"Noi raccontiamo l'Italia ogni giorno. La sera torniamo a casa con pochi soldi in tasca ma con un cuore pieno. Noi siamo le storie di precariato che leggete ogni giorno eppure nessuno parla di noi".
![]() |
Giornalisti precari alla manifestazione di Roma |
"Noi siamo quelli cocciuti - ha aggiunto - quelli che sono andati avanti nonostante la frase "senza raccomandazione non si va avanti", che più volte ci è stata ripetuta. Abbiamo sbattuto la faccia contro questa realtà che non premia il merito: in Italia sono 24 mila i giornalisti collaboratori con contratti atipici. Per questo ricordate una cosa: quello che leggerete domani sui giornali sono stati i giornalisti precari a scriverlo".
Anche l'Assostampa Fvg e il Coordinamento dei giornalisti precari e freelance fvg hanno aderito alla manifestazione contro il precariato "Il nostro tempo è adesso", svoltasi in molte piazze italiane e anche a Trieste (Piazza Cavana).
All’iniziativa, promossa a livello nazionale dal Comitato 9 Aprile, hanno partecipato decine di organizzazioni che rappresentano diversi aspetti dello stesso problema: il lavoro precario, che, per i promotori, è ormai uno dei problemi principali del paese e deve diventare una priorità per l’agenda politica.
Si tratta di un fenomeno avvertito anche nel mondo dell’informazione, dove il ricorso al lavoro precario e sottopagato è ormai fuori controllo.
A produrre un servizio essenziale come l'informazione, sono ormai sempre più spesso giornalisti precari, quasi sempre vergognosamente sottopagati, senza tutele, senza certezze né prospettive di vita professionale e personale.
Un fenomeno che, oltre a svilire la professionalità dei colleghi, compromette anche la stessa qualità dell’informazione: un giornalista precario e sottopagato è infatti molto più ricattabile da parte dei poteri forti e meno indipendente.
Per questo motivo l’Assostampa Fvg (articolazione territoriale della Fnsi, sindacato unitario dei giornalisti italiani) e il Coordinamento precari e freelance Fvg (organismo di base dell’Assostampa, che opera dal 2007 per dare rappresentanza, tutela e servizi ai sempre più numerosi precari e freelance dell'informazione) hanno scelto di manifestare accanto a tutti i precari del paese: condividendo le motivazioni della mobilitazione nazionale, che punta a porre al centro dell'attenzione il problema del precariato in genere, di cui quello giornalistico fa parte a pieno titolo, assieme a tante altre forme di precariato lavorativo, e non solo di tipo intellettuale.
Di seguito un breve video con alcuni momenti della manifestazione triestina:
Nessun commento:
Posta un commento