Mercoledì 19 gennaio, alle ore 14, è convocata una riunione dei giornalisti precari, collaboratori e freelance del Friuli Venezia Giulia nella Sala Giunta della Provincia di Gorizia, in Corso Italia n. 55, gentilmente concessa per l'incontro.
La riunione è promossa dall'Assostampa Fvg e dal Coordinamento precari e freelance per parlare della crisi per i collaboratori davanti alla prospettata chiusura dell'edizione goriziana del Messaggero Veneto e del "piano risparmi" dei quotidiani Il Piccolo e Messaggero Veneto, per verificare ipotesi di una mobilitazione sindacale e dell'opinione pubblica, ed illustrare le possibilità di vertenze e cause, davanti alla nuova legge del cosiddetto "collegato lavoro", che limita fortemente i diritti dei lavoratori precari.
Al proposito si ricorda che il 23 gennaio scade il termine per impugnare contratti a termine e co.co.co scaduti.
L'incontro, a carattere regionale, è aperto di tutti gli interessati, che sono caldamente invitati a partecipare.
Interverranno, fra gli altri, esponenti dell'Assostampa FVG, del Coordinamento precari e freelance, e i fiduciari goriziani dell'Assostampa.
Coordinamento dei giornalisti precari e freelance dell'Assostampa Friuli Venezia Giulia - precari.freelance@assostampafvg.it
13 gennaio 2012
06 gennaio 2012
PUBBLICISTI ABROGATI? NIENTE PANICO, E QUALCHE CONSIGLIO… (di Maurizio Bekar)
Car* collegh*,

in questi giorni siamo sommersi da richieste di chiarimenti e consigli riguardo l'ipotizzata abolizione per legge della figura del pubblicista, con la paventata impossibilità, a partire dal 13 agosto 2012, di continuare (o iniziare) la professione giornalistica come pubblicisti. E altre preoccupazioni stanno sorgendo rispetto all'annunciato obbligo di aprirsi una (peraltro costosissima) assicurazione personale per i rischi professionali.
Inoltre su internet e Facebook girano a riguardo varie note allarmate, arricchite da commenti e suggerimenti pratici, spesso però basati più su impressioni o interpretazioni personali delle norme finora esistenti, che su riferimenti oggettivi ed indiscutibili.
Invitiamo quindi innanzitutto gli colleghi interessati alla calma, non essendoci ancora nulla di certo né di definitivo in termini di legge, se non delle indicazioni di massima, che però ora necessitano di vari chiarimenti tramite i decreti attuativi, che devono appena venir elaborati.
Va inoltre chiarito che in nessuna parte della "manovra Monti" viene prescritta letteralmente l'abolizione della figura del pubblicista, ma vi è solo un richiamo all'art. 33 comma 5 della Costituzione, il quale stabilisce l'obbligatorietà del superamento di un esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio professionale.
Da questo richiamo, per interpretazione "estensiva", è stato sostenuto che i pubblicisti, che finora non hanno dovuto sostenere alcun esame di Stato, sono destinati alla cancellazione, a meno che non passino all'elenco dei professionisti, superando il relativo esame.
Peraltro altri commentatori fanno osservare che la legge istitutiva dell'Ordine, che istituisce la figura del pubblicista senza la necessità di superare un esame di Stato, è mai stata contestata come in contrasto con il preesistente art. 33 la Costituzione, e che comunque al limite basterebbe istituire un esame anche per i pubblicisti, e non abolirne la figura professionale.
La situazione attuale dei giornalisti è inoltre resa particolarmente complicata per il fatto che le nuove norme sulla riforma delle professioni sono rivolte indifferentemente a tutti gli Ordini professionali. Ma quello dei giornalisti ha delle sue specificità e diversità rispetto agli altri (in primis l'esistenza delle diverse figure del professionista e del pubblicista, ma anche il fatto che il giornalista solitamente "stacca fattura" non a un cliente "parte debole" da tutelare rispetto al professionista, ma a una casa editrice, cioè a un datore di lavoro "parte forte" da cui casomai doversi difendere ed essere tutelati....).
Tutto ciò rende alcuni aspetti della recente riforma delle professioni oggettivamente di difficile applicazione sic et simpliciter a tutti i giornalisti, se non al costo di sconvolgere l'intera categoria e lo stesso sistema dell'informazione (basti pensare che in Italia su circa 100.000 iscritti all'Ordine dei giornalisti, i pubblicisti sono oltre 70.000)
Va inoltre sottolineato che l'Ordine dei Giornalisti avanzerà delle sue proposte al Governo, con il quale ha già in corso dei colloqui, e che il Consiglio nazionale dell'Ordine, convocato per il 18-20 gennaio, affronterà questo tema specifico.
Pertanto, data la situazione ora oggettivamente incerta e tecnicamente complessa, prima che un iter di proposte dell'Ordine e di decreti attuativi si sia concluso, si è solo nel campo delle ipotesi e delle congetture, ma nulla di più.
Va infine ricordato che nei provvedimenti di legge si prevedono solitamente delle norme transitorie, proprio per affrontare le situazioni già in essere ed i diritti eventualmente già legittimamente acquisiti, che una nuova norma potrebbe mettere in discussione con un suo incostituzionale effetto retroattivo.
Quindi l'intera problematica è ancora aperta, e tutt'altro che definita.
Il consiglio pratico è quindi per ora di procedere come sempre con le proprie attività: se si è già pubblicisti rinnovando da subito l'iscrizione all'Ordine (ma anche al sindacato, ovvio) oppure procedendo nell'iter per l'iscrizione come pubblicista, o quello per il passaggio all'elenco dei professionisti, se già avviati (anche eventualmente tramite il "praticantato freelance", o quello del "riconoscimento d'ufficio", ove possibile). E poi attendere gli eventi e la novità, che nell'arco dei prossimi mesi chiariranno definitivamente lo scenario
Nell'attesa è quindi meglio "capitalizzare" la propria posizione, riconfermando l'iscrizione e/o raggiungendo il titolo a cui si può avere diritto (pubblicista o professionista), piuttosto che "sfilarsi" non iscrivendosi in attesa di chiarimenti, o rinunciando a quei riconoscimenti di ruolo ai quali eventualmente già ora si avrebbe diritto.
A supporto di tutto quanto sopra riportiamo il link a un recente articolo su Repubblica, con brevi interviste ai presidenti di Ordine e Sindacato, Iacopino e Natale:
Ordini, la riforma preoccupa i giornalisti. Odg e Fnsi: "Evitare inutili allarmismi"
>> http://www.repubblica.it/politica/2011/12/31/news/riforma_ordini_professionali-27420576/?mid=56907
Per un'analisi tecnica più dettagliata, rimandiamo invece al comunicato ufficiale del 30 dicembre del Presidente nazionale dell'Ordine, Iacopino:
>> http://precariato.odg.it/pubblicisti-e-riforma-ordine-il-presidente-iacopino-basta-allarmismi
Ricordo inoltre che sulla nostra pagina Facebook (visibile anche ai non iscritti al social network) sono visibili vari articoli e link su questi e altri argomenti ed attività d'interesse per i freelance:
>> http://www.facebook.com/giornalistifreelancefvg
Cordiali saluti e molti auguri a tutt*
Maurizio Bekar
vicesegretario Assostampa FVG
Coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi

in questi giorni siamo sommersi da richieste di chiarimenti e consigli riguardo l'ipotizzata abolizione per legge della figura del pubblicista, con la paventata impossibilità, a partire dal 13 agosto 2012, di continuare (o iniziare) la professione giornalistica come pubblicisti. E altre preoccupazioni stanno sorgendo rispetto all'annunciato obbligo di aprirsi una (peraltro costosissima) assicurazione personale per i rischi professionali.
Inoltre su internet e Facebook girano a riguardo varie note allarmate, arricchite da commenti e suggerimenti pratici, spesso però basati più su impressioni o interpretazioni personali delle norme finora esistenti, che su riferimenti oggettivi ed indiscutibili.
Invitiamo quindi innanzitutto gli colleghi interessati alla calma, non essendoci ancora nulla di certo né di definitivo in termini di legge, se non delle indicazioni di massima, che però ora necessitano di vari chiarimenti tramite i decreti attuativi, che devono appena venir elaborati.
Va inoltre chiarito che in nessuna parte della "manovra Monti" viene prescritta letteralmente l'abolizione della figura del pubblicista, ma vi è solo un richiamo all'art. 33 comma 5 della Costituzione, il quale stabilisce l'obbligatorietà del superamento di un esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio professionale.
Da questo richiamo, per interpretazione "estensiva", è stato sostenuto che i pubblicisti, che finora non hanno dovuto sostenere alcun esame di Stato, sono destinati alla cancellazione, a meno che non passino all'elenco dei professionisti, superando il relativo esame.
Peraltro altri commentatori fanno osservare che la legge istitutiva dell'Ordine, che istituisce la figura del pubblicista senza la necessità di superare un esame di Stato, è mai stata contestata come in contrasto con il preesistente art. 33 la Costituzione, e che comunque al limite basterebbe istituire un esame anche per i pubblicisti, e non abolirne la figura professionale.
La situazione attuale dei giornalisti è inoltre resa particolarmente complicata per il fatto che le nuove norme sulla riforma delle professioni sono rivolte indifferentemente a tutti gli Ordini professionali. Ma quello dei giornalisti ha delle sue specificità e diversità rispetto agli altri (in primis l'esistenza delle diverse figure del professionista e del pubblicista, ma anche il fatto che il giornalista solitamente "stacca fattura" non a un cliente "parte debole" da tutelare rispetto al professionista, ma a una casa editrice, cioè a un datore di lavoro "parte forte" da cui casomai doversi difendere ed essere tutelati....).
Tutto ciò rende alcuni aspetti della recente riforma delle professioni oggettivamente di difficile applicazione sic et simpliciter a tutti i giornalisti, se non al costo di sconvolgere l'intera categoria e lo stesso sistema dell'informazione (basti pensare che in Italia su circa 100.000 iscritti all'Ordine dei giornalisti, i pubblicisti sono oltre 70.000)
Va inoltre sottolineato che l'Ordine dei Giornalisti avanzerà delle sue proposte al Governo, con il quale ha già in corso dei colloqui, e che il Consiglio nazionale dell'Ordine, convocato per il 18-20 gennaio, affronterà questo tema specifico.
Pertanto, data la situazione ora oggettivamente incerta e tecnicamente complessa, prima che un iter di proposte dell'Ordine e di decreti attuativi si sia concluso, si è solo nel campo delle ipotesi e delle congetture, ma nulla di più.
Va infine ricordato che nei provvedimenti di legge si prevedono solitamente delle norme transitorie, proprio per affrontare le situazioni già in essere ed i diritti eventualmente già legittimamente acquisiti, che una nuova norma potrebbe mettere in discussione con un suo incostituzionale effetto retroattivo.
Quindi l'intera problematica è ancora aperta, e tutt'altro che definita.
Il consiglio pratico è quindi per ora di procedere come sempre con le proprie attività: se si è già pubblicisti rinnovando da subito l'iscrizione all'Ordine (ma anche al sindacato, ovvio) oppure procedendo nell'iter per l'iscrizione come pubblicista, o quello per il passaggio all'elenco dei professionisti, se già avviati (anche eventualmente tramite il "praticantato freelance", o quello del "riconoscimento d'ufficio", ove possibile). E poi attendere gli eventi e la novità, che nell'arco dei prossimi mesi chiariranno definitivamente lo scenario
Nell'attesa è quindi meglio "capitalizzare" la propria posizione, riconfermando l'iscrizione e/o raggiungendo il titolo a cui si può avere diritto (pubblicista o professionista), piuttosto che "sfilarsi" non iscrivendosi in attesa di chiarimenti, o rinunciando a quei riconoscimenti di ruolo ai quali eventualmente già ora si avrebbe diritto.
A supporto di tutto quanto sopra riportiamo il link a un recente articolo su Repubblica, con brevi interviste ai presidenti di Ordine e Sindacato, Iacopino e Natale:
Ordini, la riforma preoccupa i giornalisti. Odg e Fnsi: "Evitare inutili allarmismi"
>> http://www.repubblica.it/politica/2011/12/31/news/riforma_ordini_professionali-27420576/?mid=56907
Per un'analisi tecnica più dettagliata, rimandiamo invece al comunicato ufficiale del 30 dicembre del Presidente nazionale dell'Ordine, Iacopino:
>> http://precariato.odg.it/pubblicisti-e-riforma-ordine-il-presidente-iacopino-basta-allarmismi
Ricordo inoltre che sulla nostra pagina Facebook (visibile anche ai non iscritti al social network) sono visibili vari articoli e link su questi e altri argomenti ed attività d'interesse per i freelance:
>> http://www.facebook.com/giornalistifreelancefvg
Cordiali saluti e molti auguri a tutt*
Maurizio Bekar
vicesegretario Assostampa FVG
Coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi
31 dicembre 2011
BRINDISI PRECARIO: MERCOLEDI' 4 GENNAIO A TRIESTE, E INCONTRO AL CIRCOLO DELLA STAMPA
Il Coordinamento dei giornalisti precari e freelance
e l'Assostampa del Friuli Venezia Giulia
vi invitano per un
e l'Assostampa del Friuli Venezia Giulia
vi invitano per un
BRINDISI
E INCONTRO INFORMALE
DI INIZIO ANNO

Nell'occasione, oltre agli auguri, potremo fare una chiacchierata informale su alcune delle nostre questioni più urgenti (avvio campagne nazionali e regionali del 2012 per precari e freelance, attuazione "Carta di Firenze" per la tutela del lavoro autonomo, "abolizione dell'albo dei pubblicisti" -niente panico... le cose non stanno proprio così - situazione collaboratori Messaggero Veneto e Il Piccolo).
Stimiamo di terminare al massimo verso le 12.45 ca.
Per i colleghi che giungessero da fuori Trieste, potremmo anche poi fermarci a mangiare una pizza assieme (pagando ognuno per sé, beninteso...)
Con gli auguri di Buon Anno e a risentirci/vederci presto
Maurizio Bekar
Coordinamento precari e freelance FVG
vicesegretario Assostampa FVG
TELE4 LICENZIA, 4 GIORNI DI SCIOPERO

La redazione giornalistica, da tempo consapevole del momento di grave difficoltà dell'emittente, in seguito all'allontanamento dei 15 colleghi e tecnici, ora non è in grado di garantire la corretta e puntuale copertura dell'informazione, da sempre punto focale dell'emittente.
Il giro di vite deciso dall'editore - ultimo di una serie di drastici tagli, che nei mesi scorsi avevano già ridotto la redazione e l'attività dei tecnici - riguarda la redazione centrale di Trieste, ma anche Gorizia e Udine. In queste due città non verrebbero rinnovati ben 7 contratti. A partire da lunedì 2 gennaio, in base al taglio dei 15 contratti - quando quattro giornalisti dovrebbero garantire le due edizioni triestine e quella regionale de “Il Notiziario” (ognuna della durata di 31 minuti) - l'informazione non potrebbe essere né completa né di qualità.
In base al maggior contratto nazionale di categoria Fieg-Fnsi, l'organizzazione spetta al direttore di testata e non all'editore: il direttore responsabile, però, a causa dell'organico bruscamente e drasticamente ridotto, non è stato messo nelle condizioni di provvedervi.
L'Assostampa Fvg è al fianco della redazione e dei tecnici di Telequattro e sollecita l'editore a illustrare i nuovi assetti azionario e dirigenziale e a spiegare il nuovo piano editoriale.
Il sindacato è comunque disponibile a una discussione che possa garantire il lavoro ai colleghi cui non è stato rinnovato il contratto. E la cui notizia è arrivata solo poche ore prima della scadenza e, a tutt'oggi, solo con una comunicazione informale della segreteria.
14 dicembre 2011
NUOVI REGIMI IVA PER I "CONTRIBUENTI MINIMI"
Pensando di fare cosa gradita e utile, vi invio in allegato un vademecum minimo sul nuovo regime delle P.IVA per i "contribuenti minimi", alla luce della Manovra del Governo sulla regolamentazione contrattuale (Decreto Legge 13 agosto 2011 n. 138).
Il vademecum allegato, del 28 novembre 2011, è a cura del fiscalista del Sindacato Giornalisti delle Marche (SiGiM), dott. Gianni Giacobelli, ed è stata resa disponibile dallo stesso SiGiM, tramite l'Fnsi.
Per eventuali altri quesiti ed osservazioni sul tema, potete contattare l'Assostampa FVG o il Coordinamento precari, che a Trieste dispongono di una convenzione con uno studio di commercialista

Cordiali saluti
Maurizio Bekar
Vicesegretario Assostampa FVG
Pdf documento allegato:
regime minimi IVA 2012 bySigim.pdf
(390K)
CAMPAGNA ISCRIZIONI 2012 ALL'ASSOSTAMPA FVG
E' PARTITA LA CAMPAGNA DI ISCRIZIONI 2012 ALL'ASSOSTAMPA FVG, ARTICOLAZIONE TERRITORIALE DELLA FNSI, SINDACATO UNITARIO DEI GIORNALISTI ITALIANI
SE CONDIVIDI LA BATTAGLIA CHE IL SINDACATO DEI GIORNALISTI PORTA AVANTI PER LA LIBERTA' D'INFORMAZIONE E CONTRO TUTTE LE LEGGI BAVAGLIO;
SE VUOI DARE FORZA ALL'AZIONE DEL SINDACATO A FAVORE DELLE FASCE PIU' DEBOLI DELLA CATEGORIA, DENTRO E FUORI DALLE REDAZIONI;
SE VUOI CONTRIBUIRE ALLA DIFESA E AL RINNOVAMENTO DELLA PROFESSIONE; SE CREDI CHE AVERE UN SINDACATO UNITARIO DEI GIORNALISTI SIA UNA RISORSA
C'E' ANCORA TEMPO PER ISCRIVERSI - E FAR ISCRIVERE I TUOI COLLEGHI - ALL'ASSOSTAMPA FVG
(e se eri già iscritto lo scorso anno, non dimenticare di rinnovare la quota 2012...)
Nel Fvg le quote per i giornalisti collaboratori sono di 45 euro, quelle per i professionali non contrattualizzati di 55 euro
Invariata la quota dello 0.30 per i giornalisti professionali contrattualizzati e pensionati
(NB: professionali sono tutti i giornalisti professionisti, praticanti e i pubblicisti che svolgono comunque la professione giornalistica ai sensi dell'art.2 dello Statuto Fnsi; collaboratori sono i pubblicisti che non rientrano nella precedente categoria)
Il pagamento della quota (per chi non versa già lo 0.30 in busta paga, avendo firmato l'apposita delega) può venir effettuato:
- negli uffici di Trieste (Corso Italia 13), di Udine (Filologica Friulana, via Manin 18) e di Pordenone (ProPordenone, viale Cossetti 20)
- sul c/c postale num. 69116978 intestato all’Associazione Stampa del Friuli Venezia Giulia (causale: quota 2012)
- con bonifico bancario Banca Antonveneta, piazza della Borsa, Trieste, IBAN IT14K0504002230000002958530 (causale: quota 2012)
Informazioni, convenzioni e servizi sui siti
www.fnsi.it e www.assostampafvg.it ;
allo 040-370371 o allo 040-370571;
oppure nei nostri uffici di Trieste (Corso Italia 13, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 15), di Udine (via Manin 18, lunedì, mercoledì, venerdì dalle 10 alle 12) e di Pordenone (viale Cossetti 20, da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 13).
Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia
Informazioni e contatti:

- Facebook: www.facebook.com/giornalistifreelancefvg
- Assostampa FVG, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste
tel. 040/370371-370571; fax 040/370378
info@assostampafvg.it - www.assostampafvg.it
21 novembre 2011
21 NOVEMBRE, A TRIESTE: INCONTRO DEL COORDINAMENTO
Lunedì 21 novembre alle ore 20.30 è convocato un incontro dei giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia presso il Circolo della Stampa di Trieste, in Corso Italia 13.

Tra le altre cose, si illustreranno la “Carta di Firenze”, ratificata nei giorni scorsi dall'Ordine nazionale del giornalisti per una concreta tutela del lavoro giornalistico autonomo, le iniziative per l'ottenimento di un tariffario per l'equo compenso giornalistico, e si punterà a riorganizzare la struttura del Coordinamento regionale precari e freelance.
All'incontro interverranno, tra gli altri, Maurizio Bekar, coordinatore nazionale della Commissione lavoro autonomo della Fnsi, Alessandro Martegani, coordinatore della Commissione regionale lavoro autonomo, e Carlo Muscatello, presidente dell'Assostampa FVG.
L’incontro, a carattere regionale, è aperto a tutti gli interessati, anche a quelli non iscritti al sindacato. La riunione terminerà orientativamente alle 22.30. Data l'importanza degli argomenti in discussione tutti sono caldamente invitati a partecipare.
I colleghi interessati ad essere tenuti informati sulle prossime iniziative, sono invitati a contattare il Coordinamento all’e-mail: precari.freelance@assostampafvg.it.
Altre informazioni sul Coordinamento sul sito web www.assostampafvg.it e sulla pagina Facebook www.facebook.com/giornalistifreelancefvg (visibile anche a chi non è iscritto a Facebook)
Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia
Informazioni e contatti:
- precari.freelance@assostampafvg.it - www.assostampafvg.it
- Facebook: www.facebook.com/giornalistifreelancefvg
- Assostampa FVG, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste
tel. 040/370371-370571; fax 040/370378
e-mail: info@assostampafvg.it - www.assostampafvg.it
10 novembre 2011
L'ORDINE APPROVA LA “CARTA DI FIRENZE”: comunicato-appello per la sua attuazione
![]() |
L'assemblea per la "Carta di Firenze" del 7-8 ottobre |
In sintesi: gli iscritti all'Ordine con ruoli di coordinamento nelle testate non potranno utilizzare collaboratori e freelance per compensi inadeguati, o in condizioni lavorative non eque, o reimpiegare dei giornalisti pensionati come lavoratori autonomi con gli stessi incarichi che avevano prima da redattori dipendenti (sottraendo così occasioni e posti di lavoro ai colleghi più giovani).
In caso di violazione di queste e altre regole, dal 1° gennaio 2012 scatterà l'avvio di un procedimento disciplinare da parte dell'Ordine regionale.
In allegato trovate una copia del testo approvato della "Carta di Firenze", che vi invitiamo a leggere, e che è ora in attesa di approvazione anche da parte dell'Fnsi, per quanto di sua competenza.
Qui sotto e in allegato trovate anche un documento promosso da alcuni dei freelance che hanno lavorato per arrivare a questo importante risultato, che è anche un appello per la concreta applicazione della Carta in tutte le redazioni e Ordini, facendo sì che non resti poi lettera morta, o una mera enunciazione di principi.
L'invito rivolto in contemporanea ai colleghi freelance e precari di tutta Italia è quello di leggere e sottoscrivere il documento-appello allegato.
Per farlo basta inviare una mail a giornalistifreelance@gmail.com con il vostro nome, cognome, città, eventuale qualifica professionale e, se lo desiderate, una frase d'accompagnamento.
Potete anche vedere un elenco aggiornato dei sottoscrittori nel documento pubblicato sulla pagina Facebook www.facebook.com/giornalistifreelance
Ecco il testo del comunicato-appello:
LA “CARTA DI FIRENZE” APPROVATA DALL’ORDINE: VIVA SODDISFAZIONE
Esprimiamo la nostra più viva soddisfazione per l’approvazione della “Carta di Firenze” da parte del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.
Il fatto che la nuova carta deontologica per la tutela dei diritti e del lavoro dei giornalisti non dipendenti sia stata ratificata dal Consiglio dell’Ordine all’unanimità, con sole tre astensioni e senza alcuna modifica rispetto al testo approvato per acclamazione dall’assemblea aperta del 7-8 ottobre a Firenze, è un segnale forte e chiaro che si sta creando una nuova coscienza nella categoria.
Crediamo che con questa approvazione sia fatto un importantissimo passo in avanti per la tutela dei giornalisti non inquadrati come dipendenti, che non sono e non possono più venir considerati “giornalisti di serie b” o carne da macello del sistema dell’informazione.
Avendo partecipato in vario modo – come freelance dell’Ordine, della Fnsi, dei gruppi di base – alle fasi propositive, ai gruppi di lavoro e ai lavori di commissione e assembleari per l’analisi degli emendamenti proposti, possiamo testimoniare quanto ascolto, dialogo, verifica e lavoro aperto sia stato fatto nei mesi sulla bozza della Carta di Firenze.
Possiamo quindi dire che è nata veramente “dalla base”, dalle richieste dei colleghi freelance, collaboratori e precari, ma che si è poi sviluppata grazie ad un rispettoso confronto e lavoro gomito a gomito tra freelance e contrattualizzati sensibili a queste tematiche.
La Carta è nata per sancire il principio della solidarietà tra tutti i giornalisti e non lasciare alibi per mantenere nelle redazioni situazioni di sfruttamento lesive sia della dignità professionale che della qualità dell’informazione.
Ora dobbiamo far sì che questa “Carta” non resti solo “sulla carta”, chiusa in un cassetto e poi ignorata. Deve invece divenire la “Carta viva” di tutta la categoria, per la tutela del lavoro di tutti i giornalisti senza distinzioni, e in ultima analisi per la qualità dell’informazione resa ai cittadini.
E in questo senso ci impegneremo
Maurizio Bekar
Anna Bruno
Antonella Cardone
Nicola Chiarini
Maria Giovanna Faiella
Dario Fidora
Saverio Paffumi
(Il testo è aperto a ulteriori adesioni. Chi lo volesse sottoscrivere lo segnali tramite i primi 7 firmatari, oppure all’email: giornalistifreelance@gmail.com)
documenti allegati:
carta_di_firenze_approvata_8novembre2011.pdf
com_Carta_Firenze_9novembre2011.pdf
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