08 febbraio 2016

ELEZIONI INPGI 2: TUTTI I CANDIDATI - Si vota dal 22 febbraio


Si vota on line dal 22 al 24 febbraio
ed il 27 e 28 al seggio di Trieste


   
Dal 22 al 28 febbraio si terranno le elezioni per il rinnovo degli organi di amministrazione dell’Inpgi, sia della Gestione principale (Inpgi 1) che della Gestione separata (Inpgi 2).

Potranno votare rispettivamente gli iscritti all'Inpgi 1 e 2, tramite voto elettronico (sul sito www.inpgi.it, dal 22 al 24 febbraio, dalle ore 8.00 alle ore 22.00), o ai seggi allestiti in ogni Circoscrizione regionale (solo il 27 e 28 febbraio, dalle ore 10.00 alle ore 20.00). 

L’Inpgi ha inviato a tutti gli elettori istruzioni dettagliate sui meccanismi di voto, e sono comunque consultabili al link:http://www.inpgi.it/?q=node/1391 

Di seguito riportiamo tutti candidati agli organismi della Gestione separata (Inpgi 2), di competenza diretta dei giornalisti lavoratori autonomi. L'elenco dei candidati all'Inpgi 1 e altre informazioni sul sito web dell'Istituto: www.inpgi.it


INPGI 2 – GESTIONE SEPARATA
COMITATO AMMINISTRATORE: sono da eleggere 5 rappresentanti dei giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti che svolgono la libera professione, eletti sulla base di una lista unica nazionale. Possono essere espresse massimo 3 preferenze, pena la nullità del voto. 
I candidati:ALBORETTI CARMINE
ANTONINI LAURA
APICELLA GIOVANNI
ARDUINI CLELIA
ARMILLOTTA GIOVANNI
ASTRELLA ANNA
BINELLO DANIELA
BOLOGNA LUCA
CHIARINI NICOLA
DIGIUGNO NICOLA
DI MITRIO STEFANIA
DUGULIN LORENZO
ERCOLE EZIO
FAIELLA MARIA GIOVANNA
FALCO VITTORIO
FONTANELLI GABRIELE
FOSSATI SIMONA
FRIZZERA MATTIA
LAVACCA NICOLA
MARCHESE RAGONA FABIO LUCA
MARCIANO MASSIMO
OGNIBENE SILVIA
PIZZUTO MAURIZIO
RAFFA ORAZIO
STRATTI INGRID
TERPOLILLI MARINA
TRIPALDI PAOLO
VANNUCCI CLAUDIO
VENDITTI GIOVANNI

COLLEGIO SINDACALE: sono da eleggere 1 Sindaco effettivo e 1 sindaco supplente eletti, sulla base di una lista unica nazionale, fra i giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti che svolgono attività di libera professione. Il Sindaco supplente assume la carica solo in caso di cessazione dalla carica di un Sindaco effettivo. Possono essere espresse al massimo 2 preferenze, pena la nullità del voto.
I candidati:
ARDUINI CLELIA
ARMANO ANTONIO
ARMILLOTTA GIOVANNI
DUGULIN LORENZO
FONTANELLI GABRIELE
GALLIZZI STEFANO MARIA D
GUARASCI ALESSANDRO
LAVACCA NICOLA
PASTERIS VITTORIO
PIZZUTO MAURIZIO
FRANZ PIERLUIGI
STRATTI INGRID
VANNUCCI CLAUDIO

Per votare via internet, dal 22 al 24 febbraio, sono necessari:

- il proprio codice iscritto (indicato nelle comunicazioni Inpgi, o recuperabile on line)

- la password personale (quella usata per l’accesso ai propri dati personali sul sito web dell’Istituto).

Per votare al seggio, il 27 e 28 febbraio (c/o Assostampa FVG, Corso Italia 13, Trieste) servono:

- un documento d'identità valido
- I certificati elettorali ricevuti per posta dall'Inpgi.

Altre informazioni: www.inpgi.it
 (nella sezione dedicata alla elezioni)

14 gennaio 2016

"LO SFRUTTAMENTO DANNEGGIA L'INFORMAZIONE"


Appello al governo Renzi
da 400 giornalisti
Le adesioni consegnate al premier




Un appello al governo per denunciare lo sfruttamento dei giornalisti lavoratori autonomi e atipici e chiedere che l’esecutivo faccia la sua parte “per tutelare sia la libertà e qualità dell'informazione che la dignità del lavoro, anche autonomo”. È il contenuto di una lettera aperta al premier Renzi firmata, in pochi giorni, da 400 giornalisti di tutta Italia.

400 giornalisti di tutta Italia inviano una lettera aperta al premier Matteo Renzi. Denunciano condizioni di sfruttamento, di disparità di diritti e la necessità di un'equa retribuzione dei collaboratori esterni alle redazioni. I lavoratori autonomi – viene ricordato - sono oggi quasi il 65%, in rapida crescita, dei giornalisti attivi, ma “con redditi medi da 11.000 euro lordi l'anno, e nella metà dei casi di circa 5.000. Con spese a carico”.
La lettera aperta è stata promossa dai rappresentanti dei freelance di 12 regioni nella Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi, il sindacato dei giornalisti. Vi hanno aderito centinaia di freelance e precari, ma anche redattori, capi-servizio, direttori di testata, pensionati e dirigenti della Fnsi, dell'Ordine dei giornalisti e dell'Inpgi, l'ente previdenziale di categoria. Significative le adesioni alla lettera di giornalisti che si occupano di realtà di frontiera e di inchieste sulla criminalità organizzata, di giornalisti minacciati.
Oltre a riassumere le condizioni del lavoro autonomo, nel testo vengono avanzate al Governo sette richieste per le quali si attendono risposte urgenti: contributi e agevolazioni solo agli editori che pagano equamente e con regolarità; superamento dei contratti atipici; pari diritti e tutele ai giornalisti dipendenti e autonomi; applicazione della legge 233/2012 sull'equo compenso e proroga della sua Commissione d'attuazione; emanazione delle tariffe previste dal Decreto ministeriale 140/2012 per la liquidazione giudiziale dei compensi; imporre tracciabilità e firma di tutti gli articoli, per agevolare i controlli e far emergere il lavoro non retribuito.
«Cerchiamo nella contrattazione tra sindacato ed editori delle risposte per il futuro del settore» sottolineano i promotori della lettera «ma sono anche necessari impegni delle istituzioni e del Governo per tutelare sia la libertà e qualità dell'informazione che la dignità del lavoro, anche autonomo. Ci aspettiamo quindi interventi urgenti in questo senso, e contro lo sfruttamento dei freelance».
L'iniziativa è nata dopo le affermazioni del premier Renzi, all'incontro di fine anno con la stampa, che aveva sostanzialmente negato l'esistenza dello sfruttamento dei lavoratori autonomi, suscitando accese reazioni sui social network.

Il testo della lettera aperta, con i promotori e firmatari è on line su: www.giornalistifreelance.tk
e sulla pagina Facebook: www.facebook.com/giornalistifreelance
(Da: www.fnsi.it, 13 gennaio 2016)

09 gennaio 2016

ARTICOLO DI "RASSEGNA SINDACALE": LA LETTERA A RENZI


Informazione Freelance:
«Lo sfruttamento esiste, ora servono i fatti»





Già centinaia le adesioni alla lettera che un gruppo di giornalisti autonomi attivi nella Fnsi ha inviato al premier Renzi, dopo che questi aveva negato, nella conferenza di fine anno, le condizioni di disagio vissute dai lavoratori atipici del settore

Sono centinaia le adesioni, in pochi giorni, alla lettera che un gruppo di freelance attivi nel sindacato dei giornalisti ha inviato al presidente del Consiglio Matteo Renzi, dopo che questi aveva sostanzialmente negato, nella conferenza di fine anno, le condizioni di sfruttamento di molti lavoratori senza contratto nel settore dell’informazione. Una missiva che, oltre a mettere in guardia sulle reali condizioni dei precari che lavorano per i media, spesso pagati pochi euro a pezzo, avanza anche una serie di proposte al governo per superarle, a partire dal mettere nuovamente mano alla delibera sull’equo compenso, cancellata la primavera scorsa da una sentenza del Tar del Lazio.

Tutto questo nel bel mezzo della trattativa per il rinnovo del contratto, che si presenta particolarmente difficile, dopo che la Fieg, l’associazione che riunisce gli editori, ha “disdettato” a novembre l’attuale ccnl. Nella tradizionale conferenza di fine anno, lo scorso 29 dicembre, il primo ministro, sollecitato dal presidente dell’Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino, che aveva ricordato le difficoltà dei freelance, dei precari, dei senza contratto dell’informazione, parlando addirittura di “schiavitù, non solo tollerata, ma codificata in alcuni contratti”, aveva replicato: “Non credo ci sia la schiavitù, non credo ci sia la barbarie in Italia, sono altre le situazioni drammatiche nel mondo”, ribadendo tra le altre cose la sua posizione sull’Ordine dei giornalisti: “Andrebbe abolito”.

Così, il 1°gennaio, 14 freelance attivi nella Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi, hanno scritto una lettera al premier, evidenziando invece che “lo sfruttamento nel settore dei media non solo esiste, ma sta danneggiando la libertà dell’informazione”. Nella lettera, che ha ottenuto in pochi giorni l’adesione di circa 300 giornalisti – molti precari, ma anche redattori e graduati di molte testate (adesioni anche da vari giornalisti che operano nell’universo della comunicazione Cgil, tra cui Massimo Gibelli, portavoce del segretario generale Susanna CamussoGuido Iocca e Giorgio Nardinocchi, rispettivamente direttori di Rassegna e Liberetà), oltre a quella di una decina di segretari e presidenti regionali della Federazione nazionale della stampa –, si riportano i dati ufficiali secondo cui “i lavoratori autonomi e atipici sono oggi il 62,6% dei giornalisti attivi, e sono in rapida crescita”.

Questi lavoratori “spesso hanno redditi medi da 11mila euro lordi l’anno e, nella metà dei casi, di circa 5mila, con spese a proprio carico, e con una netta disparità di diritti, tutele e forza di contrattazione rispetto ai colleghi dipendenti”. Per questa ragione, sottolineano i firmatari della lettera, “le condizioni di oggettiva debolezza, di ricatto occupazionale e sfruttamento del lavoro, ledono la libertà e la qualità dell’informazione”. Ma la lettera contiene anche richieste dettagliate al governo, come quella che richiama il rispetto della legge sull’equo compenso approvata nel dicembre 2012. Si diano, scrivono i freelance, “contributi e agevolazioni pubbliche solo agli editori che dimostrano di pagare equamente e con regolarità i giornalisti”, così come indicato nella norma.

Senza dimenticare, sempre nella lettera-appello dei freelance, la proposta di superare “i contratti atipici nel mercato dell’informazione, supportando l’emersione dalla precarietà, il lavoro stabile, o comunque il ‘buon lavoro’ equamente retribuito”, garantendo “pari diritti e tutele al lavoro giornalistico, sia dipendente che autonomo”. Non solo. I 14 avanzano la richiesta di riunire in tempi rapidi la Commissione per l’attuazione dell’equo compenso, a cui partecipano, oltre all’Ordine, anche i rappresentati del governo e delle parti sociali, per “rimettere urgentemente mano alla delibera d’attuazione” che riguarda i lavoratori autonomi. La delibera precedente – approvata nell’estate 2014 e contestata al pari dell’accordo contrattuale sul lavoro autonomo da molti freelance – era stata di fatto demolita da un sentenza del Tar Lazio, su ricorso dell’Ordine, che aveva giudicato iniqui i compensi individuati nelle tabelle economiche.

I giudici hanno rimarcato, nell’aprile 2015, che i parametri individuati “non sono proporzionati alla quantità e qualità del lavoro svolto, e del tutto insufficienti a garantire un’esistenza libera e dignitosa al giornalista autonomo”. Governo ed editori hanno fatto ricorso contro il pronunciamento dei giudici. Ora i tempi sono strettissimi per dare seguito a una legge, quella del 2012, che non ha mai trovato attuazione: l’attuale Commissione governativa è in carica fino a giugno 2016 e in quasi tre anni non ha dato ancora risultati apprezzabili, se si eccettua la delibera poi silurata dal Tribunale amministrativo.

Nella lettera è infine presente la richiesta al ministero competente di emanare “le tariffe per la liquidazione giudiziale dei compensi giornalistici, come da decreto ministeriale 140/2012 sui compensi professionali”, sul modello dei tariffari in vigore per altri ordini e che dovrebbero contemplare le condizioni economiche minime per il rispetto del decoro professionale.

(da: Rassegna Sindacale, 7 gennaio 2015, www.rassegna.it)

08 gennaio 2016

ADDETTO STAMPA, DUE BANDI IN SCADENZA


Sono quelli di Turismo FVG e Camera di Commercio di Udine:
scadenze l'11 ed il 12 gennaio




Segnaliamo ai colleghi potenzialmente interessati due bandi da addetto stampa, in scadenza nei prossimi giorni, pubblicati dalla Turismo FVG e dalla Camera di Commercio di Udine.

Il primo, per titoli ed eventuale colloquio, è per l’assunzione a tempo pieno e determinato di un “coordinatore ufficio stampa” della Turismo FVG, in sostituzione di maternità dell’attuale coordinatore.

Tra i requisiti richiesti per la partecipazione: 

- diploma di laurea (vecchio ordinamento, specialistica o magistrale);
- giornalista professionista
- comprovata esperienza professionale nel campo delle Relazioni Pubbliche
- ottima conoscenza degli strumenti informatici e dell’utilizzo dei social media
- esperienza consolidata maturata nel settore della comunicazione istituzionale di enti pubblici.

Assunzione: dal 18 gennaio o comunque non oltre lunedì 1 febbraio 2016, fino alla data di rientro in servizio della dipendente in maternità, presuntivamente 18 maggio 2016, eventualmente prorogata in funzione dell’effettivo periodo di assenza dal lavoro del titolare della funzione.


Trattamento economico: CCNL Turismo – Imprese di viaggi e turismo con inquadramento funzionale-retributivo corrispondente al 2° livello.

Scadenza presentazione domande: ore 13.00 del giorno 11.01.2016
Il secondo avviso di selezione, tramite procedura comparativa, è per il conferimento di un incarico di Coordinatore del mensile della Camera di Commercio di Udine “Udine Economia”, per 10 uscite dal febbraio al dicembre 2016. 

La seleziona punta ad 
"affiancare al Direttore Responsabile della testata un giornalista professionista adeguatamente qualificato con comprovata specializzazione per lo svolgimento delle attività di coordinamento. Il Coordinatore, in collaborazione con la Camera di Commercio e il Direttore responsabile della testata, coordina l'attività dei collaboratori giornalistici per la realizzazione del periodico".


Tra i requisiti richiesti per la partecipazione:
- essere in possesso del diploma di laurea (vecchio ordinamento) o di laurea magistrale;
- essere iscritto all’Ordine dei Giornalisti, elenco Professionisti;
- avere maturato una continuativa esperienza di coordinamento e progettazione editoriale di
pubblicazioni periodiche presso Pubbliche Amministrazioni e/o Aziende private per almeno tre anni nell’ultimo quinquennio.


Sono inoltre previsti dei titoli di preferenza.
Trattamento economico: comprensivo di ritenute fiscali, assistenziali e previdenziali e di qualunque altra spesa sostenuta (IRAP a carico ente esclusa): € 10.743,15

Scadenza presentazione domande: ore 12.30 del giorno 12.01.2016
Altre informazioni sul sito della Camera di Commercio di Udine:

NOTA: Manifestiamo riserve circa i criteri, anche di ammissione, adottati nei due bandi. Ma li segnaliamo ugualmente ai colleghi potenzialmente interessati, al fine di un'eventuale partecipazione.

07 gennaio 2016

LETTERA AL PREMIER PROMOSSA DALLA CLAN FNSI


"Caro Renzi, lo sfruttamento dei precari esiste 
e danneggia l'informazione"



(lettera con adesioni sempre aperte)

Il Presidente del Consiglio Renzi, all'incontro stampa di fine anno, ha negato che in Italia esista lo sfruttamento dei giornalisti precari. In risposta, l'1 gennaio un gruppo di freelance della Clan Fnsi ha promosso una lettera aperta al Premier, aprendone le adesioni a tutti i giornalisti (anche contrattualizzati e pensionati) che la condividano.
Nella lettera, oltre a riassumere i dati e le condizioni del lavoro giornalistico autonomo e precario in Italia, al Presidente del Consiglio vengono avanzate 7 richieste: contributi e agevolazioni solo agli editori che pagano equamente e con regolarità; superamento dei contratti atipici; pari diritti e tutele ai giornalisti dipendenti e autonomi; applicazione della legge sull'equo compenso e proroga della sua Commissione d'attuazione; emanazione delle tariffe ministeriali per la liquidazione giudiziale dei compensi; imporre la tracciabilità e la firma di tutti gli articoli, per agevolare i controlli e far emergere il lavoro nero o non retribuito.
La lettera, in pochi giorni, ha raccolto quasi 250 adesioni da tutta Italia, fra le più varie appartenenze e sensibilità: freelance, contrattualizzati, responsabili di piccole testate, pensionati, dirigenti regionali e nazionali, sia del sindacato, che dell'Ordine, che dell'Inpgi.

Il testo con l'elenco dettagliato delle adesioni, aggiornato quotidianamente, è on line al link:


Per aderire scrivere a: giornalistifreelance@gmail.com
 specificando nome, cognome, qualifica professionale ed eventuali incarichi di categoria.

Di seguito il testo integrale della lettera:




"CARO RENZI, LO SFRUTTAMENTO DEI GIORNALISTI ESISTE,
E DANNEGGIA L'INFORMAZIONE":
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Signor Presidente del Consiglio,
in apertura del 2016 ci rivolgiamo a lei, da freelance attivi nella Fnsi – il sindacato dei giornalisti italiani – e nella sua Commissione nazionale lavoro autonomo, per esprimerle sconcerto per il tono liquidatorio da lei usato, durante l'incontro stampa di fine anno, sul tema dei giornalisti precari sottopagati.
Davanti al problema manifestato in apertura dal Presidente dell'Ordine dei giornalisti, lei lo ha negato, dando l'impressione di ignorare le reali condizioni di lavoro della maggioranza dei giornalisti italiani. Condizioni che dovrebbero esserle note, sia per il suo ruolo istituzionale, sia tramite il Sottosegretario all'Informazione ed editoria Lotti, che presiede la Commissione per l'equo compenso per i giornalisti non dipendenti.
I dati ufficiali dimostrano che i lavoratori autonomi e atipici sono oggi il 62,6% dei giornalisti attivi, e sono in rapida crescita. Spesso con redditi medi da 11.000 euro lordi l'anno, e nella metà dei casi di circa 5.000. Con spese a proprio carico, e con una netta disparità di diritti, tutele e forza di contrattazione rispetto ai colleghi dipendenti. E queste sono condizioni di oggettiva debolezza, di ricatto occupazionale e sfruttamento del lavoro, che ledono la libertà e la qualità dell'informazione.
Dovere deontologico dei giornalisti è di informare correttamente, senza subire condizionamenti. Ma per farlo serve anche non essere costantemente oggetto di ricatti economici ed occupazionali. Che è ciò che accade a gran parte degli autonomi, che contribuiscono significativamente, da collaboratori esterni - senza tutele, sicurezze e quasi sempre senza retribuzioni adeguate - al sistema informazione di questo Paese. E non stiamo pensando solo alle grandi testate, ma anche a quelle minori, alle realtà periferiche, a quelle a rischio come nelle terre di mafia, dove l'informazione riguarda la vita quotidiana dei cittadini.
Condizioni di lavoro, queste, che non vengono riequilibrate dai 20 euro lordi ad articolo, o dai 6 euro lordi per un lancio d'agenzia o di un articolo su web, così come individuati nelle pasticciate norme d'attuazione della legge 233/2012 sull'equo compenso giornalistico. Legge peraltro largamente inattuata, e spesso a fronte di retribuzioni anche di molto inferiori.
Tutti questi sono problemi che riguardano anche il Governo e i suoi poteri d'intervento.
Lo affermiamo con la consapevolezza di chi cerca di trovare nella contrattazione tra sindacato ed editori una risposta a dei temi cruciali per il futuro del settore. Ma proprio per questo ci permettiamo anche di suggerirle, signor Presidente del Consiglio, qualche tema che Governo e Parlamento potrebbero già da oggi utilmente affrontare:
- Contributi e agevolazioni pubbliche solo agli editori che dimostrano di pagare equamente e con regolarità i giornalisti
- Superamento dei contratti atipici nel mercato dell'informazione, supportando l'emersione dalla precarietà, il lavoro stabile, o comunque il “buon lavoro” equamente retribuito
- Garantire pari diritti e tutele al lavoro giornalistico sia dipendente che autonomo
- Rimettere urgentemente mano alla delibera d'attuazione dell'Equo compenso giornalistico per i lavoratori autonomi (ora sub judice del Consiglio di Stato, dopo la bocciatura del TAR del Lazio)
- Prorogare l'esistenza della Commissione per l'equo compenso, in scadenza nei prossimi mesi, senza la quale la legge 233/2012 che lo prevede sarebbe inapplicabile
- Emanazione da parte dal Ministero della Giustizia delle tariffe per la liquidazione giudiziale dei compensi giornalistici, come da Decreto ministeriale 140/2012 sui compensi professionali
- Imporre la tracciabilità e l'obbligo di firma di tutti gli articoli, per tutte le testate registrate, anche online, al fine di agevolare i controlli e far emergere il lavoro nero o non retribuito
Per queste ed altre ragioni, e per poter guardare a "un 2016 all'insegna della libertà di informazione", sono necessarie risposte e impegni urgenti. E non solo dei giornalisti e delle parti sociali, ma anche delle Istituzioni locali, del Parlamento e del Governo.
Oggi sta a ciascuno fare la propria parte.
Con gli auguri di un produttivo e positivo 2016

- Maurizio Bekar, rappresentante del Friuli Venezia Giulia e coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo (Clan-Fnsi), del direttivo Assostampa Friuli Venezia Giulia
- Ferdinando Baron, rappresentante della Lombardia nella Clan-Fnsi, della Commissione Contratto Fnsi-Fieg
- Marco Bobbio, rappresentante del Piemonte nella Clan-Fnsi, del direttivo Assostampa Subalpina
- Susanna Bonfanti, rappresentante della Toscana nella Clan-Fnsi
- Claudio Chiarani, rappresentante del Trentino Alto Adige nella Clan-Fnsi, del direttivo Assostampa Trentina
- Candida De Novellis, rappresentante dell’Abruzzo nella Clan-Fnsi, del direttivo Sindacato Giornalisti Abruzzesi
- Livia Ermini, rappresentante del Lazio nella Clan-Fnsi
- Dario Fidora, rappresentante della Sicilia nella Clan-Fnsi
- Antonio Fico, rappresentante del Lazio nella Clan-Fnsi, del direttivo di Stampa Romana
- Luca Gentile, rappresentante della Sardegna nella Clan-Fnsi, del direttivo Assostampa Sarda
- Francesca Marruco, rappresentante dell'Umbria nella Clan-Fnsi, del direttivo Assostampa Umbria
- Ottavia E. Molteni, rappresentante della Lombardia nella Clan-Fnsi
- Francesco Monteleone, rappresentante della Puglia nella Clan-Fnsi
- Laura Viggiano, rappresentante della Campania nella Clan-Fnsi, del direttivo Sindacato Unitario Giornalisti della Campania e presidente della Commissione regionale lavoro autonomo
LA LETTERA E’ APERTA ALLE ADESIONI DI ALTRI GIORNALISTI
Le adesioni (nome, cognome, qualifica professionale ed eventuali incarichi) vanno inviate a: giornalistifreelance@gmail.com

24 dicembre 2015

FORMAZIONE CONTINUA ODG: 5 CORSI GRATUITI ON LINE

Si ricorda che, ai sensi dell'art.7 del Dpr 137/2012, dal gennaio 2014 i giornalisti devono assolvere l'obbligo della Formazione Professionale Continua per poter mantenere l'iscrizione all'Ordine. Ogni iscritto in attività deve maturare 60 crediti formativi in un triennio (con un minimo di 15 crediti annuali) di cui almeno 15 su temi deontologici.

Per agevolare l'adempimento di quest'obbligo, il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti ha autorizzato dei corsi di formazione on line gratuiti, con il riconoscimento di crediti.

Tutti i corsi on line possono essere seguiti dal pc, senza orari prefissati, e sono strutturati in lezioni seguite da test di autoverifica. Modalità che risultano molto accessibili, anche per chi ha avuto difficoltà a seguire gli incontri e seminari dal vivo.



I CORSI ON LINE A CURA DELL'ODG A OGGI SONO 5:


- LE REGOLE DEL GIORNALISTA TRA VECCHI E NUOVI MEDIA

L'informazione e le regole del giornalismo sui media tradizionali e in ambito digitale. Il superamento del corso dà diritto a 10 crediti, di cui 2 deontologici.

- FONDAMENTI DI GIORNALISMO DIGITALE
L'informazione e le nuove tecnologie. 10 crediti

- LA DEONTOLOGIA
Temi e principi di deontologia professionale. 10 crediti deontologici.

- L'UNIONE EUROPEA: ISTRUZIONI PER L'USO
Corso frutto di un protocollo d'intesa tra l'Odg e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea. 10 crediti

- ECONOMIA E FONDI UE: UN MONDO DA SCOPRIRE
L'economia e i fondi europei sono due aspetti importanti e spesso percepiti come complessi. Il corso avvicina al cuore delle questioni economiche dell'UE, approfondendone alcuni aspetti cruciali: governance economica, politiche di coesione e strumenti di informazione. 10 crediti.

Iscrizioni ai corsi sulla pagina dedicata http://fpc.formazionegiornalisti.it/

Altre informazioni: http://www.formazionegiornalisti.it/site/formazione-professionale-continua

Altri corsi on line, a pagamento o gratuiti, e gestiti in autonomia da altri Enti, sono reperibili nella sezione "Corsi on line" della piattaforma Sigef: https://sigef-odg.lansystems.it/sigef/


Si ricorda infine che la formazione professionale continua è un obbligo deontologico per tutti i giornalisti in attività (v. art.2 del Regolamento sulla Formazione). Il giornalista può esserne esentato per un anno nei casi previsti dall'art. 11 del Regolamento.


A cura di: Coordinamento giornalisti precari e freelance del FVG, da fonti Odg

Contatti: 
http://freelancefvg.blogspot.com
precari.freelance@assostampafvg.it
www.assostampafvg.it

21 dicembre 2015

PROPOSTE SUL CONTRATTO DELLA CLAN - FNSI

Documento sul rinnovo contrattuale
Commissione Nazionale Lavoro Autonomo Fnsi
(Roma, 3 dicembre 2015)



Pubblichiamo di seguito il documento con le prime proposte sulle politiche contrattuali approvato dalla Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi il 3 dicembre 2015, e quindi presentato alla Giunta esecutiva del sindacato dei giornalisti: 


Nel contesto della fase di rinnovo del CNLG in scadenza il 31 marzo 2016, la Commissione Nazionale Lavoro Autonomo della Fnsi sottopone all'attenzione della Segreteria federale e della Giunta Esecutiva le presenti linee guida di rivendicazione contrattuale.

Il documento prende le mosse dalla mozione sul lavoro autonomo approvata a larga maggioranza al 27esimo Congresso Fnsi di Chianciano, e dall'ordine del giorno approvato per acclamazione al 26esimo Congresso di Bergamo: con forza si è preso atto di come i giornalisti autonomi e atipici siano quasi sempre sottopagati, senza diritti né forza di contrattazione individuale e di come rappresentino oggi la maggioranza della categoria.

In un'ottica di rilancio del settore, che ponga al centro la buona informazione da un lato e forme di occupazione stabili dall'altro:

- Nel contratto occorre stabilire con precisione un perimetro per la stabilizzazione di quei collaboratori con committenza prevalente, o che siano comunque organici nella produzione delle testate editoriali (co.co.co o partite IVA improprie, come definito dalla Legge 92/2012), che per frequenza e tipologia di lavoro sono strategici per la produzione stessa della testata.

- Il rinnovo contrattuale dovrà prevedere forme di transizione verso l'Articolo 1 del CNLG.

- Nell'ambito della trattativa contrattuale in linea generale occorre disincentivare l'uso di contratti e forme di lavoro atipiche, non coerenti con un percorso di stabilizzazione, anche attraverso l'aumento dell'aliquota contributiva per le aziende, ponendosi come obiettivo il superamento delle forme di lavoro precarie verso il lavoro dipendente

- Il percorso d'inclusione contrattuale deve tener conto delle nuove possibilità di sviluppo del mercato dell'informazione digitale, in crescita negli ultimi anni.

- Nell'articolato contrattuale occorre prevedere le nuove mansioni legate allo sviluppo dell'informazione online (grafici, infografici, programmatori web, ricercatore iconografico, redattore ricercatore, sviluppatore digitale, videofotoreporter e social-journalism e, per quanto possibile, responsabili della comunicazione e uffici stampa) ed allargare così l'alveo di applicazione del CNLG.

- Occorre stabilire percorsi di rappresentanza sindacale, attraverso l'elezione dei fiduciari dei collaboratori.

- Occorre definire degli strumenti negoziali e di vigilanza che favoriscano la progressiva stabilizzazione dei co.co.co nel nuovo articolato contrattuale, anche attraverso l'apertura di tavoli di verifica aziendale con i direttori delle testate, fiduciari o Cdr e fiduciario dei collaboratori.

- In questo contesto riteniamo che vada potenziata la capacità ispettiva dell'Inpgi.

- In un'ottica di trasparenza e tracciabilità dei pezzi, proponiamo la modifica dell'Articolo 42 del CNLG togliendo la dicitura “per almeno 72 ore” in modo da tenere traccia di autori ed eventuali modifiche e creare un archivio consultabile a lungo termine e liberamente dal giornalista, dalle rappresentanze sindacali e dagli organi ispettivi degli istituti di categoria. Una modifica che permetta anche la certezza del pagamento degli articoli commissionati, consegnati e non pubblicati.

- Al tavolo contrattuale chiediamo di reiterare la richiesta di tutela legale dei collaboratori per i loro servizi commissionati, consegnati e pubblicati.

- In un percorso di inclusione contrattuale e di allargamento dell'occupazione stabile, accogliamo positivamente gli incentivi per la decontribuzione messi in campo dall'Inpgi.
- Le tabelle contenute nell'Accordo sul lavoro autonomo del 19 giugno 2015 appaiono superate, in coerenza con il principio di equità retributiva per tutti i giornalisti, affermato dal 
Congresso di Chianciano con l'approvazione della mozione sul lavoro autonomo.

- Anche in coerenza con il disposto dell'art. 2233 del Codice Civile, chiediamo alla Giunta Esecutiva Fnsi di attivarsi presso il CNOG e il Ministero della Giustizia, che esercita la vigilanza, per l'urgente espletamento delle procedure per l'emanazione delle tariffe sull'esercizio della professione giornalistica (ex Decreto ministeriale 140 del 2012 sulla Riforma dei compensi professionali).

Infine:

riguardo alle prospettate ipotesi di riscrittura degli articoli 2, 12 e 36 del CNLG e di individuazione di nuovi profili contrattuali, dopo averne discusso nel merito, rilevando varie problematicità e una pluralità di idee e proposte sul tema, la Commissione Nazionale Lavoro Autonomo ritiene necessario un approfondimento, con ulteriori elementi tecnici e di valutazione, prima di esprimere determinazioni a riguardo.


(Al testo approvato sono stati allegati altri tre documenti, presentati alla riunione del 3 dicembre e acquisiti dalla Commissione come strumenti di lavoro ed approfondimento)

12 novembre 2015

ENTRO IL 15 NOVEMBRE DOMANDE PER IL CONTRIBUTO INPGI 2


Sostegno dell'Assostampa FVG
ai colleghi in difficoltà 
con i pagamenti Inpgi 2



Un sostegno finanziario per aiutare i colleghi in difficoltà economiche nel pagamento del contributo minimo dell'Inpgi 2 è stato varato dal direttivo dell'Assostampa del Friuli Venezia Giulia.

L'iniziativa - che si aggiunge alla possibilità di chiedere l'iscrizione gratuita per i colleghi in difficoltà economiche e al Fondo Cigana per le spese legali - si propone di fornire agli iscritti all'Assostampa Fvg in condizioni di difficoltà, con particolare riferimento a precari, freelance, disoccupati e soggetti deboli, un sostegno economico per consentire il pagamento del contributo minimo della gestione separata Inpgi nell'anno in corso.

Potranno fare richiesta di contributo i colleghi che hanno già effettuato il versamento per il contributo minimo alla gestione separata dell'Inpgi (Inpgi 2) nei termini previsti (30 settembre), e che risultino iscritti all'Assostampa Fvg, in regola con le quote degli anni 2014 e 2015.

Le richieste dovranno essere presentate entro il 15 novembre 2015. Ogni richiesta dovrà essere accompagnata da una breve relazione sulla situazione economico-professionale del collega, dalla ricevuta dell'avvenuto pagamento del contributo minimo alla gestione separata dell'Inpgi, e da una documentazione che attesti il reddito. Una commissione formata da componenti del Direttivo regionale valuterà le richieste e l'entità dei contributi.

Per ora si tratta di un progetto limitato a quest'anno, per il quale l'Assostampa ha destinato un fondo, ma l'iniziativa potrebbe anche assumere carattere stabile se fosse appurata una reale necessità del contributo da parte dei colleghi.

Le domande e la documentazione vanno inviate a: info@assostampafvg.it