25 luglio 2020

INPGI 2: POSSIBILE DIFFERIRE OLTRE IL 31 LUGLIO


IL PAGAMENTO DEL CONTRIBUTO MINIMO 
PUO' ESSERE DILAZIONATO 
FINO AL 31 OTTOBRE DEL 2021


Entro il 30 settembre va eseguita però
la comunicazione del reddito professionale per l'anno 2019


Il versamento dei contributi previdenziali all'Inpgi 2 riferiti all’ultima dichiarazione dei redditi potrà essere differito dal 31 luglio 2020 al 31 ottobre 2021. Tra le misure di sostegno per l’emergenza Covid-19, il differimento e la dilazione dei contributi potranno essere richieste dai colleghi che hanno percepito un reddito annuo non superiore ai 30.000 euro, purché derivante da lavoro autonomo esclusivo.

Per il contributo minimo in acconto (scadenza 31 luglio 2020) potrà essere richiesto il differimento al 31 ottobre 2021, con la possibilità di rateizzazione fino a sei mesi senza interessi. Per i contributi a saldo sui redditi 2019 (scadenza 31 ottobre 2020) potrà essere richiesta una diluizione fino a 12 rate, sempre senza interessi.

La richiesta di rateazione fino a 12 mesi del contributo “a saldo” per il 2019 e quella fino a 6 mesi del contributo 2020 dovrà essere indicata nella comunicazione reddituale riferita a tali annualità. Sulla comunicazione reddituale sarà indicata l'opzione per indicare la scelta della rateazione. (Info sulla circolare Inpgi del 6 luglio 2020)

E' stata inoltre posticipata al 30 settembre la co
municazione all'Inpgi 2 dei propri redditi giornalistici 2019, allineando così la scadenza a quella stabilita dall'amministrazione finanziaria per i modelli 730 e Unico.


PER APPROFONDIRE:


Gli iscritti all'Albo entro il 31 luglio 2015 dovranno versare come acconto 369,90 euro; i giornalisti con meno di 5 anni di anzianità di iscrizione all'Albo 198,40 euro; i titolari di trattamento pensionistico diretto 241,28 euro.
Il pagamento va effettuato tramite Modello F24/Accise o bonifico bancario seguendo le indicazioni riportate nella circolare pubblicata anche sul sito web dell'Istituto.

Non sono tenuti al versamento dei contributi minimi i giornalisti lavoratori autonomi che nel 2020 svolgono l'attività esclusivamente nell'ambito di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, per i quali gli adempimenti contributivi sono interamente a carico del committente. In tal caso, l'interessato deve comunicare all'Inpgi le modalità con cui svolge la professione utilizzando il modulo disponibile a questo link.

I giornalisti iscritti alla Gestione separata che - alla data del 31 luglio 2020 - non abbiano svolto alcuna forma di attività giornalistica autonoma e che entro la fine del 2020 presumono di non svolgerne, sono esentati dal versamento dei contributi minimi, previa comunicazione scritta di cessata attività da comunicare all'ente utilizzando il modulo disponibile a questo link.

06 luglio 2020

INPGI 2: CONTRIBUTO MINIMO E SCADENZE SUCCESSIVE


ENTRO IL 31 LUGLIO 
VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO MINIMO 2020 
 ED ALTRE NOVITA'


A seguito delle disposizioni per i giornalisti autonomi
colpiti dai limiti lavorativi dovuti al Coronavirus
 è possibile differire il pagamento fino al 31 ottobre 2021
Entro il 30 settembre va invece comunicato il reddito 2019


Il Servizio entrate contributive dell'Inpgi ha diramato la circolare esplicativa sui contributi minimi per il 2020 e sulla comunicazione del reddito professionale autonomo per l'anno 2019.

La novità principale è che da quest'anno le due scadenze sono invertite rispetto al passato: i contributi minimi vanno versati entro il 31 luglio, e la comunicazione va inoltrata entro il 30 settembre 2020.
Rivalutato anche l'ammontare dei contributi minimi (soggettivo, integrativo e maternità).

Gli iscritti all'Albo entro il 31 luglio 2015 dovranno versare 369,90 euro; i giornalisti con meno di 5 anni di anzianità di iscrizione all'Albo 198,40 euro; i titolari di trattamento pensionistico diretto 241,28 euro.
Il pagamento va effettuato tramite Modello F24/Accise o bonifico bancario seguendo le indicazioni riportate nella circolare pubblicata anche sul sito web dell'Istituto.

Non sono tenuti al versamento dei contributi minimi i giornalisti lavoratori autonomi che nel 2020 svolgono l'attività esclusivamente nell'ambito di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, per i quali gli adempimenti contributivi sono interamente a carico del committente. In tal caso, l'interessato deve comunicare all'Inpgi le modalità con cui svolge la professione utilizzando il modulo disponibile a questo link.

I giornalisti iscritti alla Gestione separata che - alla data del 31 luglio 2020 - non abbiano svolto alcuna forma di attività giornalistica autonoma e che entro la fine del 2020 presumono di non svolgerne, sono esentati dal versamento dei contributi minimi, previa comunicazione scritta di cessata attività da comunicare all'ente utilizzando il modulo disponibile a questo link.

In virtù delle disposizioni introdotte dal Comitato amministratore dell'Inpgi2 per sostenere il reddito dei giornalisti lavoratori autonomi colpiti dalle misure di contrasto alla diffusione della pandemia da Covid-19, coloro i quali nel 2019 abbiano percepito un reddito esclusivamente da lavoro autonomo non superiore a 30mila euro possono differire il versamento dei contributi minimi dovuti per il 2020 dal 31 luglio 2020 al 31 ottobre 2021in un'unica soluzione o fino a un massimo di 6 rate mensili, senza sanzioni e/o interessi.

PER APPROFONDIRE

La circolare del Servizio entrate contributive sui contributi minimi per il 2020 e sulla comunicazione del reddito professionale autonomo per l'anno di imposta 2019 sarà inoltrata nei prossimi giorni via posta elettronica a tutti gli iscritti che hanno comunicato all'Istituto il proprio recapito mail o pec.

(Fonti: Inpgi /Fnsi)

01 aprile 2020

EPIDEMIA, MINI-GUIDA SUI BONUS PER GIORNALISTI FREELANCE



CORONAVIRUS:
BONUS 600 EURO PER GIORNALISTI
(ALCUNI CHIARIMENTI)







Il Coordinamento precari e freelance e la Commissione regionale lavoro autonomo dell’Assostampa FVG informano:

E’ aperta fino al 30 aprile la possibilità per i giornalisti iscritti all’Inpgi 2 di richiedere il bonus di 600 euro stabilito dal governo, come sostegno al reddito in seguito all’epidemia di Coronavirus.
Su tale provvedimento è già stato scritto e detto molto, soprattutto in Rete. Ma molte sono ancora gli interrogativi dei colleghi, o su alcuni aspetti dubbi o su equivoci di interpretazione delle disposizionI.

Pensiamo di fare quindi una cosa utile pubblicando una mini-guida tecnica sul provvedimento e sulle modalità di presentazione della richiesta.

Di seguito, per punti:


1) Bonus di 600 euro e 500 euro: quali domande e quali differenze?

Due sono i provvedimenti sulla base dei quali i giornalisti iscritti all’Inpgi 2 possono chiedere rispettivamente un contributo una tantum di 600 e 500 euro. Ma va ricordato che si tratta di provvedimenti diversi, con procedure differenti e non sovrapponibili tra loro.

Il bonus di 600 euro è infatti finanziato da stanziamenti governativi, ai sensi dell’art 44 del Decreto interministeriale n. 18 del 28 marzo 2020, anche se lo “sportello erogatore” è l’Inpgi.
Scadenze di presentazione delle domande: dall’1 al 30 aprile 2020.

Il bonus di 500 euro
 è stato invece deciso autonomamente dall’Inpgi (assieme ad altri interventi) con analoghe finalità di sostegno, ma sulla base di condizioni e valutazioni diverse.  
Presentazione delle domande: dall’1 giugno 2020. Le domande presentate prima di tale data non saranno considerate valide !

Date le diversa scadenza di presentazione delle domande, limitiamoci qui ad esaminare solo gli aspetti concernenti il bonus di 600 euro.

Va ricordato però che le due domande non si escludono l’una con l’altra: se si soddisfano i requisiti previsti, si può avere titolo a richiedere entrambi i contributi !



2) Chi può chiedere, entro il 30 aprile, il contributo di 600 euro ex art 44 DL 18/2020 ?


Le condizioni sono indicate puntualmente nel modello di domanda:

- Se il richiedente dichiara:

• di aver conseguito, nell'anno 2018 (barrare una delle fattispecie):
a) un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro;
  oppure, in alternativa,
b) un reddito complessivo compreso tra 35.000 euro e 50.000 euro e di aver percepito, nel trimestre
gennaio-marzo 2020 compensi inferiori di almeno il 33% rispetto ai compensi percepiti nel trimestre gennaio-marzo 2019 ovvero di aver cessato la partita IVA nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 31 marzo 2020:

Attenzione: le condizioni per poter accedere al contributo (alternative l’una dall’altra) sono: essere nelle circostanze previste o alla voce “a” o alla voce “b”. Non è cioè necessario soddisfarle entrambe !

Le altre condizioni da rispettare per poter chiedere il contributo sono indicate nei paragrafi successivi della domanda (a cui si rimanda per i dettagli):
• di non aver presentato analoga istanza altro ente previdenziale né di essere titolare di trattamento di pensione;
• di non essere già percettore delle indennità previste dagli articoli 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30, 38 e 96 del decreto-legge 17 marzo 2020, n.18 (“CuraItalia” n.d.r.), né del reddito di cittadinanza (...omissis)
• di aver preso visione dell’Informativa sul trattamento dei dati personali (...omissis)
• e, come stabilito dal decreto, di essere in regola con i propri versamenti contributivi Inpgi 


3) Alla domanda vanno allegate certificazioni o altri documenti?

No: la domanda consta del solo modulo compilato e firmato, che vale come autocertificazione, e non serve allegare altro, oltre alla copia di un documento d’identità valido e (consigliabile, per ragioni procedurali) del Codice Fiscale (che nel caso della carta d’identità elettronica è già riportato nella stessa).
Sarà poi cura dell’Inpgi verificare i dati dichiarati nelle domande, chiedere chiarimenti o integrazioni (fermo restando che ciascun richiedente si rende responsabile anche sul piano penale di quanto eventualmente dichiarato difforme dalla realtà !)


4) Come va presenta la domanda?

Solo sul modulo appositamente predisposto dall’Inpgi. Questo è stato modificato in corso d’opera, e l’ultima versione, del 31 marzo, si trova qualche riga più sopra oppure al seguente link:
https://inpginotizie.it/wp-content/uploads/2020/03/DEF-modulo-richiesta-indennita-600-euro-emergenza-coronavirus-art-44-dl-18-2020-rivisto-GG-bis.pdf 


5) A chi va inviata la domanda compilata, con il documento d’identità?

Entro il 30 aprile, esclusivamente alla mail dedicata: Bonuscovid19@inpgi.it 
Non è previsto l’invio per PEC o ad altri indirizzi mail !

Avvertenza: causa l’elevato numero di domande in arrivo, è accaduto che il server di posta Inpgi finisca in blocco temporaneo. In tal caso ripetere l’invio più tardi, prendendo nota di quanto qui suggerimento degli uffici Inpgi: https://inpginotizie.it/bonus-600-euro-in-attesa-del-decreto-ministeriale-gia-pervenute-oltre-2-500-domande/
Ulteriori informazioni e su questo e altri provvedimenti previsti per i giornalisti causa l’emergenza Coronavirus presso i fiduciari Inpgi  e ai link web:

www.inpginotizie.it 
 
www.fnsi.it/ecco-come-e-quando-richiedere-il-bonus-di-600-euro-e-il-contributo-inpgi-di-500-euro

www.fnsi.it/covid19-dallinpgi-42-milioni-di-euro-in-favore-dei-giornalisti-lavoratori-autonomi  
 
www.fnsi.it/covid19-le-faq-per-i-giornalisti


Sperando di aver fatto cosa utile… Buon invio delle domande !


Coordinamento giornalisti precari e freelance

e
Commissione regionale lavoro autonomo
dell’Assostampa FVG

27 marzo 2020

CORONAVIRUS, LE AUTOCERTIFICAZIONI PER SPOSTARSI


DAL 26 MARZO AGGIORNATI I MODELLI
PER I MOVIMENTI DEI GIORNALISTI
(DIPENDENTI E AUTONOMI)





Da pochi giorni sono stati aggiornati i modelli di autocertificazione per gli spostamenti dei giornalisti a scopo professionale. Dopo che il Viminale, giovedì 26 marzo, ha pubblicato il nuovo modulo per l'autocertificazione, che anche chi ha necessità di recarsi al lavoro deve portare con sé, gli uffici della Fnsi hanno adeguato i modelli: uno per i giornalisti lavoratori autonomi e uno per i giornalisti lavoratori dipendenti, predisposti tenendo presenti le specifiche esigenze lavorative dei professionisti dell'informazione.

I moduli, da scaricare e compilare, vanno esibiti insieme alla tessera dell'Ordine in caso di controlli da parte degli operatori di pubblica sicurezza. I moduli si trovano a questi due distinti link: giornalisti autonomi e giornalisti dipendenti

Si ricorda che i moduli di autocertificazione per giornalisti vanno usati solo per gli spostamenti attinenti alle attività professionali, cioè solo quando i giornalisti si muovono per servizio. 

Per tutte le altre necessità della vita privata (cioè assoluta urgenza, situazione di necessità, motivi di salute) va invece utilizzato il modello standard predisposto dal Ministero dell'Interno.

questo link, invece, sono pubblicate le risposte alle domande più frequenti rivolte dai giornalisti italiani agli uffici della FNSI in questi tempi di pandemia da coronavirus. Le Faq sono a cura del direttore FNSI, Tommaso Daquanno.

09 dicembre 2019

TS - GIOVEDÌ 12 DICEMBRE RIUNIONE PRECARI E FREELANCE

ORE 14.30, AL CIRCOLO DELLA STAMPA DI TRIESTE
RIUNIONE APERTA DEL
COORDINAMENTO PRECARI E FREELANCE DEL FVG


Giovedì 12 dicembre il Coordinamento giornalisti precari e freelance dell’Assostampa Friuli Venezia Giulia convoca dalle ore 14.30 alle 16.30 una riunione aperta presso il Circolo della Stampa di Trieste, in Corso Italia 13. La riunione è rivolta a tutti gli interessati ai temi del lavoro giornalistico autonomo e precario, e alle prossime iniziative da organizzare sul tema.

Il Coordinamento precari e freelance è nato 12 anni fa come struttura informale di raccordo dell’Assostampa FVG sul lavoro non dipendente. È aperto anche ai non iscritti al sindacato e alla collaborazione di giornalisti dipendenti, pensionati e dei comitati di redazione, che sono invitati ad intervenire.

Scopo della riunione è riorganizzare le attività del Coordinamento, e predisporre delle iniziative sulle tematiche più urgenti, di valenza locale e nazionale: dai contratti di collaborazione con le testate, all’attuazione delle leggi sull’equo compenso, finora rimaste inapplicate ai giornalisti autonomi.

All’incontro interverranno, fra gli altri, Maurizio Bekar e Lorenzo Mansutti, del Coordinamento e della Commissione regionale lavoro autonomo del sindacato, e Carlo Muscatello, presidente dell’Assostampa FVG.

Altre informazioni: precari.freelance@assostampafvg.it e alla segreteria dell'Assostampa: tel. 040.370371, info@assostampafvg.it

29 novembre 2019

RIPARTE LA COMMISSIONE PER L'EQUO COMPENSO


IL 4 DICEMBRE LA COMMISSIONE RIPRENDE I LAVORI
L' FNSI DESIGNA 
COME RAPPRESENTANTE

IL FREELANCE MATTIA MOTTA 
SEGRETARIO GENERALE AGGIUNTO E PRESIDENTE CLAN
(Commissione nazionale lavoro autonomo)

Mattia Motta

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Informazione e all'Editoria Andrea Martella ha firmato il provvedimento per la ricostituzione della Commissione per l'equo compenso nel settore giornalistico, prevista dalla legge n. 233 del 2012, convocando la prima riunione di insediamento per il prossimo 4 dicembre.

«Personalmente sono convinto che per assicurare i necessari standard di qualità all'informazione professionale e per combattere la precarizzazione nelle redazioni occorra riconoscere un equo compenso per le prestazioni giornalistiche, da individuarsi secondo criteri certi e condivisi. Per questo motivo, come del resto avevo annunciato anche nel corso delle dichiarazioni programmatiche alla Camera, sono convinto che la Commissione possa essere uno strumento strategico per questo obiettivo», afferma Martella.

«Confido che la Commissione possa giungere entro tempi ragionevoli a questo risultato, perché la dignità del lavoro giornalistico e la qualità dell'informazione si difendono in concreto anche riconoscendo a tutti i giornalisti un giusto compenso per il proprio lavoro», aggiunge il sottosegretario.

«L'avvio dei lavori della Commissione per l'equo compenso annunciato dal sottosegretario Martella è un primo passo per rimettere al centro la tutela del lavoro. La necessità di far fronte alle conclamate difficoltà del settore non può far passare in secondo piano l'adozione di norme e strumenti per contrastare il lavoro precario e l'abuso di forme contrattuali improprie. La definizione dell'equo compenso, da questo punto di vista, è soltanto un aspetto del problema», commenta il segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, Raffaele Lorusso.

«La Fnsi – prosegue – porterà al tavolo convocato dal governo proposte concrete per dare dignità al lavoro di migliaia di giornalisti oggi sfruttati, nella consapevolezza che l'informazione professionale  non possa prescindere dalla dignità del lavoro. Per questa ragione è auspicabile che le criticità del settore siano affrontate compiutamente dal governo insieme con le parti sociali per individuare misure di rilancio, senza dimenticare l'emergenza rappresentata dal precariato e dal lavoro senza diritti, che mina alla base la qualità e la credibilità dell'informazione, bene essenziale per la democrazia».

La Commissione, in attuazione dell'articolo 36 della Costituzione, ha il compito di promuovere l'equità retributiva per i tanti giornalisti precari, soprattutto giovani, che collaborano con giornali, periodici, agenzie di stampa e televisioni, senza le tutele del rapporto di lavoro subordinato.

29 ottobre 2019

LAVORO AUTONOMO, ELETTI I RAPPRESENTANTI FVG



BEKAR IN CLAN, VISINTINI IN ASSEMBLEA NAZIONALE
DELPONTE, MALINIC, MANSUTTI E VITROTTI 
IN COMMISSIONE REGIONALE


Da sinistra Martegani, Motta e Bekar. 



L'Assemblea dei giornalisti lavoratori autonomi del Friuli Venezia Giulia ha eletto i propri rappresentanti negli organismi nazionali e regionale previsti dal Regolamento della Fnsi. All’Assemblea hanno partecipato anche: il Segretario generale aggiunto della Fnsi e Presidente della Commissione nazionale lavoro autonomo (Clan), Mattia Motta, il Presidente e il Segretario dell’Assostampa FVG, Carlo Muscatello ed Alessandro Martegani, e il Presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti, Cristiano Degano.

Dopo una panoramica sul ruolo e il lavoro svolto dai lavoratori autonomi, e sui principali temi d’attualità, a iniziare dal diritto a un’equa retribuzione e ad eguali diritti e tutele rispetto ai dipendenti, si è passati al rinnovo degli incarichi.

Maurizio Bekar, coordinatore uscente della Commissione nazionale lavoro autonomo, è stato riconfermato rappresentante del Friuli Venezia Giulia nella Clan. Ad affiancarlo, nell’Assemblea nazionale dei lavoratori autonomi, è stata eletta la monfalconese Cristina Visintini. Nella Commissione regionale sono stati invece eletti la pordenonese Clelia Del Ponte, l’udinese Lorenzo Mansutti, e i triestini Miloš Malinić e Marco Vitrotti.

Il direttivo dell’Assostampa ha poi nominato Maurizio Bekar Presidente e responsabile della Commissione regionale; sarà coadiuvato dal Consigliere nazionale Fnsi Lorenzo Mansutti, eletto coordinatore dai membri della Commissione stessa.

All’assemblea degli autonomi è stato anche presentato il ruolo svolto dal 2006 da parte del Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia, struttura di lavoro aperta anche ai non iscritti al sindacato, e alle collaborazioni di dipendenti, cdr e pensionati sulle tematiche del lavoro precario. Il Coordinamento affiancherà, come struttura informale, il lavoro della Commissione regionale e dei rappresentanti nazionali del lavoro autonomo.

In conclusione dei lavori il Presidente della Clan, Mattia Motta, ha sottolineato come “questo prossimo mandato delle rappresentanze Fnsi degli autonomi sarà fondamentale, per sviluppare una rete efficace di iniziative e collaborazioni, mantenendo sempre al centro, su obiettivi concreti, la priorità dei diritti del lavoro e della lotta al precariato”.

Per il neo-confermato rappresentante nazionale del Friuli Venezia Giulia, Maurizio Bekar, “sarà necessario un paziente lavoro di tessitura, per riunire le variegate specificità ed esigenze del lavoro autonomo, farle uscire dall’isolamento in cui troppo spesso vivono, e fornire degli sbocchi alle legittime richieste di equità e diritti del lavoro, che richiedono un forte impegno di tutta la categoria, per difendere i diritti di tutti, dipendenti compresi”.


23 febbraio 2019

28° CONGRESSO FNSI: GLI IMPEGNI DELLA MOZIONE SUL LAVORO AUTONOMO





Pubblichiamo di seguito la mozione sul lavoro autonomo approvata a larghissima maggioranza al 28° Congresso Fnsi, che rappresenta il documento-guida per l'impegno del sindacato nei prossimi 4 anni. 
Figlia delle elaborazioni e proposte sviluppate nel tempo dalla Clan (Commissione nazionale lavoro autonomo), vede come primi firmatari alcuni esponenti della Clan, assieme al Segretario Fnsi Lorusso, al Presidente Giulietti, vari freelance, contrattualizzati, membri uscenti della Giunta Fnsi e segretari-presidenti regionali di Assostampa. Tra di essi il sostegno e voto dell'intera delegazione del Friuli Venezia Giulia.
E ora, a tutti, buon lavoro...


MOZIONE SUL LAVORO AUTONOMO APPROVATA AL 28° CONGRESSO FNSI 

Il XXVIII Congresso della Fnsi, riunito a Levico Terme dal 12 al 14 febbraio 2019 

AFFERMA 
la centralità delle problematiche del lavoro autonomo, atipico e non dipendente (quasi sempre sottopagato, senza diritti, né forza di contrattazione individuale), perché rappresenta oramai la maggioranza assoluta della categoria in attività. Questione ben evidenziata nella relazione del Segretario Generale.
IN QUESTO SENSO SI RICHIAMANO 
le mozioni sul lavoro autonomo, approvate a sostanziale unanimità al XXVI e XXVII Congresso della Fnsi, alle cui analisi e contenuti, approfonditi nel tempo anche nella Commissione Nazionale Lavoro Autonomo, va data piena attuazione.
EVIDENZIA INOLTRE CHE
la professione e il mercato del lavoro giornalistico sono radicalmente mutati negli ultimi decenni, tanto da risultare necessaria una radicale riforma della professione, delle sue norme e istituti, per renderli più rispondenti alle esigenze della realtà attuale.
Evidenzia la necessità di una radicale riforma delle leggi sull’Ordine del giornalisti, risalenti a un impianto di un oramai lontano 1963, e la necessità che l’accesso alla professione e la sua rappresentanza,a parte la realtà dei giornalisti pensionati, siano basate su chi la esercita effettivamente, anche se in forma non continuativa.

IL XXVIII CONGRESSO 
INDICA INOLTRE COME PROBLEMATICHE URGENTI E PRIORITARIE
DA AFFRONTARE PER IL LAVORO AUTONOMO E NON DIPENDENTE


- Contratti e retribuzioni: emersione dal “falso lavoro autonomo” per portare a compimento il percorso d’inclusione nel Ccnlg; emanazione da parte del Ministero della Giustizia dei parametri per la liquidazione giudiziale dei compensi (ex L. 27/2012) e conseguente attuazione del principio e delle leggi sull’equo compenso (L. 172/2017 e 233/2012) e dell’art. 36 della Costituzione, per un’equa retribuzione e la pari dignità fra tutti i giornalisti

- Nuove politiche di welfare, assistenza, consulenza (legale, fiscale, imprenditoriale, formazione, aggiornamento) “a misura di autonomi”, da garantire a tutti i livelli

- Favorire e sostenere la vertenzialità di autonomi e freelance
, mirando anche a una loro maggior aggregazione e coordinamento sindacale

- Riforma e potenziamento del ruolo e delle rappresentanze del lavoro autonomo nella Fnsi(Commissione e Assemblea nazionale e Commissioni regionali), al fine di favorirne un ruolo sindacale più attivo ed incisivo. Ciò anche tenendo conto delle proposte di riforma del Regolamento Fnsi già formulate dalla Clan

- Impegno alla formazione di nuovi quadri rivolta ai lavoratori autonomi, a partire dalle loro rappresentanze sindacali, anche territoriali

(Approvata con 262 voti favorevoli, 19 contrari, 0 astenuti)

Firmatari: Mattia Motta, Maurizio Bekar, Nicola Chiarini, Raffaele Lorusso, Giuseppe Giulietti, Alessandra Costante, Daniela Scano, Monica Soldano, Rocco Cerone, Ezio Cerasi, Monica Andolfatto, Claudio Silvestri, Valentina Carosini, Massimiliano Salvo, Lorenzo Basso, Peter Malfertheiner, Lazzaro Pappagallo, Erica Culiat, Antonio Fiasconaro, Lorenzo Mansutti, Alessandro Laureti, Mauro Nucci, Giuglia Lavagnoli, Cinzia Isola, Paola Cireddu, Sandro Bennucci, Saimon Piroddi, Daniele Mammoliti, Luca Gentile, Roberto Ginex, Gian Mario Sias, Leonardo Testai, Michela Canova, Alessandro Martegani, Bruno Vecchi, Floriana Bulfon, Roberto Rinaldi, Elisa Malacalza, Giuseppe Ceccato, Massimiliano Saggese, Marco Bobbio, Cristina Insalaco, Marco Baruffi, Daniele Urso, Stefano Tallia, Fabrizio Piccinini, Fabiana Martini, Dora Carapellese, Matteo Naccari, Celestino Tabasso, Carlo Muscatello, Benoit Girod, Marina Amaduzzi e altre firme non decifrabili [salvo errori od omissioni]

(N.d.r: 
freelance, contrattualizzati, membri uscenti della Giunta esecutiva Fnsi e segretari-presidenti regionali di Assostampa)

Al link il video (6') dell'intervento congressuale sulla Clan e sulla mozione sul lavoro autonomo, a cura del Coordinatore della Clan e delegato del Friuli Venezia Giulia, Maurizio Bekar: https://youtu.be/zn0lobfo5wA