuli Venezia Giulia negli organismi sindacali nazionale e regionale, che prevedono la nomina di 1 rappresentante nella Commissione nazionale per il lavoro autonomo, 2 rappresentanti nell'Assemblea nazionale dei lavoratori autonomi, e 3 nella corrispondente Commissione consultiva regionale dell'Assostampa Fvg.

Mentre la partecipazione all'assemblea è aperta a tutti gli interessati, all'elezione dei rappresentanti dei freelance potranno partecipare (elettorato attivo e passivo) solo i giornalisti iscritti all'Assostampa Fvg da almeno 180 giorni, che risultino iscritti e in regola con i versamenti alla Gestione separata dell'Inpgi, che percepiscano esclusivamente redditi da lavoro autonomo (o che abbiano anche altri introiti non giornalistici, purché occasionali e che non costituiscano reddito prevalente), e che non usufruiscano di sussidio di disoccupazione né di pensione.

Tutti i colleghi interessati sono invitati a intervenire.

Le iscrizioni all'Assostampa Fvg sono ancora aperte.

Ulteriori informazioni sulle modalità di iscrizione e di votazione per i rappresentanti dei lavoro autonomo possono essere richieste alla segreteria dell'Assostampa (tel. 040.370371 o 370571 - info@assostampafvg.it)


Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia

Informazioni e contatti:
- precari.freelance@assostampafvg.it - www.assostampafvg.it
- Facebook: Giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia
- Assostampa FVG, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste
  tel. 040/370371-370571; fax 040/370378

18 febbraio 2010

PRECARI E FREELANCE FVG: ASSICURAZIONI AGEVOLATE MALATTIA, INFORTUNI E SANITARIE

Su iniziativa del Coordinamento precari e freelance del FVG è stata attivata una convenzione con la Toro Assicurazioni per la stipula individuale di assicurazioni malattia, infortuni e sanitarie a condizioni particolarmente agevolate per i colleghi freelance, condizioni che estese anche ai loro famigliari e congiunti.

Tale proposta assicurativa non è alternativa, ma integrativa di altre forme di assistenza, a cominciare da quella del servizio sanitario pubblico (in pratica si può scegliere di rivolgersi a strutture private o pubbliche, e l'assicurazione coprirà ugualmente le spese o i danni subiti, entro i termini e massimali contrattuali).

La convenzione attivata non prevede un contratto-tipo uguale per tutti, ma una consulenza gratuita non impegnativa, per l'individuazione di un profilo assicurativo calibrato sulle effettive esigenze individuali
[p. es: solo incidenti ed interventi sanitari di un certo rilievo, oppure anche di minore entità, invalidità temporanee e/o permanenti (anche in percentuale: p. es. "colpo di frusta" al collo, frattura di un'articolazione ecc.), clausole di reversibilità del premio assicurativo in caso di premorienza, ev. diaria giornaliera in caso di impossibilità lavorativa per ricovero o invalidità temporanea ecc.].

La flessibilità di tale formula permette di ottenere delle buone condizioni di copertura a condizioni fortemente agevolate (a titolo meramente orientativo si ipotizzano importi variabili tra i 200 e i 500 euro l'anno), modificabili nel tempo secondo le esigenze individuali, le categorie d'età ecc.

La convenzione è valida solo nel Friuli Venezia Giulia, e sono stati identificati per l'attivazione dell'offerta 4 referenti qualificati della Toro Assicurazioni, uno per provincia.

In allegato trovate una circolare illustrativa con ulteriori dettagli ed informazioni.

Nel caso di necessità di ulteriori informazioni e chiarimenti, contattate gli uffici dell'Assostampa di Trieste, o il Coordinamento precari e freelance

Documento allegato:
assicurazione_malattia_infortuni_Toro.pdf

Maurizio Bekar



Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia


Informazioni e contatti:
- precari.freelance(at)assostampafvg.it - www.assostampafvg.it
- Facebook: Giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia
- Assostampa FVG, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste
  tel. 040/370371-370571; fax 040/37037

10 febbraio 2010

PRIMA CAUSA VINTA DA UNA COLLABORATRICE CONTRO IL CORRIERE DEL VENETO

Volentieri rilanciamo un comunicato di Re:fusi, il coordinamento dei giornalisti freelance del Veneto (struttura analoga al nostro Coordinamento del FVG), riguardo la prima causa vinta da una collaboratrice contro il quotidiano Corriere del Veneto. 
Il Tribunale di Venezia le ha infatti riconosciuto lo status di redattore come se fosse stata assunta fin dal primo giorno di collaborazione, e la testata ha perso seccamente la sua prima causa di lavoro.

E' una chiara conferma di quanto andiamo sostenendo da tempo, e cioè che non è vero che i datori di lavoro abbiano un potere del tutto arbitrario ed incontrastabile nei confronti dei giornalisti collaboratori e freelance.

Va però anche sempre tenuto a mente che una causa non è il primo passo di una vertenza, ma l'ultimo, quando le altre strade e tentativi di conciliazione per via sindacale sono risultati impraticabili. E che una causa non va mai aperta con un avvocato qualsiasi (scelto magari solo perché amico di famiglia o ex collega di studi), ma con un professionista competente sia in diritto del lavoro, che della specifica contrattualistica dei giornalisti.

Anche per questo serve un sindacato vivo ed attivo, in cui i giornalisti freelance si sentano pienamente a casa propria.

Auguri e buon lavoro a tutti

Maurizio Bekar


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Il Corriere del Veneto perde la prima causa contro una collaboratrice


(Mercoledì, 3 febbraio 2010)

Per tutti i collaboratori veneti, quella di ieri è stata una giornata storica!

Il Tribunale di Venezia ha riconosciuto l’iniquità del trattamento riservato alla cronista che ha seguito per anni da collaboratrice la cronaca giudiziaria di Venezia per il Corriere del Veneto. Il giudice le ha infatti riconosciuto lo status di redattore come se fosse stata assunta fin dal primo giorno di collaborazione. Ben più di quanto gli stessi legali avessero richiesto. La testata ha perso dunque, in maniera schiacciante, la sua prima causa di lavoro.

Re:fusi esprime gioia e soddisfazione per la vittoria della collega, augurandosi che quanto accaduto ieri nelle aule del Tribunale di Venezia costituisca un primo passo importante per dare finalmente dignità e giustizia ai tanti collaboratori che si trovano nella stessa situazione.

Il direttivo di Re:fusi
www.refusi.it