16 novembre 2020

COVID-19: AUTOCERTIFICAZIONI E PROVVEDIMENTI PER GIORNALISTI

COVID-19: AUTOCERTIFICAZIONI
E PROVVEDIMENTI PER GIORNALISTI


Data le norme anti-Covid, segnaliamo alcune informazioni utili ai giornalisti (autonomi e dipendenti):

1) AUTOCERTIFICAZIONI PER SPOSTAMENTI -  E' tornata l'autocertificazione per gli spostamenti, da utilizzare in maniera diversa in base alle situazioni. In tutta Italia è necessario avere con sé l'autocertificazione se si esce di casa dalle 22 alle 5, orario in cui è previsto il coprifuoco, e nelle fasce indicate come zone "arancioni" e "rosse", con limitazioni agli spostamenti (consentiti però per "comprovati motivi di lavoro, necessità e salute").

Come già fatto in occasione del lockdown della scorsa primavera, gli uffici della Fnsi hanno predisposto un modulo di autocertificazione modificato per i giornalisti, dipendenti e autonomi, che hanno necessità di spostarsi dal proprio domicilio. Il documento, compilato e firmato, va esibito assieme alla tessera professionale in caso di controlli da parte delle forze dell'ordine, e va utilizzato solo nel caso di spostamenti dovuti a ragioni professionali giornalistiche.

Invece il modulo standard per gli spostamenti per ragioni di necessità dei cittadini è rilasciato dal Ministero dell'Interno, ed è comunque in possesso degli operatori di polizia e può essere compilato anche al momento del controllo. 

Alleghiamo i vari moduli di autocertificazione (standard per i cittadini, e modificati per giornalisti autonomi e dipendenti), con la raccomandazione di accertarsi di avere con sé sempre l'ultima versione eventualmente aggiornata (la scorsa primavera il modulo standard è infatti stato modificato più volte, e conseguentemente anche quello modificato per i giornalisti)

2) NORME COVID E PROVVEDIMENTI PER GIORNALISTI - Le norme nazionali per l'emergenza Covid-19 hanno introdotto varie disposizioni, diverse delle quali a sostegno dei cittadini e dei giornalisti. A riguardo l'FNSI già dalla scorsa primavera ha predisposto una lista di domande e risposte ai quesiti più frequenti (FAQ) d'interesse per i giornalisti, che viene periodicamente aggiornata.

La FAQ per giornalisti è scaricabile in Pdf dalla home page del sito www.fnsi.it (in alto a destra: "FAQ Coronavirus"). In caso di dubbi o per informazioni sulle norme d'interesse per i giornalisti (autonomi e dipendenti) invitiamo a fare innanzitutto riferimento alla FAQ in questione, accertandosi di consultare sempre la versione più aggiornata.


Da: fonti Fnsi

10 novembre 2020

PAGAMENTO INPGI 2: UN AIUTO DA ASSOSTAMPA

PAGAMENTO CONTRIBUTO INPGI 2:
UN AIUTO DALL' ASSOSTAMPA FVG
PER LE FASCE PIÙ DEBOLI


Anche quest’anno l’Assostampa del Friuli Venezia Giulia ha deciso di rinnovare il proprio sostegno finanziario per aiutare i colleghi in difficoltà economiche nel pagamento del contributo minimo dell'Inpgi 2.

L'iniziativa - che si aggiunge alle altre previste da anni dal sindacato regionale in aiuto delle fasce più deboli della professione -  si propone di fornire agli iscritti all'Associazione in condizioni di difficoltà, con particolare riferimento a precari, freelance, disoccupati e soggetti deboli, un sostegno economico per consentire il pagamento del contributo minimo della gestione separata Inpgi nell'anno in corso (2020).

Potranno fare richiesta di contributo i colleghi in difficoltà economiche (precari, freelance e disoccupati), che abbiano effettuato il versamento per il contributo minimo alla gestione separata dell'Inpgi (Inpgi 2), e che risultino iscritti all'Assostampa Fvg e in regola con le quote degli anni 2019 e 2020.

Le richieste dovranno essere presentate entro il 30 novembre 2020 se i colleghi hanno già versato la quota entro i termini tradizionali, o in ogni caso successivamente al versamento della quota per chi ha deciso di posticipare il versamento al 31 ottobre 2021, possibilità consentita dall’Inpgi alla luce della situazione economica creatasi a casa della pandemia di Covid-19.

Ogni richiesta dovrà essere accompagnata da una breve relazione sulla situazione economico-professionale del collega, dalla ricevuta dell'avvenuto pagamento del contributo minimo alla gestione separata dell'Inpgi, e da una documentazione che attesti il reddito.

Una commissione formata da componenti del Direttivo regionale valuterà le richieste e l'entità dei contributi.

N.B. - Le domande e la documentazione richiesta vanno consegnate all'Assostampa FVG (info@assostampafvg.it o negli uffici di Trieste, Corso Italia 13, da lunedì a venerdì, ore 9-15)

07 novembre 2020

PENSIONATI IN REDAZIONE: "PRATICA DA DENUNCIARE E CONTRASTARE"


A PARLARE SONO MOTTA E BEKAR, PRESIDENTE E COORDINATORE DELLA CLAN-FNSI, L'ORGANISMO DI RAPPRESENTANZA DEI GIORNALISTI AUTONOMI E FREELANCE 

Mattia Motta e Maurizio Bekar

Chi è in pensione e sostituisce colleghi in Cig o lavora 'in competizione' con i precari, «contribuisce all'avvitamento della professione dietro al miope mantra della riduzione dei costi che porterà a giornali senza giornalisti assunti regolarmente. A discapito dell'Inpgi e dei diritti di tutti».


«Ormai è un fenomeno sempre più diffuso. Il numero dei giornalisti in pensione che sostituiscono colleghi in cassa integrazione o che addirittura lavorano 'in competizione' con i giornalisti precari è in costante e vertiginoso aumento. Colleghi che escono dalla porta principale della professione attiva e poi rientrano dalla finestra seguendo tranquillamente le cronache o che coprono interi settori, insieme ad altri pensionati che vengono inviati a coprire eventi nazionali: è una dinamica semplicemente scandalosa che va interrotta immediatamente, non solo perché in aperta contrapposizione deontologica con la Carta di Firenze, ma perché contribuisce all'avvitamento della professione dietro al miope mantra della riduzione dei costi che porterà a giornali senza giornalisti assunti regolarmente». Lo affermano i vertici della Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi, il presidente Mattia Motta e il coordinatore Maurizio Bekar, che esprimono «sdegno per la pratica dell'utilizzo dei pensionati dentro e fuori le redazioni».

«È vero – aggiungono – che un giornalista che va in pensione può essere riassunto come dipendente, ma questo non avviene mai. La stragrande maggioranza dei pensionati sono infatti impiegati come collaboratori e occupano, di fatto, dei posti negli organici redazionali, alcuni lavorano addirittura dentro le redazioni per volontà dei direttori. Stare in silenzio non è più possibile perché non si parla più di un fatto marginale della professione, ma drammaticamente centrale nelle dinamiche editoriali del Paese».

Un fenomeno, proseguono Motta e Bekar, «che produce precarietà e perdita di occupazione regolare. Spetta a tutti noi vigilare affinché i colleghi titolari di un trattamento pensionistico Inpgi non vengano nuovamente impiegati dal medesimo datore di lavoro con forme di finto lavoro autonomo e inseriti nel normale ciclo produttivo, perché oltre a essere una palese violazione deontologica della Carta di Firenze, questa è una pratica che contribuisce a scavare la fossa in cui i giornalisti italiani rischiano di cadere. Così facendo, forniamo sponda a chi vorrebbe giornali scritti da collaboratori pagati una miseria con il supporto dei pensionati-scriventi, mentre i redattori finiscono all'angolo, in cassa integrazione, come dimostrano gli ultimi esempi del Giornale di Sicilia o del Quotidiano nazionale. Basta pensionati in redazione – concludono – a discapito dell'Inpgi e dei diritti di tutti». 

28 ottobre 2020

UN APPELLO PER AUTONOMI E FREELANCE DELLA CULTURA

 

SI CHIEDE DI ESTENDERE L’INDENNITÀ RISTORI COVID
A TUTTI I LAVORATORI AUTONOMI 
ED AI GIORNALISTI FREELANCE
DEI SETTORI DELLA CULTURA




I promotori sono il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI)
ed il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI)


Il decreto ‘ristori’ del 27 ottobre 2020 proroga le varie forme di cassa integrazione e indennità per tutti i lavoratori e lavoratrici dei settori più colpiti dalla seconda ondata della pandemia COVID-19, tra cui anche i lavoratori dello spettacolo. Da questa proroga sono esclusi tutti i lavoratori autonomi e i giornalisti freelance dei vari settori della cultura, che non siano iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo.

Si tratta di tutti i lavoratori atipici e con partita IVA dei settori del cinema, del teatro, della musica, della letteratura e dell’editoria, dell’arte, dell’organizzazione di eventi e di tutti gli altri settori della cultura, ma anche di tutti i giornalisti freelance attivi nei settori della cultura e che lavorano per testate giornalistiche, media, uffici stampa, organizzatori di eventi, festival, eccetera, che versano i propri contributi all’INPS, all’INPGI e alle varie casse previdenziali di settore.
In particolare coloro che si occupano nello specifico di critica e di cronaca, essendo i teatri e le sale cinematografiche chiusi per decreto ministeriale, si trovano del tutto impossibilitati ad esercitare il loro mestiere di valutazione e di informazione sulle uscite filmiche e gli spettacoli che sono stati cancellati sino a data da destinarsi.

Questi lavoratori e lavoratrici sono stati duramente colpiti dalla pandemia, hanno visto pesantemente ridotti se non addirittura azzerati i propri redditi, ma hanno ricevuto finora esclusivamente i tre bonus pagati da aprile a giugno e di conseguenza si trovano oggi a fronteggiare una condizione di crescente povertà.
Per questa ragione è assolutamente indispensabile estendere l’indennità di 1000 euro prevista dal decreto ai lavoratori autonomi e atipici e ai giornalisti freelance di tutti i settori della cultura, qualsiasi sia il fondo previdenziale a cui sono iscritti.
È anche necessario che le misure introdotte, compresa l’indennità di 1000 euro, proseguano per tutti i mesi necessari a fronteggiare gli effetti della pandemia.

Nel regolamento istitutivo del sistema di sostegno all’occupazione SURE, la Commissione Europea ha indicato chiaramente i lavoratori autonomi e i freelance tra coloro che devono beneficiare delle misure di emergenza per il sostegno all’occupazione e al reddito a livello nazionale, e il sistema SURE rimborsa agli stati membri i costi sostenuti per queste misure.

I LAVORATORI AUTONOMI E I GIORNALISTI FREELANCE DELLA CULTURA NON DEVONO ESSERE ABBANDONATI !

Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI)
Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI)

25 luglio 2020

INPGI 2: POSSIBILE DIFFERIRE OLTRE IL 31 LUGLIO


IL PAGAMENTO DEL CONTRIBUTO MINIMO 
PUO' ESSERE DILAZIONATO 
FINO AL 31 OTTOBRE DEL 2021


Entro il 30 settembre va eseguita però
la comunicazione del reddito professionale per l'anno 2019


Il versamento dei contributi previdenziali all'Inpgi 2 riferiti all’ultima dichiarazione dei redditi potrà essere differito dal 31 luglio 2020 al 31 ottobre 2021. Tra le misure di sostegno per l’emergenza Covid-19, il differimento e la dilazione dei contributi potranno essere richieste dai colleghi che hanno percepito un reddito annuo non superiore ai 30.000 euro, purché derivante da lavoro autonomo esclusivo.

Per il contributo minimo in acconto (scadenza 31 luglio 2020) potrà essere richiesto il differimento al 31 ottobre 2021, con la possibilità di rateizzazione fino a sei mesi senza interessi. Per i contributi a saldo sui redditi 2019 (scadenza 31 ottobre 2020) potrà essere richiesta una diluizione fino a 12 rate, sempre senza interessi.

La richiesta di rateazione fino a 12 mesi del contributo “a saldo” per il 2019 e quella fino a 6 mesi del contributo 2020 dovrà essere indicata nella comunicazione reddituale riferita a tali annualità. Sulla comunicazione reddituale sarà indicata l'opzione per indicare la scelta della rateazione. (Info sulla circolare Inpgi del 6 luglio 2020)

E' stata inoltre posticipata al 30 settembre la co
municazione all'Inpgi 2 dei propri redditi giornalistici 2019, allineando così la scadenza a quella stabilita dall'amministrazione finanziaria per i modelli 730 e Unico.


PER APPROFONDIRE:


Gli iscritti all'Albo entro il 31 luglio 2015 dovranno versare come acconto 369,90 euro; i giornalisti con meno di 5 anni di anzianità di iscrizione all'Albo 198,40 euro; i titolari di trattamento pensionistico diretto 241,28 euro.
Il pagamento va effettuato tramite Modello F24/Accise o bonifico bancario seguendo le indicazioni riportate nella circolare pubblicata anche sul sito web dell'Istituto.

Non sono tenuti al versamento dei contributi minimi i giornalisti lavoratori autonomi che nel 2020 svolgono l'attività esclusivamente nell'ambito di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, per i quali gli adempimenti contributivi sono interamente a carico del committente. In tal caso, l'interessato deve comunicare all'Inpgi le modalità con cui svolge la professione utilizzando il modulo disponibile a questo link.

I giornalisti iscritti alla Gestione separata che - alla data del 31 luglio 2020 - non abbiano svolto alcuna forma di attività giornalistica autonoma e che entro la fine del 2020 presumono di non svolgerne, sono esentati dal versamento dei contributi minimi, previa comunicazione scritta di cessata attività da comunicare all'ente utilizzando il modulo disponibile a questo link.

06 luglio 2020

INPGI 2: CONTRIBUTO MINIMO E SCADENZE SUCCESSIVE


ENTRO IL 31 LUGLIO 
VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO MINIMO 2020 
 ED ALTRE NOVITA'


A seguito delle disposizioni per i giornalisti autonomi
colpiti dai limiti lavorativi dovuti al Coronavirus
 è possibile differire il pagamento fino al 31 ottobre 2021
Entro il 30 settembre va invece comunicato il reddito 2019


Il Servizio entrate contributive dell'Inpgi ha diramato la circolare esplicativa sui contributi minimi per il 2020 e sulla comunicazione del reddito professionale autonomo per l'anno 2019.

La novità principale è che da quest'anno le due scadenze sono invertite rispetto al passato: i contributi minimi vanno versati entro il 31 luglio, e la comunicazione va inoltrata entro il 30 settembre 2020.
Rivalutato anche l'ammontare dei contributi minimi (soggettivo, integrativo e maternità).

Gli iscritti all'Albo entro il 31 luglio 2015 dovranno versare 369,90 euro; i giornalisti con meno di 5 anni di anzianità di iscrizione all'Albo 198,40 euro; i titolari di trattamento pensionistico diretto 241,28 euro.
Il pagamento va effettuato tramite Modello F24/Accise o bonifico bancario seguendo le indicazioni riportate nella circolare pubblicata anche sul sito web dell'Istituto.

Non sono tenuti al versamento dei contributi minimi i giornalisti lavoratori autonomi che nel 2020 svolgono l'attività esclusivamente nell'ambito di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, per i quali gli adempimenti contributivi sono interamente a carico del committente. In tal caso, l'interessato deve comunicare all'Inpgi le modalità con cui svolge la professione utilizzando il modulo disponibile a questo link.

I giornalisti iscritti alla Gestione separata che - alla data del 31 luglio 2020 - non abbiano svolto alcuna forma di attività giornalistica autonoma e che entro la fine del 2020 presumono di non svolgerne, sono esentati dal versamento dei contributi minimi, previa comunicazione scritta di cessata attività da comunicare all'ente utilizzando il modulo disponibile a questo link.

In virtù delle disposizioni introdotte dal Comitato amministratore dell'Inpgi2 per sostenere il reddito dei giornalisti lavoratori autonomi colpiti dalle misure di contrasto alla diffusione della pandemia da Covid-19, coloro i quali nel 2019 abbiano percepito un reddito esclusivamente da lavoro autonomo non superiore a 30mila euro possono differire il versamento dei contributi minimi dovuti per il 2020 dal 31 luglio 2020 al 31 ottobre 2021in un'unica soluzione o fino a un massimo di 6 rate mensili, senza sanzioni e/o interessi.

PER APPROFONDIRE

La circolare del Servizio entrate contributive sui contributi minimi per il 2020 e sulla comunicazione del reddito professionale autonomo per l'anno di imposta 2019 sarà inoltrata nei prossimi giorni via posta elettronica a tutti gli iscritti che hanno comunicato all'Istituto il proprio recapito mail o pec.

(Fonti: Inpgi /Fnsi)

01 aprile 2020

EPIDEMIA, MINI-GUIDA SUI BONUS PER GIORNALISTI FREELANCE



CORONAVIRUS:
BONUS 600 EURO PER GIORNALISTI
(ALCUNI CHIARIMENTI)







Il Coordinamento precari e freelance e la Commissione regionale lavoro autonomo dell’Assostampa FVG informano:

E’ aperta fino al 30 aprile la possibilità per i giornalisti iscritti all’Inpgi 2 di richiedere il bonus di 600 euro stabilito dal governo, come sostegno al reddito in seguito all’epidemia di Coronavirus.
Su tale provvedimento è già stato scritto e detto molto, soprattutto in Rete. Ma molte sono ancora gli interrogativi dei colleghi, o su alcuni aspetti dubbi o su equivoci di interpretazione delle disposizionI.

Pensiamo di fare quindi una cosa utile pubblicando una mini-guida tecnica sul provvedimento e sulle modalità di presentazione della richiesta.

Di seguito, per punti:


1) Bonus di 600 euro e 500 euro: quali domande e quali differenze?

Due sono i provvedimenti sulla base dei quali i giornalisti iscritti all’Inpgi 2 possono chiedere rispettivamente un contributo una tantum di 600 e 500 euro. Ma va ricordato che si tratta di provvedimenti diversi, con procedure differenti e non sovrapponibili tra loro.

Il bonus di 600 euro è infatti finanziato da stanziamenti governativi, ai sensi dell’art 44 del Decreto interministeriale n. 18 del 28 marzo 2020, anche se lo “sportello erogatore” è l’Inpgi.
Scadenze di presentazione delle domande: dall’1 al 30 aprile 2020.

Il bonus di 500 euro
 è stato invece deciso autonomamente dall’Inpgi (assieme ad altri interventi) con analoghe finalità di sostegno, ma sulla base di condizioni e valutazioni diverse.  
Presentazione delle domande: dall’1 giugno 2020. Le domande presentate prima di tale data non saranno considerate valide !

Date le diversa scadenza di presentazione delle domande, limitiamoci qui ad esaminare solo gli aspetti concernenti il bonus di 600 euro.

Va ricordato però che le due domande non si escludono l’una con l’altra: se si soddisfano i requisiti previsti, si può avere titolo a richiedere entrambi i contributi !



2) Chi può chiedere, entro il 30 aprile, il contributo di 600 euro ex art 44 DL 18/2020 ?


Le condizioni sono indicate puntualmente nel modello di domanda:

- Se il richiedente dichiara:

• di aver conseguito, nell'anno 2018 (barrare una delle fattispecie):
a) un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro;
  oppure, in alternativa,
b) un reddito complessivo compreso tra 35.000 euro e 50.000 euro e di aver percepito, nel trimestre
gennaio-marzo 2020 compensi inferiori di almeno il 33% rispetto ai compensi percepiti nel trimestre gennaio-marzo 2019 ovvero di aver cessato la partita IVA nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 31 marzo 2020:

Attenzione: le condizioni per poter accedere al contributo (alternative l’una dall’altra) sono: essere nelle circostanze previste o alla voce “a” o alla voce “b”. Non è cioè necessario soddisfarle entrambe !

Le altre condizioni da rispettare per poter chiedere il contributo sono indicate nei paragrafi successivi della domanda (a cui si rimanda per i dettagli):
• di non aver presentato analoga istanza altro ente previdenziale né di essere titolare di trattamento di pensione;
• di non essere già percettore delle indennità previste dagli articoli 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30, 38 e 96 del decreto-legge 17 marzo 2020, n.18 (“CuraItalia” n.d.r.), né del reddito di cittadinanza (...omissis)
• di aver preso visione dell’Informativa sul trattamento dei dati personali (...omissis)
• e, come stabilito dal decreto, di essere in regola con i propri versamenti contributivi Inpgi 


3) Alla domanda vanno allegate certificazioni o altri documenti?

No: la domanda consta del solo modulo compilato e firmato, che vale come autocertificazione, e non serve allegare altro, oltre alla copia di un documento d’identità valido e (consigliabile, per ragioni procedurali) del Codice Fiscale (che nel caso della carta d’identità elettronica è già riportato nella stessa).
Sarà poi cura dell’Inpgi verificare i dati dichiarati nelle domande, chiedere chiarimenti o integrazioni (fermo restando che ciascun richiedente si rende responsabile anche sul piano penale di quanto eventualmente dichiarato difforme dalla realtà !)


4) Come va presenta la domanda?

Solo sul modulo appositamente predisposto dall’Inpgi. Questo è stato modificato in corso d’opera, e l’ultima versione, del 31 marzo, si trova qualche riga più sopra oppure al seguente link:
https://inpginotizie.it/wp-content/uploads/2020/03/DEF-modulo-richiesta-indennita-600-euro-emergenza-coronavirus-art-44-dl-18-2020-rivisto-GG-bis.pdf 


5) A chi va inviata la domanda compilata, con il documento d’identità?

Entro il 30 aprile, esclusivamente alla mail dedicata: Bonuscovid19@inpgi.it 
Non è previsto l’invio per PEC o ad altri indirizzi mail !

Avvertenza: causa l’elevato numero di domande in arrivo, è accaduto che il server di posta Inpgi finisca in blocco temporaneo. In tal caso ripetere l’invio più tardi, prendendo nota di quanto qui suggerimento degli uffici Inpgi: https://inpginotizie.it/bonus-600-euro-in-attesa-del-decreto-ministeriale-gia-pervenute-oltre-2-500-domande/
Ulteriori informazioni e su questo e altri provvedimenti previsti per i giornalisti causa l’emergenza Coronavirus presso i fiduciari Inpgi  e ai link web:

www.inpginotizie.it 
 
www.fnsi.it/ecco-come-e-quando-richiedere-il-bonus-di-600-euro-e-il-contributo-inpgi-di-500-euro

www.fnsi.it/covid19-dallinpgi-42-milioni-di-euro-in-favore-dei-giornalisti-lavoratori-autonomi  
 
www.fnsi.it/covid19-le-faq-per-i-giornalisti


Sperando di aver fatto cosa utile… Buon invio delle domande !


Coordinamento giornalisti precari e freelance

e
Commissione regionale lavoro autonomo
dell’Assostampa FVG

27 marzo 2020

CORONAVIRUS, LE AUTOCERTIFICAZIONI PER SPOSTARSI


DAL 26 MARZO AGGIORNATI I MODELLI
PER I MOVIMENTI DEI GIORNALISTI
(DIPENDENTI E AUTONOMI)





Da pochi giorni sono stati aggiornati i modelli di autocertificazione per gli spostamenti dei giornalisti a scopo professionale. Dopo che il Viminale, giovedì 26 marzo, ha pubblicato il nuovo modulo per l'autocertificazione, che anche chi ha necessità di recarsi al lavoro deve portare con sé, gli uffici della Fnsi hanno adeguato i modelli: uno per i giornalisti lavoratori autonomi e uno per i giornalisti lavoratori dipendenti, predisposti tenendo presenti le specifiche esigenze lavorative dei professionisti dell'informazione.

I moduli, da scaricare e compilare, vanno esibiti insieme alla tessera dell'Ordine in caso di controlli da parte degli operatori di pubblica sicurezza. I moduli si trovano a questi due distinti link: giornalisti autonomi e giornalisti dipendenti

Si ricorda che i moduli di autocertificazione per giornalisti vanno usati solo per gli spostamenti attinenti alle attività professionali, cioè solo quando i giornalisti si muovono per servizio. 

Per tutte le altre necessità della vita privata (cioè assoluta urgenza, situazione di necessità, motivi di salute) va invece utilizzato il modello standard predisposto dal Ministero dell'Interno.

questo link, invece, sono pubblicate le risposte alle domande più frequenti rivolte dai giornalisti italiani agli uffici della FNSI in questi tempi di pandemia da coronavirus. Le Faq sono a cura del direttore FNSI, Tommaso Daquanno.